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Autore: Eponine17    07/07/2020    0 recensioni
Prendete due persone totalmente diverse tra loro,provenienti da due mondi opposti..ovvero,Dakota:una studentessa universitaria squattrinata,a tratti immatura e, con la testa calda poi Taylor:una ragazza in carriera ricca,bella e noiosamente seria. Ecco,prendete queste due persone e,immaginate come,grazie ad una stravagante e assurda esperienza..saranno legate,indissolubilmente, l'una all'altra.
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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XXIII Capitolo - Dakota
 
<< Ok,Team Cersei o Team Deanerys? >> domando mentre stiamo passeggiando in direzione del negozietto di musica. Taylor mi guarda confusa.
<< Game of Thrones >>
<< Mai visto >> esclama scrollando le spalle. Resto letteralmente a bocca aperta.
<< Cosa? Non guardarmi così! Non ho il tempo di stare dietro a qualche telefilm >>. Scuoto la testa.
<< Allora che mi dici...tette o culo? >> domando maliziosamente. Taylor si ferma di botto.
<< DAKOTA >> sbotta guardandosi intorno. Non posso far altro che ridere di gusto.
<< Ooh andiamo,è una curiosità! Preferisci che ti chieda se sei attiva o passiva? >> incalzo alzando le sopracciglia.
<< Smettila >> sibila visibilmente imbarazzata. Ridacchio divertita ma decido di non esagerare.
<< Bene,siamo arrivate >> esclamo aprendo la porta del negozio.
<< Grazie a Dio >> la sento mormorare.
Sono trascorsi una ventina di minuti e non riesco a decidere qualche CD comprare...ugh,sono così combattuta! Mi guardo in giro in cerca della ragazza e, la vedo camminare lentamente tra gli strumenti musicali..non è sfuggito al mio sguardo,il palese interesse di Taylor su un pianoforte in bella mostra al centro della stanza. Mi avvicino a passo felpato e,in un attimo le sono accanto.
<< Suona per me... >> sussurro nel suo orecchio. Taylor rabbrividisce leggermente per poi scuotere la testa.
<< No,grazie >> borbotta allontanandosi da me.
<< Ti prego..solo una canzone. Solo una..pleaseeee >> piagnucolo facendo gli occhi dolci. La ragazza sembra parecchio combattuta e,non capisco perchè. Insomma,se sapessi suonare uno strumento qualsiasi,anche il triangolo,organizzerei concerti ogni minuto e in qualsiasi posto.
<< Solo una... >> mormora con indecisione.
<< Esatto,solo una. Piccola piccola... >> mi affretto a dire unendo le mani. Taylor fa un respiro profondo,si guarda attorno e poi si siede. Pensate se è una schiappa,sarebbe esilarante! I miei stupidi pensieri vengono interrotti dalle prime note della canzone. Sono totalmente rapita dalla figura davanti a me. Taylor sembra essere in un mondo tutto suo,il mio sguardo si incatena ai movimenti delle sue mani,veloci e delicati. Le dita scorrono con destrezza tra un tasto e un altro,il busto si muove leggermente quando la nota è più alta. I capelli seguono un movimento ondulatorio quasi come se un soffio di vento ci passasse attraverso. Ma la cosa che mi tiene lo sguardo incollato e il cuore in bilico..è il sorriso,appena accennato ma genuino,comparso sulle sue labbra. E’ uno spettacolo. Tutto. Più la guardo e più ho voglia di rivedere questa scena all’infinito. E’ come quando ti trovi davanti ad un quadro famosissimo,sei lì e resti a bocca aperta perchè finalmente hai la possibilità di vedere quello di cui tutti parlano e ne sei estasiata. Capisci il motivo di tanto scalpore,riesci a sentire tutte le emozioni che si mescolano tra loro in una tavolozza di sentimenti scintillanti. Ora,in questo preciso momento,Taylor è una bellissima opera d’arte. Mi accorgo che ha finito di suonare solo dopo aver sentito alcuni timidi applausi risuonare nella stanza. Vedo la ragazza completamente immobile,con le braccia lungo il corpo e lo sguardo perso,cosa le prende? Dopo alcuni secondi,alza la testa in direzione degli applausi e sfoggia un sorriso forzato per poi alzarsi di scatto.
<< Sei stata...wow,cioè..io non ho...dannazione,sei bravissima >> farfuglio completamente in estaasi. Taylor sventola la mano e assume un espressione seria,la sua espressione seria. Quella che le ho visto indossare già troppe volte.
