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Autore: Elgul1    13/06/2020    5 recensioni
Nell'epoca Sengoku nei grandi Damyo di Sorachi, Kubo e Takahashi si accusano momenti di grave pericoloi: tradimenti, guerre e sfiducia regnano sovrani in questo momento di fragile equilibrio. Riusciranno gli eroi dei rispettivi regni a portare una pace a lungo persa e che sembra sempre più lontana e irragiungibile?
Genere: Drammatico, Guerra, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gintoki Sakata, Tokugawa Shige Shige, Tsukuyo
Note: Cross-over | Avvertimenti: Violenza
Capitoli:
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Il sole si stava alzando per quel terzo giorno di scontri e, Ichigo, guardò di nuovo l'orizzonte dinnanzi a lui. Le schiere nemiche si stavano disponendo lungo la vallata come già era successo nei due giorni scorsi. Sentiva le grida degli hollow incitare i propri uomini lungo i fianchi scuotendo le redini dei cavalli e l'abbaiare ordini dei comandanti ai propri sottoposti.
" Oggi sarà più dura di ieri..." Sentenziò Renji al fianco del giovane con un'espressione dura. La rabbia non era scemata dal giorno prima e, adesso, Ichigo percepiva anche la voglia che il suo amico aveva di uccidere i propri nemici più di prima.
" Da cosa lo pensi?" Chiese Ichigo incuriosito cercando di distoglierlo dai pensieri nuvolosi che sembravano avergli ricoperto la mente.
" Nonostante le perdite che hanno subito anche nelle retrovie pure noi ne abbiamo avute con l'assalto di Jugram. Perciò, oggi, vorranno chiudere il prima possibile visto che, girano voci, Aizen arriverà presto e se pure loro l'hanno scoperto vorranno distruggerci per poi concentrarsi sul prossimo avversario." Gli spiegò il rosso più che convinto della cosa.
" Chissà per quanto dovremmo resistere." Borbottò abbastanza preoccupato Ichigo.
" Dovremmo farlo per quanto ci sarà possibile..." Sentenziò duramente il rosso. " Lo dobbiamo a Rukia e anche a coloro che, in questi due giorni c'hanno rimesso più di qualche ferita." Concluse non riuscendo a celare un minimo di rabbia nel suo timbro di voce. Ichigo cercò di dire qualcosa ma, l'abbaiare di mettersi in formazione lo fermò e, seguendo il suo amico, si diresse verso i kunoishi.


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Shunsui osservava i movimenti nemici con attenzione cercando eventuali spiragli ma, quel giorno, non ne vedeva anzi sembravano ancora più compatti del giorno precedente senza contare che, noto, alcuni soldati disporsi lungo le retrovie da dove era passato lui.
" Ho fatto rafforzare la nostra retroguardia come ha chiesto ma, in questo modo, avremmo diversi effettivi in meno frontalmente e sui fianchi e rischiamo di avere dei punti vuoti." Dichiarò Byakuia arrivato alle sue spalle.
 Il comandante annuì consciò della situazione. " Pure lui farà altrettanto non vorrà certo farsi trovare impreparato. In questo modo entrambi faremmo a meno di alcune unita." Rispose fiducioso nonostante sapesse che, dal punto di vista di Jugram il numero di soldati era maggiore dei loro.
" Quali sono i miei ordini oggi?" Domando il moro.
" Prendi il comando del fianco sinistro e spalleggia i fanti bloccando le incursioni hollow..." Cominciò a dire Shunsui che non voleva succedesse come il giorno prima. " Dobbiamo creare una breccia verso il loro retro e seminare più morte che possiamo..." Continuò a dire con un velo d'incertezza sulla voce. " Aizen, da quanto mi hanno riferito, dovrebbe arrivare oggi ma, nel mio cuore, ho un brutto presentimento." Concluse prima di dare l'ordine e vedere le due armate cozzare e mischiare i propri colori per la terza volta.


