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Autore: _Selenophile_    07/07/2020    1 recensioni
[erkenci kus]
[erkenci kus]Una ragazza dagli occhi ambra,Serena Monteforti,dopo un anno e mezzo a Londra,decide di ritornare nel paese universitario dove tutto è cominciato per affrontare i suoi demoni e riprendere in mano la sua vita.
Profondamente cambiata dal suo passato e da quello che è successo, non sa che è in arrivo per lei una sferzata di vita, totalmente inaspettata in un periodo come quello,in cui tutto era assopito e,quasi,dimenticato.
Un gruppo di ragazzi come tanti, che ha sogni,speranze, che lotta per emergere e per rimanere a galla. Un gruppo di ragazzi un po'strani e svampiti,che partorisce idee.
E un'idea,buttata lì un giorno di Ottobre, tra un aperitivo e una sigaretta.
Tutto questo causerà una tempesta violenta, dirompente e perfetta, da cui tutti usciranno diversi,cambiati.
Perchè un aquilone si alza solo con il vento contrario.
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Alla fine,nella busta gialla c’erano gli inviti per una festa in onore dei finalisti che si sarebbe tenuta il fine settimana successivo fuori Roma.Avremmo alloggiato in un hotel a spese della Warner Music,Universal e della Sony. Questo progetto cominciava a piacermi.
Mi accesi la sigaretta e passai l’accendino a Elisa.«Ma perché è tanto incarognito il tuo ragazzo?».
Eravamo fermi nell’area di servizio per fare colazione.«Ha saputo che alla festa domani ci saranno Melissa e Tatiana,accompagnate rispettivamente da Lorenzo e Stefano.».
«Minchia!Sempre in mezzo ai coglioni quei quattro!»,sbuffò Sofia.
«Signora contessa,la carrozza la sta aspettando sul retro!»,scherzò Mercorelli;poi si girò verso di me,«Che vengono a fare?».
«ll papà di Lorenzo è l’amministratore delegato della DDMN Recordings,etichetta controllata dalla Sony.»,spiegò Daniele,«Il concorso è organizzato dalla collaborazione delle tre più grandi major dell’industria musicale.»,prese fiato,«Quindi sono presenti anche tutti gli amministratori delegati di ogni etichetta controllata da queste tre;impresari,manager…».
«Ci sarà una marea di gente!»,trasecolò Mercorelli.
«Esatto!»,Andrea si intromise nel discorso,«Dovrò avere abbastanza pazienza,o combinerò un macello se quel bastardo sfiora Serena anche solo con il respiro!»,continuò avviandosi alla macchina.
Camilla fece una smorfia.«Che Dio ce la mandi buona!».
 
Stavo tornando dalla sala dove gli organizzatori avevano messo a disposizione un team di parrucchieri e truccatori per noi ragazze,mentre chiacchieravo con i ragazzi conosciuti la sera precedente. La mia tenuta sportiva strideva molto con le mie onde morbide e il mio trucco.
Noi finalisti e rispettivi accompagnatori alloggiavamo tutti nello stesso hotel.In finale eravamo arrivati in dieci tra gruppi e solisti,con altrettanti generi diversi;quindi,almeno per adesso,la competizione non esisteva.
«Vieni a fare aperitivo con noi?», mi propose Tiziano, il chitarrista di un gruppo indie pop.
«Ma figurati se viene a fare aperitivo con noi!»,Massi,il cui vero nome era Massimiliano,era invece il cantante di un gruppo metal.A me metteva un po’d’ansia con quella cresta e i dilatatori su entrambe le orecchie.
«E perché?!Che male c’è,scusa?»,i due provenivano dallo stesso paese dell’entroterra lombardo,per questo avevano una certa confidenza.
«Ma lei ha il fidanzato che l’aspetta in camera..»,ammiccò nella mia direzione,«..deve riscaldarsi!».
«Massi!»,lo rimproverai.La sera prima mi avevano messo totalmente a mio agio,per cui sembrava che avessi a che fare con loro da sempre.
Tiziano scosse la testa e si aggiustò il ciuffo nero.«Eh,beata gioventù!».
«Puoi dirlo forte,amico!».
Risi e salutai i due.«Miraccomando lo smoking!»,ricordai ai due ragazzi.
«Macchè!Io semplice jeans e camicia nera.Non ci tengo a sembrare un maggiordomo!»,mi rimbrottò Massi.
Tiziano lo spinse via,ridendo e dandoci appuntamento per quella sera.
 
