Prologo.
Sbadiglio
rumorosamente, scuotendo poi il capo mentre tento di restare con gli occhi
aperti.
“La
mano”mi dice severamente la mia Tata, mentre mi aiuta a sfilare la battle-suit.
“Tata”borbotto
io, lanciando da qualche parte i guanti.
“Signorina!”mi
sgrida lei, raccogliendoli.
Sbuffo,
buttandomi sul letto.
“Dovete
comportarvi per bene signorina, non siete una contadina”mi dice dolcemente,
obbligandomi a sedermi per spazzolarmi i capelli mossi e lunghi che mi ritrovo.
“Magari
lo fossi”sbotto, ma Tata m’ignora.
“Oh,
vi sono cresciuti ancora, v’arrivano fino a metà schiena, peccato siano mossi,
dovreste farli lisci, sarebbero una favola”so che mente, i miei capelli sono
sempre arrivati a metà schiena e non posso cambiarne forma.
“Tata,
ti prego”dico esausta.
“Oh
su piccola mia, siate buona, domani dovete presentarvi a Lord Freezer e vorrei
faceste bella figura”mi supplica e io cedo.
“Va
bene, ma lo faccio per te, non certo per la Lucertola”specifico.
“Vostro
Padre non gradirebbe il vostro modo di parlare”mi rimprovera di nuovo, legando
i capelli in una treccia.
“Io
invece non gradisco dover passare per forza il tempo con quel principe viziato
e quei due scimmioni arroganti”grugnisco, infilandomi il pigiama.
“Signorina
non è bene parlare così del Principe Vegeta e dei suoi due padrini”mi dice
Tata, mettendosi a preparare la tuta per il giorno dopo.
“Non
è bene nemmeno come mi tratta quell’arrogante incapace”le rispondo, coprendomi.
“È
il Principe, può trattare chiunque come vuole”mi ricorda Tata.
“Anche
la sua futura moglie?”domando, anche se conosco già la risposta.
Sì.
“Piccola
mia, cerca di comportarti adeguatamente ti prego”m’implora la Tata.
Come
posso dirle di no?Mi ha fatto lei da madre.
La
mia è morta quand’ero piccola, per qualche riguarda mio padre le uniche parole
che mi ha rivolto sono state al mio undicesimo compleanno, ovvero: “Tu
sposerai il Principe Vegeta, Reghina, e per questo lo seguirai nella base di
Lord Freezer” fine.
Bello neh?
Vabbé,
non puoi aspettarti molto da un Sayan, per di più nobile.
“Proverò
a comportarmi bene”borbotto, ricevendo un dolce bacio sulla fronte.
“Grazie
Ele”mi dice Tata, chiamandomi con quel nomignolo affettuoso che ama tanto.
Mi
ha detto che nella sua lingua significa Stella Luminosa.
Sì,
perché Tata non è una Sayan.
Appartiene
ad una razza dallo strano nome, Kalanos mi pare.
Da
piccola mi raccontava che nel suo pianeta le donne erano rispettate, non come
qui che vengono usate solo per mettere pace tra casati contrastanti.
Ora
mi dice sempre che si pente d’avermi messo in testa quelle storie, perché mi
comporto come una malvivente.
Ma
io voglio solo rispetto come lo avevano le donne del suo pianeta.
Ma
tanto parlare con Tata è inutile, forse è più facile discutere con mio padre.
“Nulla
Tata, notte”le dico, chiudendo gli occhi.
Lei
spegne la luce ed esce.
Conto fino a dieci poi, vestendomi, volo ad
allenarmi.
Eccola qui, la mia nuova ff. Una cavolata
uscita da sé, ma a cui tengo molto. Capitolo narrato da Reghina. Spero mi
facciate sapere. Ciau ciao^^