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Autore: Percyxx    24/06/2020    0 recensioni
Nathan non crederai mai a ciò che sto veden… - non finì la frase che un enorme mano che sembrava fatta di pietra lo afferrò e lo tirò fuori.
Tutto ciò in cui credevo crollò non appena mi avvicinai alla parete sfondata, vidi due esseri alti almeno quattro metri uno era un ciclope, me lo fece intuire il suo unico occhio verde grande quanto un piatto di plastica.
I protagonisti sono inventati da me ma durante la storia potranno comparire i personaggi di Rick Riordan
Genere: Avventura, Azione, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuova generazione di Semidei, Nuovo personaggio
Note: Nonsense | Avvertimenti: Spoiler!, Violenza
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Nathan

Quella notte avrei voluto dormire un pò di più, ma Ezio aveva avuto una visione/sogno e di solito nel caso dei semidei non è mai un caso.
Svegliai Mann e ci facemmo raccontare tutto.
Il nostro allenatore prese una sacca che aveva preparato ore prima e ce la passò.
- Preparatevi!- disse prima di allacciarsi un paio di stivali neri ai piedi. Mi chiesi come facesse a sopportare tutto quel caldo ai piedi.
- Ma è mezzanotte passata. - disse Ezio confuso
- Appunto, avevate un mese per prepararvi prima della visione, ora avete massimo due settimane! - rispose il rosso di rimando prendendo in fretta un altra sacca e riempiendola.
Vista la situazione ci cambiammo e ci dovemmo mettere anche dei pesi da cinque kili per arto.
Da li iniziò l'inferno. Corremo tantissimo, sui tetti per giunta, Mann voleva che padroneggiassimo il prima possibile il movimento in tre dimensioni perciò sì, sui tetti, scalando tetti e saltando tra i palazzi, uscimmo dalla città e arrivammo ad una spiaggia vicina, giù di li venti km ed ancora non era spuntato il sole.
Grazie al cielo io ed Ezio ci eravamo allenati per anni nella corsa. Come faceva invece Mann a stare davanti a noi con uno zaino pieno in spalle? Quanto era allento Mann?
La giornata continuò con molte serie di flessioni, venti scontri corpo a corpo e venti scontri di scherma. Mann ci diede le basi di entrambi ma non essendo un esperto l'unica cosa che potevamo fare era fare pratica.
Per spronaci Mann disse che quello con più vittorie al totale dei quaranta scontri avrebbe cenato mentre l'altro no. Se io ero favorito per lo scontro a pugni Ezio era fin troppo portato per la scherma, colpi veloci e niente movimenti inutuli.
Quella sera fui io a mangiare avendo totalizzato ventuno scontri vinti di cui solo uno di scherma.
- Ti odio razza di gorilla! - disse Ezio incazzato buttandosi sul divano.
- Non è colpa mia se con l'ultimo colpo di bastone ho rotto il tuo. - dissi cercando di scusarmi ma contento di poter mangiare.
- Invece e proprio colpa di quella forza da energumeno, normale che vinci a pugni, mettici anche il fatto che hai rotto la mia arma. - disse irritato prima di finire una bottiglia d'acqua da due litri.
- Niente scuse Ezio! In un combattimneto può succedere che la tua spada si spezzi, impara la lezzione e abbi cura della tua arma, se noti che si sta per spezzare non la usi per parare. - disse lanciandomi il sacchetto di un fastfood.
Guardai dentro un menu intero ed un enorme hamburger a troneggiare su di esso,però mi sentivo in colpa a mangiare da solo tutta quella roba dopo una giornta come quella, tolsi fuori bibita patatine e croisant e
- Oh no! Sono allergico alla senape. - dissi con finto tono scontento prima di lanciare ad Ezio il sacchetto.
- Visto che non voglio morire e giusto che qualcuno lo mangi. - dissi sorridendo, prendendo il pacco di patatine e mettendomi davanti alla tv.
Ezio non era più tanto seccato e a quanto pare nei giorni a seguire entrambi scoprimmo di essere allergici a molte cose: riso, salsa di soia, pollo, latte e altre cose. Le nostre madri ci avvisarono di essere arrivate sane al campo romano, mia zia ci entrò con la benedizione di Giove.
