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Autore: HarryMacy2020    14/06/2020    0 recensioni
[Charmed 2018]Quando due anime sono destinate a stare insieme, nulla può mettersi sulla loro strada. Ma se una profezia cambiasse le loro vite? Cosa sceglierebbero: i loro cuori o il loro dovere?
FF Hacy con protagonisti Macy Vaughn e Harry Greenwood.
Io e la mia amica Marzia abbiamo deciso di collaborare ed esplorare sentieri diversi per la nostra ship, gli Hacy.
I personaggi sono del reboot di Charmed e spero davvero che il percorso che abbiamo scelto per loro sia di vostro gradimento.
Genere: Avventura, Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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RIVELAZIONE

Giunto al piano di sopra, cercò con lo sguardo Macy. Apparve felice di vederlo e non poté che rallegrarsene.

“Ho scoperto qualcosa che forse può aiutarci ad liberare Maggie e Jordan”, si precipitò a dire. Era contenta di poter finalmente venir a capo di quella storia.

“Perfetto”, rispose Harry. “Anch’io ho delle novità. Ecco perché sono venuto a cercarti. Ma ti prego dimmi cosa hai scoperto”. Il suo sguardò si addolcì. Le toccò lievemente il braccio con fare rassicurante. Quel contatto le diede una piacevole scossa; ma fece finta di nulla.

Macy l’aggiornò sulle sue ultime scoperte, raccontandogli per filo e per segno quanto aveva sentito dire dalla signora elegante e un po’ snob che aveva incontrato. Ultimò, dicendo: “Ha parlato di un ragazzo di nome Micheal. Credo sia la madre dello spirito che ha posseduto Jordan e non ha buone intenzioni riguardo a Maggie, o meglio allo spirito che abita attualmente mia sorella”

“Si, i loro nomi sono Micheal e Maeve”, precisò Harry. “Micheal e Mave”, ripeté Macy guardandolo.

“Io credo che possa essere collegata a tutto questo. Insomma non credo che la sua presenza qui sia un caso. Anche lei voleva separare i ragazzi. Vuole e secondo me voleva uccidere Maeve. Non so bene come, ma in tutto questo lei ha un ruolo. Non credo alle coincidenze. “ 

Harry l’ascoltò attento, incapace di smettere di fissarla. Era cosi bella con quell’ambito, l’aveva notato subito. Quando aveva incrociato il suo sguardo nella sala grande, il fiato gli era mancato nei polmoni, aveva percepito una fitta allo stomaco e non era riuscito a non rimanere a bocca aperta. Era splendida, seducente ma non volgare, si era distinta tra la folla, come una creatura eterea. Era cosciente di non poter perdere tempo con certi pensieri ma era pur sempre un uomo, un uomo perdutamente e irreparabilmente innamorato. 

Con queste nuove informazioni, la situazione poteva apparire sotto un'altra luce ed essere più complessa di quanto si credesse. Istintivamente appoggiò l’indice accanto alle labbra con fare pensoso. “si, Macy aveva ragione. Non era un caso se anche la madre di Micheal era li. Tuttavia, dato che le sue intenzioni non erano proprie pacifiche nei confronti di Maggie/Maeve, bisognava pensare a un piano su come farli incontrare senza ripercussioni. Non andava dimenticato che aveva assoldato un uomo per farle del male. Dovevano tornare di sotto e raccontare agli altri quanto scoperto. I guai non erano certo finiti. 

Giunti al centro di comando, ritrovarono Mel accanto a Katrina, mentre i ragazzi, ormai più tranquilli, se ne stavano l’uno accanto all’altra, sorridenti. 

“Di sopra c’è ancora molta confusione”. Esordì Harry, cercando di concentrarsi su qualcosa che non fosse la pelle vellutata della donna al suo fianco. 

“Ce l’aspettavamo. Né la madre ne i ragazzi riescono a passare oltre. Abbiamo anche provato con un incantesimo trovato nel libro degli anziani”, disse Mel impulsivamente. “Forse con il potere del trio… anche se con la situazione attuale di Maggie …”.

