Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: sallythecountess    07/06/2020    0 recensioni
Sequel della tormentata storia d’amore presente in Mìmi : https://efpfanfic.net/viewstory.php?sid=3896857&i=1
Jane e Chris sono due ragazzini al primo amore, che la vita pone davanti ad una grossa sfida.
Mina e Juan sono una coppia da tanto ormai, ma non hanno ancora imparato a gestire la loro gelosia e l'intensità dei loro sentimenti, e quando lo storico ex di lei riappare nella sua vita, forse l'amore non basterà da solo a tenerli insieme.
E poi c'è John, che a quindici anni pensa di essere felice con la sua ragazza, ma poi riceve un bacio dal suo migliore amico e scopre che forse non è l'uomo che pensa di essere.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash
Note: Lime | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Triangolo | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Mìmi'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Capitolo 6: Lucy e Mary.
 
“Sapevo che avrei dovuto ucciderlo quando ho scoperto che ti aveva consigliato di non stare con me…”
Ringhiò Juan sottovoce, mentre sua moglie si riprendeva dallo shock. Sì, il dubbio lo aveva avuto quando Chris le aveva detto il suo cognome, anche perché siamo onesti: assomigliava parecchio a suo padre, parlava sempre a sproposito e faceva il musicista. Mina si era chiesta se ci fossero parentele, ma poi aveva sorriso, pensando che per nessun motivo quel Mr Stanley che lei conosceva così bene avrebbe rinunciato al sole e alle comodità di Los Angeles per trasferirsi nella grigia e fredda San Francisco, eppure si sbagliava. Non aveva fatto i conti con quello che Joey chiamava “effetto SJ”.
“Dai mi amor, te l’ho spiegato mille volte che non era una cosa contro di te…”
Ribattè Mina sussurrando piano, cercando di trovare le parole giuste per affrontare quella situazione a dir poco spinosa. Li avevano riconosciuti da lontano, ancor prima di arrivare al garage di casa loro e avevano iniziato a pensare a cosa fare. Già, perchè gli Stanley erano usciti nel vialetto per dargli il benvenuto fingendosi una normale famiglia americana, e Juan li aveva riconosciuti subito: sapeva che lui aveva avuto una relazione con sua moglie e già per questo lo odiava, ma la cosa peggiore di Mr Stanley era che lui e sua moglie per un periodo erano stati anche buoni amici, e questo rendeva Juan geloso come poche cose al mondo. Il caro signor Jimenez aveva un rapporto molto passionale con la sua donna, ma era totalmente incapace di parlarci e aveva da sempre il terrore che un uomo più loquace gliela portasse via e detestava letteralmente quella loro bizzarra amicizia.
 Joey e Sarah, invece, non riconobbero immediatamente le persone in auto e continuarono a confabulare a bassa voce mentre la famiglia Jimenez si avvicinava in taxi.
“Adesso, per prima cosa, gli dici immediatamente che hanno una figlia facile, che se cercano la gallina dalle uova d'oro hanno proprio sbagliato, poi che il matrimonio è escluso, che Chris è troppo giovane...”
Sarah era quasi ossessionata da quella questione, talmente tanto da ripetere in continuazione le stesse cose. Era troppo nervosa e preoccupata, e tutti i suoi pensieri andavano sempre nella stessa direzione, dunque non riusciva a rilassarsi, e per questo Joey era ancora più furioso con Chris!
“Sari, me lo hai ripetuto duecento volte in tre giorni, e francamente anche se fossi un fottuto gibbone avrei imparato! E poi posso decidere almeno in che ordine dire le cose o devo seguire il copione? O magari facciamo così: infilami una mano su per il culo e giochiamo ai ventriloqui”
Disse Joey, con una punta d’impazienza, ma sua moglie era più nervosa del solito e non fece altro che fulminarlo con gli occhi, nascondendo una risatina. Sì, Joey era inopportuno e fastidioso, ma a dirla tutta Sarah pensò che la battuta sui ventriloqui fosse davvero divertente. Era nervosa anche per un altro motivo, uno che avrebbe voluto evitare francamente: avevano ricevuto una visita inattesa e indesiderata. Era su tutte le furie, perchè ogni volta che arrivavano a casa gli amici del marito gliela devastavano, neanche fossero vichinghi! Organizzavano feste, suonavano a tutte le ore e, cosa più fastidiosa, vomitavano in giro per casa e il giorno dopo la signora Stanley e la domestica erano costrette a fare la caccia al tesoro per trovare il vomito, nascosto in luoghi molto creativi. L'ultima volta ci aveva messo tre giorni prima di scoprire che Greg le aveva vomitato in un soprammobile, dunque immaginate che bell'odore emanasse il salotto.
