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Autore: Rohhh    15/06/2020    0 recensioni
Ashley ha 21 anni, vive con gli zii da quando ne ha 8 perchè ha perso i genitori in un incidente e lavora nel ristorante dello zio in attesa di trovare la sua strada. la sua vita adesso è tranquilla e lei crede di essere diventata immune ai cambiamenti dopo la tragedia che ha vissuto. Un giorno, però, a casa arriva un nuovo inquilino, Matt, che le dimostrerà che ci si può ancora sconvolgere positivamente per qualcosa che cambia.
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Ciao a tutte!

Dopo un po’ torno di nuovo con un capitolo, sperando che sia gradito!

Alla prossima!


CAPITOLO 4:  ESTRANEI

 

"Buongiorno" biascica Ashley con la voce ancora impastata dal sonno, mentre si avvicina allo sgabello della cucina, trascinando i passi come se avesse due palle di piombo legate alle caviglie.

Si siede lentamente, rischiando quasi di perdere l'equilibrio, poggia i gomiti sul tavolo e si sorregge la fronte con le mani, gli occhi ancora socchiusi.

Ha un tremendo mal di testa e persino la luce le dà fastidio.

Katya è di spalle, intenta ad affettare delle zucchine, si volta verso la nipote, trovandola in quelle condizioni a dir poco pietose.

"Buongiorno- ripete con un'espressione perplessa sul volto, lascia perdere il coltello e gli ortaggi e si piazza di fronte alla ragazza per osservarla meglio - va tutto bene tesoro? Non hai una bella cera - commenta dubbiosa per poi allontanarsi e prendere svelta dei cereali dallo scaffale - Colazione?" domanda, premurosa, scuotendo la scatola.

Ashley fa cenno di si con la testa e Katya, veloce e agile come una farfalla, in men che non si dica le porge tutto l'occorrente.

È chiaro che non può cavarsela cosi, anche se quella ragazzina non è biologicamente sua figlia, l'ha cresciuta lei fin da bambina, la ama come se fosse tale e le preoccupazioni non sono diverse da quella di una madre.

Si apposta di fronte a lei a braccia conserte, in attesa, e Ashley sa che non si sposterà finché non le avrà dato spiegazioni.

Si versa del latte nella tazza e comincia ad aggiungere i cereali, roteando distrattamente col cucchiaio.

"Sto bene, ho solo dormito poco...e male" aggiunge, stropicciandosi gli occhi.

"Fatto molto tardi ieri sera? Non ti ho sentito rientrare, sai c'è stata una grossa festa di famiglia, è tornata mia cugina, non la vedevamo da anni e devo aver esagerato col vino...niente di che, due bicchieri al massimo, ma sai che non reggo bene l' alcool e così...appena rientrata mi sono buttata a letto e ho preso sonno all'istante" le spiega, sorridendo.

Ashley annuisce "Beh più o meno, erano le 4 e mezza" risponde con sincerità, abbassando lo sguardo sulla tazza.

Le capita ogni tanto di fare così tardi ma quella sera era stata diversa, il tempo era passato senza accorgersene e la verità era che non aveva avuto per niente voglia di tornare a casa. Era stata bene con Matt, si era sentita leggera come non le capitava da tanto, in compagnia di un ragazzo che era così bravo ad ascoltare e con il quale aveva la sensazione di potersi aprire senza venire giudicata.

Peccato che, una volta da sola nella sua camera, quella strana atmosfera e quella stupenda leggerezza erano svanite e si era ritrovata di nuovo sul groppone tutti i suoi mattoni.

Si era sentita terribilmente stupida per aver raccontato i suoi disagi e aver quasi ammesso di essere infelice col suo ragazzo a una persona che conosceva da due giorni scarsi, e non aveva fatto altro che rigirarsi nel letto nel tentativo di spegnere il suo maledetto cervello e poter dimenticare l'imbarazzo che stava provando.

Aveva dormito probabilmente tre ore o giù di lì e non era stato un sonno sereno.

"Sicura sia solo quello? Non è che ti sei ubriacata?" chiede preoccupata Katya, aggrottando lievemente le sopracciglia.

Sa che Ashley non è mai stata quel tipo di ragazza, nonostante il trauma vissuto da piccola ha trascorso un'adolescenza serena e normale, con tutti i classici turbamenti di quell'età ma senza dare mai troppe preoccupazioni.