I giorni si susseguirono così, senza che per due settimane ritornassi in quella stanza o senza dimenticare nulla, dopo la prima settimana iniziammo a dare una mano al nostro ospite con la casa, con il lavoro e anche con la caccia, cercammo di evitare il più possibile il ciclope imapazzito che circolava per la città alla ricerca del proprio occhio.
Iniziai a prenderci la mano con la scherma, non stavo più facendo movimenti inutili e anche la resistenza fisica era aumentata, Ezio era diventato bravo a fare a pugni, dove non arrivava con la forza ci metteva l'astuzia e sì, mi ha fatto il culo tante volte, ma fare finta di non sentire dolore ti fa sentire meno umiliato dalla sconfitta, quindi lo feci sempre.
Poi accadde che
- Dobbiamo ripare le nostre armi. - disse Ezio serio puntando verso di me e Mann un pezzo di sushi.
- Sapete che ho ragione, non possiamo affrontare quella cosa senza armi e i nostri poteri non si sono sviluppati un gran che.
- Non saprei, dove pensi di trovare qualcuno che possa forgiare bronzo celeste? - chiesi ancora a bocca aperta.
- Ci sarà tempo per quello, da domani penseremo a come potenziare i vostri poteri, cioè, i tuoi poteri Ezio, quelli di Nathan si svilupperanno con il rafforzamento del corpo. - odiavo quando Mann precisava come io non avessi dei veri poteri se non una forza superiore alla norma ed una velocità simile a quella di una macchina, non sto dicendo che è poca roba, ma se il tuo miglior amico può volare e lanciare fulmini, un pò di invidia ti è concessa no? No???
- E quando lo faremo? L'ultimo giorno? O perchè non in mezzo al combattimento con quella cosa. - disse Ezio cercando di essere serio mentre inzuppava un altro pezzo di sushi.
Mi venne un idea folle ma gia che ne stavamo discutendo tanto valeva dirla
- Il ciclope!- dissi
- COSA???- chiesero entrambi all'unisono.
- Il ciclope. - ripetei 
- Sono degli ottimi fabbri e non lo dice solo la mitologia ma persino Percy Jackson ( si mann ci aveva aggiornato sui veri nomi di tutti), lui ha un fratello ciclope e fabbro. - continuai preso dall'idea
- Intendi chiedere aiuto allo stesso ciclope a cui hai strappato un occhio? - chiese Ezio sarcastico a bocca piena 
- Pensateci, lo teniamo buono con un giuramento sullo stige e in cambio gli diamo quello schifo di occhio.- spiegai
- Senso ha senso, ma è rischioso. - disse prima di guardare il cellulare, Mann chattava spesso con altri semidei, dava consigli e aiutava come poteva ma erano tutti troppo distanti da raggiungere.
- Altri semidei vero?- chiese Ezio preocupato.
- Si, Anna e salva!.- disse contento
- Ora e con gli altri. - continuò, Mann aveva indicato a tutti quelli che conosceva di ragrupparsi così da essere più forti insieme.
- Devi raggiungerli e portarli qui. - dissi 
- Dove vivrebberò? Qui staimo stretti in tre. - chiese il rosso
- A casa mia! anche se distrutta è ancora in piedi, con un pò di pulizie può ospitare almeno una decina di persone. - disse il corvino
- Oppure potresti raggiungerli tu e fare una base li per gli altri semidei- proposi
- E voi che farete?- chiese il nostro mastro
- Noi ti seguiremo ovunque tu andrai! - disse mio fratello alzando le bacchette al cielo
Alche non resistetti, mi alzai salì sul tavolo e gridaì
- OH capitano, mio capitano! - scoppiammo in una risata
- Va bene ragazzi, ripareremo le armi, finiremo di allenarci e poi ci dirigeremo a nord verso gli altri - disse il rosso chiudendo quella discussione
Il resto della serata lo passammo preparandoci perl'indomani e andando a dormire alle sette in punto, cioè capite sono andato a dormire alle sette per due settimane, sì anche questo faceva parte dell'allenamento e sì, era molto umiliante.
Il mattino dopo, zaino in spalla, con dentro le due lame e l'occhio e via alla ricerca del ciclope, correndo come sempre sui tetti, mi chiedevo spesso se tutto cio fosse legale ma poi ogni volta mi ricordavo che cosa stessi facendo e mi sentivo un'idiota.


   
 
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