<< Hai trovato quello che cercavi? Vorrei uscire da questo posto >> dice duramente. Corrugo la fronte.
<< Uhm certo,pago questi e...e...possiamo andare >>
<< Bene,ti aspetto fuori allora >> taglia corto per poi avviarsi a grandi passi verso l’uscita. Cosa diavolo è successo?
 
Taylor POV
 
Sapevo che avrei dovuto rifiutare. Sapevo che era una pessima idea ma,vedere Dakota supplicarmi..non so,mi ha fatto scattare un qualcosa e non ho saputo dirle di no. Ammetto che,una piccola parte di me,desiderava sfiorare ancora una volta i tasti di un pianoforte ma,come temevo,i ricordi sono riaffiorati subitaneamente e non sono riuscita a gestirli. Adesso siamo in macchina,volevo tornare a casa ma,Dakota ha insistito per pranzare fuori...dopotutto,oggi è la giornata del “si” e,non posso tirarmi indietro. Con la coda dell’occhio,vedo la ragazza guardare fuori dal finestrino,sembra assorta nei suoi pensieri e,probabilmente,sta cercando di capire cosa mi è preso poco fa. Mi dispiace aver reagito bruscamente,non era mia intenzione..in realtà,mi stavo divertendo! Ebbene si,lo ammetto..nonostante la sua fastidiosissima insistenza,la palese immaturità e la leggerezza quasi snervante di Dakota...ho trovato la sua compagnia,come definirla..liberatoria? Una sorta di ventata fresca. E adesso mi sento in colpa per aver rovinato il momento.
<< Ecco,è qui! Fermati più avanti che c’è un parcheggio libero >> la ragazza indica un posto davanti a me. Dopo aver parcheggiato,scendiamo dall’auto e mi ritrovo in una locanda spartana ma molto carina. Sembra un luogo a conduzione familiare e...c’è un enorme scritta che indica la “tradizionale cucina italiana”.
<< Questo posto cucina da Dio,credimi! Ma,ti prego..non dirlo a mia madre,potrebbe offendersi >> scherza Dakota mentre si accomoda ad un tavolino,non posso far altro che imitarla e sorriderle lievemente.
<< Buongiorno,sono Mark e sarò il vostro cameriere...questo è il menù! Vi lascio qualche minuto per decidere...sarò a vostra completa disposizione >> un ragazzo di bell’aspetto ci si para davanti e,con mio fastidio,non mi toglie gli occhi di dosso. Dopo che se ne è andato,inizio a leggere distrattamente il menù.
<< Qui fanno una lasagna da leccarsi i baffi..però ti avverto,le porzioni sono abbondanti >> esclama Dakota con ritrovato entusiasmo. Ridacchio internamente,questa ragazza ha un rapporto morboso con il cibo.
<< Sai cosa ti dico? Visto che mi sembri abbastanza uhm,esperta..perchè non ordini tu per me? >>
<< Davvero? Sicura sicura? >>
<< Assolutamente >>
<< Uscirai di qui rotolando >> mormora maliziosamente,non posso far altro che scuotere la testa sconsolata.
<< Bene,cosa posso portare a queste due bellissime ragazze? >> domanda il cameriere sempre tenendo gli occhi puntati su di me. Ugh,che fastidio! Quasi peggio di quelli che si siedono al tuo tavolo,manco fossimo amici e,prendono l’ordinazione. Odiosi.
<< Certo,allora..la mia bellissima moglie prende una porzione di lasagna, mentre io una carbonara...poi una porzione di parmigiana e delle polpette,va bene tesoro? >> esclama Dakota allungando la mano verso la mia. Mi mordo il labbro cercando di non ridere.
<< Va benissimo,tesoro >> dico sfoggiando un sorriso a 32 denti. Il cameriere resta momentaneamente imbambolato poi,annuisce velocemente e va via. La ragazza stacca la presa e ridacchia divertita.
<< Perchè lo hai fatto? >> chiedo incuriosita.
<< Sembrava volesse spogliarti con gli occhi...era alquanto insistente! Ho pensato che potesse darti fastidio.. >> mormora distogliendo lo sguardo.
<< Hai pensato bene...grazie! Però credo che adesso il suo orgoglio sia parecchio ferito >>. Dakota sogghigna diabolicamente.