“Un altro incantesimo fatto in modo del tutto improvvisato?”, la bacchettò Harry , alzando il sopracciglio in senso di rimprovero e incrociando le braccia come a voler mettere il punto su quanto fosse contrario ad un uso impulsivo e compulsivo di magia e incantesimi. Era pur sempre il loro Angelo bianco e aveva il compito di proteggerle ma anche di istruirle sull’uso corretto della magia.

Mel fece spallucce e alzò gli occhi, sebbene sapesse che Harry aveva ragione. Se erano lì ora, era proprio per aver usato un incantesimo senza capirne appieno la portata.

Tuttavia, essere colta in fallo la infastidiva. Era pur sempre una donna adulta, una strega potente, e non aveva bisogno di chiedere il permesso per usare la magia. 

Mel sapeva che Harry le voleva bene e che i suoi commenti, anche se a volte non graditi, erano a fin di bene. Perciò si limitò a passarci sopra e continuò: “Non capisco. Avevo capito che una volta ammesse le proprie colpe e perdonati i torti potessero andare in pace. Infondo, loro sono d’accordo di passare oltre”, prese a spiegare Mel indicando Katrina, ancora posseduta dallo spirito. Era contrariata. Non capiva in cosa avessero sbagliato. 

A richiamarla dai suoi pensieri fu Macy. “Credo ci siano altri problemi da risolvere prima di sperare in un lieto fine.“ Il tono della voce di Macy era basso, nuovamente triste. “Ho incontrato una donna, credo fosse lo spirito di tua madre, Michael. Stava cercando Maeve e non aveva buone intenzioni. “ 

Il giovane, sentendo della presenza di sua madre, trasalì, stringendo a sé la sua amata. 

“Ti cercava e da quel che ho capito non credo abbia buone intenzioni, almeno con Maeve”.

“Mi cercava? Com’è possibile? Sa quindi che sono vivo”, rise sarcasticamente come per sdrammatizzare una situazione alquante irreale. 

“Lei è morta dopo di voi. E’ vero. Ma una madre certe cose le sente. Come io ho sentito la vostra presenza in questo momento, cosi la signora ha sentito la tua”, spiegò brevemente Marie.

“Certo, ora il suo amore materno per me si fa sentire. Dov’era quando ha ordinato la morte della mia amata e la mia”, chiese ironicamente con tono pungente.

Gli animi si stavano surriscaldando e questo non li avrebbe certo aiutati a risolvere la situazione.

“La maledizione va spezzata. Non tutti i torti sono stati ripagati. La gente al piano di sopra continua a litigare e la situazione rischia di degenerare in fretta. Nella misura in cui tua madre è coinvolta, dobbiamo parlare anche con lei. Michael, in questo caso, sei l’unico che lei vuole vedere.“ 

“Certo e dobbiamo anche scoprire in che modo esattamente sia legata agli avvenimenti di quella notte, oltre a quelli evidenti. “specificò Mel. “E se vuole uccidere Maeve, come pensa Macy, non dovresti farti vedere. Restate qui mentre noi cerchiamo un modo per risolvere tutto. “ 

“Io saprei riconoscerla, meglio che vada io. “si offrì Macy. 

“Meglio di no”, intervenne all’improvviso Jordan. “Mi perdoni, signora … so’ che volete aiutarci. Ho anche compreso che, non essendo nella nostra epoca, alcune cose sono cambiate. Ma mia madre no. Lei è una dama all’antica, convinta che il mondo funzioni in un certo modo, secondo certe regole, dove ognuno ha il suo … come dire …posto”, si schiarì la voce. “Non me ne voglia, signora ...” aggiunse titubante, comprendendo quanto sbagliate potessero apparire le sue parole. “Non fraintendermi, io ammiro la vostra persona e comprendo il vostro desiderio di aiutare ma... lei non vi vedrebbe come una sua pari e non vi parlerebbe … voi siete … 

“Una donna di colore?”, domandò sarcastica Macy, “una schiava, una persona inferiore”, completò Macy irritata, ma ben consapevole della fondatezza di tali osservazioni e dell’assenza di malizia. 

