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Autore: lmpaoli94    25/06/2020    3 recensioni
Una storia immersa nelle lande verdi dei castelli e dei prati irlandesi.
Famiglie alleate e trame nascoste per distruggere la felicità o addirittura la vita dell’altro.
La gioia non può far parte in quel mondo pieno di ingiustizia e di crudeltà.
I sogni sembrano un lontano ricordo e la spensieratezza dei giovani sembra sparita per sempre.
ma non per Anastasia Steele, contessa di Limerick e figlia di una delle famiglie più importanti del regno d’Irlanda.
La volontà di trovare l’uomo giusto per rendere la sua vita perfetta sarà ostacolata dalla gelosia delle persone più vicine a lei e da trame di matrimonio che mineranno per sempre il suo futuro
Ma la giovane Steele sarà talmente determinata da non fermarsi mai dinanzi a nulla pur di portare a termine il suo amore proibito e mai nascosto del lord più invidiabile della corte irlandese.
Genere: Drammatico, Storico, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, FemSlash | Personaggi: Anastasia Steele, Christian Grey, Elena Lincoln, Leila Williams
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
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Gia seguiva il giovane Christian mentre era intento a sistemare alcuni attrezzi nel magazzino del castello.
< Ma Christian, credevo che avresti sistemato alcune pratiche. >
< Ho mentito > replicò semplicemente l’uomo < Mio padre non vuole assolutamente che io lavori nei campi perché crede che non sia un lavoro adatto alla mia persona. Ma mi piace faticare e sporcarmi le mani, soprattutto quando si tratta di una buona causa. >
La giovane bionda fu molto colpita dalle parole di Christian.
Sentirlo parlare gli riempiva il cuore di gioia e la voglia di giacere con lui il prima possibile.
< Christian, posso aiutarti? >
< No, grazie. Rimani qui mentre sistemo un piccolo argine, d’accordo? >
ma Gia non era la semplice ragazza perfettina che voleva far credere.
In fondo anche a lei piaceva sporcarsi le mani e avrebbe fatto qualsiasi cosa pur di cogliere il suo Christian soddisfatto.
< Gia, rischi di sporcare il tuo bel vestito. >
< Hai ragione… Mi aiuteresti a toglierlo? >
< Come? >
< Non posso farlo da sola con le mani occupate. Mi aiuteresti, Christian? >
A quel punto il rampollo dei Grey capì che Gia aveva un secondo infimo fine.
Togliendogli il vestito e lasciarla con solo una camicetta che delineava il suo corpo perfetto, Christian dovette frenare i suoi istinti ormonali per non baciarla e giacere con lei.
< Allora Christian, ti piace quello che vedi? >
< Mi stai gettando in un vortice molto pericoloso, Gia. Sai che non posso violarti prima del matrimonio. >
< E chi vuoi che se ne accorga? Tanto siamo destinati a rimanere insieme per sempre. >
< E questo chi te lo dice? >
In quel momento Gia capì che stava correndo troppo.
Non si era ricordata che Christian non aveva ancora dimenticato la sua amata Anastasia.
“Dimenticherai presto quella donna, Christian. Fosse l’ultima cosa che faccio.”
< Hai ragione. Scusami tanto. >
< Non ti preoccupare. Sto cercando di non pensare al mio passato. >
Cominciando a lavorare senza degnare di una sguardo la giovane ragazza che si stava rivelando più utile del previsto, Christian finì il lavoro di arginare un piccolo corso d’acqua che avrebbe portato dei buoni risultati per i suoi raccolti.
< E’ stato facile. È la prima volta che prendo in mano un attrezzo per l’agricoltura. Magari in una vita passata ero una contadina. >
< Fare il contadino non è solo scavare. È abbastanza faticoso rimanere all’aperto tutto il giorno sotto le focose temperature estive, per esempio. Per non parlare quando davvero fa molto freddo in inverno. Non augurerei mai a nessuno questa vita, soprattutto ad una come te. >
< Allora dimmi Christian, che cosa vedi in me? > gli domandò la ragazza con tono sensuale.
< Vedo una bionda molto determinata che non ha nessuna intenzione di staccarsi da me. >
< Allora perché non provi a farlo? ci riusciresti? >
Christian adorava il suo profumo inebriante e la sua voce.
Non poteva e non voleva trattenersi oltre, soprattutto fissando le sue figure.
< Non ti violerò quest’oggi, ma porterai un segno di me. >
Iniziandola a baciare con passione come non gli accadeva da tempo, Christian dette sfogo alla sua bramosia senza perdere il controllo.
< Oh Christian… Quale segno vuoi lasciarmi sulla pelle? >
Dirigendosi verso la sua parte femminile dove non batteva mai il sole, Christian cominciò a succhiare il suo ginocchio sinistro fino a fargli un piccolo succhiotto sotto le urla incontrastanti di piacere della giovane donna.
< Ecco il mio marchio, Gia. Così non ti dimenticherai di me. >
< Oh, Christian. Non succederà mai tutto questo. >
 
