Anime & Manga > Captain Tsubasa
Ricorda la storia  |      
Autore: Candy CBHP    04/07/2020    1 recensioni
Signori, signore, ragazzi e ragazze dimenticatevi della tifosa della Nankatsu perchè qui è tutto diverso.
SOLO i calciatori si conoscono, e due managers, una per il calcio, l'altra è conosciuta per un altro motivo.
Le altre si incontreranno per altri motivi... forse per un Articolo ESCLUSIVO!
*L'ho scritto per un'occasione speciale! ^^
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Grace (Machiko Machida), quasi tutti
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

ARTICOLO ESCLUSIVO 



"Si era deciso di fare, dopo la partita di fine campionato, una specie di rimpatriata tra i calciatori ed alcuni sponsor e pochi, pochissimi giornalisti. I più bravi. 

 

Yoshiko dopo aver ricevuto l’email di invito, sentendosi subito molto lusingata, andò ad informare subito Sanae, era la sua commercialista. Una volta era andata all’appuntamento previsto e per venti minuti buoni erano rimaste a chiacchierare e conoscersi. 

 

Aveva scoperto che era della sua stessa annata e coltivava una forte passione per i calciatori, subito aveva detto per il calcio!

 

Uscirono diverse volte ed adesso si poteva dire essere grandi amiche!

 

Soprattutto se l’estetista una volta la paga lei e una volta Sanae! 

 

Le aveva anche, segretamente, riferito che aveva preso una cotta, veramente profonda, per un calciatore: Tsubasa Ozora. 

 

Yoshiko aveva provato a spiegare che i calciatori non sono come li vedi in partita o nelle conferenze stampa o quelle poche occasioni in cui si fanno riprendere. 

Ma Sanae fermamente ripeteva che Tsubasa, anzi tutta la Nazionale, era diversa. Era speciale, diceva. 

 

Quella era l’occasione giusta per poterlo incontrare e parlarci dal vivo. 

 

La Nakazawa alle parole dell’amica rimase sorpresa. 

 

Dopo attimi di stupore, tenendo sempre gli occhi spalancati chiese

semplicemente - Quando?-

 

-Questa domenica! Devo decidere chi intervistare, quali domande fare e concentrarmi su quelle per estrapolare una gran articolo!- 

 

-Domenica? Questa?!? Oh mio Dio! Devo prepararmi!- e si agitò dirigendosi verso l’armadio.

 

-Ma oggi è giovedì… posso capire sabato… ma adesso?- chiese Yoshiko riprendendosi dal suo monologo. 

 

-Ma ti rendi conto?- chiese Sanae ignorando completamente l’amica. 

 

-Tsubasa Ozora! AHHHAHAHHH- e corse verso la giornalista in preda all’estasi abbracciandola forte. 

 

-Già… avviso anche Machiko eh?- 

-Ok!- e ritornò ad occuparsi del suo outfit.

 

-Comunque domani o oggi pomeriggio potremmo andare a fare shopping per trovare qualcosa di unico e carino!- propose Yoshiko sull’orlo della porta della camera da letto di Sanae. 

 

-Sì, chiedi a Machiko se viene con noi!- per poi sdraiarsi sul letto. 

 

-Sì, la chiamo e le dico di venire qui!- disse Yoshiko digitando il numero della migliore amica. 

 

Appena entrata a Machiko venne spiegato tutto per filo e per segno. 

 

Fu entusiasta all’idea. Non le interessava il calcio, però vedere la Nakazawa così felice, per Yoshiko poi sarebbe stata un'ottima possibilità. Anche se era una giornalista fantastica la sua busta paga era sempre inferiore a quella di alcuni suoi colleghi (uomini) che erano meno talentuosi di lei. E poi anche per se stessa sarebbe stata un’esperienza fantastica, insomma: conoscere la generazione d’oro dal vivo… cavolo!



 


 



-Yayoi ma come te lo devo dire che sto bene?- chiese Genzo esasperato ormai. 

 

-Mi hanno già fatto  tutte le visite possibili, ho bisogno di riposo e riabilitazione- disse accompagnando l’esclamazione ad uno sguardo scocciato e con un gesto delle mani. 

 

-Genzo lo sai che Yayoi è fatta così- rispose divertito Jun. 

