Il vocio della televisione riempie la stanza. Rashid chiude gli occhi. Il caldo siciliano, per quanto forte, è nullo per lui, figlio del deserto. Eppure, sente il peso della stanchezza opprimerlo. E non comprende perché. Il volto di Maya, splendente di un sorriso, si staglia nella sua mente. Rashid si avvicina. Desidera toccarla. Forse non è morta. Vuole abbracciarla. Eppure, non ci riesce. Quando lui si avvicina, lei si allontana. E un miraggio in un crudele e ardente deserto. Con un sussulto, apre gli occhi e fissa verso lalto. Resta immobile, il petto sollevato da respiri accelerati. Si alza a sedere e resta immobile, la testa tra le mani. Il peso della mancanza opprime il suo cuore, come un macigno. Si alza e si avvicina ad un frigorifero. Lo apre, prende una bottiglia di vino e la apre. Prende un bicchiere di vetro e si versa una generosa dose di liquido. Di scatto, solleva il braccio e un amaro sorriso solleva le sue labbra. Ancora ha bisogno di quelloblio alcolico. Ma non vuole dimenticarsi della sua amata amica. Buon compleanno. mormora. In quel giorno, lei avrebbe compiuto ventinove anni. E, dun fiato, beve.