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Autore: fenice64    16/06/2020    11 recensioni
Riflessioni, forse non una poesia vera e propria, sul potere delle parole che devono essere “maneggiate” con cura.
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Semplici lettere dell’alfabeto che prese singolarmente paiono innocue,

solo quando vengono combinate tra loro,

solo allora acquistano un potere.

Questo potere crea talvolta una magia entro la quale ci sentiamo confortati.

Le parole possono essere un balsamo per un’anima inquieta,

possono accarezzare il corpo della persona amata,

possono declamare la bellezza che ci circonda,

possono esprimere gioia, stupore, spavento, biasimo, sconcerto, disillusione, affetto.

Ma possono anche irrompere come un tuono lontano che si è caricato di elettricità

e gettarci in un inferno dove non esiste consolazione,

nascondere l’inganno o svelare verità scomode.

Possono ferire, colpire, senza appello con la furia del momento,

escono senza misura alcuna,

senza riuscire a fermarle,

ed è lì che fanno male

colpendo al cuore la persona che,

di fronte a loro, resta muta a cullare il dolore

provocato dalle parole

alla ricerca di un silenzio che tutto annulli e ristabilisca l’equilibrio.

 

 

   
 
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