Videogiochi > Sonic
Segui la storia  |       
Autore: Elena 1990    26/06/2020    0 recensioni
L'immortalità è un dono e una maledizione. Shadow e Knuckles lo sanno meglio di chiunque altro, e benchè la vivano in modo diverso, essa li ha uniti come non avrebbero mai immaginato.
In un futuro lontano e con una nuova minaccia alle porte, difenderanno il loro mondo. Devono. Lo hanno promesso.
Ma quanto vale una promessa vecchia un millennio?
E soprattutto, ciò che li attende è davvero un nemico come tanti?
Genere: Avventura, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Knuckles the Echidna, OC, Shadow the Hedgehog, Silver the Hedgehog
Note: Otherverse | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Capitolo 17: Equilibrio

La mattina dopo, una spiacevole sorpresa trovò il comandante di GUN: gli elmetti della squadra C appesi ai totem e la scritta in ocra rossa “Ti avevo avvertito.” su una lastra di legno appesa nel mezzo.
– Maledetta echidna! – imprecò, dopo che Shadow ebbe riferito le parole di Knuckles.
L'umano voleva già fornire una pesante replica ma il riccio provò a rabbonirlo.
– Comandante, questo non è il luogo né la situazione più adatta. Dobbiamo restare uniti contro la minaccia comune.
Alla fine, l'umano dovette ammettere che aveva ragione, ma Shadow sapeva che la diatriba era ben lungi dal concludersi: il comandante era un uomo vendicativo e testardo. Ma per ora avrebbe pensato agli obiettivi comuni. A Shadow restava solo da controllare quella testa calda del guardiano e riferire a Silver ogni mossa dei due.
Si congedò dal comandante, mentre questo gli dava le spalle, sfogliando una cartella con il rapporto del soldato che aveva seguito il riccio nero.
Con un po' di tempo libero, Shadow decise di passare per l'accampamento dei cittadini. Non poteva correre lì in mezzo, se non voleva ribaltare ogni cosa, ma l'idea di una passeggiata non gli dispiaceva.
L'accampamento pullulava di vita: c' erano bambini umani e mobian che giocavano insieme, soldati che montavano le ultime tende e dove gli umani erano più numerosi, i ministri del culto di Solaris incoraggiavano la gente a mantenere la speranza e ad attenderne la Fiamma, che avrebbe spazzato via i tremendi agenti del caos.
Non erano in molti a dar loro retta.
Ma qualcuno ascoltava.
L'ordine del culto di Solaris era la principale forza di opposizione alla convivenza con i Mobian. Al contrario di GUN, che osservava attentamente l'evolversi della relazione pronta a stroncarla al primo segnale d'allarme, l' ordine era un forte sostenitore dello status quo. Sosteneva che i puri figli di Solaris non dovevano contaminarsi stando vicino ai figli di Chaos e che la nuova progenie “contaminata” dalla radiazione caotica non era altro che la vittima del deplorevole comportamento del genere umano che stava deludendo Iblis.
Per loro Angel Island non era che un campo di battaglia spirituale dove essi erano chiamati ad agire proteggendo i figli di Iblis e possibilmente riportarli tra le braccia della loro divinità.
Shadow era contento che Knuckles non li avesse incontrati: essi ricordavano la civiltà echidna come l'apice della depravazione Mobian, la culla del caos che aveva portato distruzione e tormento fra gli uomini.
L'odio tra l'ordine di Solaris e la Confraternita dei Guardiani risaliva ai tempi della Prima Guerra, e i ministri erano una delle tre ragioni principali per cui Knuckles si teneva lontano dall'accampamento e vicino al Master Emerald.
La seconda ragione era GUN.
La terza gli scienziati. La divisione scientifica di GUN in particolare, avrebbe messo volentieri le mani sull'ultima echidna esistente, soprattutto se questa aveva poteri fuori dal comune. Shadow li vedeva già mischiarsi agli altri scienziati e raccogliere informazioni mentre i ricercatori studiavano la flora e la fauna del luogo, oltre che le rovine e i livelli di radiazione del caos.
Il capo del centro di ricerche era una donna alta e formosa che per un qualche motivo gli sembrava di aver già incontrato. L'avevano spedita lì con un gruppo di tirocinanti entusiasti ed era sempre irritata.
Shadow si fermò per un breve momento ad osservare i ministri in toga bianca, poi continuò per la sua strada, tornando dove c' era maggior concentrazione di Mobians. Fu lì che sentì una voce famigliare.
– Maestro Shadow!
Il suo cuore si scaldò quando Tera gli corse incontro.

La piccola riccia non poteva essere più felice.
Quella circostanza, seppur spiacevole, le aveva permesso di rivedere i suoi genitori, tornati in città un paio di giorni prima dell'evacuazione.