 

Wakabayashi assottigliò gli occhi - Di alla tua ragazza, nonchè nostra infermiera, di smettere di guardarmi la spalla, è lussata PUNTO basta… ti prego Aoba-

 

La Nazionale intera scoppiò a ridere. 

 

-E piantatela… volevo solo assicurarmi delle sue condizioni…- sbuffò Yayoi allontanandosi da Genzo per poi andarsi a sedere sulle gambe di Jun. 

 

-Domenica chi c’è?- spuntò dal nulla Tsubasa.

 

-Noi, Yayoi, Yukari e altri giornalisti più gli sponsor- rispose semplicemente Jun. 

 

Yukari era la ragazza di Ryo. Si erano conosciuti a scuola. Yukari si era iscritta da poco e Ryo all'inizio le fece da "tutor" e man mano dell'anno si erano scoperti innamorati.

 

-L’avevo capito… ma che giornalisti?- 

 

-Ma che te frega? Ti chiedono qualcosa tu rispondi: Facile!- esclamò Ishizaki alquanto estenuato (addirittura)  prima di mordere il suo panino. 

 

-Ma lo dobbiamo fare per forza?- domandò imbronciato come un bambino Genzo.

 

-Sì, Genzo non cominciare per favore- rispose calmo Taro. 

 

-Uffa- 



 


 



Tutto il pomeriggio a girare negozi  e ancora non avevano trovato nulla! 

 

A Machiko non importava poi molto. Yoshiko avrebbe indossato una gonna grigia che arrivava poco sopra il ginocchio, aderente ed elegante. Una camicia bianca e sopra la giacca sempre grigia come il pezzo sotto. Delle calze chiare e le ballerine nere. 

 

Quella a cui importava molto invece era Sanae! 

 

Entrarono in un negozio carino e sobrio a prima vista. 

 

Abiti lunghi da sera da donna e anche da uomo. Poi vestiti più corti ma sempre seri ed eleganti. 

 

L’occhio di Machiko aveva puntato la sua attenzione sin da subito ad un abito che aveva adocchiato. 

 

Bianco, con dei semplici motivi colorati d’oro. A maniche a tra quarti. Attillato, con una scollatura abbastanza profonda a V. Molto corto però che rimaneva nelle sue priorità: elegante, semplice ed adesso che aveva trovato l’abito per lei poteva dire anche sexy. 

 

Sorrise soddisfatta. Prese l’attaccapanni su cui era appeso e portandolo con se avvisò le altre che lei sarebbe andata in camerino per provarlo. 

 

Le altre due la seguirono e l’aspettarono fuori. 

 

Uscì ancora più soddisfatta. 

 

Quell’abito le stava divinamente. Il seno prosperoso era messo in evidenza, così come le altre curve ben proporzionate. Con il tempo, che da quattordici anni a ventiquattro come ne aveva in quel momento ce n’era, aveva preso un po’ di peso. 

 

-Sei stupenda!- le sorrise Sanae.

 

-Ti sta bene- concordò Yoshiko annuendo.

 

-Grazie- disse flebile e timida Machiko. 

 

-Perfetto! Sanae manchi tu!- disse Yoshiko applaudendo mentre le tende del camerino si chiudevano così che Machiko si potesse rivestire con i suoi abiti. 

 

 

 

-Già… manco io- disse a bassa voce l’interessata un po’ malinconica e triste abbassando anche il capo. 

 

-Dai non ti preoccupare, troveremo qualcosa!- le sorrise Yoshiko toccandole un braccio con la mano. 

 

Nel tanto una ragazza era uscita dal camerino poco distante da quello dove c’era Machiko.

 

Sanae alzò lo sguardo e notò che un abito era stato provato ma non era piaciuto a quello sconosciuto che si era accorto dell’esistenza del vestito, evidentemente.

 

Non le dispiaceva. Rosso fuoco. Un corpetto stretto con la scollatura quadrata. La gonna era lunga, con un bel paio di tacchi si accostavano divinamente, leggermente ampia. 

 

D’istinto andò in camerino, chiuse la tenda si tolse la maglietta a maniche corte, gli shots e si mise l’abito. Stranamente era della sua misura. Era un po’ lungo ma avrebbe rimediato come aveva già pensato. 