Sarah si divertiva molto con loro, e apprezzava la loro compagnia, ma non li voleva in giro quando aveva ospiti importanti! Ci avevano messo giorni a rendere la casa perfetta e “innocente” ed ora Greg minacciava di distruggere tutto.
Joey invece era concretamente sollevato: Greg Swanson, padrino di Chis e cantante della sua band, aveva saputo dell’emergenza, ed era giunto direttamente da Los Angeles per “abbracciare il suo figlioccio e sostenerlo” anche se in realtà voleva sostenere Joey. Conosceva Sarah molto bene, era probabilmente il suo migliore amico, e sapeva che avrebbe dato di matto e aveva sentito il tono afflitto di Joey al telefono, così senza batter ciglio si era precipitato a casa loro, rendendo Sarah ancor più furiosa.
“Piantala di...”
Aveva gridato Sara con un sorriso, colpendo il braccio del marito, ma poi si era letteralmente congelata. Eh già, aveva riconosciuto la donna seduta accanto a Chris e le era venuto un infarto. Ora non era più preoccupata di fare una cattiva figura, ma avrebbe voluto mettere la testa sotto la sabbia. Possibile che in tutto l'universo Chris avesse beccato proprio la figlia di “quella” donna?
“Oh no, no, no, no, no!Non lei!Ti prego, va bene chiunque, ma lei no!”
Ringhiò sconvolta, mentre suo marito impallidiva. Già, vedete Sarah non amava trovarsi in presenza di Madame Jimenez per vari motivi, ma Joey era concretamente preoccupato all'idea di rivedere Juan, e soprattutto adesso aveva veramente paura per suo figlio.
Gli vennero in mente quelle poche cose che sapeva di quell'uomo che chiamava “l’ ispanico”, e quasi si spaventò, mantenendo comunque un bellissimo sorriso. Vedete, vi ho già accennato ai precedenti incontri e legami tre i membri delle due famiglie, ma a questo punto è necessario che chiarisca meglio la situazione: circa vent'anni prima Greg Swanson e Joey Stanley avevano entrambi avuto una relazione con quella che oggi era la signora Jimenez. Mina aveva avuto prima una storiella con Joey, poi si era innamorata perdutamente con Greg, ma era finita male, così per ferirlo aveva giocato al gatto e al topo con lui per un po’, tanto da arrivare a convivere con entrambi per un periodo. Era un periodo oscuro della vita di Mina, e lei spesso se ne vergognava, ma Juan lo sapeva e sapeva anche com’era andata a finire con quel triangolo, e detestava quella cosa. Vedete, dopo essersi stancata del triangolo, Mìmi li aveva liquidati, ma Swanson pazzo d’amore e nel pieno della sua ossessione, l’aveva letteralmente supplicata di sposarlo, e lei ci aveva anche pensato, ma poi era fuggita, lasciando il povero Greg a desiderarla per tutti gli anni successivi.
Joey era stato attratto dal suo aspetto fisico notevole, ma non l'aveva mai amata e sinceramente neanche si sopportavano più di tanto, ma in seguito erano diventati quasi amici. Greg invece si era innamorato di lei perdutamente, al punto tale da rinunciare ad ogni cosa per quella folle fantasia, e non l’aveva mai realmente dimenticata. La considerava ancora l'amore più grande che avesse mai avuto, aveva anche provato a riconquistarla più volte, a cercarla, ma il marito di lei aveva avuto qualcosa da ridire in proposito.
