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Autore: genxha    25/06/2020    0 recensioni
Dopo essere stata salvata dall'eroe in nero, Marinette inizia a sospettare qualcosa sulla vera identità di Chat Noir, mentre Adrien si rende conto che la ragazza coi codini sia molto più di una buona amica. E che forse non sia proprio del tutto "una ragazza normale con una vita normale". Il tutto sullo sfondo della "vita da supereroi" dei nostri due beniamini.
I due ragazzi avranno presto un altro segreto da mantenere?
Genere: Azione, Commedia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Adrien Agreste/Chat Noir, Altri, Kagami Tsurugi, Luka Couffaine, Marinette Dupain-Cheng/Ladybug
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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- Questa storia fa parte della serie 'Miraculous fanfic'
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Segreti

“Allora, ricominciamo?” chiede Alya vedendo che i ragazzi si stanno riavvicinando al punto della posta dove stavano giocando “Certamente!” fa Adrien, mettendosi in cima alla fila dei ragazzi “Ok” conferma Marinette andando a sistemarsi di fronte a lui ma guardandolo con aria interrogativa.

Tutti gli altri si mettono ai loro posti, come prima, Nino e Alya alle due estremità delle file, al centro.

Alya alza il braccio col foulard e dice “Ricominciamo, assegneremo l’ultimo punto! Tutti pronti?” fa una pausa ad effetto e poi grida “Numeri TRE!”.

Tocca a Mylene e Nathaniel, che partono insieme, quando sono vicini ad Alya, Myléne si copre gli occhi con una mano, allunga l’altra e riesce ad afferrare il foulard tenuto dall’amica, davanti a Nathaniel che si ferma di botto la guarda alzando un sopracciglio “Ma…” prova a dire, interrotto da Nino “Tutto regolare! E fanno quattro a tre!” annuncia, un po’ deluso.

“A questo punto” declama Alya “posso dichiarare la vittoria delle ragazze per la prima manche!” e viene praticamente travolta da un abbraccio di gruppo delle amiche, a cui si aggiunge una leggermente imbarazzata Martine. I ragazzi invece si riuniscono in un capannello a qualche passo di distanza, in cui si sente la voce di Kim “Ehi che ne dite se adesso non andiamo tutti a mangiare qualcosa?”.



Nel frattempo, nello spogliatoio, l’Akuma ha raggiunto i paraorecchie di Lila, avvolgendola nel fumo violaceo, e quando il fumo scompare il suo aspetto è cambiato. I paraorecchie sono diventati delle grosse cuffie, collegate con dei cavi viola luminescenti a una specie di metal detector che ha in mano e ad uno strano zaino con due grossi altoparlanti ai lati. Ai piedi ancora i pattini da ghiaccio, leggins e dolcevita sono diventati una tuta intera simile a quella di Chat Noir con degli accenti viola fluorescenti. Sul viso una mascherina viola, anch’essa luminescente. I capelli non hanno cambiato colore ma sono raccolti in una coda alta, con linee fluorescenti che li attraversano nel senso della lunghezza.



Ficcanaso sfonda la doppia porta dello spogliatoio con un calcio, e pattinando, entra, attraverso le tribune, sulla pista, provocando un fuggi fuggi generale. Il gruppo dei compagni di Adrien e Marinette è dal lato opposto della sala, e i due ragazzi, appena capiscono che si tratta di un Akumizzato cercano di evitare il panico.

“Alya, prendi le ragazze e uscite, Adrien, tu prendi i ragazzi e seguile” dice subito Marinette, prendendo in mano la situazione. “Marinette, tu non vieni?” le chiede Alya, visibilmente preoccupata “Arrivo subito, tu vai!” la tranquillizza l’altra, avvicinandosi a un gruppo di persone attorno a qualcuno caduto a terra. Adrien la sorpassa, si volta e dice “Vai, ci penso io” lasciando la ragazza interdetta “Ma no, Adrien…” prova a dire, ma lui si è già allontanato.
“Fermi tutti e due!” si intromette Martine “mettiamoci tutti in salvo, l’uscita è di là” dice, piazzandosi tra i ragazzi e il gruppo, indicando l’uscita di emergenza.