Pur comprendendo i suoi timori, Macy non accettò di tirarsi indietro. “Posso riuscirci, credimi. “ 

“E io andrò̀ con lei“, concluse Harry, senza darle il tempo di ribattere. Le prese la mano e si diresse con lei verso le scale. Riusciva a percepire un lieve formicolio partire dalla mano, stretta alla sua, fino al petto. Era una strana sensazione, ma piacevole. Non era da lui un simile comportamento, lo sapeva, ma sentiva che non poteva essere sbagliato, non con lei. Se Macy aveva bisogno di accettarsi per quello che era, metà strega metà demone, e se doveva aiutarla a convincersi di meritare l’amore, per prima cosa doveva convincersene lui. Avrebbe permesso al suo cuore di lasciarsi trasportare, liberandosi del suo modo ossessivo di fare sempre la cosa giusta, perché́ anche lasciarsi andare con la persona che si ama era giusto. Forte di questa nuova consapevolezza, strinse maggiormente la presa, con la speranza di trasmettere anche alla donna un po’ del suo ottimismo. 

Macy si lasciò trasportare dal momento, piacevolmente sorpresa dall’audacia dell’uomo. Sorrise più a sé stessa fissandogli le spalle larghe. Soltanto in quel momento notò il modo in cui era vestito. Molto simile ai suoi abiti abituali, di fatto, eppure diverso in qualcosa. Forse non erano gli abiti, lui era sempre stato molto elegante e ordinato, tipico del suo essere British e certamente anche legato ai suoi trascorsi. Ma le pareva diverso. Ai suoi occhi, in quel momento, lui era diverso. Non riuscì̀ a spiegarsi cosa non le quadrasse e non ne ebbe il tempo perché́, in un attimo, furono al centro della pista da ballo. 

Il caos regnava incontrastato. Come separati da un’invisibile barriera, era possibile notare due distinte fazioni intente a schernirsi, offendersi e, in più dei casi, darsi alle mani. Era chiaro che l’idea che si era fatta era corretta. Le persone presenti erano anch’esse possedute dai sentimenti che avevano animato le due famiglie quella notta, vittime innocenti di un modo di pensare retrogrado e ottuso. 

Non era pensabile intervenire. La situazione degenerava ogni minuto. Doveva trovare la donna e cercare di trovare una soluzione. Se lei era il tassello mancante andava trovata e fatta ragionare. 

La cercarono in tutta la sala. Le mani ancora giunte, come legate, in grado di donare ad entrambi un senso di appartenenza e di pace indescrivibile. 

Harry la vide per prima, oltre la massa dei presenti, accostata ad uno muro. 

Le fece cenno e controvoglia spezzarono il loro legame e si prepararono all’attacco. Decisero, senza neppure parlare, di arrivarle dai due lati, sperando di allontanarla dagli altri e avere così modo di confrontarsi. Fortunatamente era rimasta sola, avendo congedato, piuttosto bruscamente, il suo compagno. 

Soltanto in quel momento si resero conto di non conoscere il suo nome ma poco importava, a questo punto. Dovevano parlarle e trovare il modo di convincerla a spezzare la maledizione. 

“Milady,” la chiamò Macy, ma non riuscì ad aggiungere nulla perché la donna con sguardo di sdegno, le intimò di allontanarsi con un gesto della mano. 

“Ancora LEI”, disse, “Come osa avvicinarsi ancora a me e rivolgermi la parola con cotanta confidenza. Forse lei non sa chi sono io. Se ne vada subito. Torni al suo posto“, disse alterata, gettandole addosso tutto il suo disprezzo. “O dimentichi forse chi se, schiava!” 