È una ragazza responsabile e di questo John e sua moglie vanno molto fieri, significa che hanno fatto un buon lavoro, ma Katya non può evitare di comportarsi da mamma apprensiva a volte.

"Ma no, zia, sai che non è da me...ho solo molto sonno" la tranquillizza guardandola negli occhi, sono sinceri e Katya le crede, tira un sospiro di sollievo.

"Bene, ti potrai riposare più tardi, oggi è il tuo giorno libero al ristorante, no? - le consiglia, carezzandole una guancia, poi si volta e torna alle sue faccende - Eri con Tom?" continua però a sorpresa, facendola sobbalzare sullo sgabello.

"No, ero con Matt...gli ho fatto fare un giro della città, lui è nuovo di qui e così...ho pensato volesse conoscere un po' i posti frequentati dai nostri coetanei" ammette, non può mica mentire con lei, se ne accorgerebbe e poi con Matt in casa la verità sarebbe potuta comunque involontariamente saltare fuori.

Katya si ferma un secondo, l'intento di Ashley è molto gentile ma le sembra decisamente po' strano farlo a notte fonda e non approfittando di una bella mattinata di sole. Il suo sesto senso infallibile le sussurra che forse c'è di più.

Ashley la osserva, ha capito perfettamente cosa sta passando nella mente di sua zia e socchiude gli occhi, in attesa di quella  domanda che sente sta per arrivare.

"Thomas lo sa?"

Eccola lì, la batosta è arrivata in perfetto orario.

Non ha preparato una risposta di riserva, non sa che diavolo dire perché con Katya è complicato, lei adora Tom, è una cara amica di sua madre, la sua testa galoppa sempre veloce come il vento e non vuole che tragga delle conclusioni sbagliate.

È vero, le labbra di Matt quella notte, a un passo dalle sue per puro caso, le hanno suscitato qualche pensiero peccaminoso ma, che diamine, è un essere umano fatto di carne anche lei e non è certo colpa sua se lui è così attraente e se  il sesso col suo ragazzo non è più quello di una volta.

Un mix pericoloso di circostanze che però ha gestito bene.

Può capitare, è normale, o almeno così ha tentato di giustificarsi per tutta la notte.

Non ha tradito Tom, non lo farebbe mai, va contro ogni sua più ferrea convinzione sulle relazioni.

Insomma, non ha intenzione di sentirsi in colpa solo perché ha fatto un innocuo giro con un altro senza avvisarlo.

"Ehm.." comincia a balbettare per prendere tempo e trovare una qualunque scusa ma la fortuna gira dalla sua parte e il suono del campanello la salva in calcio d'angolo.

"Oh, è Ellie! Dovevamo vederci stamattina!" esclama con la voce un po' stridula, mentre ancora in maglietta e pantaloncini del pigiama, salta giù dallo sgabello come una scheggia e si fionda alla porta.

Katya è più che sbigottita, aggrotta le sopracciglia.

Ashley non gliela racconta giusta, le sono arrivate delle voci dal ristorante su una strana scena che si è consumata la sera prima tra lei e Thomas e il comportamento della nipote è davvero anomalo.

Che possa avere problemi col fidanzato?

Impossibile, Thomas è praticamente perfetto per lei, pensa con molta sicurezza.

Ashley intanto apre la porta, la sua amica le ha mandato un messaggio per vedersi quella mattina ed è stato un miracolo che l'abbia sentito nonostante dormisse e che abbia accettato.

Quando la vede sorridente, coi suoi lunghi capelli castani chiari legati in una coda alta e quegli occhiali da sole un po' esagerati,  le salta addosso, abbracciandola con troppo slancio.

Ellie sgrana gli occhi, perde quasi l'equilibrio per quell' affetto improvviso, si toglie gli occhiali per capire se abbia di fronte davvero la sua Ashley  o un clone molto più espansivo.

"Che ti prende? Come mai questo improvviso amore nei miei confronti?" chiede ridendo, Ashley non è mai stata una persona troppo fisica nel dimostrare i suoi sentimenti, non è tipo da bacetti o altre smancerie tra amiche.

"Mi hai salvato la vita, davvero, non so come ringraziarti!" esclama Ashley, mantenendo la voce bassa mentre si stacca da lei ed Ellie non può fare a meno di notare il suo tono preoccupato.