Era successo più volte in quegli anni: Greg la vedeva al cinema oppure vedeva un suo manifesto o altro e ricadeva in quella sua ossessione. Mina non aveva mai risposto, ed era riuscita a tenere sempre buono Juan, che voleva solo riempirlo di botte, o almeno così credeva. Greg continuava a comportarsi in modo terribilmente scorretto, ignorando completamente il fatto che lei avesse un marito, arrivando persino a baciarla pubblicamente durante una premiazione, quando lei aspettava Johanna. Mina non sapeva quello che era successo dopo, ma il caro Juan era andato a prenderlo a casa durante una notte di pioggia, e Greg aveva finito con il trascorrere due mesi in convalescenza. Eppure a chiunque glielo chiedesse rispondeva sempre “ne è valsa la pena”, perché era riuscita a tenerla tra le braccia per qualche minuto, anche se palesemente contro la sua volontà.
Juan era convinto che avesse imparato la lezione, ed era anche pentito di quell’azione folle, ma non era riuscito a contenersi. Sembrava tutto passato, finito, ed invece circa sette anni prima, quando Joey viveva ancora a Los Angeles, una sera aveva aperto la porta, trovandosi davanti Greg piuttosto malconcio. Non sapeva bene cosa fosse successo, era convinto che la moglie lo avesse beccato con un'altra e avesse deciso di dargliele di santa ragione, ma Greg sussurrò solo “l'ispanico” e Joey capì. Sapeva che era un tipo pericoloso e che il suo amico era un idiota, ma mai avrebbe potuto prevedere che Greg Swanson arrivasse al punto di trattenere con la forza proprio “quella moglie”. Insomma la prima volta era stata una follia, una cosa stupida, fatta senza immaginare le conseguenze, ma stavolta il suo amico se l'era proprio andata a cercare. Joey era da sempre molto preoccupato per l’ossessione di Greg per Mina, e più volte gli aveva suggerito di parlarne con un medico, ma lui ne rideva e basta, rispondendo che era solo amore. Trovandoselo davanti sanguinante, il suo amico si era detto che va bene provarci con le mogli altrui, ma Greg aveva dimenticato la regola numero uno: valutare il livello di rischio in base al marito. E quel marito, che lo aveva mandato in ospedale con le costole rotte, era uno con cui evidentemente non si poteva scherzare. Se poi ci fosse stato un riavvicinamento tra loro, se Mina lo avesse cercato, se avesse deciso di tornare con lui, forse Joey avrebbe anche potuto capire il senso di quell’azione folle, ma come gli confessò Greg a denti stretti “lei non voleva saperne”, quindi era proprio una follia.
Che cos’era successo, mi chiederete. Semplice: si erano incontrati ad una festa, lei felice al braccio del suo maritino-guardia del corpo, lui con un’attricetta che frequentava ogni tanto, ed era scattata qualcosa nel cuore del nostro cantante-eroe romantico. Aveva ricominciato a pensare a lei, ai momenti passati insieme e si era riempito di amarezza. Dopo lo scherzo che le aveva fatto alla premiazione, Mina  neanche lo guardava in faccia e non aveva mai risposto ai suoi messaggi, ma lui la voleva ancora, e il cuore gli scoppiava a vederla con un altro. Greg era da sempre un tipo spregiudicato, uno che non teme il pericolo, e quella sera anche grazie all'aiuto di un bel numero di drink, si decise a seguirla fuori per parlarle per la prima volta dopo quello stupido bacio di anni prima, con il cuore in tempesta.
Mina, consapevole di avere un marito geloso, non lo aveva neanche guardato per tutta la sera, e aveva sperato che finisse presto quell’evento, ma aveva ricevuto una telefonata importante ed era stata costretta a fuggire in giardino per rispondere. Tremò quando si accorse che Greg l'aveva seguita, perché non voleva assolutamente che Juan li vedesse insieme e temeva che potesse mettersi nei guai, ma Greg si comportò terribilmente male. L’afferrò immediatamente, e Mina provò a liberarsi dalla sua presa, gli gridò di lasciarla in pace, ma lui la scaraventò contro il muro per “parlarle”e non prestò attenzione alle sue rimostranze.
