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Autore: rhys89    28/06/2020    0 recensioni
Si possono amare molte persone in un unico modo, ma c’è anche chi ama un’unica persona in molti modi diversi. In questa raccolta parlerò di Obi-Wan e Anakin, e delle diverse fasi del loro amore. La raccolta è infatti suddivisa in tre sotto-raccolte, che analizzano tre diverse fasi del rapporto tra Anakin e Obi-Wan:
- Agape: l’amore puro, perfetto e incondizionato; parla del rapporto quasi padre-figlio che c’è tra Obi-Wan e il suo Padawan ancora bambino.
- Philos: l’amore platonico per un buon amico; parla del rapporto fraterno che c’è tra Obi-Wan e un Anakin ormai cresciuto. Questa sotto-raccolta a sua volta si suddivide in due parti, in cui la prima racconta di un amore puramente platonico e la seconda di un sentimento che ancora non è sfociato nell’eros ma che è già colorato dal desiderio.
- Eros: l’amore erotico che lega due persone; qui la relazione tra Anakin e Obi-Wan si evolve fino al suo ultimo stadio ed entra in gioco anche l’amore fisico oltre che quello spirituale.
*Incontrarti è stato destino, diventare tuo amico è stata una scelta, ma innamorarmi di te è stato fuori dal mio controllo.*
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Anakin Skywalker/Darth Vader, Obi-Wan Kenobi
Note: AU, Soulmate!AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Angolino dell'autrice

Salve a tutti! ^^
Come forse avrete notato (o forse no, in caso ve lo dico io), questa raccolta sarà pubblicata alternandola all'altra raccolta Obikin che ho in corso (che a differenza di questa è composta da storie autoconclusive di un solo capitolo) e verrà quindi aggiornata una domenica sì e una no (salvo imprevisti).
Mi rendo conto che è un tempo piuttosto lungo, ma almeno così facendo posso avere la - quasi - certezza di rispettare le scadenze senza farmi prendere dal panico a cui poi seguirebbe probabilmente un nuovo blocco dello scrittore <.<
Grazie a tutti per la pazienza, spero che questo secondo capitolo vi piaccia ^_-

Promemoria: Questa raccolta è inserita all’interno dell’universo canonico di Star Wars ma con l’inserimento di un soulmate!AU in cui le persone vedono in bianco e nero fino al riconoscimento dell’anima gemella (che avviene dopo aver consumato con essa un rapporto sessuale completo) e tornano a vedere in bianco e nero quando essa muore.
Inoltre, dato che è perfettamente normale vedere in bianco e nero, sarà questa una condizione che in molte storie non verrà neppure sottolineata, mentre verrà messa in risalto in caso di riflessioni e/o eventi particolari.
Disclaimer: i personaggi e la storia di Star Wars non mi appartengono e non ci guadagno nulla di materiale a scriverci su; la citazione iniziale non è mia ma di un autore anonimo.

[Progetto “Un anno di Obikin”, settimana 3/52]
[Partecipa alla Challenge delle Parole Quasi Intraducibili, indetta da Soly Dea sul forum di EFP.]

Buona lettura a tutti! ^_^



Agape
L’amore puro, perfetto e incondizionato

Meeting you was fate,
becoming your friend was choice,
but falling in love with you
was beyond of my control.

Nome autore: rhys89
Titolo sezione: Agape
Titolo capitolo: Pochemuchka
Fandom: Star Wars
Personaggi/pairing: Anakin Skywalker, Obi-Wan Kenobi
POV: Obi-Wan
Rating: verde
Generi: sentimentale, malinconico, introspettivo
Avvertimenti: //
Localizzazione: tra Episodio I e Episodio II.
Note: Pochemuchka: una persona che fa molte domande, parola spesso usata affettuosamente dai genitori nei confronti di bambini particolarmente curiosi.
Conteggio parole (word): 1238