"Tranquilla, la statua la voglio sotto la finestra di casa mia e ricoperta di diamanti, possibilmente - scherza, atteggiandosi a diva, scoppiano entrambe a ridere per un attimo, poi la castana le carezza i capelli, sistemandoglieli sul davanti - dai, mi dici che succede? Hai una faccia!" commenta, scrutando le occhiaie dell'amica e il suo aspetto malmesso.

"Ti spiego dopo! Forza, entra!" la invita, spalancando la porta.

"Ciao Katya!" saluta con confidenza, una volta arrivata in cucina, mentre si accomoda al tavolo come se fosse casa sua.

Ellie conosce quel posto a memoria, è come una di famiglia per loro, è una sorella per Ashley.

"Ciao, cara! Vuoi qualcosa? Del the freddo, del gelato?" le propone Katya, attivandosi subito con un sorriso smagliante in viso.

"Il the va benissimo, mettici un chilo di ghiaccio, fuori si muore di caldo! - esclama, passandosi una mano sulla fronte umida - Allora?" bisbiglia poi verso Ashley quando Katya è lontana abbastanza e fruga con la testa infilata nel frigorifero.

"Non qui - la ammonisce la rossa, facendole segno di stare zitta - ne parliamo dopo, ok?"

"Uh, allora è una cosa grave, cavoli sono curiosa!" ribatte la ragazza tutta elettrica, sembra fremere sulla sedia.

"Non è niente di che ma lei non può sentire." precisa Ashley, facendole segnale di non riprendere più l'argomento non appena vede che sua zia sta tornando col bicchiere in mano.

"Grazie" dice Ellie dopo aver preso il suo thè, senza più fare domande scomode.

Fa in tempo a bere qualche sorso, scambiando due parole con Katya, che un rumore di  passi le distrae.

Matt fa la sua comparsa in cucina, deve essersi svegliato da poco anche lui, ha l'aspetto un po' assonnato che gli rende lo sguardo languido e i capelli vagamente disordinati.

Quell'aria su di lui non fa altro che donargli un tocco sensuale e renderlo ancora più affascinante.

Si ferma di botto sotto lo sguardo delle tre occupanti la cucina, porta una mano dietro la nuca e si scompiglia i capelli, mentre Ellie spalanca gli occhi e quasi non le cede la mascella per lo stupore.

Ashley la osserva e sospira.

Sa già cosa la aspetta.

"Mi dispiace, non volevo disturbare" si scusa lui, con quel solito tono gentile.

"Ma che disturbo! Ellie è di famiglia! Vieni pure Matt, ti porto qualcosa da mangiare!" Lo tranquillizza Katya, lui avanza, passa alle spalle di Ashley e posa lo sguardo su di lei, la ragazza però ha gli occhi fissi da un'altra parte e solo quando lui le siede accanto lo saluta distrattamente.

Sembra a disagio, così diversa dalla Ashley spontanea e travolgente che l'ha piacevolmente stupito la notte prima.

Ellie tira una gomitata alla sua amica, poi le lancia uno sguardo eloquente.

"Ah, Matt, lei è la mia amica Ellie!" si decide a presentarla.

"La sua migliore amica - si affretta a precisare l'interessata, facendo l'occhiolino e sporgendosi verso Matt per stringergli la mano - Ashley non è molto brava ad esternare i suoi sentimenti" la prende in giro, beccandosi un'occhiata assassina.

Strano, Matt giurerebbe il contrario, la sera prima ha sentito perfettamente la sua angoscia e quella strana tensione che aleggiava tra loro.

"Bene, adesso, se hai finito di mettermi in imbarazzo, direi che possiamo salire in camera mia e lasciare Matt a fare colazione in santa pace!" sentenzia nel frattempo Ashley, è nervosa ma un timido sorriso affiora sulle sue labbra e Matt lo ricambia, si guardano e sembra che quello strano disagio tra loro sia andato via almeno per un secondo.

"Ma come? Pensavo andassimo a mare! - si lamenta Ellie - potevamo invitare anche Matt, non conosce la scogliera e.."

"Veramente l'ho vista ieri notte con Ashley" le fa sapere lui, mentre Ashley sbianca nello scorgere l'espressione sconvolta di Ellie.

"Non se ne parla, mi sento a pezzi e poi...più tardi devo vedermi con Tom...non farei in tempo" si oppone con forza, la voce spezzata da qualche incertezza quando parla del suo ragazzo.