Mina sapeva che Juan la stava aspettando, che sarebbe andato a cercarla se avesse tardato troppo e glielo disse, ma Greg era fuori di sé e neanche la ascoltò. Non era un uomo violento, non lo era mai stato, ma aveva bevuto un po' troppo e aveva decisamente perso il controllo. Non faceva che dirgli che doveva lasciarla, che le faceva male ai polsi e che non voleva parlare con lui, ma Greg aveva fatto troppi giochi erotici di quel tipo con lei, per capire che era seria; generalmente a quel punto lei iniziava a schiaffeggiarlo e lui la baciava. E poi, proprio mentre stava per dirle che non voleva lasciarla, quando stava per provare a baciarla, Juan giunse e perse la testa. Detestava quell'uomo, lo odiava con tutta l'anima perché non faceva che tormentare Mina, ma generalmente riusciva a tenere a bada la sua rabbia. Adesso, però, l’aveva sentita urlare e aveva capito che la stava trattenendo contro la sua volontà, e così l’ uomo di ghiaccio aveva letteralmente perso il controllo e “spiegato” a Greg che nessuno al mondo poteva fare del male alla sua donna, la quale si era affrettata a nascondersi dietro di lui spaventata e a supplicarlo di smettere, anche se non era molto semplice una volta giunti a quel punto.
Quella era stata l'ultima volta che Greg aveva provato a parlare con Mina, il tradimento di lei, spaventata e muta alle spalle del marito, l'aveva deluso completamente e non aveva più voluto vederla né sentirla. Quella, però, era stata anche l'ultima volta in cui quell’uomo così violento era apparso nella vita di Joey, seppur trasversalmente. Non gli era mai piaciuto Juan, mai! Lo aveva incontrato anni prima, ma aveva sempre pensato che fosse una specie di criminale e aveva voluto stargli alla larga. Certo lo nominavano spesso, specialmente quando Greg faceva il coglione. Ormai dire “chiamiamo l'ispanico” era un'usanza tra loro e persino Sarah lo ripeteva spesso.
Per un attimo Joey pensò a tutto quello che Sarah voleva che dicesse e alla possibile reazione di un tale padre, così alzando le braccia in segno di resa, disse alla moglie la famosa frase:“col cazzo, a costo di portarlo all'altare con il mitra, io costringo Chris a sposarsi!Non voglio inimicarmi il marito di satana, ma se vuoi farlo tu...fa pure! Mi farò scudo con il tuo corpo, mia dolce amata.”
Provocando una risata prevedibile alla povera Sarah, che si era sentita esattamente come il marito: in scacco. Eh già, anche lei pensò che non sarebbe stato facile affrontare il problema insieme ad una persona che ti massacra se non sei d'accordo con lui, ma nessuno dei due conosceva bene Juan, ovviamente.
“Lucy! Dovevo immaginarlo che c'era lei dietro tutto questo casino! Ha lasciato i segugi infernali a casa, mia meravigliosa signora?”
Sussurrò Joey facendo un ridicolo inchino e Mina ridacchiando ribattè “Mary, Mary, Mary imparerai mai? Ci sono sempre io dietro i casini…”
Juan scosse soltanto la testa e Sarah non disse nulla, si limitò a prendere a gomitate il marito. I ragazzi, invece, non capirono un accidente e Johanna provò a chiedere delucidazioni, ma nessuno la ascoltò. Il clima era già abbastanza imbarazzante così.
“Insomma meglio che entriamo e ne parliamo tutti insieme di questa cosa, perchè veramente si prospetta un casino!”
Sentenziò Sarah molto seria e quasi in panico. Juan le metteva agitazione, ma a sconvolgerla era in realtà l'idea di avere come nuora un mix tra l'uomo più violento e la donna più stronza che avesse mai conosciuto.
La povera Jane, invece, era piuttosto perplessa. Chris le aveva detto di mostrarsi esattamente per quello che era, una meravigliosa creatura dolce e sicura di sé, e lei così aveva fatto. Si era presentata con la sua solita faccina carina e sicura, impettita e con quell'atteggiamento che Chris definiva “da gazzella” si era presentata, lasciando Madame Sarah piuttosto confusa.