 

Si mostrò alle due allegra -Come sto?- 

 

-Wow Sanae…- Yoshiko era senza parole. 

 

-Sei bellissima- osservò rapita Machiko. 

 

-Metto questo?- chiese incerta.

 

-Non ti piace?- replicò pronta la giornalista. 

 

-Che cosa non ti convince?- domandò la Machida. 

 

-Niente… mi piace!- sorrise Sanae. 

 

-Ok! Paghiamo!- propose Yoshiko. 

 

-E tu?- chiesero in coro la Nakazawa e la castana.

 

-Io lavoro, ricordatevelo…- disse seria.

 

-Ahhhh- 

 

Pagarono ed uscirono. 

 

-Le scarpe?- domandò appena fuori la Fujisawa. 

 

-Io a casa ho un paio di tacchi dodici in oro che stanno bene con il vestito!- sorrise Machiko. 

 

-Io a casa invece ho un paio di tacchi argentati decorati con diamanti…- spiegò Sanae. 

 

-Allora siamo a posto! Alla mattina venite da me, ci prepariamo insieme e poi possiamo andare!- Yoshiko. 

 

Le altre due si limitarono ad annuire. 

 

-Stasera che fate?- saltò su Sanae.

 

-Io devo occuparmi dei bambini dei miei vicini!- Machiko. 

 

-Ah...ma non ti sei stufata ancora di fare la babysitter?- sbottò Yoshiko.

 

-No, mi piace curarmi dei bambini- sorrise la Machida. 

 

-Se piace a te…- 

 

-E poi è come un allenamento per i bambini che avrò in futuro no?- 

 

-Pensi già di avere figli? Non sei neanche fidanzata!- se la rise Sanae.

 

-Vabbè… tu non ne vorresti un giorno?- Machiko si era leggermente infastidita dalla strafottenza di Sanae.

 

-Ehm… forse un giorno sì!- disse timidamente l’interessata facendo ritornare il sorriso a Machiko. 

 

-Allora io vado!- salutò Machiko. 

 

-Ciao!- 



 


 

 

Domenica era arrivata. 

 

Yoshiko preparava tutta la cartella per poter far bene il suo lavoro. 

 

Machiko si aggiustava i capelli che arrivavano poco sotto le spalle, e poi si mise orecchini totalmente in oro. 

 

Sanae faceva dal bagno alla camera mentre farfugliava qualcosa come “O mio Dio che agitazione” “O mio Dio il mio fegato è partito” etc…

 

Tutte e tre avevano optato per un trucco leggero. Un po’ di l'eyeliner, mascara, un rossetto rosa per Machiko, uno scuro tra il rosa e un leggero marrone per Sanae, e un semplice lucidalabbra per Yoshiko. 

 

-Andiamo?- chiese Yoshiko portandosi i capelli dietro le orecchie leggermente agitata. Quella era davvero una grande occasione per lei.

 

-No- gli occhi di Sanae si erano ingranditi notevolmente. 

 

Machiko scoppiò a ridere -Ma come non replicò.

 

-Sì, volevo dire sì!- 

 

-Perfetto!- 

 

Una ventina di minuti dopo erano davanti al centro. 

 

-Entriamo?- chiese Machiko.

 

-Certo!- sorrise Yoshiko.

 

Si avviarono ed entrarono nella grande stanza che era stata scelta per l'occasione. 

 

Appena arrivarono i calciatori Yoshiko era sparita. 

 

Machiko si avvicinò lesta al tavolo degli alcolici. Lì affianco c'era il buffet con tutto bel cibo, ma l'alcool l'attirava di più. Aveva un brutto ma bello rapporto con l'alcool. Non poteva vederlo che cominciava a berlo come se fosse acqua. 

 

Un bicchiere, due, tre ed era già rossa.

 

Genzo era al quanto scocciato da quell'incontro. Rispondeva svogliatamente ai giornalisti che gli chiedevano della Germania, gli allenamenti, come si trovava etc… 

 

Si avvicinò a Machiko e toccandole una spalla con la mano la fece sussultare. 

 

-Ehi- la salutò. 

 

-Ehm...salve!- ora non era rossa per il vino. 

