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Autore: ichigokyojuro    15/06/2020    2 recensioni
Il suo corpo nervoso che mi aveva accompagnato per anni giaceva inerte ai miei piedi, gli occhi che una volta erano stati di un giallo acceso adesso erano vitrei, il suo ultimo tocco quasi inesistente bruciava ancora sul mio viso, le sue ultime parole risuonavano come trombe nella mia testa: < Lui ti sottovaluterà e per questo dovrai fargliela pagare, sii spietata >
Genere: Azione, Drammatico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yuri | Personaggi: Ichigo Momomiya/Strawberry, Kisshu Ikisatashi/Ghish
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Il cambiamento che era stato apportato al mio DNA mi aveva sconvolto la vita, non tanto il fatto di potermi trasformare, ma l'idea che ci fosse altra gente, un'altra popolazione che viveva in pericolo ogni giorno mi faceva perdere il sonno.

Era come se tutto per cui stavamo lottando fosse sbagliato, come se tutto quello in cui ci avevano fatto credere fosse errato, mi sentivo come se fossi io dalla parte del torto, noi eravamo i conquistatori, non loro, noi stavamo distruggendo il pianeta, non loro, le discariche, gli animali ormai in pericolo, gli oceani inquinati, tutto questo era stato creato dalle mani dell'uomo.

Non volevo più farlo, non volevo più lottare per qualcosa che pensavo fosse sbagliato.

<< Se potessi usare una sola parole per descriverti, userei “pensierosa”, cosa succede? >> Zakuro mi guardava, era sempre stata la mia sicurezza, ogni volta che vacillavo, ogni volta che mi sentivo insicura, cercavo il suo sguardo.

<< Mi sento come se stessi dalla parte sbagliata, se tu da sola trovassi dell'Acqua Mew cosa faresti? >>

<< E tu l'hai trovata? >> Il suo sguardo non cambiò, provavo una sensazione strana come se lei fosse in grado di leggermi nella testa.

<< No, ma, ipoteticamente parlando.. Tu, cosa faresti? >> Zakuro si lasciò andare sulla sedia e si passò le mani tra i capelli << La terrei per me, deciderei cosa farne senza dirlo alle altre, se l'hai trovata Ichigo, ti consiglio di decidere cosa farci il più presto possibile, se vuoi darla agli alieni fallo, siamo dentro ad un progetto che serve a salvare la Terra, ma sta a te decidere cosa fare >>.

 

Il cristallo si trovava nella mia borsa, al sicuro, volevo distruggerlo, era l'unico modo per evitare una tragedia, ma niente sembrava scalfirlo, a quanto pare l'Acqua Mew era molto più dura dei diamanti.

Mi restava l'ultima opzione darla al cosiddetto “nemico”, la domanda però sorgeva spontanea, come potevo portargliela, di certo non potevo dargliela davanti a tutti e sicuramente non potevo andare da solo in quel posto orribile qual è il loro mondo, l'opzione era una, aspettare e sperare che Kisshu si facesse vivo come sempre e così andai nel parco e aspettai sotto al ciliegio dove io e Kisshu avevamo combattuto un anno prima.

I petali dei fiori cadevano piano come la neve d'inverno, anche quest'anno i ciliegi erano fioriti in anticipo.

Aspettavo ormai da due ore e di lui nessuna traccia, pensavo che non mi avrebbe mai trovata e così mi alzai, con le gambe ormai tremanti per via della posizone scomoda in cui ero stata seduta.

<< Pensavo non ti alzassi più >> Il fatto che in realtà fosse già lì probabilmente dal principio mi fece arrabbiare parecchio, ma ormai dovevo finire ciò che avevo iniziato << Sei davvero stato per tutto il tempo a fissarmi senza dirmi nulla? >> << Di prendere uno dei tuoi calci non ne ho proprio voglia, ma vederti studiare è bello. >> Il suo corpo nervoso si mosse in un frusciò e con una grazie disumana mi rubò il libro che avevo tra le mani << Cos'è sembra interessante, cosa sono questi numeri? >> Il primo essere vivente a cui piaceva la matematica era un alieno, ironico no? << Si chiama matematica ed è una cosa orribili, adesso, ridammelo >> << No, mi piace vorrei tenerlo >> Questo era il momento giusto per dargli il cristallo, ora o mai piu << Tu ridammi il quaderno ed io in cambio ti darò qualcosa di molto più bello >> Kisshu sorrise, convinto che probabilmente avrebbe ricevuto in cambio un bacio o comunque qualcosa di simile, mi porse il quaderno con gentilezza << Tieni >> Il cristallo cadde nelle sue mani pallide, incredulo spostò il suo sguardo dal cristallo al mio viso, come se cercasse di capire dove fosse lo scherzo.

<< Perché? >> Cercai di essere sincera, senza sembrare una pazza furiosa, << Penso che serva più a voi che a noi >>

Il suo sguardo era confuso, nervoso, come se non si fidasse ciò che stavo facendo come se avesse paura di quello che stava stringendo.

<< Se lo scoprono ti uccideranno >> Lo guardai, seria, con gli occhi dentro gli occhi << Non ho paura della morte, Kisshu >

   
 
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