<< Ops,quanto mi dispiace! Ah,ho sempre odiato questo tipo di cameriere >>
<< Anche io..invece tu? Che tipo di cameriera eri? >>
<< Quella un pò antipatica,sbrigativa ma sempre con un sorriso(falsissimo)stampato sul viso >>. Scoppio a ridere,si..me la immagino proprio!
<< Sono contenta che sono riuscita a farti ridere...pensavo di aver rovinato del tutto la nostra giornata >> sussurra imbarazzata.
<< Non hai rovinato niente.. >>
<< Già...mi dispiace se ho detto o fatto qualcosa che ti ha dato fastidio! >> incalza la ragazza e mi sento terribilmente in colpa. Le afferro la mano,da quando sono diventata così..fisica?
<< Non hai fatto niente di male,credimi Dakota! Sono io che...che mi sono fatta prendere dai ricordi >>, vedo la ragazza guardarmi incuriosita, << Ecco...erano anni che non suonavo. Smisi quando mia madre morì...sai,lei era la mia più grande fan...una volta che è andata via,ecco..non ho più trovato il senso di continuare! Questo fino a quando non conobbi Michelle..mi pregò così tanto di ricominciare..le piaceva tantissimo vedermi al pianoforte...quindi,questo.. >> concludo cercando di trattenere le lacrime. Vedo Dakota alzarsi e,come in una moviola,abbassarsi e lasciarmi un leggero bacio sulla guancia.
<< Grazie per avermelo detto..immagino quanto ti sia costato >> mormora a pochi centimetri dalla mia faccia. Mi sta sorridendo genuinamente e sento un calore pervadere il mio corpo.
<< Non ti chiederò più di suonare...tranquilla! Però,lasciamelo dire...sei meravigliosa! Insomma...sei bravissima,mi hai completamente rapita >> esclama tornando a sedersi. Sento le guance andare a fuoco.
<< Grazie.. >>. Per tutto. Per la comprensione,per il complimento e per non aver insistito.
Il pranzo passa velocemente, tra una battuta idiota di Dakota e una chiacchiera seria...adesso ci troviamo alla cassa. Dio,sono pienissima...ma era tutto delizioso,proprio come ha assicurato la ragazza. Noto il cameriere fissarci da qualche metro di distanza..imperterrito il ragazzo,eh?
<< Grazie,era tutto buonissimo! Andiamo? >> sento Dakota accanto a me,annuisco per poi seguire il suo sguardo. Puntato in quello del ragazzo. Restano a fissarsi alcuni secondi...sapete,come in quelle scene da film Western,dove ci sono i due pistoleri,uno di fronte all’altro..pronti a sparare. Poi,senza accorgermene,sento un braccio cingermi la vita e,una mano accarezzarmi il fianco. Mi si ferma il respiro quando riconosco il profumo di Dakota. Sentirla così vicina,sentire il suo corpo che emana un calore rassicurante,mi spinge ad avvicinarmi ancora di più a lei. Mi volto leggermente e le sorrido.
<< Andiamo a casa >> esclamo poi,mi avvicino al suo orecchio, << Sei davvero terribile. Ho appena visto il momento in cui gli si è spezzato il cuore >>. La ragazza si limita a ridere vittoriosa ed io mi lascio cullare dalla sua vicinanza.
Dakota ha deciso di lasciarmi lavorare un pò,ma non ho intenzione di buttarmi a capofitto nelle pratiche. Ho passato una bella giornata..sono di buon’umore e non ho voglia di stressarmi sul lavoro. Dopo un pò,la vedo spuntare nel salotto con il cellulare all’orecchio.
<< Non lo so,Amy! Vestiti come ti pare..non è mica una sfilata! Cosa? No,non puoi mettere quel vestito! Come perchè? Ti si vedono le tette! No,non ho niente contro le tue tette..lo so che sono perfette >> scoppio a ridere nel vedere Dakota così frustrata, << Dico solo che..forse eh,non è adatto per la serata! Se vuoi andare in uno Strip Club allora si..è perfetto! Ugh,no! Non dico così perchè sono gelosa delle tue tette,ti pare? Ascolta,questa conversazione sta diventando assurda..metti quello che ti pare e non fare tardi! Si,ok ok...a stasera >> conclude la telefonata con uno sbuffo.
<< Credo che Amy abbia delle belle tette >> esclamo divertita, Dakota mi fulmina con lo sguardo e,borbottando,va via dalla stanza.
  
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