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Autore: Dopaxine    06/07/2020    0 recensioni
Edward Orien Seth Holmes figlio di Mycroft Holmes vuole vendicare la morte di quest'ultimo, ma per farlo avrà bisogno di affrontare se stesso, il passato, segreti e collaborare con uno più che sconosciuto zio: Sherlock Holmes.
Genere: Avventura, Mistero, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna, Het | Personaggi: Altro personaggio, John Watson, Mycroft Holmes, Nuovo personaggio, Sherlock Holmes
Note: AU | Avvertimenti: Tematiche delicate, Violenza
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Da quel giorno passarono due settimane, nelle quali Sherlock non faceva altro che ritrovarsi davanti ad un vicolo cieco: ogni strada non portava da nessuna parte. Ora, stava seguendo un'altra pista che sembrava più promettente. 

Dall'altra parte di Londra Orien, invece, stava avendo una conversazione in un magazzino abbandonato con un uomo molto pericoloso: MRH.

"Orien, Orien, Orien... Cosa ti avevo detto? Di certo non ti avevo detto di investigare sulla morte di tua madre! Ti avevo detto che ci pensava la mia divisione: gli Hades!" Sbraitò l'uomo seduto difronte al giovane.

"Quando a sedici anni mi hai reclutato nella tua divisione mi hai detto che mio padre aveva fatto ammazzare mia madre! Pretendo di sapere perché lui ha preso quella decisione; e in oltre voglio sapere perché ho dovuto dare io il segnale per uccidere mio padre! Avrà anche ucciso mia madre, ma non era un uomo così cattivo e di certo non era mio diritto ucciderlo." La voce di Orien si alzò di un'ottava.

"Ci stanno pensando i miei Hades, quindi ora vai a casa e aspetti mie notizie!" Disse l'uomo alzandosi dalla sedia.

"Le aspetto da ben dieci anni! Sto iniziando a perdere la pazienza." E con queste parole che echeggiavano nell'aria, Orien uscì dal magazzino.

Ore  dopo Orien andò al 221B per accertarsi che suo zio avesse dei fatto progressi con le sue ricerche. Lo trovò seduto al tavolo del salotto, davanti al suo computer con un'espressione di confusione e stupore sul volto.

"Ciao Orien. Siediti." disse il detective senza distogliere lo sguardo dal computer.

"Ciao Sherlock. Dimmi, hai trovato qualcosa?" chiese sedendosi sul divano.

"Sì. Hades ti dice niente?" mentre le parole gli uscivano dalla bocca i suoi occhi azzurri si spostarono e si incastrarono  negli occhi nocciola del nipote: lo stava analizzando.

Cercando di non far tremare la sua voce e di mantenere un'espressione stoica il giovane disse: "No, perché? C'entrano con la morte dei miei genitori?"

"Può essere." Lo sguardo glaciale di Sherlock non si spostò di un millimetro mentre rispose. Quella era una mezza bugia, Sherlock sapeva che gli Hades avevano ucciso suo fratello e sua moglie, ma non aveva ancora scoperto chi diamine fosse MRH, e non poteva rischiare di divulgare ulteriori informazioni. 

Purtroppo non poteva fidarsi di suo nipote: nei suoi occhi poteva scorgere sempre una luce scura... che non rappresentava vendetta, ma qualcosa di molto più intricato e profondo e, in un certo senso, questo destabilizzava Sherlock.

"Quindi abbiamo solo questa pista? Non sarebbe meglio cercarne altre?" disse Orien cercando di non lasciar trasparire nessuna emozione. Mossa sbagliata! Sherlock ora aveva capito che suo nipote aveva a che fare con gli Hades, ma non sapeva fino a che punto fosse coinvolto. 

"Certo, hai ragione." Doveva giocare questa partita da solo, forse avrebbe chiesto aiuto a John.

"Bene, quando trovi qualcos'altro chiamami." E con queste parole Orien se ne andò.

Sherlock prese in mano il cellulare, digitò il numero di John e gli disse di recarsi immediatamente al 221b.

"Eccomi Sherlock. Trovato niente?" Disse John con poco fiato: aveva sicuramente corso. Constatò il detective.

"Sì John, mio nipote c'entra con la morte dei suoi genitori. Ti ho parlato degli Hades, vero?"

"Certo" rispose il medico sedendosi sulla sua poltrona.

"Bene, mio nipote ha a che fare con loro e tu devi aiutarmi a scoprire e a capire il perché del suo coinvolgimento."

"Diamine! Orien? Negli Hades? Non ci posso credere!" disse il medico con un'espressione di sgomento. Lasciò passare qualche minuto. Gli occhi erano irrequieti, continuavano a muoversi come se stessero cercando qualcosa all'interno della stanza. Senza sosta. John di abbandonò a un sonoro sospiro. "Comunque... sì, ti aiuterò." E questa volta il viso del medico era pieno di determinazione.

"Grazie John. Ora prendi il cappotto, andiamo ad investigare!"

John fece come gli era stato detto e in pochi minuti i due colleghi si ritrovarono all'uscita dell'appartamento.

"Sherlock, cosa succede?" disse leggermente preoccupata la signora Hudson, intenta a raggiungere i due uomini.

"Signora Hudson, il gioco è incominciato!" E con questo i due amici uscirono dal famoso 221B di Baker Street.

   
 
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