Capitolo 2
Pochemuchka

 In piedi di fronte alla finestra, Obi-Wan osserva con scarso interesse il panorama di Coruscant mentre aspetta il ritorno di Anakin. Sono passate ormai alcune settimane da quando il Consiglio gli ha permesso istruirlo nelle arti Jedi, e a dispetto di tutte quelle paure che gli avevano oscurato l’animo le cose stanno procedendo meglio di quanto avesse osato sperare.
Almeno fino ad ora…
 Un rumoroso scalpiccio in avvicinamento segnala l’arrivo del suo Padawan.
 «Non si corre dentro al Tempio, Anakin» lo rimprovera meccanicamente Obi-Wan.
 Il bambino corruccia il viso in un piccolo broncio.
 «Scusa, maestro.»
 Obi-Wan scuote piano la testa e sorride, poi si incammina con lui verso i giardini.
 «Dove andiamo?» gli chiede Anakin tutto curioso, il momentaneo incupimento già dimenticato.
 «A fare una passeggiata.»
 Lo vede sorridere contento mentre gli trotterella al fianco, ma oggi non riesce a godersi la frizzante compagnia del suo piccolo apprendista. Oggi non riuscirebbe a godersi proprio niente, in realtà, perché oggi è quel giorno. Quello che ha continuato a rimandare contro ogni buonsenso, e che lo fa sentire insicuro come se fosse di nuovo bambino mentre ci si aspetta da lui che sia saggio come un maestro.
Vorrebbe esserlo anche solo la metà di quanto lo era il suo, di maestro. Vorrebbe che Qui-Gon fosse con lui per sussurrargli le parole giuste.
 Perché il fatto che Anakin sia stato scoperto così tardi ha stravolto tutto quello che è il naturale corso dell’addestramento dei nuovi allievi, e di conseguenza al suo arrivo gli altri bambini avevano già acquisito molte di quelle nozioni fondamentali che invece Anakin ignorava… e non solo riguardo alla Forza, ma anche-
 «Ho fatto qualcosa di male?»
 Obi-Wan si volta verso quella vocina preoccupata e sorride, allungando la mano per accarezzare i capelli di Anakin.
 «No, Ani… non hai fatto nulla. È solo che ho una cosa molto importante da dirti e stavo cercando le parole adatte per farlo» lo rassicura. «Vieni, sediamoci qui» lo esorta poi, guidandolo verso una panchina.
 Gli occhioni del suo Padawan lo guardano con curiosa aspettativa, e Obi-Wan non ha davvero più scuse.
 «Ti piace essere un Padawan, Ani?» gli chiede allora, tanto per rompere il ghiaccio. Il suo viso si illumina subito.
 «Certo che sì! I Jedi sono fortissimi e imparo un sacco di cose fantastiche!» esclama entusiasta.
 «Mi fa piacere che la pensi così» concede Obi-Wan. «Però essere un Jedi non è solo divertimento, comporta anche molti sacrifici…»
 «Sì, sì, lo so» ribatte subito lui. «Anche Qui-Gon me lo ha detto quando ho detto di voler diventare un Jedi… ma non mi importa se sarà difficile, io voglio diventare un Jedi e farò qualsiasi cosa per riuscirci!»
 Quel discorso infervorato gli ha fatto accendere le guance e brillare gli occhi, ed è evidente che Anakin è convinto di ogni singola parola pronunciata.
 «Questo ti fa onore» lo elogia Obi-Wan con un sorriso. «Tuttavia è necessario che tu sappia che tra questi sacrifici che ti saranno richiesti ce ne sarà uno davvero molto difficile da accettare.» Si interrompe un momento per raccogliere i pensieri in vista del punto cruciale di questa conversazione, poi riprende. «Ti hanno spiegato cosa sono le anime gemelle, vero?»
 Lo vede annuire energeticamente.
 «Sì, me l’ha detto la mamma. Ha detto che lei la sua non l’ha mai trovata e quindi non è riuscita a vedere i colori, ma mi diceva sempre che io invece ci sarei riuscito, che avrei trovato la mia anima gemella e avrei scoperto tutti i colori del mondo e sarei stato felice per sempre con lei.»
 Obi-Wan chiude un momento gli occhi, incassando quel colpo che ha tutta la forza di un macigno dritto sulla testa.
 «Non andrà così» sussurra infine. «Ai Jedi non è concesso conoscere la propria anima gemella… noi non potremo mai vedere i colori. È uno dei più grandi sacrifici che dobbiamo compiere per poter camminare nella luce della Forza, ma è necessario.»
 «Ma… perché?» mugola Anakin. Sembra quasi sul punto di piangere, e Obi-Wan non chiederebbe niente di meglio di poterlo abbracciare e dirgli che non è vero, che la sua mamma aveva ragione e che il suo sogno si sarebbe avverato… ma non può.
 «Perché trovare l’anima gemella comporterebbe sicuramente l’attaccamento ad essa, che a sua volta aprirebbe la strada al lato oscuro» gli spiega invece, serio e distaccato come un bravo maestro deve essere in questi casi.
Col risultato che Anakin lo guarda come se fosse la persona orribile che in questo momento sente di essere, poi stringe le labbra e abbassa la testa.
 Obi-Wan sospira e volge lo sguardo altrove, rispettando il suo silenzio e fingendo di non sentirlo tirare su col naso.