- Devo trovare un posto dove trasformarmi! - pensa Marinette, pattinando nella direzione indicata dall’altra ragazza, mentre Ficcanaso si è piazzata al centro, ormai vuoto. L’akumizzata sta puntando il suo strano marchingegno verso un capannello di gente, facendogli emettere un globo di luce blu, che va a centrare un ragazzo con una giacca di pelle, che rimane per un istante immobile, gli occhi sbarrati. Immediatamente dallo zaino che indossa Ficcanaso si sente un crepitio, poi una voce maschile, leggermente metallica, dice “Ho lasciato l’auto in divieto di sosta”. Il giovane cade sulle ginocchia e viene aiutato da altri due ragazzi, che l’accompagnano fuori dalla pista, che si sta progressivamente svuotando.

“E adesso devo solo aspettare quella noiosa perfettina di Ladybug e quel gattaccio insolente di Chat Noir… peccato che sia così carino” grida Ficcanaso dal centro della pista. “Ah, se volete saperlo, voi che filmate, io sono Ficcanaso! E nessuno ha più segreti qui!”

“Mi dispiace per te, Ficcanaso, ma dovrai accontentarti di me!” dalla cima della platea viene una voce: Volpe Rossa è in piedi sull’ultima fila di sedili. Marinette e Adrien ne approfittano per cercare di allontanarsi, ma sono rimasti loro e pochi altri: Ficcanaso riesce facilmente a mettersi tra loro e l’uscita, puntando il suo strano metal detector su Marinette e lanciandole un globo di luce.

Marinette sente come una scarica elettrica e lancia un grido di dolore e sorpresa nel momento in cui il globo la colpisce, poi cade sulle ginocchia e si ritrova ad annaspare per respirare, senza più aria nei polmoni. Per un attimo vede tutto nero, poi riesce a fatica a riprendere fiato, la testa bassa tra le spalle e le mani appoggiate sul ghiaccio.

Dallo zaino di Ficcanaso arriva un suono gracchiante - oh no no no no no speriamo di no - pensa Marinette, ma sente la propria voce dire “Esco sui tetti dalla mia mansarda senza dirlo ai miei”. Tenta di alzarsi, subito raggiunta da Martine che le mette un braccio sotto l’ascella e la solleva “Marinette! Stai bene?” "S-ono sta-ta m-eglio" balbetta lei, guardandosi attorno confusa, notando Adrien immobile a un paio di passi, con quello che sembra uno strano sorriso sul volto, che le raggiunge, prendendola per mano "ce la fai a muoverti? Mettiamoci al riparo!".

A un cenno affermativo dell'amica, Adrien la prende per mano e la porta verso il bordo della pista, pensando - esce di nascosto… beh si, con me, o meglio con Chat Noir - mentre Martine si mette tra loro e Ficcanaso “Nascondetevi da qualche parte voi due!” dice, poi fischia “Ehi tu, con quel coso! Te la prendi coi ragazzini adesso?” grida a Ficcanaso, mentre Volpe Rossa salta sulla ringhiera che delimita la pista e la osserva stupita.


Adrien e Marinette hanno raggiunto il bordo della pista e lei scavalca per prima la ringhiera, lasciando la mano di Adrien che ancora la teneva nella sua destra, per poi accucciarsi dietro una fila di sedili. In quel momento un globo di Ficcanaso colpisce Adrien che sta scavalcando l’ostacolo facendolo cadere dal lato della platea.
Marinette soffoca un grido “No! Adrien!” sussurra, abbracciando le spalle di Adrien, rannicchiato a terra. “Respira, Adrien. Ora passa. Respira” gli sussurra dolcemente mentre sente la sua voce, dallo zaino di Ficcanaso, dire “Ho incontrato la mia amica Marinette sul suo balcone” La ragazza spalanca gli occhi, poi guarda l’amico, che alza lo sguardo su di lei e respirando affannosamente annuisce.

“S-ul mio b-alcone… M-ma tu…” balbetta Marinette, lasciando andare le spalle di Adrien che, col respiro ancora affannato “Non… Non essere mewravigliata, Principessa” dice Adrien, con lo stesso sorriso di Chat Noir “ma ti prego, non dire niente”, sussurra, guardando l’amica negli occhi azzurri.