Entrai in camera.«Andrea?!».
«Sono qui!».Lo trovai davanti allo specchio ad aggiustarsi i polsini della camicia.
Mi avvicinai e lo aiutai,sentivo il suo sguardo indagatore su di me ma non avevo il coraggio di alzare il viso.
Quindi ci pensò lui.«Sei agitata per l’esibizione,o per altro?».
Da quando Andrea mi aveva detto che avremmo dovuto esibirci con una canzone,ero tesa come una corda di violino.
«Un po’per tutto..»,ammisi piano,«..ma quello che mi preoccupa maggiormente sei tu.».
«Non capisco cosa tu voglia dire.»,mi soppesò con lo sguardo.
Gli lanciai uno sguardo e lui comprese:«Pensi che possa picchiare Stefano davanti a tutti?».
«Io non penso niente.Però conosco benissimo i tuoi scatti rabbiosi..»,lo guardai contrita,«..ultimamente ti sei fissato con il fatto che mi gira intorno.».
«Fissato?!»,alzò le sopracciglia,puntandosi il pollice al petto,«Io mi sarei fissato?!Quindi per te la mia è solo un’idea senza fondamento?!».
«Sì,Andrea. È un’idea senza fondamento,soprattutto alla luce di quello che abbiamo vissuto e di quello che abbiamo costruito.».
«Serena,non cercare di farmi cambiare idea.Io non parlo senza essere sicuro di qualcosa.».
«Il mio ex è una persona subdola..»,gli spiegai come se parlassi a un bambino,«..e si è capito che io sono il tuo punto debole.»,arrossii involontariamente,«Lui cercherà di provocarti,in modo più o meno evidente.».
Mi guardò sbigottito.«Quindi,oltre a essere paranoico,sarei anche senza controllo?!»,il suo tono era pericolosamente calmo.
Sbuffai dal naso e feci un respiro profondo.«Ti sto chiedendo solo di goderci questa serata serenamente.Sarà una serata importante per tutti noi..»,lo implorai con lo sguardo,«..mantieni la calma e non rispondere alle sue eventuali provocazioni.Non ti chiedo altro.».
Lui mi lanciò un lungo sguardo sincero,se solo avessi potuto leggere nella sua mente.«Per quanto riguarda l’esibizione..»,cominciò,«..sarò sotto il palco a fare il tifo per te,non ti lascerò sola.Per Stefano..»,mi passò le mani sulle braccia,«..ti prometto che non lascerò che la rabbia prenda il sopravvento.»,mi diede un bacio in fronte,rassicurandomi.
 
«Oddio!Come siete belle!».Camilla saltava e strillava per tutto il corridoio.Aveva indossato un bellissimo abito blu cobalto monospalla,con la scollatura a cuore e un vertiginoso spacco che metteva in evidenza  le gambe lunghe.
«Camilla,per favore!Il parrucchiere ha passato mezz’ora a farti quell’acconciatura!».L’abito lungo di Diafa era color corallo,con una scollatura da capogiro e anch’esso con uno spacco laterale. I capelli lisci lasciavano scoperto il viso,illuminato dagli orecchini lunghi di brillanti.
«Sofia!Ti vuoi sbrigare?!».Elisa bussava ripetutamente alla porta dell’interpellata;era fasciata in un abito oro che scendeva lungo fino ai piedi;il tessuto morbido e raccolto lasciava scoperta la schiena ambrata,messa in risalto dai capelli raccolti;gli accessori sul bronzo e le labbra lucide la facevano brillare.
«Eccomi!Eccomi!»,la mia amica spalancò la porta,«Ammazza che fighe!». Anche Sofia stava molto bene con un vestito cipria plissettato con la scollatura a barca e le maniche lunghe. Lo chignon ordinato e lo smockey eyes le davano un aspetto elegante e sofisticato.
«Dai!Dai!Facciamoci un selfie.».
«Ma quale selfie?!Siamo in ritardo!»,rimproverai Camilla,ma senza successo.
 