-


Aizen osservò lo svolgersi degli inizi dello scontro in quel terzo giorno. Lo scalpitio dei suoi cavalieri e dei fanti dietro di lui testimoniava come, tutto quanto, si stava preparando per la sua entrata in scena quella che, finalmente, avrebbe posto fine ai combattimenti e sancito la loro vittoria.
" I nostri uomini sono tutti disposti come da lei ordinato." Dichiarò Gin raggiungendolo e ricevendo un cenno d'assenso. " Ottimo manda un emissario a Shunsui ci fungerà da intermediario da ora in poi dovremmo cooperare se vogliamo concluderla qui." Mormorò il comandante vedendo come il fianco destro fosse, in quel momento, preda degli archi kunoyshi che facevano piovere una selva di frecce continua. " Presto farete scoccare le vostre frecce nell'aldila." Disse con un sorriso compiaciuto Aizen preparandosi per scendere in campo.


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Byakuya mulinò la spada e la abbattè sulla testa del suo nemico che, dopo il colpo, crollò a terra morto spruzzando sangue come una fontata. Quel giorno erano in molti i nemici che cercavano di ucciderlo e che, in ogni modo, cercavano di attirarlo in qualche sotterfugio. - A quanto pare Jugram non l'ha presa bene per lo scontro di ieri.- Riflettè mentre, con noia, uccideva un nuovo nemico arrivato dal fianco a cui deviò la lama e poi trafiggeva in pieno la gola per poi fermare un nuovo attacco da un lanciere proveniente dalla sinistra che uccise colpendolo in pieno sullo sterno. Stava per diramare di bloccare alcuni nemici che, rapidi, stavano per attaccarli sulla sinistra ma, una lama, per poco non lo prese in pieno sul viso. Si girò verso il suo aggressore attaccandolo di rimando ma, trovando, il piatto di una katana che bloccò il suo fendente con suo sommo stupore.

" Niente male davvero..." Disse la voce di quella donna piuttosto rapita da come era riuscito a reagire prontalmente al suo assalto e che, scagliò un rapido fendente al viso del nobile che riuscì a deviare con abilità.
" neanche tu sembri affatto male..." Commentò il comandante sferrando una nuova sferzata con la spada costringendola a scostarsi sulla sinistra per ritrovarsi contro un terzo attacco proprio di fronte al suo volto che, solo grazie al suo istinto, riuscì ad evitare prima di perdere l'occhio sinistro.
" vedo che non perdi tempo e, osservando il tuo stile così rapido, devi essere Biakuya ho sentito molto parlare di te soprattutto visti i fatti di ieri..." Mormorò Tia piuttosto euforica di trovare un simile avversario sul campo di battaglia. Non credeva che, dopo la giornata di ieri e quella gnometta, avrebbe trovato un tizio così forte e rinomato. Specie dopo che, aveva sentito, Jugram furioso per quanto accaduto e come volesse la sua testa. " Sarà un vero piacere combattere contro di te." Dichiarò apertamente gettandosi su di lui con una nuova offensiva a cui, il moro, rispose con poco entusiasmo bloccando l'attacco e respingendola con una forza aldila di quella che s'aspettava la donna.
" Di te non so niente e ne mi interessa divertirmi..." Replicò lui attaccando di nuovo e venendo deviato per un soffio da Tia che si era vista quella spada nera tranciarle in due lo stomaco. " In questa guerra mi sembra che si parli troppo e ci sia troppa gente che sa lottare ma non usa il cento percento di se..." Continuò a dire mentre evitava un affondo della hollow e sferrava un calcio al ventre della donna distanziandola prima che potesse attaccare di nuovo. " E io mi sono stancato." Concluse Biakuya con un tono freddo come il ghiaccio mentre affondava la lama nella spalla destra della donna aprendo uno squarcio da cui iniziò a uscire sangue.
Tia ringhio trattenenendo il dolore e, subito, provo a reagire ma, il moro, più velocemente di lei, eseguì un secondo colpo al costato aprendo una ferita anche lì nonostante l'armatura leggera che stava indossando l'avversaria.
 " Se avete tempo di parlare..." Intimò mentre mulinava la spada per togliere il sangue che si era depositato sopra e la vista della donna si appannava per via del sangue perso. " Allora fate i diplomatici anziché venire qui a insozzare il mio dominio." Concluse mentre si allontava dal corpo della donna che, con un tonfo, cadde a terra circondata dalla battaglia ancora in corso.