“Perché non … non me l’hai detto quando io… cioè tu… quando papà…” balbetta di nuovo Marinette con gli occhi improvvisamente lucidi “Scusami, Marinette, davvero.” Adrien prende le mani della ragazza “Mi dispiace tanto ma... ma se te l’avessi detto non ci sarebbe più stato Chat Noir. Ti spiegherò tutto dopo.” Lei lo guarda, il labbro inferiore che trema leggermente “No, dai non piangere adesso” sussurra lui, mentre Marinette libera le mani e lo abbraccia, stringendolo per qualche istante, poi lo lascia, le guance più rosse del costume di Ladybug.

Al riparo degli schienali dei sedili della platea, Marinette si siede per terra e cerca di riprendersi dalla sorpresa respirando profondamente.

“Marinette, ascoltami. Capisco che è un po’ grossa da accettare... Mi devo trasformare, ma non posso farlo qui.” comincia Adrien, fissando la ragazza negli occhi “devo raggiungere..” fa una pausa, guardandosi intorno “quella porta. Tu resta qui, d’accordo?”
“No!” ribatte lei, tirando su col naso “vengo con te fuori da qui! Vado a cercare aiuto! Poi..” si ferma, guardandosi i piedi “Con questi ai piedi non andremo lontano” sussurra, mentre slaccia i pattini e li sfila per rimanere coi calzettoni infilati sopra i leggins.

Adrien non dice nulla, slacciandosi a sua volta i pattini “Ok, facciamo così. Scusami ancora, Marinette, ne parleremo quando saremo salvi, ne dobbiamo parlare.”. Si mette una mano dietro la nuca, accorgendosi di fissare con un po’ troppa insistenza le gambe fasciate di nero di Marinette, che gli dà le spalle a quattro zampe pronta ad uscire da dietro la fila di sedie.

Adrien si sporge dal lato opposto e vede Ficcanaso spostarsi dal centro della pista per andare verso Martine, in piedi a pochi metri dal bordo, ma Volpe Rossa intercetta l’akumizzata colpendo il metal detector col suo flauto, saltando sulla pista ghiacciata, in equilibrio precario sulla superficie scivolosa.

“Ci mancava anche la copiona!” ringhia Ficcanaso, gettandosi contro Volpe Rossa per sbilanciarla, facendola cadere a terra. L’akumizzata ignora l’altra ragazza che cerca di rimettersi in piedi, alza la sua arma e spara verso Martine, che chinandosi schiva il proiettile di energia.

Il globo azzurro va a colpire una delle uscite di emergenza, deformando la porta e bloccando la fuga di Kim, Alix e Luka.

Approfittando della confusione Adrien inizia a correre verso l’uscita di sicurezza libera a sinistra, mentre Marinette parte verso i bagni, sulla destra.

Adrien esce dalla pista e chiude la porta alle sue spalle, poi si infila in una stanza vuota “Avanti Plagg, dobbiamo intervenire! Credo di aver fatto un gran casino, con Lila. E lei non è stata da meno!” dice, gli occhi bassi. “Puoi dirlo, l’hai fatta akumizzare di nuovo!” concorda Plagg “E hai pure svelato il nostro segreto a Codi….”. Adrien lo interrompe “Plagg, si chiama Marinette! E ora ce l’avrà con me!” si mette una mano dietro la nuca “Che altro potevo fare? Lila era andata a mettere le mani nelle mie cose e poi la stava accusando di essere una ladra! Non potevo stare senza fare niente.” il kwami lo guarda di traverso “Certo, Adrien, lei è tua amica!” lo prende in giro Plagg e conclude “Adesso siamo proprio nei guai!” Adrien gli dà un’occhiataccia e ribatte “Non guardarmi così adesso! Ok, forse non avrei dovuto minacciarla ma.. mi ha mandato in bestia!” fruga sotto il maglione, poi estrae una scatoletta e ne toglie un triangolino di camembert dal blu acceso. “Diamoci da fare, devo assolutamente chiarire le cose con Marinette. E con Ladybug..” dice a Plagg, lanciando il pezzetto di formaggio al Kwami, che lo inghiotte al volo e in un lampo di luce compaiono dei cristalli di ghiaccio sulla sua fronte.
“Plaghiaccio! Trasformami!” esclama Adrien, trasformandosi in Chat Noir con un costume leggermente diverso, pattini da ghiaccio e decorazioni di pelliccia sul colletto.