 
Una volta finita la cena, Mia decise di ritirarsi nella sua camera con la scusa di essere molto stanca dal viaggio.
< Anch’io vorrei ritirarmi nella mia camera, se è possibile > fece Gia con tono lieve mentre cercava di trattenere uno sbadiglio.
< Certo, nessun problema > gli rispose Christian < Vuoi che ti accompagni? >
< Lascia stare, Christian. Ci sono io che posso accompagnarla > li interruppe Mia.
< Non ho rivolto la domanda a te, sorella. >
< Lascia stare, Christian > mormorò invece Gia prima che il suo amato si innervosisse < Vado con lei. ci vediamo domani mattina. >
prima di lasciarlo, Gia diede un rapido bacio sulla sua guancia destra che non passò inosservato a nessuno, soprattutto alla curiosità di sua madre.
< Christian, vedo che tu e Gia… >
< Non fatemi domande sull’argomento. Sapete che non risponderei. >
< Volevo solo dirti che hai dimenticato molto presto Anastasia. Gia si sta rivelando per te una bella ragazza che può prendere benissimo il suo posto. >
< Madre, cosa vi fa pensare tutto questo? >
< Vi ho visti tutta la sera: non vi mollavate mai gli occhi da dosso. Siete innamorati cotti. >
< Non l’avrei mai detto, ma do ragione a nostra madre, fratello. >
< Voi non sapete niente di me > replicò Christian inviperito < Lasciatemi in pace. Per favore > disse infine il ragazzo prima di uscire dal salone.
< Ha ragione. Gli state dando troppa pressione > mormorò Carrick prendendo la parola < Anche se sta attraversando un momento di pace con Gia, non vuol dire che la sua mente sia completamente sgombra. Lui vuole continuare ad amare ed esser amato. Però alle sue condizioni. >
< E sarebbe? >
< Questo non lo so, Elliot… Ma come ho detto, dobbiamo lasciarlo in pace. Parliamo della tua amata Katherine, invece. Hai deciso di continuare a vederla? >
< Non lo so, padre. Sono ancora molto combattuto. >
< Elliot, sei un Grey. Fai come tuo fratello: scegli la ragazza adatta. >
< Evitiamo di parlarne, d’accordo? Non vorrei che la nostra conversazione sfoggi in un litigio. >
< Questo perché avremmo ragione noi, ti pare? >
< Certo: i genitori hanno sempre ragione. Me ne vado anch’io a letto… Buonanotte > tagliò corto Elliot prima di uscire dalla sala-
 
 
Guardandosi intorno con circospezione, Gia e Mia videro che non c’era nessuno che li avrebbe visti entrare in una camera insieme.
< Qui possiamo parlare tranquillamente > fece Gia mostrando la camera alla sua amica.
< Tu si che puoi contare su ogni comodità. >
< Non per altro sono la figlia prediletta del Conte Carrick Grey. Ognuno ha i suoi vantaggi, no? come tu hai mio fratello… Allora, raccontami un po’ di oggi. Che cosa avete fatto nei campi. >
Imbarazzata, Gia gli raccontò ogni minimo dettaglio senza però riuscire a non imbarazzarsi.
< Brava! Peccato che ci fosse mancato poco e… anche tu saresti stata violata come me. Chissà i miei genitori quando scopriranno che la loro figlia ha già scopato fuori dal matrimonio. Credo che mi radierebbero all’istante. Vivrei come una poveraccia in mezzo ai popolani… Ma la mia fortuna è che non lo scopriranno mai. >
< Tu sei completamente pazza, Mia > rispose Gia divertita < Come fai a comportarti così naturalmente? >
< Tsoro, non è colpa mia se mi piacciono gli uomini. Altrimenti perchè avrei chiesto a mio padre un castello e alcune terre per vivere in solitario? Il Castello di Cahir è stato un grande colpo di fortuna: ho potuto portare tutti gli uomini che volevo, divertendomi con ognuno di loro. >
< E ti è piaciuto fare sesso? >
< Certo che sì. È la cosa più bella che mi sia capitata in questa vita… Al diavolo il matrimonio. I miei genitori non ci faranno minimamente caso a me. Sono troppo occupati a sistemar le sorti dei due miei fratelli che sono completamente inesistente… E devo dire che anche questa è una grande fortuna. >
< Sarai inesistente per loro, ma non per me. >
Avvicinandosi con fare guardingo e seducente, Gia appoggiò le sue labbra morbide e carnose su quelle vogliose di Mia che assaporò il suo sapore e il suo tocco dolce mentre si erano sfilate il vestito.
< Ti piace tanto fare sesso con me, vero Gia? >
< Sì, mia cara… Anche se non sarà uguale che fare l’amore con un uomo, non voglio farmi cogliere impreparata quando io e Christian lo faremo. >
< Lo sai? Credo di essere un po’ gelosa di mio fratello. Non potrò averti tutta per me. >
< Amore bello, mi potrai avere quando vuoi nei tuoi sogni… Oppure come adesso. >
< Gli uomini con cui sono andata, non sono stati molto bravi come te. Tu riuscivi a capirmi, Gia. A capire le mie voglie. >
< E adesso cosa vorresti? >
< Lecca le mie parti intime. Mi piace da matti. >
< Non posso rimanere troppo qui da te. Rischiamo di farci scoprire. >
< E va bene. Solo cinque minuti, d’accordo? >
E furono i cinque minuti più belli dell’intera giornata delle due ragazze.
Trattenendo a stento i loro lamenti erotici, Gia e Mia si soddisfarono a vicenda placando i loro istinti sessuali.
< Oh Gia, sei stata bravissima come al solito. >
< Ho avuto un’ottima insegnante > replicò la ragazza baciandola di sfuggita < Adesso però devo andare. >
< Buonanotte, amore mio. Fai sogni d’oro. >
< Anche tu, tesoro bello. Ci vediamo domani > replicò Gia prima di tornare di soppiatto nella sua camera.
   
 
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