Raggiungemmo i ragazzi al bar dell’hotel,dove stavano facendo aperitivo.Al nostro arrivo si girarono tutti i presenti ed ebbi la sensazione di essere al mercato della carne.
Andrea si staccò dal bancone e mi venne incontro,fino a sovrastarmi.Percorse tutta la mia figura e mi sentii avvampare sotto il suo sguardo penetrante:il mio lungo vestito nero era un modello morbido a cattedrale,con una discreta gonna in tulle e con un corpetto impreziosito da perline;la fascia in raso nera mi stringeva la vita e faceva risaltare il seno messo in evidenza dalla scollatura.
«Sono senza parole.»,si complimentò.
Le mie guance si imporporarono e lo guardai imbarazzata.«Grazie..»,mi schiarii la voce,«..anche tu stai bene!».Lo smocking a lui calzava benissimo;la giacca era adornata con tre stelle rosse e uno stemma.Portava i suoi adorati accessori e un cravattino in pelle annodato.I capelli erano raccolti nel solito chignon curato.
Era bello con qualsiasi cosa si mettesse.

 
Il locale era estremamente lussuoso,adesso si spiegava il dress code che prevedeva l’abito lungo per le donne,e lo smocking per gli uomini.Delle scale illuminate portavano ad una sala immensa,con arredi in legno massello e marmo di carrara.I tavoli da aperitivo erano posizionati su delle pedane in marmo e circondati da poltroncine. I lampadari di cristallo riflettevano la luce rosa dei neon.
«Questo locale vale più di me!»,esclamò Sofia.
«Beh,non ci vuole tanto!»,rispose Victor scherzando,fasciato nel suo smoking nero senza papillon,ma con delle piccole catene che dal taschino si ricollegavano al bavero della giacca.La risposta della mia amica fu un gestaccio poco femminile.
«Ragazzi..»,Camilla ammonì i due,«..comportatevi bene!».
«Sembra di portare in gita dei bambini!»,Daniele alzò gli occhi al cielo,sistemandosi la cravatta lucida,come il panciotto dello smoking blu notte.
«Qualcosa mi dice che si ricorderanno di noi per le numerose figure di merda.».
 
La serata stava procedendo,non c’erano stati intoppi particolari.Anche Andrea era riuscito a trattenersi di fronte ai prevedibili atteggiamenti irritanti del mio ex,limitandosi a guardarlo torvo e a sbuffare.
Avevamo appena finito di esibirci;era bastato un solo sguardo da parte del mio uomo per rasserenarmi.
«Bravissimi!»,si complimentò Diafa mentre allacciava il papillon di Mercorelli. Stranamente,per quella serata il mio amico aveva preferito tenersi sul classico,indossando un semplice smoking color petrolio.
«Davvero?!Avevo seriamente paura che il sudore mi facesse scivolare le bacchette di mano!».
«..con la speranza che avrebbero colpito la ragazza con gli occhiali che ti sta mangiando con gli occhi!»,borbottò Sofia.
«Ma guardalo!»,rise Elisa,«Me pari un gangster!».
Anche Joan aveva puntato per il classico smoking nero lucido,ma il ciuffo gellato e l’anello nero gli donavano effettivamente un’ammaliante aria pericolosa.
Andrea mi abbracciò da dietro e mi donò un bacio sulla tempia.«Sei stata brava come sempre,bimba!».
Mi girai e gli poggiai le mani sul bavero,lasciando perdere gli altri che battibeccavano.«Tremavo come una foglia!».
«Ah sì?!Non sembrava!».
Intrecciammo i nostri sguardi in un discorso silenzioso e intenso,mentre ci regalavamo sorrisi timidi,finchè Camilla ci interruppe:«Andiamo al tavolo?».
Mentre camminavo abbracciata ad Andrea,Stefano attirò la mia attenzione:«Serena!Serena!».Mi fermai,costringendo il mio cavaliere a fare lo stesso.
Il ragazzo si avvicinò a noi,lanciando uno sguardo astioso in direzione del mio ragazzo.«Sei libera?Vorrei presentarti una persona!».Andrea si irrigidì immediatamente,mentre potevo chiaramente avvertire la sua rabbia che cominciava a salire.
«La nostra bellissima ugola d’oro!».
Mi girai in direzione della voce:un uomo non tanto alto e magro,con un accenno di barba e una spruzzata di grigio nei capelli, mi stava di fronte,sorridendo accattivante,era accompagnato da Lorenzo.
«Serena..»,Stefano mi sfiorò il braccio,«..lui è Eugenio Morrovalle,l’amministratore delegato della DDMN Recordings..».
«Ti prego,ragazzo..»,l’uomo fece un cenno in aria,«…per voi sono il padre di Lorenzo.».
«Oh..»,gli tesi la mano,«..piacere,io sono Serena Monteforti.»,lui me la strinse e poi si girò verso Andrea.
Strinse anche la sua mano.«Andrea Ricci,il suo ragazzo.».
«È anche il manager del gruppo!»,mi affrettai ad aggiungere.Andrea strinse la presa sul mio fianco,mentre mi fissava con gli occhi più bui di un precipizio.
Passammo parecchi minuti a chiacchierare,con l’amministratore delegato che elogiava le mie qualità canore e io che cercavo di porre l’attenzione sul fatto che facessi parte di un gruppo musicale e non fossi una cantante solista.
 
