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Autore: Biblioteca    09/07/2020    1 recensioni
Uno straniero incontra sul suo sentiero un essere umano (maschio? femmina? non si sa) che gli racconta la sua storia e la storia dell'odio che da anni divora la sua anima: l'odio per il genere umano, detto anche "misantropia"
(racconto in rima)
Genere: Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Perdonami se a te mi rivolgo, straniero
Che passi oggi sul mio sentiero
Ma davvero non so con chi parlare
La mia gente non mi vuole ascoltare
 
Ciò che ora ti voglio dire
Non sarà utile per il tuo avvenire
Ma comunque ti racconto una realtà
Non voglio più mentire, ecco la verità
 
La verità anche a me fa male
Perché ora so che non sono normale
So che all’inferno c’è posto
Per me che ho un cuore troppo tosto
 
Un cuore di pietra che per anni ho negato
Dietro un sorriso ho sempre celato
Ma ormai i tempi sono maturi
Per i misantropi dai cuori duri
 
La verità straniero, è che non riesco
A provare dispiacere per questo rovescio
Il rovescio del mondo attuale
Che la morte umana deve affrontare
 
Non chiedermi di dispiacermi
Per la scuola piena di scherni
Adesso sono chiuse le sue porte
La scuola ha avuto la sua sorte
 
Ci andavo tra i bambini e i ragazzi
Entravamo normali, uscivamo pazzi
C’era odio anche tra professori e bidelli
Mi dispiace, ma non erano tempi belli
 
Non provo pena per quelli che insultavano
Minacciavano, violentavano e inquinavano
Non solo la natura ma l’animo altrui
Credimi, straniero, erano tempi bui
 
Non ce la faccio a piangere pensando
Che l’economia malata sta collassando
Si parla tanto che cadremo in povertà
Ma eravamo già poveri, ecco la verità
 
Perché già non c’erano diritti per chi lavorava
Ed essi erano spinti a odiare chi lavoro non trovava
A vedere i disoccupati come pigri e mascalzoni
Solo nel mondo del crimine si cantavano altre canzoni
 
Nella competizione massacrante, ognuno distruggeva
Se stesso e l’altro, ogni cosa consumava e mordeva
Anche il sesso era diventato un banale prodotto
Ora che non è meno reperibile, in tutti qualcosa si è rotto
 
Non mi dispiace di vedere la natura
Che di questo mondo ha sempre avuto cura
Riprendersi ciò che le appartiene
Cacciando l’intruso infedele
 
Quell’intruso chiamato “essere umano”
Da sempre, come specie, tanti guai combiniamo
Per ripulire la coscienza ci raccontiamo storie belle
Credendoci gli unici a essere scesi dalle stelle
 
Ma siamo tutti parte di un universo enorme
Dove la vita ha infinite forme
Forme infinite di un infinito scenario
E la nostra non ha nulla di straordinario
 
Se fossimo stati inquilini migliori
Con Natura e Universo, i nostri genitori
Oggi forse staremmo tutti bene
Non dovremmo vivere tutte queste pene
 
Non mi dispiace di vedere l’odio crescente
Prima sempre taciuto, sebbene molto evidente
Ora tutti si dimostrano per i mostri che sono
Per loro la vita non è maledizione o dono
 
È solo un peso che devono consumare
Non hanno tempo di aspettare e ascoltare
L’altro tanto avrà sempre torto
Quindi è meglio vederlo morto
 
In fondo anch’io sono un po’ come loro
Che considero gli umani sterco e non oro
Ma io estendo a tutti questa mia opinione
La mia misantropia nasce da disperazione
 
Non amo l’uomo, non mi piace la mia specie
Ma mi piacerebbe camminare tra le sue macerie
Mi piacerebbe vedere il mondo liberato
Da un essere che non l’ha mai amato
 
C’è chi dice che il mondo è un’illusione
E chi lo sa, magari è vero hanno ragione
“Allora perché non levarci dalla vita? Non ammazzarci?
Se è tutto falso perché continuare a ingannarci?”
 
Questo dissi un tempo all’uomo saggio
Che incontrai in un caldo giorno di maggio
Nei suoi occhi vidi nascere l’orrore
Forse neanche lui credeva a questa versione
 
Non so che ne sia stato di quel vecchio
Tornando sul posto ho trovato solo il suo secchio
Forse alla fine è arrivato alla stessa mia conclusione
E andando verso il burrone, ha colto l’occasione
 
Però se tutto fosse illusione per davvero
Non voglio morire, non mi dispero
A parte le persone, mi piace tutto
Per questo, ora, non posso essere in lutto
 
Nemmeno per il saggio ho provato dolore
Nella sua dottrina c’era tutto, ma non l’amore
Anche se usava sempre quella parola
Di amare davvero non ne aveva mai dato prova
 
Ti sembro delirare straniero e non sbagli
La mia mente, probabilmente, è piena di abbagli
Dopotutto, se ci pensi, la parola misantropia
Fa e farà sempre rima con follia
 
Odiare la propria specie è folle
La tua mente diventa molle
Il tuo corpo ti rifiuta
La tua anima è sperduta
 
Il tuo cuore diventa duro come pietra
Nel cervello aleggia un’ombra tetra
Non condividi più nulla con i tuoi simili
Senti che i tuoi interessi non saranno mai affini
 
E quando vedi l’umanità soffrire
Ecco che all’improvviso ti senti rinvigorire
Dalla gioia pura ti fai invadere
Ogni volta che vedi un cadavere
 
Questa, straniero, è misantropia
Che l’animo ha ghermito come un’arpia
È facile sviluppare un tale sentimento
Bastano un libro di storia e qualche tormento
 
Anche per questo non riesco a provare pena
Per questa situazione che oggi va in scena
Se questo mondo è solo un teatro disfatto
La nostra tragedia non sarà l’ultimo atto
 
La Terra, senza di noi, comunque gira
Su di sé vita nuova sempre attira
Non siamo soli né qui né fuori
È così sin dagli albori
 
E a te straniero che altri umani cerchi
Che vuoi riposare i suoi arti stanchi
Ti dico di proseguire ancora un po’
Il tuo cammino io non fermerò
 
Ti ho detto che la mia gente non mi vuole ascoltare
La verità è che, semplicemente, non lo può fare
Nella mia città sono tutti morti e sepolti
Io sono l’ultimo di quegli stolti
 
Mi chiedo se l’odio per i vivi e il piacere dei morti
Abbia contribuito all’attuarsi delle loro sorti
Forse io che di misantropia sono colpevole
Ho avuto un ruolo in questo sterminio spiacevole
 
Il mio odio non è stato diverso dal loro
Solo più democratico e senza decoro
Sono come chi odia diversi e stranieri
Chi crede che solo i loro pensieri sono veri
 
E questo non fa che accresce la mia misantropia
Con questo sentimento crea una perfetta sintonia
Se in me non ci fosse tutta questa umanità
Non vivrei dentro questa ambiguità
 
Vai straniero riprendi il tuo viaggio
Questa storia prendila come un omaggio
La misantropia è una scomoda realtà
Ma ti dirà sempre la pura verità
  
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