Harry reagì̀ distinto, indignato e infuriato al contempo. ”Non osare mai più̀ rivolgerti a lei in quel modo! “aveva il cuore a mille. La mente si era annebbiata sentendola aggredire così Macy. Non le avrebbe permesso di mancarle di rispetto, nessuno poteva farlo, non in sua presenza. Si parò tra di loro con fare aggressivo. 

Macy gli posò dolcemente una mano sul braccio, intenzionata a calmarlo. Non lo aveva mai visto così adirato e fuori controllo. Ne era sorpresa e si sentiva lusingata. Era per lei, per difenderla che si stava comportando così impavidamente? 

Come se un incantesimo si fosse spezzato, al tocco della sua mano, Harry riprese il controllo di sé. Lasciò che il cuore riprendesse a battere regolarmente e, tirando un sospiro, cercò tutta la calma di cui aveva bisogno. 

“Abbiamo bisogno di parlarle e lei ci ascolterà”, disse con tono autoritario, destabilizzandola e facendo breccia nella corazza di sicurezza della donna. Restò in silenzio per un attimo a fissarla con uno sguardo da cui non poteva certo scappare. Il suo fare deciso ma nel contempo garbato ebbero infine l’effetto sperato. La donna gli stava finalmente prestando attenzione, senza proferir parola. Appariva calma, sebbene ancora un po’ a disagio dalla presenza di Macy. Ma non osò dire più nulla. 

Macy non riuscì̀ ad impedirsi di sorridere, di nuovo. Sentiva, in cuor suo, una nuova forza, un’energia rinnovata piena di speranza. Senza pensarci, l’aveva difesa a spada tratta. All’improvviso un senso di pace e di calma si impossessò di lei. Come d’incanto, stupita, si accorse di non avere più paura. Una nuova sensazione si stava insidiando nel suo cuore: una rinnovata fiducia nel futuro. In loro. Per la prima volta, dopo tanto tempo, sentiva che qualsiasi cosa sarebbe successo, loro avrebbero potuto affrontarlo purché insieme. Tutto sarebbe finito per il meglio. 

La profondità dei loro sentimenti, la forza dei loro gesti e la ritrovata fiducia nelle loro convinzioni li avrebbero condotti dove il loro cuore desiderava. Il destino, forse, alla fine era davvero nelle loro mani. 

Si sentì pervasa da un piacevole stato di benessere. Mai nella vita si era sentita cosi sicura, così perfetta con nessuno. Neppure con Galvin, sebbene lo avesse amato. Ci sono però amori più indissolubile degli altri e il suo per Harry lo era di certo. Era ancora spaventata, insicura sul da farsi; ma grazie a Harry, al suo modo di fare, di farla sentire, anche le paure più recondite si stavano dissipando. 

“Orbene, sire, vi decidete a dirmi cosa vi porta qui da me. Io non la conosco; mentre lei si comporta come se …” 

“Ci conoscessimo?”, concluse Harry. “No, madama, non ci conosciamo. Ma conosco qualcuno che il suo cuore ama. Suo figlio, Micheal.” Al suono del suo nome, la donna vacillò. “ed è venuto il momento che lei, signora, si interessi più alla sua felicità che al la sua classe sociale e al suo buon nome se non vuole che tutto finisca nuovamente in tragedia”.

Colse nel segno. Il volto della donna si rabbuiò. I pensieri tornarono a quella notte nefasta e a ciò̀ che ne era conseguito. “Parlate ordunque. “La postura rigida, il mento leggermente alzato per darsi un contegno. Stava per aggiungere qualcosa voltandosi verso Macy, ma Harry prontamente l’ammonì con un solo e intenso sguardo. 

“Vostro figlio è qui. Ma se ho capito come tutto questo funziona, credo che questo lo sappiate già”. Lei annuì. “Non è da solo. Con lui c’è la sua amata”, vivamente irritata da tale affermazione, sbuffò subito ripresa da un ulteriore sguardo.