Anche lei si sentì disorientata, in realtà: si aspettava una suocera vecchio stile, una che urla e ringhia e invece la mamma di Chris sembrava assolutamente lontana dalle sue aspettative. Nulla di lei combaciava con l'idea che si era fatta e sembrava quasi simile a sua madre: una donna sulla quarantina, giovanile e simpatica, ma si sbagliava. Sarah stava solo pensando a come sfoderare gli artigli senza far uccidere nessuno.
“Sari, tu sei proprio sicura che entrare a casa sia una buona idea? Non hai dimenticato che abbiamo ospiti?”
Sussurrò suo marito e lei inorridì. Certo, mettere quei tre insieme era proprio l'ultima cosa al mondo che potesse desiderare, così sussurrò solo “oh cazzo!” E decise di dirottare tutti verso il giardino, intimando a suo marito di liberarsi dell'ospite prima possibile e con qualsiasi mezzo.
“Digli che lo facciamo dormire con lui se non se ne va!”
Intimò al marito, ma lui sapeva benissimo che Greg Swanson per nessun motivo al mondo avrebbe voluto perdersi l'occasione di rivedere la sua Mina.
Per dieci minuti buoni nessuno disse una parola e Jane rimase a farsi un centinaio di migliaia di domande. La mamma di Chris non le aveva detto neanche una parola, ma l'aveva guardata molto male e lei non ne capiva il motivo. Aveva seguito tutte le direttive del suo ragazzo e non aveva minimamente dato valore allo sciocco sketch tra sua madre e il padre di Chris; aveva archiviato l'incidente come “una battuta tra vecchi amici, compagni di poker magari” ma ovviamente avrebbe chiesto tutto alla madre, appena avessero avuto un secondo. Però proprio non capiva la freddezza della suocera. Certo, se avesse saputo che Madame Sarah era da sempre gelosa di sua madre e che il solo vederla le faceva venire migliaia di complessi di inferiorità, forse avrebbe avuto le idee più chiare.
Si accomodarono nel prato dietro a casa Stanley, in comodissime poltrone di vimini immerse in un meraviglioso giardino all'inglese. Quel posto aveva visto un sacco di nomi della musica mondiale ed era un pezzo di storia, ma Mina pensò solo che fosse piuttosto vecchiotto e che il prato stava diventando marrone.
Poi, mentre tutti fissavano nel vuoto, pensando ognuno alle proprie seccature, successe una cosa strana che in un certo modo allentò la tensione. Erano mesi che gli Stanley provavano a contattare un giardiniere che sapesse regolargli l'impianto di irrigazione:un bocchettone era impazzito e improvvisamente partiva, inzuppando chiunque. Più di una persona celebre era stata vittima di quello che Joey chiamava “la testa matta” e quel giorno stava per succedere anche agli Jimenez.
Mentre Joey e Sarah costernati provavano a spingere tutti a scappare, Juan disse candidamente “se serve, posso sistemarlo, eh…” facendo sentire molto meglio i padroni di casa, ma solo per un attimo, perché dopo aver ottenuto il loro assenso prese la pistola e sparò un colpo solo, che bloccò l'irrigatore.
“Ecco! A questo non avevo mai pensato!”
Farfugliò Joey ridacchiando nervoso, mentre Mina riprendeva il marito urlando cose come “oh andiamo, possiamo evitare il far west per cinque minuti?” mentre Juan stringendosi nelle spalle rispondeva “li ho aiutati, eh. Adesso sarà più semplice sostituirlo e non rischiano problemi con gli ospiti.”
Joey, invece, avvicinandosi al figlio palesemente sconvolto sussurrò “facciamo un patto: ci guardiamo le palle a vicenda e...Dio, evitiamo di farlo incazzare! Non voglio finire con una pallottola al centro dello scroto.”
Chris ridacchiò soltanto, ma fecero il patto, ma il primo a non rispettarlo fu proprio Joey!

Nota:
Ciao a tutti, scusate se ci ho messo un po' ad aggiornare, ma volevo dare a tutti il tempo di finire la prima storia e arrivare a questa. Allora che ne pensate di questa situazione? Come reagirà Juan a trovarsi davanti Greg? Come andranno le cose? Fatemi sapere.
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: sallythecountess