Chissà quanto la crede falsa e ipocrita quel ragazzo, la sera prima si lamenta del suo fidanzato e adesso come niente fosse parla di appuntamenti.

Un nodo le serra la gola, mentre Ellie si dirige borbottando verso le scale.

Fa per raggiungerla quando una mano prende la sua per fermarla.

Si volta e incontra gli occhi azzurri di Matt, hanno un velo di preoccupazione.

"Ehi...stai bene?" le chiede ed Ashley trema, per fortuna sua zia è uscita un attimo in giardino e non si accorge di niente.

"Certo...sto benissimo - mente - Ci vediamo più tardi, magari - balbetta, le  guance rosse e il cuore che le batte a mille per quel gesto inaspettato, gli dà le spalle, poi si ferma e si volta di nuovo - ma grazie... per averlo chiesto " dice di getto prima di scomparire lungo le scale per nascondere un sorriso idiota che le è spuntato sulle labbra.

 

"Devi dirmi qualcosa? - comincia Ellie, si è già seduta sul suo letto con le gambe accavallate e un fare indagatorio - oltre al fatto che hai un inquilino così sexy che non so come tu faccia a dormire a una rampa di scale di distanza da lui e non avere voglia di correre nella sua stanza e farci un sacco di belle cosette sotto le lenzuola" specifica senza vergogna, sogghignando.

"Ellie! Che cosa stai dicendo?" sbotta Ashley, esterrefatta mentre prende posto accanto a lei, incrociando le gambe.

"Beh, se non fossi mezza impegnata con Derek ci avrei già fatto un pensierino. Ovviamente col tuo permesso, tu avresti la precedenza visto che ci abiti sotto lo stesso tetto, è chiaro. C'è una certa gerarchia in queste cose!" ci tiene a precisare con aria solenne.

"Oddio…- mormora Ashley, spiaccicandosi una mano sulla faccia e sospirando - sei tremenda Ellie! E per essere precise, punto primo, non sei mezza impegnata, sbaciucchiarti da mesi con Derek e altro ancora fa di voi una vera coppia e, punto secondo, io sono fidanzata nel caso l'avessi dimenticato!"

"Oh, lo ricordo, certo. Solo che a volte faccio finta di svegliarmi in un mondo in cui ti sei finalmente resa conto che la vostra storia va avanti per inerzia e l'hai mollato! - obietta candidamente, tutta assorta a controllare le sue unghie perfette - e comunque Derek non è il mio ragazzo ma non siamo qui per parlare di me, non adesso. Vuoi dirmi che significa che ieri notte eri con Matt sulla scogliera?" chiede con insistenza e un pizzico di genuina curiosità, Ashley per un attimo aveva quasi sperato l'avesse scordato.

"Beh, ieri dopo il lavoro non mi andava di tornare a casa, avevo litigato con Tom perché lui si era presentato al ristorante comportandosi da idiota geloso e così...ho approfittato del fatto che lui non conoscesse la città per rimanere fuori." racconta, abbassando lo sguardo.

"E Tom lo sa?"

"Cos'è? Vi siete messi tutti d'accordo oggi per farmi la stessa domanda? Era proprio da questo che mi hai salvato poco fa." le rivela un po' agitata.

"Beh, tesoro, sai che difendere Thomas è l'ultima cosa che vorrei fare ma...ammetterai che andare lì di notte da sola con un altro...insomma, se io fossi il tuo ragazzo mi darebbe alquanto fastidio! Ci sono certi angolini bui e appartati lì dove, con qualche accortezza, si possono trascorrere dei momenti molto piacevoli al chiaro di luna"  aggiunge con l' aria maliziosa di chi li conosce bene quegli anfratti.

"E questo è il motivo per cui non deve saperlo! - obietta, giocando nervosamente con alcune ciocche di capelli per poi massaggiarsi le tempie - insomma, Ellie...non sono andata lì con Matt per cercare angoli bui, lo sai. È solo che...avevo bisogno di evadere, di stare con qualcuno che non mi conoscesse. Forse avevo bisogno di fare finta per una notte che fossi qualcun altro, che il resto, il contorno, non esistesse." ammette facendosi seria, gli occhi immensamente tristi.

Ellie la guarda con affetto, le si avvicina spingendosi sul letto e le cinge le spalle amorevolmente, mettendo da parte la sua vena ironica.

