IS HE IN LOVE WITH YOU?

 
Jane si precipita nell’ufficio di Lisbon con un sacchetto pieno di quelle untissime ciambelle che lei adora. In effetti, se le è proprio meritate: è stata una brava attrice oggi, nonostante la sua proverbiale incapacità di mentire, e, grazie a lei, hanno preso il colpevole. Si è fidata del suo folle consulente, ancora una volta. E, il folle consulente in questione, non può negare che la cosa lo lusinghi. Sono una bella squadra, dopotutto.
Ma l’ha preceduto Sam Bosco, evidentemente già lì a chiedere scusa a Lisbon per il fatto di non averla difesa a spada tratta in questo caso in cui lei stessa era stata coinvolta in prima persona, e per assicurarle che lui aveva creduto da subito alla sua innocenza.
Prevedibile.
Ma un dettaglio inaspettato lo sorprende: quei due sono troppo vicini. La distanza interpersonale tra loro è minore di 45 centimetri, ovvero troppo intima per due colleghi, se le leggi della prossemica non lo ingannano.
La domanda gli sorge spontanea, e decide di porla ad alta voce con il bieco scopo di metterli in imbarazzo e di carpire la verità dalle loro reazioni: “Non interrompo niente, vero?” chiede nel solito modo diretto e irritante con cui ama cogliere di sorpresa la gente, mentre fa la sua poco delicata irruzione in ufficio.
Bosco nega, allontanandosi immediatamente; poi, con la rapidità di un’antilope braccata e la rabbia nello sguardo, saluta Lisbon e si leva di torno.
Il consulente sa di non essergli mai stato particolarmente simpatico, ma qui c’è qualcos’altro sotto.
Osserva, pensieroso, la precipitosa ritirata di Sam, poi sposta la sua attenzione su Lisbon, attualmente molto concentrata ad aprire il suo sacchetto di dolci. Sembra rilassata. E ignara di tutto.
Eppure è così chiaro.
Deve ammettere, però, che perfino lui, il famoso mentalista esperto in letture a freddo e a caldo, se n’è accorto soltanto adesso. Forse perché non ha mai  prestato troppa attenzione a quel tontolone di Bosco, né, tantomeno, alle sue faccende di cuore.
“Non ho visto nulla” attacca, con tono saccente.
“Che cosa?” domanda Teresa, senza alzare lo sguardo dalla ciambella che sta poco elegantemente addentando.
È giunta l’ora di sganciare la bomba.
“È innamorato di te”.
“Non dire sciocchezze” nega la poliziotta, che sembra più interessata al dolcetto che sta voracemente divorando che agli interessi sentimentali di Bosco, nonostante lei ne sia l’assoluta protagonista.
“Lo so, è dura da accettare.  Ma i gusti sono gusti, no?”, scherza Jane, per provocarla. D’altronde, è divertente ed è quello che sa fare meglio.
Lisbon lo caccia subito, chiudendo bruscamente il discorso e lanciandogli il sacchetto contenente le restanti ciambelle, anche se forse  preferirebbe tirargli un pugno sul naso. “Sciò”.
Il consulente esce, sogghignando per essere riuscito a innervosirla in così pochi secondi. Un record.
Ma non ha ancora capito come stiano davvero le cose, quindi rientra e, non visto, scruta la sua collega, sporgendosi sulla soglia.
Lo sapeva già?
È sorpresa?
Ha avuto una relazione con Bosco?
Ce l’ha ancora?
Anche lei lo ama segretamente?
Lisbon sta continuando a mangiare e a mettere a posto una scatola di scartoffie. Non sembra turbata dalla rivelazione del consulente, né incuriosita. Non sembra una donna innamorata del suo vecchio amico e collega.
Solo adesso Jane può rilassarsi.
Ma il pensiero che, dopotutto, oggi lei ha recitato fin troppo bene lo disturba. Se stesse recitando anche adesso?
Lui lo deve sapere. Ovviamente solo perché è un ficcanaso. Tutto qui. Non c’è nessun altro motivo.
Per un altro istante la studia attentamente, con uno sguardo lucido e obiettivo.
È una bella donna, è ovvio che faccia girare la testa a molti uomini.
Perché questa scoperta, quindi, lo stupisce così tanto? Perché gli dà così fastidio?
Ovviamente solo perché non l’aveva capito prima, e non è da lui scoprire la verità con un così imperdonabile ritardo. Tutto qui. Non c’è nessun altro motivo.
Però è bella davvero, Lisbon.
Ed era dolce quando ieri, per pochi secondi, è stata tra le sue braccia, mentre la stava ipnotizzando.
Ovviamente il mentalista sta pensando tutto questo solo per mero interesse scientifico. Tutto qui. Non c’è nessun altro motivo.
Teresa non alza lo sguardo, ancora intensamente coinvolta dalla ciambella e dalle scartoffie, quindi non si accorge di lui, che, sulla porta, approfitta della sua momentanea distrazione per guardarla ancora, per un lunghissimo attimo.
Quello che vede lo rassicura e gli piace.
Solo adesso Jane può sorridere.