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Renji si faceva largo in mezzo ai nemici come una furia. Aveva perso di vista Ichigo che, più volte, lo aveva chiamato cercando di riportarlo in linea ma, in quel momento, non voleva distrazioni e nemmeno andarci piano. Affondo la spada nel petto del nemico che gli si parò davanti e poi, passo oltre andando addosso a un secondo aggressore e salvando un compagno che stava per cadere a terra nemmeno sentì il suo ringraziamento e proseguì lungo la via con un solo obiettivo che, in quel momento, localizzò intento ad affrontare alcuni suoi compagni senza alcun timore. - Ti ho trovato.- Pensò di slancio mentre si gettò a capofitto verso l'azzurrino che, per la sorpresa, ebbe a malapena il tempo di sollevare la spada che fu sbalzato all'indietro dall'attacco.
" Ben ritrovato rosso." Disse sghignazzando prima che, la lama di Renji gli andasse incontro e lo costringesse a distanziarsi ancora.
Grimmjow stava perdendo terreno sotto la spinta di Renji che, con occhi ancora furiosi, non accennava a fermarsi ma anzi attaccava con ancora più foga di secondo in secondo costringendo così l'avversario a rimanere sulla difensiva.
" Il tuo animo sembra cambiato da ieri." Ammise l azzurrino indietreggiando per evitare di cadere ancora di più nell'attacco nemico. " Che ti è successo?" Gli chiese sferzando l'aria con la spada che fu deviata da quella del rosso che subito attacco senza rispondere a quella domanda che lo irritò più di prima. Grimmjow rise mentre scansava il colpo e fece calare la spada lungo il fianco sinsitro che, Renji, riuscì ad evitare per il rotto della cuffia.
" Fammi indovinare..." Riprese a dire mentre si trovava  in una nuova prova di forza facendo cozzare la sua lama con quella del vermiglio. " Qualcuno che ti è vicino è rimasto ferito negli scontri di ieri e, tu, baldo giovane ed eroico spadaccino vorresti vendetta e onorarlo non è vero?" Gli domando stavolta colpendo in pieno il tasto dolente.
 " Sta zitto..." Ringhiò fra i denti il samurai di Kubo rispondendogli per la prima volta. " Cosa vuoi saperne tu eh?!" Sbottò aumentando la spinta e vincendo lo scontro fisico. " Cosa può saperne un'animale degli hollow di queste cose eh?!" Continuò a dire attaccando il fianco sinistro del suo avversario riuscendo a colpirlo per la prima volta aprendo una ferita anche se superficiale lungo quel punto all'altezza della vita.

" Ti credevo una persona interessante ma, a quanto pare, mi devo ricredere." Dichiarò freddamente Grimmjow fermandosi e fissandolo deluso. " In guerra non c'e tempo per i sentimentalismi e nemmeno per simili sciocchezze come queste vendette..." Continuò a dire mentre Renji attaccò di nuovo con un fendente frontale che lui scansò e contrattacco con una sferzata diagonale che prese in pieno la spalla di Renji aprendo una ferita sopra di essa. " Si lotta per soppravvivere, si lotta per arrivare al giorno dopo aldila di tutto..." Continuò attaccando ancora e costringendo Renji a mettersi inginocchio per proteggersi da quei colpi potenti.
 " Pensi davvero che, anche noi non soffriamo, come voi?" Chiese ancora mentre Renji rotolò per evitare un nuovo attacco e rimettendosi in piedi. " Il mio popolo patisce la fame, siamo costretti a ucciderci a vicenda anche solo per portare un misero pasto a casa!" Ruggì ancora l hollow travolgendo il samurai di Kubo che a fatica mise la spada in difesa e venne sbalzato a terra. Grimmjow gli puntò la spada sul viso. " E' stato divertente lottare contro di te in questi giorni ma, adesso, è giunta l'ora che tu muoia." Ammise pronto a trafiggerlo ma, prima che la spada calasse sopra il rosso. Uno scalpitio di cavalli e delle grida fecero esitare l azzurrino che, in quel preciso istante notò un grosso numero di soldati gettarsi lungo il fianco destro e immettersi nello scontro.