Marinette riesce ad uscire e nascondersi in uno dei bagni “Tikki… “ sussurra, mentre la Kwami rossa vola fuori dalla borsetta “Hai sentito cosa ha detto Adrien?” sbotta, guardandola con gli occhi spalancati, poi si copre la bocca con una mano “LO SAPEVO! Prima i croissant che non poteva aver assaggiato, e adesso QUESTO!” La Kwami rossa le vola davanti al viso “Marinette, cerca di calmarti, non è il momento di farti prendere dal panico!”. “Tikki! Voglio morire!” continua la ragazza, in posa drammatica “Vorrebbe dire che io, che noi, insomma…e ora con che coraggio gli dico che lo amo? Dopo che l'ho rifiutato! Non vorrà più parlarmi! Un vero disastro!” esclama Marinette, coprendosi gli occhi con le mani “Adrien non mi perdonerà mai, non sarà più mio amico e NEMMENO Chat Noir vorrà più vedermi! Perché sono LA STESSA PERSONA!” prosegue.

“Marinette! Non fare così... sei Ladybug, non può non volerti più vedere!” esclama Tikki piazzandosi davanti al naso della ragazza, che la guarda e continua “Ma Tikki! Lui non lo sa! e…” Marinette si copre di nuovo la bocca con una mano “E poi quella e mi colpisce di nuovo potrei svelare chissà cosa!". “Calmati Marinette, non credo che possa costringerti a rivelare la tua identità segreta! Respira!” Tikki cerca di tranquillizzare l’amica, poi sbuffa e colpisce con una zampina il naso di Marinette “Marinette!” sbotta “Ci penseremo dopo, d’accordo! Dobbiamo prendere un’Akuma adesso!”. Lei finalmente la guarda, arrossisce, mettendosi una mano sulla guancia e riprende il controllo “Oh Tikki! Se non ci fossi tu! Andiamo!” prende dalla borsa un mini macaron azzurro e lo lancia a Tikki, che lo inghiotte al volo e anche su di lei appaiono cristalli di ghiaccio. “Stalatikki! Trasformami! scandisce la ragazza, trasformandosi in Ladybug con un costume diverso: pattini da ghiaccio, i pois a forma esagonale, tiara e dei bordi di pelliccia sul colletto.



Sulla pista, Volpe Rossa si è faticosamente rimessa in piedi, alle spalle di Ficcanaso, che sta ancora cercando di colpire Martine, mentre le sta girando attorno, il fiato corto, evitando un globo dopo l’altro. Volpe rossa approfitta della momentanea distrazione dell’akumizzata per colpire il suo zaino col flauto. Ficcanaso, sbilanciata dall’urto, si volta facendo perno su un piede e carica un globo di energia, centrando in pieno Volpe Rossa, che cade all’indietro, mentre dallo zaino dell’akumizzata giunge la sua voce “Mi sono appartata col mio ragazzo durante una gita scolastica”.

Senza fiato, usando il flauto per alzarsi da terra, la ragazza lancia a Ficcanaso un’occhiata che avrebbe potuto incenerirla sul posto. “Me… me la pagherai” ringhia, mentre vede con la coda dell’occhio un lampo nero alla sua destra e uno rosso a sinistra.

“Stavi per caso cercando me?” esclamano Ladybug e Chat Noir praticamente in coro, incrociando le traiettorie sul ghiaccio e fermandosi tra Ficcanaso e Martine, che cerca di guadagnare l’uscita.

“Oh, puoi scommetterci, miss precisina” dice Lila, lanciando un globo di energia verso Ladybug, che lo schiva facilmente chinandosi, ma il globo prosegue la sua corsa colpendo in pieno la povera Martine che con un grido strozzato cade a faccia avanti, le braccia tese in avanti per attutire l’urto.

Dallo zaino di Ficcanaso arriva la sua voce “Una volta ho toccato il sedere di Chat Noir!”.

I due eroi rimangono immobili, colti di sorpresa, soprattutto Chat Noir, che spalanca occhi e bocca ed arrossisce, facendo concorrenza al colore del costume di Ladybug. “C-cos..” balbetta, spostando lo sguardo alternativamente da Martine a Ficcanaso.

Ladybug fa una smorfia ma si riprende subito ed inizia a muoversi verso Martine a terra, fermandosi quando vede Luka ed Alix muoversi circospetti nella direzione della ragazza a terra. Quando lui si accorge che lei lo sta guardando, indica Martine e alza il pollice.