Finita quella conversazione molto imbarazzante,in cui Andrea si era limitato a stringere gli occhi e la presa sul mio fianco,ci dirigemmo al tavolo dagli altri.
«Che voleva da voi quel tipo?»,ci chiese Joan.
«È il papà di Lorenzo,voleva farci i complimenti.»,risposi bevendo un po’di champagne.
«A te ha fatto i complimenti.»,puntualizzò Andrea.
Mi girai verso di lui,sbattendo le palpebre.«Che cosa vorresti dire?!».
«Ti sei chiesta il motivo per il quale non si sia recato al tavolo?!»,strinse gli occhi.
«Non lo so,avrà avuto i suoi motivi…»,risposi ingenuamente.
«Ma tu guarda…».
Un lampo mi guizzò nella testa.«Cosa stai insinuando?Parla chiaro!».
Andrea sospirò rumorosamente.«È tutta la sera che lo sguardo di Stefano ti è addosso.Non fa altro che guardarti,e provocarmi.».
«Quello è il padre di Lorenzo,non di Stefano..».Gli altri nel frattempo si erano educatamente allontanati,lasciandoci con molta discrezione un momento di intimità,«..cosa c’entra il fatto che mi guardi?».
Vidi affiorare sulle sue labbra un sorriso irritato.«E caso strano il padre del migliore amico del tuo ex,ha voluto complimentarsi con te,no?».
Mi sentii come se mi avesse colpito.«..stai dicendo che non meritavo i suoi complimenti?»,sussurrai.
Mi si avvicinò.«Non essere stupida..»,cercò di allargare il colletto della camicia bianca,«..sto solo dicendo che c’è altro sotto.».
Mi gelai immediatamente.«..non pensavo fossi un complottista!»,quelle parole gliele sputai addosso.
I suoi occhi si accesero,mentre i nostri nervi tesi cominciarono a crescere,inglobandoci.«Non sono un complottista,sei tu che sei un’ingenua.».
Il ragazzo che mi stava davanti non era il mio fidanzato,ma un surrogato cattivo e maldisposto verso i sentimenti altrui.«Non ti riconosco più..»,bisbigliai.
«Quando mai mi hai conosciuto?».
Mi alzai dal tavolo,tremante di rabbia e con gli occhi lucidi.«Va bene,Andrea.».
 