-


I due generali dei fronti opposti fissarono l'armata che, dal fianco destro e portando i colori di Kubo, cozzava con i loro eserciti riuscendo a inserirsi e a eliminare la situazione che, da qualche minuto, stava pendendo a favore degli invasori. Se i soldati di Kubo esultarono attaccando con ancora maggior vigore alla vista dei rinforzi gli hollow e i kunoyshi iniziarono a indietreggiare sotto quella spinta e protetti dalla selva di frecce che, per ordine di Jugram, continuava a cadere senza sosta sui loro nemici cercando di proteggere i propri uomini e tentare, una riorganizzazione.
" Mio signore, dovrebbe ritirarsi finché è in tempo. Se la spinta di Kubo continua di questo passo perderemo l'intero fianco." Annunciò Bazado preoccupato vedendo la faccia ringhiosa del suo comandante di fronte a quello spettacolo.
" Se scappassi con la coda tra le gambe ti rendi conto di cosa direbbe mio padre?!" Ruggì furioso il giovane erede. Non si aspettava un secondo esercito da parte di Kubo era sicuro di avere di fronte l'esercito principale o almeno che, quest altro, avrebbe ritardato ancora. " Da ordine ai nostri delle retrovie di unirsi alla mischia e creare un cordone maggiore sul fianco colpito. Gli arcieri, inoltre, devono dirigere tutto il fuoco lungo tutto il fianco destro e fateli indietreggiare." Ordino perentorio con una decisione irrevocabile sarebbe morto piuttosto che farsi vedere tornare a casa dal vecchio sconfitto da quella massa di campagnoli. Mentre Bazado stava per allontanarsi, uno scalpitio di cavalli interruppè i due uomini per farli voltare pronti ad estrarre le proprie armi.
" Porto notizie da parte del mio comandante." Annunciò il messaggero che, dalla sua armatura malandata, Jugram intuì d'essere degli Hollow.
 "E quali sarebbero queste notizie?" Domandò incuriosito il biondo fissandolo torvo.
" Se volete lottare qui e perire allora restate dove siete..." Prese a dire quasi con paura nel pronunciare simili parole al giovane figlio di Yhawch. " Se invece volete schiacciare Kubo allora spostatevi verso il fianco sinistro." Concluse dicendo tutto d'un fiato come gli era stato suggerito.
 Il kunoishi rimase in silenzio per qualche istante osservando lo svolgersi della battaglia di fronte a se. Le sue forze stavano perdendo terreno e, di questo passo, avrebbero perso più che qualche briciolo di campo. sposto lo sguardo verso il messaggero.
 " Bazato diffondi la voce di spostarsi verso il fianco sinistro e prepararsi. Il campo base dovrà essere smantellato e conducete i nostri arcieri più riparati verso il lato sinistro" Disse Jugram perentorio.
" Sarà fatto, mio signore." Replicò l uomo dirigendosi per dare le indicazioni.
" Quanto a te, di al tuo comandante, che accettiamo." Gli rispose freddamente.
" Il mio signore sapeva già che avrebbe detto così e, infatti..." Delle grida rupperò quelle che si avvertiva dai soldati di Kubo e, quando Jugram si girò verso la fonte del rumore, vide una miriare di uomini a cavallo piombare sul fianco sinistro come degli oni iniziando ad attaccare le truppe di Kubo ancora allibite da quell'inatteso attacco. " Ci siamo già gettati nella mischia." Concluse mentre, un sorriso compiaciuto, apparve sulle labbra del giovane comandante che pensò alla reazione che avrebbero avuto quelli di Kubo.


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Shunsui non aveva mai cambiato in maniera così repentina la sua espressione da un secondo all altro. Quando aveva visto l'esercito di Aizen sfrecciare sulla destra aveva ordinato di spingere verso il nemico a tutta forza ma, quell'arrivo sulla sinistra aveva mandato tutto a puttane e, adesso, le forze erano di nuovo sbilanciate con un esercito hollow sbucato dal nulla in piena forza che stava maciullando il fianco sinistro. - Dobbiamo riorganizzarci.- Riflettè allarmato su come agire. Se avessero proseguito lo scontro senza pensare le perdite sarebbero state ancora più ingenti doveva trovare una soluzione. Osservò il fianco destro dove, il nemico, stava iniziando a spostarsi verso il centro lasciando libero sfogo così ai loro uomini di avanzare. - Stanno spostando le loro truppe sul fianco sinistro cercando di aggirare e tornare in una situazione di stallo.- Pensò fra sè e sè decidendo la sola cosa che, al momento, gli era venuta alla mente e le conseguenze che ne avrebbe portato.
" Date ordine della ritirata." Intimò ai sottoposti attorno a lui.
" ma signore la battaglia è ancora lunga e con l'arrivo di Aizen possiamo vincere ancora." Cercò di dire uno dei consiglieri provando a fargli cambiare idea.
" Se non fossero arrivati questi rinforzi hollow c'e l'avremmo anche potuta fare ma, di questo passo, subiremo un tracollo sul sinistro visto anche come i nemici si stanno dirigendo lì anche dal centro e dalla destra..." Spiegò Shunsui. " Date ordine di ritirata dobbiamo riorganizzarci e non intendo discuterne più." Ordinò stavolta serio sempre osservando la battaglia che, sotto i suoi occhi, stava prendendo una piega sempre peggiore.