Chat Noir si gira verso Martine,“Fa piacere vedere che qualcuno mi trova… interessante!”, poi osserva la smorfia di Ladybug che gli si affianca in posizione di guardia “Che c’è Insettina, non sarai mica gelosa?” chiede, facendole l’occhiolino. Lei sbuffa “non chiamarmi Insettina!”. Ficcanaso approfitta della distrazione di Chat Noir, ed inizia a pattinare all’indietro, alza di nuovo la propria arma e spara un globo verso il ragazzo, che, colpito alle spalle barcolla in avanti e si appoggia al bastone per non cadere. Grazie al Miraculous il colpo risulta poco più di uno spintone, ma gli taglia comunque il respiro.

“Chat Noir!” si lascia sfuggire Ladybug, mentre si avvicina vedendolo annaspare, poi sente la sua voce provenire dal marchingegno di Ficcanaso “registro gli esercizi di pianoforte per poter uscire senza permesso”.

Il ragazzo riprende l’equilibrio e si mette anche lui in posizione di guardia, piegando le ginocchia.

Ladybug si allontana di una paio di metri, fa roteare lo yo yo e lo scaglia verso Ficcanaso, che lo deflette muovendo la sua arma.

La sagoma viola di una farfalla appare attorno al viso di Ficcanaso e lei sente rimbombare la voce di Papillon “Basta perdere tempo! Prendi i loro Miraculous!”. “Tranquillo Papillon, ho un piano” borbotta a mezza voce, caricando i due eroi mentre Volpe Rossa stava per colpirla alle spalle.

Senza la mobilità degli altri due sul ghiaccio, Volpe Rossa finisce faccia a terra con un grugnito. Chat Noir e Ladybug si separano, facendo passare Ficcanaso dove si trovavano pochi attimi prima. Il ragazzo guarda le altre e fa un cenno a Ladybug, che gira su se stessa facendo perno su una gamba e si volta verso l’akumizzata colpendola con lo yo yo sullo zaino, mentre lui scarta di lato e con sue spinte sulle gambe raggiunge e prende in braccio Volpe Rossa “Ehi, a quanto pare non sei molto agile sul ghiaccio, Rossa. E sei più soffice di Ladybug!” le dice, facendole l’occhiolino mentre la porta verso il bordo della pista “Mettimi giù e ti faccio vedere io, Gattino” risponde lei, toccando il campanello sul collo della tuta dell’altro. Arrivano al bordo e Chat Noir fa sedere Volpe Rossa sulla ringhiera “Il tuo ragazzo, quello con cui eri in gita, dev’essere uno fortunato” fa lui facendole ancora l’occhiolino, poi, pattinando all’indietro si allontana con un inchino. “Chat Noir!” fa Volpe rossa, arrossendo “Sei sicuro di essere un gatto? Perché sembri un altro animale, a volte” ribatte subito dopo, ridendo e ricevendo da lui uno sguardo interrogativo “VAI” gli grida.

Ficcanaso e Ladybug si muovono sulla pista in ampi cerchi, con la prima che lancia dei globi di energia cercando di colpire Ladybug, che li schiva, mandandoli a danneggiare la superficie di ghiaccio, che si riempie velocemente di piccole buche.



Luka, Alix e Martine si sono messi in salvo fuori dalla pista, mentre Chat Noir cerca di tenere Ficcanaso tra lui e Ladybug, schivando le buche sulla pista. - Devo capire dov’è nascosta l’Akuma - pensa Ladybug, osservando Ficcanaso. “Allora, Ladybug, vogliamo stare qui tutto il giorno?” la provoca l’Akumizzata “o vuoi giocare al gatto alla coccinella?” “Ehi! Non rubarmi le battute” si lamenta Chat Noir, schivando un globo e incrociando la sua traiettoria con Ladybug, che si sposta per girare lungo il perimetro della pista - Forse sono le cuffie - ragiona Ladybug - le tocca sempre prima di spara…- le sue riflessioni vengono interrotte dalla pista di ghiaccio che cede sotto i pattini, facendole perdere l’equilibrio “AH!” esclama, rimettendosi in piedi con una mezza capriola.