 

-Ho notato che sei tutta sola…pensavo di tenerti compagnia- spiegò il ragazzo. 

 

-Ok, è un piacere...Machiko- e allungò la mano aspettando la stretta che subito dopo arrivò.

 

-Genzo. Vieni, sediamoci là- indicando un tavolino con due sedie. 

 

Il resto della serata lo passarono conoscendosi e dandosi appuntamento per un'altra volta in un altro luogo.

 

Sanae aveva visto dov'era Tsubasa, ma non aveva avuto il coraggio di avvicinarsi.

 

Ozora vedendola così sola e triste si avvicinò. 

 

-Ciao, sono Tsubasa Ozora. Mi spiace vederti così giù di morale, dovrebbe essere un incontro per divertirsi anche!- 

 

-Io Sanae...Nakazawa. Sono una tua grande fan!- sorrise poi. 

 

-Ah sì? Sono onorato di avere una fan bella come te!- le spostò, facendole quasi una carezza, una ciocca di capelli dietro l'orecchio

 

-Gr..grazie! Ma qui sei tu il campione. Se vuoi...parlami un po' di te!- 

 

-Ok, vieni a sederti- la portò ad un tavolo e le accostò la sedia.

 

-Prego- accompagnando l'esclamazione ad un gesto Tsubasa le indicò di sedersi.

 

-Molto gentile- sussurò flebile la ragazza.

 

Tsubasa le raccontò di tutta la sua vita. 

 

-Adesso però parlami di te- la spronò.

 

-Ehm ho 24 anni come te. Sono una commercialista. La mia vita è semplice. Non c'è molto da dire- 



-Ho capito. Sei single?-

 

- Sì, te? Qualche avventura?-

 

Tsubasa scossa la testa più volte - No...però potremmo conoscerci!-

 

-Ahhh davvero? Vorresti uscire con me?- 

 

-Sì- 

 

Da quella volta ce ne furono molte altre. 

 

Poi ci fu il fidanzamento. Poi Sanae si trasferì con lui in Spagna. 

 

Il loro matrimonio stupendo. Tutti quelli della Nazionale, amici e parenti c'erano. Tutto perfetto. 

 

Poi il primo figlio: Nobu. Ed ora Hayate e Daibu." conclude zia Machiko. 

 

-Ma raccontaci anche delle altre uscite...e di quelle vacanze? Dai raccontaci di quelle zia- la prego. 



Aki e Akira, i due gemelli di zia Machiko e zio Genzo, mi danno man forte -Dai mamma- la supplicano.

 

-Dopo adesso andiamo a cenare- ci sorride zia.

 

-Ok- e andiamo in sala da pranzo dove mamma, papà e "Gli zii della Nazionale" ci aspettano. 




 


 

 

TITOLI DI CODA: Ciauu a tutti! Uh è passata un'era da quando ho pubblicato una storia (neanche 24h XD) *sarcastica*! Dico la verità: non mi sarei mai aspettata di dover pubblicare/aggiornare qualcosa in date vicine. Di solito aspetto un po’ di tempo per non dar fredda ai miei lettori e far con calma! Mi trovo meglio anche io! PERO’ oggi è il compleanno di CKS ! Uhhhhhhhhhh Auguri amica mia! T.V.B (che è ti voglio bene; certi potrebbero capire: Ti voglio bruciare! XD Ok, ritiro! XD) Approfitto dell’occasione per fare gli auguri al Kaiser: -Auguri Kaiser!-. 

 

Non doveva succedere ma è successo: da questa One ad agosto usciranno altri 4 capitoli che sono collegati… non abbiatene a male! Quindi tutte le domeniche di agosto (sono 5 quindi, FORSE, ci sarà un capitolo EXTRA) pubblicherò un capitolo! Spero che tutto vada per il meglio! XD Dove ci sarà un spiegazione migliore del presente, quindi “degli zii della Nazionale”!XD 

 

Ok, i miei TITOLI DI CODA si sono prolungati più del dovuto… AMEN! 

 

Spero con tutto il cuore che a CKS piaccia! Ma anche agli altri! ^^

 

Ad agosto con le pubblicazioni a presto per…. il resto! (XD) ^^

 

  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Captain Tsubasa / Vai alla pagina dell'autore: Candy CBHP