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Aizen vide la massa di hollow arrivare lungo il fianco sinistro e inondare completamente quel lato riuscendo non solo a ribaltare l'esito che aveva pronosticato ma, dando anche, ai nemici la possibilita di ripiegare verso di loro riuscendo, in questo modo ad organizzarsi sotto la spinta della sua offensiva sul destro. Vedendo anche come le truppe di Shunsui si stessero muovendo intuì la decisione del collega anche se, in quel momento, si trovava in disaccordo con lui su tutta la linea.

 " Devo ammetterlo ho dovuto fare un bel giro per riuscire ad arrivare in tempo..." Borbottò una voce quasi stizzita alle sue spalle e distogliendolo dai suoi pensieri di strategie. " Però non potevo certo perdermi questa festa così ben organizzata." Aggiunse quasi ridacchiando mentre alcune spade venivano sguainate.
 " Grazie a te l'esito dello scontro è stato completamente ribaltato complimenti..." Disse con sarcasmo Aizen distogliendo lo sguardo dalla battaglia per rivolgerlo al suo interlocutore un uomo alto dalla barba folta.
" Ho sentito molto parlare di te karo-Aizen..." Annunciò ancora mentre si avvicinava al comandante che, con la mano, fece cenno ai suoi subalterni di non interferire vedendo anche i soldati che circordavano quello che doveva essere il loro comandante.
 " Tutti ti riconoscono come uno dei più grandi spadaccini di tutto il Kanto il solo in grado di tentare d'eguagliare Utsuro-sama e riuscire anche a sconfiggere in duello lo Shiroyasha e mi stavo chiedendo..." Il moro incrocio lo sguardo con quello del tizio alto dall'armatura leggera e dai lunghi capelli castani. " Ti andrebbe di giocare un'po con me?" Concluse estraendo dal fodero la katana che brillò per un'istante di luce per via del sole alto nel cielo.
Aizen lo fissò con uno sguardo glaciale cercando di non tradire la rabbia che, in quel momento, stava covando.

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 " Dimmi il tuo nome? Così saprò chi ho spedito all'altromondo." Dichiarò con freddezza facendo ridere l'avversario.
" Mi chiamo  Koyōte Sutāku-taisho dell'esercito hollow." Rispose con semplicita mentre anche Aizen estraeva la sua lama e si mise dinnanzi a lui senza nemmeno mettersi in guardia.

I due rimasero impassibili l uno di fronte all altro e Koyote fu il primo a superare le distanze che li separavano scagliandosi su di lui con un fendente frontale. Aizen deviò la lama a sinistra e, subito, Koyote eseguì un secondo attacco mirando al fianco destro ma, l avversario, con una giravolta evitò anche quel colpo. il samurai hollow continuava ad attaccare senza mai riuscire a intaccare la guardia solida del suo nemico che, a un certo punto, superò la sua difesa con rapidita e  appoggio la sua spada alla gola del suo avversario senza tagliare.