La distrazione però basta a Ficcanaso per lanciarle un globo, colpendola su una spalla. Marinette si ritrova senza fiato ma riesce a restare in piedi, barcollando non tanto per il colpo ma terrorizzata da quello che sta per sentire dalla propria voce voce che esce dallo zaino di Ficcanaso “Vedo Chat Noir di nascosto”

Ladybug sente le guance diventare roventi, ora dello stesso colore della maschera e si morde il labbro inferiore, lanciando di nuovo lo yo yo contro Ficcanaso, che lo respinge di un’altra volta con la parte terminale del suo marchingegno.

Chat Noir si lancia verso l’akumizzata, tenendo il bastone come una mazza da hockey, facendo una spazzata vicino alle sue gambe per sbilanciarla.Ficcanaso è più agile, ruota su sé stessa e lo colpisce dietro la nuca con l’impugnatura di quella specie di metal detector. Chat Noir incassa il colpo con un grugnito ma per un attimo vede nero. Si rannicchia sulle ginocchia e lascia che la spinta che si è dato lo faccia allontanare, tenendosi la testa con una mano. Ladybug lo raggiunge, chinandosi gli domanda “Tutto bene? Dobbiamo essere coordinati. Credo che l’Akuma sia nelle cuffie, ma dobbiamo prima neutralizzare quei glo.. ATTENTO!” grida, quando vede un nuovo globo in arrivo nella loro direzione e si butta a terra rotolando per evitarlo. Il ragazzo,ancora leggermente stordito viene di nuovo centrato, perdendo del tutto l’equilibrio e ruzzolando contro la balaustra del bordo.

La voce di Chat Noir dice “ho trascinato la mia migliore amica al cinema in pigiama”.

Ladybug arrossisce nuovamente, mentre si sposta dal lato opposto della pista, ormai quasi totalmente coperta di crepe - che figura quella volta… anche se… - ricorda, poi riporta l’attenzione al combattimento. Muovendosi nota che Ficcanaso, pur essendo abbastanza agile, rimane sempre nella stessa zona, verso il centro della pista, ancora abbastanza libera da crepe, buche e avvallamenti. Osservandola bene Ladybug si accorge che invece di colpire di nuovo Chat Noir, che si sta rimettendo in piedi, Ficcanaso inizia a sparare globi lungo il perimetro della pista - lo fa per ridurre lo spazio per noi - pensa Ladybug, mentre evita con un salto l’ennesimo buco.



“Ehi! Ci sono anche io, Ficcanaso! Prova a colpirmi ADESSO!” la voce di Volpe Rossa arriva dal lato della pista dove Marinette e Adrien erano scappati. La ragazza salta dalla balaustra, indossando un paio di pattini infilati alla meglio sopra le scarpe del costume e si dirige in piena corsa verso il centro della pista.

Chat Noir si sta rimettendo in piedi, appoggiandosi alla balaustra. La testa gli pulsa leggermente nonostante il miraculous lo renda meno vulnerabile, ma il colpo è stato duro. - cosa ha detto Ladybug? Mi vede di nascosto? Cosa intendeva? - riflette, aggrappandosi alla balaustra per sostenersi. Ladybug nel frattempo l’ha raggiunto e gli chiede “Tutto bene, Micetto?” “Sì, tutto bene” risponde lui, facendo una smorfia di fastidio quando si tocca la nuca. “Cerchiamo di colpirla tutti insieme, non potrà colpire tutti e tre” dice Ladybug, ma mentre Chat Noir si prepara a lanciarsi verso l’akumizzata lo vede esitare “Che c’è?” “Sto bene” le risponde, poi le si avvicina “senti, cosa voleva dire quella cosa che ha detto FIccanaso, prima? Mi vedi di nascosto?”. Ladybug distoglie lo sguardo “Beh... che… insomma siamo supereroi, non ci incontriamo alla luce del sole, no?” una piccola esplosione fa tremare il ghiaccio a pochi centimetri da loro “ Senti, possiamo parlarne dopo?” fa Ladybug schivando un globo di Ficcanaso. “Catturiamo quest’Akuma in fretta! Non vorrei dire altre cose di cui pentirmi dopo” concorda Chat Noir, iniziando a pattinare lungo un ampio arco, girando attorno alle buche. Ladybug fa la stessa cosa dal lato opposto per andare a raggiungere Ficcanaso da due lati.