"Senti Ashley, sai che ti voglio bene e che di me ti puoi fidare ma...finché ti ostinerai a non capire che sei cambiata e che tu e Thomas non remate più nella stessa direzione, ti sentirai sempre come in trappola e in cerca di una fuga. Non è l'ennesima sconfitta… si tratterebbe solo di prendere una strada diversa a un bivio... - cerca di incoraggiarla ma il volto dell'amica rimane basso e non ha alcuna reazione, Ellie sospira e scuote la testa - però, se tu hai deciso di rimanere sui tuoi passi, quello che posso consigliarti da amica, anzi da sorella, anche se mi fa male, è che per fare funzionare le cose devi cercare di essere più comprensiva con Tom e di tranquillizzarlo. E andare di notte in giro con un altro ragazzo senza dirglielo non fa parte di questo piano" conclude la castana, Ellie è capace di fare battute pungenti e poi diventare la persona più seria del mondo e stupirla con quei consigli così saggi e così sinceri.

È un'amica preziosa ed Ashley lo sa.

E sa anche che ha ragione.

"Oggi pomeriggio mi vedo con lui...non gli dirò di ieri notte, anche perché non è successo niente e peggiorerei solo la situazione. Ma spero di chiarirci sulla scenata del ristorante e di trovare un nuovo equilibrio." dice piano, Ellie le dà una piccola pacca sulla spalla.

"Se questo è quello che vuoi adesso, io sono con te - la conforta, sorridendo - anche se ciò non mi esimerá dal prendervi in giro o dal fare battutine sulla vostra storia in procinto di suicidarsi" mette in chiaro, le due scoppiano a ridere, si abbracciano.

Ashley si stacca, si asciuga qualche lacrima, non sa se è uscita per tristezza o per le risate.

"Grazie" mormora soltanto.

"E per quanto riguarda Matt, dovremmo seriamente uscirci qualche volta tutti insieme, voglio fare morire di invidia certe tipe...e poi sarebbe bello vedere quanti nanosecondi ci mette a fare una strage di cuori!" esclama,  beccandosi i soliti rimproveri da Ashley anche se, finalmente, sono solo risate quelle che riempiono la stanza nelle ore successive.


Ashley rincasa che è quasi ora di cena.

È stata da Tom, si sono chiariti, lui ha ammesso di avere esagerato, si è scusato e ha promesso di non vedere più il nuovo ospite come una minaccia. 

Ashley gli ha creduto e di colpo stare con lui per un attimo è tornato ad essere come i primi tempi, come quando erano innamorati davvero.

Hanno fatto l'amore e le è sembrata la cosa più giusta e desiderata in quel momento.

È bastata la strada di ritorno da casa per farla piombare di nuovo nell'incertezza e nell' insoddisfazione.

Ma quella maledetta sensazione di incompletezza se ne andrà mai?

Apre la porta, c'è un silenzio piatto, John deve essere già a lavoro.

Entra e sul divano c'è Katya, è seduta e legge un giornale.

Ashley ha la sensazione che la stia aspettando per parlarle e si sente raggelare.

"Ehi, tutto bene da Tom? " le chiede con la voce calma e senza staccare gli occhi dalla sua lettura.

"Si, tutto come sempre - risponde Ashley, deglutendo a fatica, ha di colpo la bocca secca - sua mamma ti saluta" continua, sperando di farla franca, per poi dirigersi per le scale.

"Ashley! - la richiama Katya e lei sente un tonfo al cuore.- puoi venire un attimo?"

Mentire a sua zia non le piace ma non può fare altrimenti.

Lei non è imparziale e non capirebbe.

"Matt mi ha raccontato che sei stata molto carina con lui a fargli visitare la città, anche se in piena notte" comincia, mentre le gambe di Ashley tremano e la costringono a sedersi sul divano.

" Beh, mi sono messa nei suoi panni, non deve essere facile trovarsi solo in una nuova città" spiega lei, quella è una mezza verità ma non è il solo motivo e si sente spaccata in due.

" Già...senti...ho saputo quello che è successo al ristorante...certi pettegolezzi corrono. - va avanti ed Ashley rimane in silenzio, senza respirare - volevo solo dirti che Thomas ci tiene a te, forse ha un po' esagerato e ti ha messo in  imbarazzo ma devi comprenderlo. Non è un periodo facile per lui, il lavoro è una cosa molto importante e non trovarlo può farti sentire molto scoraggiato. Tu stessa non hai ancora ben chiara la tua strada. Si comporta così perché pensa di non poterti dare una vita felice e perché vorrebbe poter costruire il suo futuro insieme a te. Non è quello che vuoi anche tu?" le domanda infine, facendola sentire stretta come imprigionata sottoterra.