 " Sei morto." Dichiarò con noia mentre il comandante nemico si distanziava sudando freddo per il rischio appena corso.
" Perché diavolo non mi hai tagliato la gola?!" Sbottò quasi offeso da quel suo modo di fare come se stesse insegnando a un bambino.
Aizen sorrise senza nemmeno attaccarlo. " Sei tu che volevi solo giocare, no?" Gli disse di rimando facendo pulsare una vena sulla testa del suo rivale che si gettò su di lui con un attacco lungo il fianco che Aizen deflettè di nuovo per poi schivare un ennesimo assalto diretto al suo viso.
" Che tu mi affronti con cautela..o incautamente..o anche se non mi affrontasi affatto..il risultato sarà sempre lo stesso." Gli annunciò colpendolo sul viso e aprendo una ferita sulla sua guancia destra a mo di punizione facendo infuriare ancora di più Koyote che, di slanciò si rigettò su di lui venendo rimandato indietro con semplicita da un veloce calcio all'addome di Aizen. Il taisho provò a colpirlo di sorpresa mirando alla tempia ma, il karo, scostò la testa e poi gli puntò la spada all'altezza dello sterno proprio sul cuore.
 " Sei morto per tre volte." Dichiarò con una semplicità che lascio Koyete di sasso e impotente. Sentiva i suoi soldati scalpitare coi piedi come a voler intervenire per difenderlo ma, con un cenno della mano, bloccò quel tentativo.
 " Perché non hai fatto intervenire i tuoi?" Domandò incuriosito da quel gesto Aizen a cui la cosa non era sfuggita.
" Questo è un combattimento che ho voluto io aldila della fottuta guerra che sta imperversando per il paese avrei potuto starmene tranquillo sul fianco sinistro a vedere i miei uomini combattere..." Dichiarò apertamente lui sempre con la spada puntata al petto. " Ma volevo saggiare le abilità di colui che viene definito come uno dei più grandi samurai e, a quanto pare, non sono rimasto deluso da tutto questo..." Aggiunse ripensando a quanto c'aveva messo a trovare la retroguardia dell'esercito di Aizen.
" Adesso ponì fine alla mia vita com'è giusto che sia." Concluse chinando la testa e mettendosi in ginocchio come in attesa del verdetto. Il suo avversario lo osservò per qualche istante poi, rinfonderò la lama nel suo fodero.
 " Per stavolta sei salvo." Gli annunciò lasciando, tutti i presenti, stupiti per quella reazione.
 " Come sarebbe a dire?!" Esclamò lo stesso Koyote ancora seduto a terra.
" Sei giunto qui solo per capire se avessi le capacità di cui mi fanno molto merito e, io, ho solo dimostrato quello che sono in grado di fare..." Gli cominciò a spiegare dandogli le spalle. " Questa lotta esula dalla nostra guerra come hai detto tu e, io, non trovo motivo di uccidere un uomo venuto solo per giocare come hai definito tu." Concluse serio.
 " Molto bene..." Disse Koyote per niente contento di come si erano messe le cose.
" Il vinto stara alle condizioni del vincitore." Ammise apertamente mentre notava Aizen montare a cavallo.
" Ma, se mai ci rivedremo, la prossima volta sarà un combattimento vero e non sarò così clemente Koyote." Annunciò prima di tirare le redini e, seguito dai suoi uomini, dirigersi verso l'esercito in rotta di Kubo lungo il fianco destro.


-


Ichigo seguiva gli altri compagni a passo veloce con l'armatura zuppa di sangue dei nemici eliminati. Aveva cercato Renji ma, in quella bolgia che era diventato il loro fianco in seguito a quella ondata hollow gli era stato impossibile e, in cuor suo, sperava che fosse insieme agli altri uomini che, di corsa e cercando di non farsi uccidere, cercavano di ricongiursi col corpo principale dell'esercito che si stava mobilitando negli spazi boscosi che circondavano la piana. Si girò di spalle solo per un secondo per vedere quello che stava accadendo. Nonostante la ritirata alcuni reparti continuavano a lottare cercando di tenere a freno l'impeto dei nemici che si erano fatti più feroci che mai. Un pensiero gli attraversò la mente mentre si fiondava nel fitto bosco la guerra era ancora lungi dal terminare e forse nemmeno l'avrebbero vinta.




ANGOLO DELL'AUTORE: Eccomi qua con questo ventunesimo capitolo che, per il momento sancisce la fine dell'arco della battaglia di Kubo e che vede la situazione di stallo vertere a favore degli invasori. Da dopo questo capitolo ho deciso di concentrarmi maggiormente, per i prossimi, su quello che sta accadendo a sorachi per riuscire a gestire tutta quella bolgia di personaggi. Grazie a chi continua a leggere e a commentare a questa mia storia ^_^ mi scuso per il ritardo eccessivo. E avviso che, dal prossimo, metterò un sunto in cima per chi magari era fermo da tempo e anche una lista dei personaggi sul fondo.

 
   
 
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