Volpe Rossa, nel frattempo, ha dato un paio di colpi col flauto al “metal detector” di Ficcanaso, che non riesce a prendere la mira e lo usa come mazza per difendersi dalla furia dell’altra ragazza “Mi hai messo in imbarazzo!”, dice Volpe Rossa tra i denti, cercando di colpire Ficcanaso in testa. “Ma davvero?” ribatte quella, sarcastica, parando il colpo “Pensavo ti avrebbe fatto piacere!” risponde, colpendo Volpe Rossa con una gomitata allo stomaco, che lei prontamente neutralizza con mezzo giro su se stessa e uno spintone all’altra..

Ladybug e Chat Noir si fermano a qualche metro, osservando per alcuni secondi la rissa tra le due ragazze, cercando l’istante in cui attaccare “Ehi, Ficcanaso, ma non volevi i nostri Miraculous?” le grida Chat Noir.

Ficcanaso si gira, il fiato corto, poi si tocca le cuffie e spara verso il ragazzo, che evita facilmente il proiettile di energia e si dirige, a zig zag, verso la sua avversaria, imitato da Ladybug dal lato opposto, mentre da Volpe Rossa si è spostata verso il lato lungo della pista, prendendo la rincorsa.

L’akumizzata si dà una rapida occhiata intorno, valutando le distanze dai suoi antagonisti - stavolta non li evito … a meno che - rifllette per un istante, poi punta la sua arma in alto e lancia diversi globi sul soffitto, scattando immediatamente nell’unica direzione libera dagli avversari.

I globi di energia colpiscono l’impianto audio appeso al soffitto del palazzetto con dei tonfi cupi, facendo ondeggiare la pesante struttura degli altoparlanti e delle luci.

Ladybug nota lo scatto di Ficcanaso e cerca di deviare per intercettarla, ma la pista è troppo danneggiata ed è costretta quasi a fermarsi per non cadere. L’altra si volta e la vede esitare, quindi si tocca le cuffie tre volte, osservando Chat Noir con la coda dell’occhio: anche lui sta rallentando la sua corsa.

Ficcanaso alza la sua arma e conta mentalmente - uno… - Ladybug è quasi al centro della pista - due… - Chat Noir l’ha quasi raggiunta “Ora!” sogghigna, sparando un globo ciascun eroe ed un terzo sull’impianto audio, che ondeggia paurosamente.

Chat Noir si accorge troppo tardi della mossa dell’akumizzata e non gli rimane altro da fare che coprirsi la testa con entrambe le braccia, rotolando sul ghiaccio. Ladybug si piega all’indietro sulle ginocchia per rallentare, poi si butta anche lei sulla superficie gelata coprendosi la testa.

I globi di Ficcanaso li colpiscono assieme, togliendo loro il fiato e dallo zaino dell’akumizzata arrivano le due voci, quasi sovrapposte, quella di Chat Noir “mio padre mi sfrutta, mi tratta da schifo e non mi parla quasi mai” e quella di Ladybug: “Ho baciato il ragazzo che mi piace credendo fosse una statua di cera”.


Ladybug e Chat Noir rotolano vicini, si guardano ed esclamano allo stesso tempo “COSA?”, poi vengono travolti dai resti dell’impianto audio.


Nota dell'autore

Anzitutto, scusate TANTISSIMO per la lunga attesa ma ho dovuto catturare un "plot rabbit" che ha fatto nascere "Danzando sulla fune", che potete leggere sempre su wattpad, ma anche su ao3 altrove :D

Per quanto riguarda questa Fanfic invece, devo ringraziare tantissimo Giulia che mi sta facendo da beta reader (e che mi ha dato un sacco di dritte per farla "funzionare" meglio.

Se vi va, potete leggere le belle storie che scrive (in inglese) qui: @GiuliaClifford0 sempre su wattpad, ma solo DOPO che avete letto le mie ;) scherzo, naturalmente.

Tornando a noi, ci stiamo avvicinando ai capitoli finali, resta da capire quanto queste rivelazioni peseranno sul seguito e che cosa hanno in mente Papillon e Mayura: forse un nuovo attacco in forze a così poco tempo dall'ultimo, ovviamente fallito? Altri akumizzati?

Restate connessi!

   
 
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