“Come lei, anche i loro spiriti hanno preso possesso di corpi non loro”. Indicò il corpo che l’ospitava.

“Nel loro caso, loro hanno scelto i corpi di due nostri cari amici. Abbiamo bisogno di lei per liberarli e aiutare tutti voi.”

Dalla sua reazione capì che ciò non sarebbe bastato a rabbonirla e a portarla ad aiutarli. Era necessario toccare le corde giuste, avere la sensibilità e nel contempo la fermezza di dire e fare quanto necessario. Optò per far leva sul suo amore di madre e iniziò a raccontarle quanto accaduto. Infondo l’amore si sa può aprire tutte le porte. Di quello ne era convinto e, mentre lo pensava, non poté fare a meno di rivolgere un breve sguardo alla sua amata.

Le parlò con sincerità. Le disse di come suo figlio era morto per salvare la donna che amava per mano dell’uomo che lei stessa aveva assoldato, di come questo epilogo avrebbe potuto essere evitato se solo ognuno di loro avesse ascoltato di più, seguendo un po’ più il cuore, nonché di come la magia aveva richiesto un caro prezzo per tutti quanti. 

“Non ho mai voluto la morte di mio figlio. Lui era ... lui è tutto per me.” Si rattristò, cambiando leggermente postura, abbassando le spalle e chiudendo gli occhi. “Sono nata per essere una buona moglie e una buona madre. L’ho amato dal primo istante in cui l’ho visto e tutto ciò che ho fatto l’ho sempre fatto per lui, perché lo amavo e volevo fosse felice. Era mio compito proteggerlo, evitargli una vita di sofferenze e povertà; l’unica vita che avrebbe avuto al fianco di … “, s’interruppe un attimo. Poi con veemenza continuò “… di quella domestica. Se solo quella schiava non si fosse immischiata ... “ 

“E date la colpa a Maeve della morte di vostro figlio? Del dolore e della sofferenza che ne è seguita?” intervenne Macy d’improvviso. Era sconvolta. Quella donna davvero credeva di essere innocente e senza peccato? “Vi ricordo, signora, che siete stata voi ad ordire l’omicidio di quella schiava. Sono le vostre azioni che hanno portato alla morte di vostro figlio, le vostre. Sono le vostre mani ad essere sporche del sangue di vostro figlio”, sentenziò con foga.

Sebbene l’insolenza di quella donna dalla carnagione scura la irritasse. L’ombra di un dubbio, di un’incertezza si insinuò lentamente nel suo cuore. Quella semplice considerazione la fece riflettere e la verità la colpi per un attimo come un pugnale in pieno petto. 

Fu allora che Harry, notando uno spiraglio nel turbamento della donna, decise di agire sferrando il colpo finale. Si avvicinò lentamente, cercando di incuterle sicurezza e di calmarla. Era ora di portarla ad aprirsi. Con una mano sulla spalla, la sguardò con occhi pieni di comprensione. 

“Non è più tempo per l’odio, la vendetta e le differenze sociali. Quello che è stato è stato. Ora è tempo di raccontare cosa è successo realmente quella notte. Se davvero tiene a suo Micheal come dice e vuole ancora la sua felicità, ci aiuti a liberarlo, ci aiuti a liberarvi tutti. “Sperò di aver toccato i tasti giusti e così sembrò. Almeno all’iniziò. 

“Quella donna, sua madre, cercò di convincermi che l’avrebbe portata via ma mentì” Silenzio. Una scintilla di rabbia apparve nei suoi occhi, sebbene il suo volto era contrito dal dolore. 

“Uno dei miei uomini scoprì il loro piano di fuga ... quella domestica deve averlo convinto con l’inganno ad abbandonare la sua famiglia, il suo retaggio. “parlando si rivolse nuovamente a Macy, con sguardo crudo e accusatorio. “Certe persone dimenticano il loro posto e credono di poter avere ciò̀ che non spetta loro. “ 

Sforzandosi di non aggredirla di nuovo, respirò profondamente e cercò in Harry supporto. Lui le sorrise dolcemente, consapevole del suo senso di angoscia. Quella donna la stava ripetutamente insultando eppure riusciva a restare calma. Era orgoglioso di lei. 