I due ricci erano sempre via per affari e la piccola Hedgehog era contenta di averli accanto, a prescindere dalle circostanze.
Aveva bombardato i suoi di informazioni, raccontando delle sue avventure su Angel Island. Voleva aggiornarli su tutto ciò che aveva imparato, e presentagli tutti i suoi nuovi amici. Nominò varie volte Knuckles e Shadow, soprattutto quest'ultimo. Era una costante in tutte le sue storie.
- Beh, ora vorrei proprio conoscerlo di persona. - commentò il padre, ridacchiando.
- Ehi è lui! - esclamò la riccia. Si alzò dallo sgabello e gli corse incontro - Maestro! Maestro Shadooooow!
- Ehi!
Ricambiò l'abbraccio, quando lei gli saltò addosso, per poi scendere altrettanto velocemente e tirarlo per un braccio. - Vieni vieni! Devi conoscere i miei genitori!
- I tuoi-
- Mamma! Papà! Questo è il Maestro Shadow.
Shadow guardò i due ricci, notando la somiglianza della femmina con Sonic e Silver - Ehm, salve.
Il padre incrociò le braccia – Quindi, sei quello Shadow?
- Sì.
- Spero che la nostra piccolina non ti abbia infastidito troppo. É molto vivace. - disse la madre.
Tera fece una smorfia e Shadow lo notò. Piazzò una mano sulla testa della bimba, scompigliandole la pelliccia - E' mia allieva, mi preoccuperei se non mi infastidisse!
Lei ridacchiò, sistemandosi le penne mentre Shadow riprese a parlare - Sto aiutando Tera a padroneggiare abilità che già possiede, e sono contento dei suoi progressi.
- Visto? Non sono più una bambina! Sono forte! E se lo dice lui è vero. Maestro Shadow non mente mai su queste cose!
Il riccio nero forzò un sorriso. Quella situazione lo metteva un po' a disagio ma gli piaceva vedere Tera così contenta. La riccia parlava spesso di “Mamma e Papà” e di come fossero molto impegnati, spesso con una nota di leggera malinconia nel tono.
Rimase in silenzio mentre lei raccontava, annuendo e rispondendo quando interpellato, la testa altrove.
Solo allora si accorse che Silver mancava.
- Tera, non vedo Silver.
A quel nome la madre fece una smorfia.
- Il nonno dorme ancora. Ieri era molto stanco.
Shadow sbattè un paio di volte le palpebre – Capisco. - disse. Silver era molto mattiniero, non importava quanto avesse da fare. Amava alzarsi presto per trarre il massimo dalla giornata.
Ma Silver era vecchio. Molto vecchio.
Un pensiero bussò piano nella sua testa. Lo scacciò.
Rimase in compagnia della riccia e dei suoi genitori, finchè non si ricordò delle informazioni che doveva trasmettere.
- Tera.
La riccia si voltò - Sì?
- Devo andare adesso.
Lei sorrise - Va bene. - si alzò e lo abbracciò di nuovo senza preavviso. Prima che potesse riprendersi dalla sorpresa lo lasciò e andò ad abbracciare i genitori. - Vado a vedere se il nonno è sveglio.
- Non parlare agli sconosciuti lungo la strada. - la ammonì la madre, mentre rientrava nella tenda.
La riccia partì diretta alla tenda di Silver, lasciando Shadow da solo con il padre.
Shadow si congedò ma il riccio marrone lo seguì.
- Aspetta.
Shadow lo guardò ed attese.
- Voglio che tu sia sincero: questa faccenda dei golem è seria? La mia bambina corre dei rischi?
- Tutti corriamo dei rischi. - rispose lui - Questi golem sono avversari duri.
- Se è così, domani andremo via e Tera verrà con noi.
- Non vi seguirà. E il guardiano non abbasserà l'isola per due persone.
- Non la metterò in pericolo!
Shadow mosse qualche passo verso il riccio – E credi davvero che io voglia farlo? Tera ha già affrontato uno di quei golem e io ho tutta l'intenzione di far sì che, prima che accada di nuovo, calpestino il mio cadavere.
Il riccio assottigliò lo sguardo.
- Angel Island è il posto più sicuro al momento – continuò Shadow - ed io non mi risparmierò dal proteggere Tera. Perderò la mia vita prima che lei perda la sua.
Il padre rimase in silenzio, così Shadow si allontanò. Era appena ad un paio di metri quando il comunicatore vibrò.
Sospirò e rispose - Lifeform a rapporto.
- Sei richiesto al perimetro, riccio. - disse la voce nel comunicatore – I droni hanno avvistato i golem.
  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Videogiochi > Sonic / Vai alla pagina dell'autore: Elena 1990