Il Peccato più Grande...The room of angel...

...Pioggia...quella donna che tanto desiderava
un pargoletto da stringere al petto...
adesso si ritrovava in
ginocchio davanti a quel portale
in mezzo al nulla per ridare in
dietro il frutto del suo peccato...
non avendo a disposizione un
prezzo abbastanza cospicuo...
pagandone uno troppo basso per quello che aveva creato.
In quel momento... quella donna dovette distaccarsi
per la seconda volta dal suo bambino,
che non era più tale...
lasciandogli come maledizione il rimpianto e il rancore.
Lacrime copiose si mischiano alle piccole strisce di sangue che
fuoriuscivano dalla bocca,
accompagnate da un sussurro:

“Sei sdraiato là silenziosamente prima di me”

In quel portale abbandonò la sua prole, la sua carne, SUO figlio, che oramai non era più tale....lasciandogli come maledizione il rimpianto e il rancore...

“Le tue lacrime non significano niente per me
Il vento che ulula alla finestra
L’amore che non hai mai dato
Te lo do a te.

In verità non lo meriti
Ma ora non c’è nulla che tu possa fare
E allora dormi nell’unica memoria che hai di me
Mia carissima madre

Qui c’è una ninnananna per farti chiudere gli occhi...Addio
E’ te che ho sempre disprezzato
Non mi sento ancora di piangere abbastanza per te, oh bene
Qui c’è una ninnananna per farti chiudere gli occhi...Addio
Addio
Addio

Così insignificante
Quel vulcano inattivo che è dentro di me
Ti nascondi
Sotto le fogne
O forse stai volando fra le nuvole
Forse sei contenta senza di me
Sono stati seminati così tanti semi nel terreno
E chi li farà nascere in benedizione
Se solo fossi morto
Non mi sarei sentito così triste
Non mi sentirai chiederti scusa
Dov’è la luce
Mi chiedo se da qualche parte stai piangendo

Qui c’è una ninnananna per farti chiudere gli occhi...Addio
E’ te che ho sempre disprezzato
Non mi sento ancora di piangere abbastanza per te, oh bene
Qui c’è una ninnananna per farti chiudere gli occhi...Addio

Qui c’è una ninnananna per farti chiudere gli occhi...Addio
E’ te che ho sempre disprezzato
Non mi sento ancora di piangere abbastanza per te, oh bene
Qui c’è una ninnananna per farti chiudere gli occhi... Addio”

Ma il portale venne riaperto e,
quel infante oramai cresciuto, venne
preso in custodia da altri
esserei suoi simili... custodendo nel
cuore, la speranza di poter conquistare
il corpo di un vero essere umano...