 «Maestro?»
 È quasi imbarazzante il sollievo che prova quando Anakin torna a rivolgergli la parola dopo essersi chiuso in un ostinato mutismo per parecchi minuti.
 «Sì, Anakin?» gli chiede con un sorriso, voltandosi verso di lui.
 Anakin ha ancora gli occhi lucidi e un po’ arrossati, ma almeno non lo guarda più come se fosse lui la causa di tutti i suoi mali.
 «Neppure tu vedi i colori?»
 «No, neppure io. Te l’ho detto, nessun Jedi li vede.»
 «E non ti mancano?»
 Lo sguardo di Anakin è genuinamente curioso e privo di qualsiasi malizia, e Obi-Wan decide d’istinto di essere del tutto sincero con lui. In fondo glielo deve.
 «Non può mancarti qualcosa che non hai mai avuto» risponde semplicemente, un sorriso amaro ad increspargli appena le labbra.
 Il bambino annuisce tutto serio e si volta di nuovo verso l’orizzonte, ma quando si sposta sulla panchina per avvicinarsi a lui Obi-Wan se lo stringe contro con un braccio, confortandolo come può. E al diavolo il protocollo.

 «Ma cosa succede se la riconosco per sbaglio?» gli chiede Anakin all’improvviso, mentre stanno aspettando il loro turno per cenare.
 «Se riconosci cosa?»
 «L’anima gemella!» ribatte come se fosse ovvio. «Cosa succede se anche se non voglio un giorno la riconosco e vedo i colori? Non posso più essere un Jedi?»
 Quella domanda innocente è così in contrasto con l’imbarazzo che Obi-Wan sente crescergli dentro che la scena forse sarebbe quasi comica vista dall’esterno.
Di sicuro attira qualche sorrisetto divertito degli adulti che li hanno sentiti.
 «Non… non si può riconoscerla “per sbaglio”, Ani. Bisognerebbe… fare cose molto specifiche, che si fanno solo se si vogliono fare davvero, e che i Jedi non devono fare» risponde come può, sperando sentitamente che possa bastare. «Quindi non devi preoccuparti per questo, va bene?»
 Anakin però lo guarda confuso, e in tutta onestà Obi-Wan non se la sente di dargli torto.
Come si fa a spiegare un argomento del genere a un bambino di nove anni senza scendere in dettagli terribilmente inadeguati alla sua età?
 «Quali cose?»
Appunto.
 Obi-Wan sospira e si massaggia il collo, poi si volta di nuovo verso il suo Padawan.
 «Senti, Anakin, è un discorso complicato e questo non è né il momento né il luogo per affrontarlo… ne riparleremo tra qualche anno, se vorrai.»
 Anakin lo guarda corrucciato e Obi-Wan si sente un po’ in colpa, ma ha seriamente fatto del suo meglio per il momento e non può né vuole scendere più nello specifico con lui fino a che non sarà abbastanza grande per poterlo capire e accettare.
Senza contare che vorrebbe evitare di morire di imbarazzo, se possibile.
 «Quando sarò Jedi?» gli chiede Anakin, dopo averci pensato un po’ su.
 Obi-Wan sorride sollevato e gli scompiglia i capelli.
 «Sì, mi sembra perfetto.»



   
 
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