"Si, certo" risponde soltanto, abbozzando un sorriso tirato.

Vorrebbe urlare che no, non è quello che vuole lei, che non sa quale sarà il suo futuro ma non è di certo a 21 anni in una casa con Thomas.

Eppure qualcosa la frena, forse paura di deludere sua zia, che in quel ragazzo vede l'unico che può renderla felice.

Paura di perdere la sua famiglia, l'unica che le è rimasta.

"Bene, sono certa che capirai" le ricorda, ed Ashley ci vede quasi un riferimento a Matt e a quella strana notte che hanno passato insieme.

"Vado, sono un po' stanca" dice con un fil di voce, sembra fragile, come fatta di vetro quando si alza.

Percorre le scale lentamente ma quando arriva in cima non prosegue per la sua stanza.

Fa una deviazione e prende le vecchie scale che conducono alla mansarda, alla stanza di Matt.

C'è una cosa che deve fare.

Bussa, le sudano le mani.

Lui apre, i suoi occhi si addolciscono quando la vede ed Ashley si accorge di quella sfumatura di meraviglia.

"Ti disturbo? Ti stai preparando per andare a lavoro?" chiede timidamente, Matt ha indosso la camicia bianca da cameriere abbottonata quasi sino al colletto e ancora fuori dai pantaloni.

"Si, ma manca ancora un po'. Avevi bisogno di me?" 

Ashley tentenna poi trova il coraggio.

"Si, io...dovrei parlarti" dice, infine.

"Entra pure" Matt le fa spazio e poi richiude la porta alle loro spalle.

C'è un'aria strana, Ashley sembra tesa, come una corda che può spezzarsi da un momento all'altro.

" Volevo solo dirti che ieri notte...le cose che ho detto su di me ...sul mio ragazzo, sul fatto che non voglio andare a vivere con lui. Beh, le ho dette solo perché ero arrabbiata per come si era comportato al locale, ora ci siamo chiariti ed è tutto a posto quindi...dimenticale, ok? Io...non le pensavo davvero"

Ashley parla in fretta, una parola dopo l'altra velocemente, prima che il suo cuore le suggerisca che sta facendo un enorme sbaglio.

Ignora il profondo dolore che sente nel petto e ripensa alle parole di Ellie.

Se deve portare avanti un obiettivo, dovrà scendere a compromessi anche con se stessa.

Fino a quanto sarà disposta ad annullarsi?

"Certo, sta' tranquilla, capisco benissimo." 

Matt le sorride mentre lei ha solo voglia di piangere.

È come se con quella bugia avesse detto addio a una parte di sé, l'unica che forse poteva salvarla dalla prigione in cui si sta rinchiudendo con le sue mani.

Le gira un po' la testa, senza nemmeno chiedere si dirige verso il balcone e si accuccia per terra.

Matt la osserva, non le chiede come mai qualunque cosa dica sembri non andare d'accordo col suo corpo, con i suoi sguardi e i gesti.

Si conoscono da tre giorni e non gli sembra il caso.

La raggiunge, Ashley sta guardando in un punto di fronte a lei, dove il sole sta tramontando, sente che Matt si è seduto accanto a lei ma non osa girarsi.

Ha gli occhi lucidi ma è troppo tardi, probabilmente lui se ne è già accorto e le farà qualche domanda.

Invece il biondo la stupisce, rimane in silenzio, rivelando una grande sensibilità, si accende una sigaretta e gliene porge una.

Non farà bene alla salute ma forse la aiuterà a rilassarsi, con lui funziona.

Ashley si volta appena, ne sfila una, la porta alle labbra e stavolta Matt le porge l'accendino.

Lei sorride, si ricorda della sera prima al mare e si rende conto che a lui non era affatto sfuggita la sua reazione alla loro vicinanza.

" Posso... posso restare ancora un po'?" chiede in un sussurro, con la voce che le trema.

"Certo" 

Ashley chiude gli occhi, espira il fumo, sente il calore del braccio di Matt che sfiora il suo e con naturalezza scivola verso di lui e poggia la testa sulla sua spalla.