“Cosa accadde?“ la incalzò nuovamente. 

“Il mio uomo li trovò al fienile, pronti a partire. “lasciò cadere le ultime parole, incupendosi. “I miei ordini erano quelli di uccidere la schiava, non lui. “Le lacrime accennarono a solcare il viso ma lei le ricacciò. “Feci quello che ritenevo giusto, per mio figlio.  E invece …“ singhiozzò “… e invece l’ho ucciso“. L’orribile verità si palesò chiaramente e la disperazione prese il sopravvento.

Era giusto non permettergli di stare con la persona che amava? Erano tempi diversi, lo sapeva per esperienza, ma non era facile comprendere tutti questi pregiudizi. 

“Comprendo le paure che possano averle indurito il cuore ma avrebbe dovuto pensare alla felicità di suo figlio, prima di tutto. I tempi possono essere cambiati ma ancora oggi ci sono difficoltà ad accettare chi è diverso, lo so. Questo non dovrebbe fermare nessuno dal voler essere felice però ed è questo che voleva suo figlio. Oltre ogni pregiudizio, paura e possibile conseguenza, Michael desiderava semplicemente essere felice, con la donna che amava. E non vedo come amare qualcuno possa essere un problema, in nessun tempo, in nessuna circostanza. “Harry si era rivolto alla donna ma il suo discorso era destinato anche alla giovane strega. Pregava che Macy trasse conforto e maggiore forza dalle sue parole. 

“Sono nata in una famiglia nobile. Il mio matrimonio è stato frutto di un accordo tra i nostri genitori. E’ sempre stato così.“ Macy sbuffò a quel pensiero assurdo. “Non pretendo che voi capiate. Sono stata educata con la convinzione che ogni cosa, ogni persona avesse un posto ed io sapevo bene qual era il mio e quello di mio figlio. La vita non è sempre facile, devi sopportare. Questo mi hanno insegnato. Poteva non piacermi ma era la mia vita. Ma uccidere mio figlio..“ si interruppe. 

“Sta cercando di giustificare le sue azioni incolpando altri? La società̀? Davvero?”. Macy, incalzò scatenando l’effetto opposto.

Ritrovando il controllo di sé, la guardò con disprezzo. “Ora basta. Dov’è mio figlio? “urlò. 

“È al sicuro dal suo scagnozzo, con Maeve. “ribatté l’angelo bianco, cercando di riprendere il controllo della situazione. “Se promette di non inveire contro di lei e di collaborare, la porteremo da lui. Sono incatenati ad una maledizione, come tutti i presenti a questa festa, e se non vorrà̀ aiutarci saremo tutti in pericolo.” 

“Maledizione”, chiese con fare incuriosito. Qualcosa scattò nella donna. “Quella notte ...” iniziò a raccontare, “... quando seppi che anche Michael era morto, mi recai contro ogni buon senso da una donna conosciuta nel villaggio come una “strega”. L’obbligai a usare le sue conoscenze di arti oscure per punire e maledire tutta la famiglia di quella ragazza. Mi sta dicendo che questa maledizione ha imprigionato mio figlio, causandogli sofferenze anche dopo la sua morte?”

“No, non è proprio così, ma credo sia per questo che siamo qui, ora... tutti. “, disse con solennità Harry

Queste donne che passano il tempo a maledirsi invece di accettarsi . Ci sono certi schemi che vanno spezzati. Guardò Macy per un momento. Voleva che capisse. L’odio, la rabbia, la paura possono essere dei gran cattivi consiglieri. Cercare di controllare il destinò, diimporre la propria visione non è mai la soluzione . Le scelte hanno un prezzo e se così deve essere, l’amore è la via. Solo l’amore può renderci liberi.

  
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