Sorseggiavo il mio Margarita cercando di non piangere.In sala si moriva dal caldo,eppure sentivo un gelo che mi trapassava da parte a parte,facendomi tremare.
Quando mai mi hai conosciuto?
Volevo andarmene.Volevo andare a casa mia,sprofondare nella mia chitarra e suonare per sempre. Oppure prendermi una di quelle sbornie colossali al punto da strisciare per terra.
Pensavo all’ultimo periodo,mi era sembrato di vivere alienata da tutti.Pensavo di vivere in un castello,un grande castello di vetro. Attraverso cui io potevo vedere ciò che succedeva al di fuori,ma nessuno poteva intaccare la mia felicità.
«Non ti stai divertendo?»,Stefano mi guardava ammiccante dietro il suo calice di champagne.
«Per favore..non aggiungere altra benzina sul fuoco..»,gli risposi senza neanche guardarlo.
Lui si sedette nello sgabello accanto al mio.«Posso sedermi?».
«No.Non puoi..»,la voce di Andrea arrivò alle spalle,«..e comunque,l’hai già fatto.».
Era talmente teso che ebbi paura potesse spezzarsi da un momento all’altro,le mani strette a pugno lungo i fianchi.
Il mio ex mostrò un cipiglio strafottente:«E tu chi sei per parlarmi in questo modo?».
«Stefano,non..».
«Adesso te lo mostro..»,Andrea lo afferrò per un braccio,«..vieni,vieni nell’atrio..»,lo tirò,portandolo fuori dalla sala.
Mi precipitai fuori con loro,più preoccupata per quello che avrebbe potuto fare il mio ragazzo che per altro.
«Che cosa vuoi da lei,eh?»,la voce era bassa ma il tono infuriato.
Stefano non si scompose minimamente.«Stavamo solo chiacchierando come due amici,qual è il tuo problema?».
«Sei un bugiardo!Di’la verità una volta per tutte!»,il mio ragazzo alzò la voce.
«Scusami?!»,il tono di Stefano ricordava un sibilo,«Come ti permetti di dire certe cose su di me?!».
«Devi lasciarla in pace.Non devi neanche avvicinarti!Non ti basta il male che tu le abbia già fatto?!».
«Andrea!»,cercai di placarlo ma senza riuscirci.
«Stai prendendo in giro Serena.Vuoi riavvicinarti  a lei per giocare di nuovo con i suoi sentimenti!».
Un guizzo comparve negli occhi scuri del ragazzo,si avvicinò a meno di un braccio di distanza.«Non hai nessun diritto per parlarmi così.»,gli alitò sul viso.
«Oh,invece sì..»,lo sguardo di Andrea era lava,«..dal momento che Serena è la mia ragazza.».
Il mio ex si girò verso di me.«Te lo sei scelto un po’geloso,eh?».
Andrea lo immobilizzò al muro con l’avambraccio,faceva talmente forza che sul viso dell’altro comparve una smorfia di dolore.
«Per favore..»,mi aggrappai alle sue braccia,cercando di calmarlo,«..Andrea lascialo,per favore!»,ero intimorita e spaventata,ma non potevo farmi da parte.
«Che sta succedendo?»,l’arrivo di Elisa e Victor fu provvidenziale.
Il mio amico riuscì a staccarlo,avevano la stessa altezza e lo stesso fisico scolpito,quindi per lui fu molto più facile.
Il mio ragazzo si avventò sull’altro,ma Victor lo placcò.«Calma,amico.»,Andrea cercò di scansarlo ma lui fu più veloce e gli portò il braccio dietro le spalle,immobilizzandolo.Era una furia,completamente ingestibile.
Io mi feci piccola piccola,non emisi un fiato,il cuore che batteva impazzito.
«Amico,calmati..»,Victor continuava a tenergli il braccio piegato dietro la spalla,«..non ha senso fare così..calmati.».
Arrivarono gli altri,insospettiti dalla nostra sparizione;videro Andrea immobilizzato da Victor,io con le spalle tremanti e Stefano che si aggiustava la cravatta con noncuranza:ci misero due secondi a capire la situazione.
«Tu!»,Daniele si rivolse al mio ex,«..vattene.».
Lui indugiava,continuando a sorridere,fu Joan a trascinarlo via malamente.
Victor lasciò andare Andrea,i corpi di entrambi tesi e pronti a scattare in qualsiasi momento.«Calma,fratello..».
«Ragazze…»,il mio amico continuò a dare direttive,«..tranquillizzate Serena,noi portiamo Andrea in giardino.».Vidi i miei amici scortarlo fuori,circondandolo come un carcerato pronto a fuggire.
«Serena..»,Elisa mi accarezzò la spalla,«..stai bene?!».
Guardai in quello sguardo miele così nitido e crollai.Scivolai sul pavimento,accasciandomi sulle ginocchia.I singhiozzi che prepotentemente mi scuotevano.
Nel castello di vetro,si era appena formata una crepa.
 
______________

Salve a tutti!

Ebbene sì!I problemi sono ufficialmente cominciati,come se fino ad ora avessero avuto un attimo di tranquillità ahahah

Vorrei dire solo una cosa sul capitolo:tenete bene a mente l'incontro con il signor Morrovalle,perchè sarà importante e Serena avrà a che fare con lui in un momento molto delicato;però non vi dico più nulla perchè altrimenti vi spoilero tutto e non mi sembra il caso ahah

Vi ho messo anche la foto dell'attore che presta il volto ad Andrea!Che devo fare,raga,a me fa morire ahahah

Spero di leggere il vostro parere,anche quello di qualche lettrice silenziosa.

A presto!
S.
   
 
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