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Autore: JennyPotter99    24/06/2020    1 recensioni
SEQUEL DI "GOD OF DARKNESS"
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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In seguito allo scioglimento dello S.H.I.E.L.D. grazie all’HYDRA, il progetto Avengers era più forte che mai e cercavano in qualsiasi modo di distruggere tutte le basi del movimento nazista.
Una di questi era un edificio antico nel bel mezzo della foresta, in una città europea chiamata Sokovia: era comandata da uno scienziato chiamato Strucker che sembrava aver fatto degli esperimenti anche sugli umani e aveva con se lo scettro di Loki.
Bruce Banner, alias Hulk, si occupava di distruggere i macchinari più grossi come carri armati o bazooka.
Vedova Nera e Occhi di Falco combattevano fianco a fianco, con frecce e pistole.
Thor usava i suoi potenti fulmini per incenerire i soldati tedeschi.
Steve aveva con se la sua amata moto e il suo scudo.
-Cazzo! L’edificio ha una barriera protettiva!- esclamò Tony Stark.
-Linguaggio!- continuò Steve, a lui non piacevano le parolacce.
Infine, Iron Man aveva la sua armatura d’acciaio e si stava occupando di disattivare le difese dell’edificio.
Una volta entrato, trovò alcuni uomini a sparargli contro. –Oh, andiamo, non vogliamo parlarne?-
Ma essi sembravano non voler cedere e Tony fu costretto ad abbatterli.
Una volta che la stanza fu libera, uscì dall’armatura e scaricò dai computer tutti i file degli esperimenti.
Intanto, fuori dal palazzo Clint era stato gravemente ferito e Thor aveva deciso di intervenire per portarlo all’aereo con il quale erano venuti.
I soldati tedeschi continuavano ad arrivare e sembrava non finissero mai.
Steve ne aveva due che stavano venendo verso di lui: lanciò lo scudo per tagliargli la gola, ma successivamente esso si incastrò dentro una corteccia d’albero.
Si accorse che altri due correvano verso di lui e poteva contrastarli solo con un corpo a corpo.
Ma egli non si accorse che un altro lo stava per cogliere di sorpresa alle spalle.
Steve si voltò improvvisamente, ma l’uomo era già completamente ghiacciato.
Il Soldato sapeva benissimo chi poteva esser stato: Mia ridacchiò divertita ed estrasse lo scudo dall’albero.
-Dovresti guardarti alle spalle più spesso, Capitano.- gli disse, restituendogli l’arma.
Dopo la sua piccola avventura ad Asgard, Mia controllava i suoi poteri, ma aveva deciso che non sarebbe più stata un’eroina o una cattiva, sarebbe stata quello che voleva lei.
Nel mentre, Tony era riuscito a trovare una stanza segreta dove Strucker faceva altri esperimenti: trovò alcuni Chitauri morti e perfino una loro nave madre.
In seguito a quello che aveva fatto a New York, ovvero esser entrato nello spazio per salvare la terra, Tony ne era rimasto turbato e spaventato.
Era così pensieroso, che non si era accorto di una donna dai lunghi capelli castani che gli stava facendo qualche magia alla mente.
La testa di Tony girò e dovette reggersi a qualcosa per riprendere conoscenza, ma quello che vide, era orribile.
Tutti i suoi amici, tutti gli Avengers erano a terra, morti.
Solo Steve respirava ancora ed improvvisamente gli afferrò il collo della maglietta. –Avresti potuto salvarci….- gli disse, in preda agli spasmi.
Solo poco dopo Tony si accorse che si trattava solo di un’orrenda visione e prese lo scettro.
Steve e Mia entrarono nell’edificio, uccidendo gli ultimi soldati rimasti e trovando anche Strucker.
La Dea gli tolse l’arma di mano con un calcio e Steve lo spinse al muro, mentre Mia con una lastra di ghiaccio gli bloccò il collo.
-Quali esperimenti state svolgendo?- gli chiese Steve.
L’altro ridacchiò malignamente. –Non immaginate nemmeno cosa abbiamo creato.-
A quel punto, entrambi percepirono qualcuno sfrecciargli accanto, ma non lo videro: era molto veloce.
Il Soldato avvisò la squadra. –Poteri in circolazione: è molto veloce.-
Ma dato che avevano recuperato lo scettro, la missione era completata.
 
Tornarono all’ultima base dello S.H.I.E.L.D. rimasta, ovvero la Stark Tower, da quel momento in poi utilizzata come rifugio degli Avengers.
Steve, Mia e Natasha erano diretti in infermeria per sapere delle condizioni di Clint.
-Strucker si riferiva al fatto che hanno fatto degli esperimenti su due fratelli, Wanda e Pietro Maximoff, rendendoli più forti: lui ha un’innata capacità nelle gambe, il suo metabolismo è molto più sviluppato della norma. Lei, ha poteri relativi la distorsione della realtà spazio-temporale.- spiegò Natasha.
Entrambi la guardarono con una smorfia confusa.
-Lui è veloce, lei inquietante.-
-Li incontreremo sicuramente di nuovo.- commentò Steve, entrando in ascensore insieme a Mia.
-Sicuro di voler entrare in un ascensore, Capitano? L’ultima volta non è stata una bella avventura.- gli disse Mia, per stuzzicarlo.
-Sono due fratelli nati in Sokovia e hanno perso i loro genitori nei bombardamenti.- lesse Natasha su un ipad. –E’ orribile il fatto che li abbiano sfruttati così.-
-Già: uno scienziato tedesco che rende umani più forti del normale, facendo esperimenti su di loro per salvare il mondo. Uhm..Dove l’ho già sentita?- continuò Mia, divertita.
Steve scosse la testa e fece un sospiro sorridendo, per poi premere il bottone per far salire l’ascensore.
Tra i due calò un imbarazzante silenzio.
-Perché sei tornata?- gli chiese Steve.
Lei alzò le spalle come se le importasse poco. –Mi ha convinto Thor.-
-Mi sei mancata.-
Solo a sentire quelle parole, la pelle della Dea rabbrividì.
Ma era cambiata, ormai non credeva più in niente, solo in se stessa.
-Non le sai dire le bugie.- commentò lei.
Si diressero poi in infermeria, dove la tecnologia si era sviluppata di molto.
La dottoressa Hellen Cho, che lavorava per Tony, aveva messo Clint  in una speciale macchina che gli stava lentamente ricostruendo i tessuti fino a guarirlo.
   
 
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