Non sa nemmeno come le è venuto in mente di farlo ma sente il bisogno di calore, di qualcuno che le stia accanto in quel momento.

Matt non dice nulla, non la fa sentire a disagio né in imbarazzo, la tiene accanto a sé senza domandare.

Il sole ormai si sta tuffando nell'orizzonte, producendo dei colori stupendi che vanno dall'arancione caldo all' indaco, fino al blu scuro.

" È meraviglioso qui, sono ancora convinta che avrei dovuto impadronirmi io di questa stanza!" scherza dopo un po', mentre si allontana da lui e spegne la sigaretta.

La tensione accumulata sembra essere sparita, Ashley si sente più leggera nonostante tutto.

"Sei ancora in tempo a patto che sia tu a prendere tutte le mie cose e ritrasferirle giù, mi sono spezzato la schiena per portarle fin quassù" la avverte, divertito.

" Mi sa che puoi tenertela, allora!" 

Ridono, insieme, poi Matt diventa più serio, i suoi occhi di ghiaccio si fermano sul viso di Ashley e lei si sente strana, non sa definire come.

"Sono contento che le cose tra te e il tuo ragazzo si siano sistemate, non voglio creare problemi qui o interferire con la tua vita, mi dispiace davvero" dice, facendosi un po' pensieroso.

Ashley si affretta a scuotere la testa.

" Ma no, il problema non sei tu, te l' assicuro, era una faccenda molto più complicata - lo tranquillizza subito, il suo sguardo si addolcisce e con i colori caldi del tramonto è ancora più bello - e poi non sei un estraneo qui. Sei di famiglia anche tu, ormai.  Che vuoi farci, i miei zii si divertono così, prima hanno accolto me e adesso te, è il loro passatempo preferito. In questa casa è la normalità, perciò...non pensare neanche un attimo di essere un estraneo...per me non lo sei." le scappa dalla bocca, le parole di quella ragazza con alle spalle quel triste passato sono dolci come il miele e gli sembra davvero di essere a casa.

"Grazie, Ashley" 

"Questo non vuol dire che non ti urlerò contro la mattina quando occuperai il bagno ma…- sorride e anche lui la segue - sei parte della nostra vita, adesso" 

Si guardano qualche secondo, sono ancora seduti per terra ma si sta facendo tardi e Matt deve andare a lavoro.

È tutto molto bizzarro, loro, quel pomeriggio, la sensazione di familiarità che adesso prova.

Le tende una mano ed Ashley l'afferra, si solleva e si ritrovano entrambi in piedi.

"Devo andare" 

"Già" 

Eppure nessuno dei due pare intenzionato a lasciare quel balcone finché Ashley fa un passo indietro, e finalmente anche Matt rientra in camera.

Si abbottona la camicia fino al collo, srotola le maniche e chiude i polsini.

" Tu sei di riposo, oggi?" le chiede, notando che Ashley ha indosso dei normali vestiti e non la divisa.

"Si, per fortuna. Sono esausta, credo proprio che mangerò qualcosa al volo e andrò direttamente a dormire" risponde, è stata una giornata a dir poco allucinante e troppo colma di emozioni di tutti i tipi.

Ha bisogno di sdraiarsi e non pensare più a nulla.

Matt ha finito di prepararsi, lei lo accompagna fino alle scale poi si ferma.

"Buonanotte, allora" 

"Buon lavoro- fa eco lei, poi lo osserva scendere le scale e si morde le labbra - Matt! Qualche volta, se ti va, potremmo uscire tutti insieme! Non conosci nessuno qui e a me ed Ellie farebbe piacere!" si decide ad aggiungere, non sa se sta sbagliando  a invitarlo ma in balcone, mentre parlavano del sentirsi estranei, ha di colpo realizzato che Matt non ha nessuno in quella città, ha solo loro, ha solo lei.

E chi meglio di lei sa cosa significhi sentirsi soli al mondo.

Quello è il minimo che può fare, Thomas se ne farà una ragione.

Lui si volta, la sua espressione sembra di stupore ma poi sorride.

"Si, mi va bene" risponde, le lancia un'ultima occhiata, un ultimo sorriso, poi sparisce.

Ashley rimane immobile qualche secondo ma non si pente di nulla.

Entra in camera e si butta sul letto, chiudendo finalmente i suoi occhi troppo stanchi.

  
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