Anime & Manga > Detective Conan
Ricorda la storia  |      
Autore: Shireith    09/07/2020    2 recensioni
(Shinichi) Per molto tempo, però, ai suoi occhi era stata solo Ai Haibara. Shiho Miyano, invece, era quella che aveva visto accasciarsi al suolo per colpa dei proiettili di Gin, quella che aveva quasi rischiato di morire su un treno – e Shinichi non l’avrebbe accettato, mai.
(Shiho) Ricordava ancora quel che aveva provato una volta scoperto che proprio Shinichi, tra tutti, aveva mentito su una questione a lei tanto cara. Avrebbe meritato di apprendere la verità da lui, non per mera coincidenza.
[Shinichi/Shiho | post Organizzazione | raccolta di drabble scritta per la #CoAiWeek2020 – anche se in ritardo]
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ai Haibara/Shiho Miyano, Hiroshi Agasa, Shinichi Kudo/Conan Edogawa | Coppie: Shiho Miyano/Shinichi Kudo
Note: Raccolta | Avvertimenti: Spoiler!
- Questa storia fa parte della serie 'CoAi Week(s)'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
In sette passi


#01. Tocco
 Un tocco – l’aveva appena sfiorata.
 Subito, Shiho indietreggiò, sfuggendo ai polpastrelli di Shinichi che tentavano di raggiungere il suo braccio e stabilire un contatto. Allacciò le braccia al seno, come a volersi schermire da qualcosa, e gli scoccò un’occhiata feroce. «Non ci provare, Kudo.»
 «Mi dispiace.»
 Lei serrò la mascella. Non sapeva se essere arrabbiata o delusa, se urlargli addosso o se riservargli il trattamento del silenzio. Urlare, certo, sarebbe stato liberatorio, ma non era da lei. «È tutto quello che hai da dire?» domandò invece.
 Shinichi non ribatté. La guardava affranto, forse sinceramente dispiaciuto, ma a lei non importava.
 Shiho schioccò la lingua. «Bene», disse, e se ne andò.
 
#02. Regalo
 Dopo un attimo di indecisione, Shiho accettò il pacco che le porgeva. Lo scartò senza guardarlo negli occhi, prestando fin troppa attenzione alla carta da regalo giallastra mentre la disfaceva, e ne estrasse un libro – l’argomento era sicuramente affine al suo campo, apprese leggendone il titolo. Almeno si era impegnato, Shinichi.
 Alzò lo sguardo e lo osservò in silenzio per qualche istante. Forse avrebbe dovuto sorridere, ma non le venne naturale farlo. Sentiva la rabbia viva come quando aveva scoperto le sue bugie. «Grazie», volle comunque dire, sollevando il libro che stringeva in una mano.
 Shinichi annuì, fiducioso, nel profondo, che quel grazie fosse l’inizio di qualcosa. «Buon compleanno, Miyano.»
 
#03. Parole
 Subaru Okiya era Shuichi Akai – Dai Moroboshi.
 Rye, il fidanzato di sua sorella.
 Rye, che quella stessa sorella l’aveva usata.
 L’aveva amata veramente, aveva sostenuto lui, e in realtà era sembrato sincero; Shiho, però, non voleva saperne. Né di lui, né di perdonare Shinichi. Le aveva mentito spudoratamente, ignorando i suoi sentimenti, il suo diritto alla verità.
Scusami, aveva detto. Avrei dovuto dirtelo, lo so, aveva proseguito. E anche lui era sembrato sincero. Ma, per Shiho, non c’era scusa che tenesse.
 Parole vacue – ecco che cos’erano.
 Le parole non servivano.
 Le parole non cancellavano il passato, né le menzogne della prima persona di cui, dopo tanto tempo, si era fidata.
 
#04. Ferita
 «Volevo solo proteggerti.»
 «È questo il problema, Kudo!» La sua veemenza stupì Shinichi stesso, che mai l’aveva vista lasciarsi travolgere tanto dalle emozioni. «Non ho bisogno di essere protetta. Non sono una bambina – e tu questo dovresti saperlo bene.»
 Non era una bambina, aveva ragione.
 Per molto tempo, però, ai suoi occhi era stata solo Ai Haibara. Shiho Miyano, invece, era quella che aveva visto accasciarsi al suolo per colpa dei proiettili di Gin, quella che aveva quasi rischiato di morire su un treno – e Shinichi non l’avrebbe accettato, mai.
 Aveva passato così tanto tempo ad assicurarsi che stesse bene, che alla fine ad averla ferita era stato proprio lui.
 
#05. Eroe
 Shiho era quasi incredula. Quel mi dispiace, il più sincero che gli avesse mai sentito pronunciare, l’aveva colpita come una freccia nel petto. Le scuse, già, da sole non bastavano; ecco perché Shinichi, questa volta, le aveva aperto il suo cuore, confessandole i molteplici perché delle sue bugie. Si era reso vulnerabile – e Shiho sapeva che non era facile, soprattutto per persone come loro.
 Lei rilassò le spalle. Dopo settimane che erano sembrate anni, si sentiva di nuovo vicina a Shinichi. «Capisco perché l’hai fatto», ammise, «ma devi smetterla di fare l’eroe: questa è la nostra battaglia, non la tua.»
Non fare l’eroe, Kudo, non serve – anche gli eroi perdono.
 
#06. Legame
 Ricordava ancora quel che aveva provato una volta scoperto che proprio Shinichi, tra tutti, aveva mentito su una questione a lei tanto cara. Avrebbe meritato di apprendere la verità da lui, non per mera coincidenza. Le sue colpe, però, le aveva ammesse, e lei doveva riconoscere che, nel momento in cui si era dimostrato più fragile, l’aveva compreso a fondo.
 Era un legame sincero, il loro, rafforzatosi nel tempo, difficoltà dopo difficoltà, e distruggerlo non era facile. Poteva perdonarlo – erano pur sempre adulti, no?
 «Questo lo chiami regalo? Io ci ho messo ore a scegliere il tuo!»
 «Io non ti ho mentito per mesi.»
 «L’anno prossimo ti regalo un calzino.»
 
#07. Universo alternativo
 «Un capace e famoso detective come te si abbassa a giocare a questi videogiochi?»
 Sbuffò. «È il regalo di Mitsuhiko e Genta. Almeno si sono impegnati, loro – a differenza di qualcun altro
 Senza che tale allusione la scalfisse, Shiho abbassò gli occhi sullo schermo. «E tu cosa sei, un vecchio in vestaglia?»
 «Un mago», puntualizzò. «Si tratta di un gioco ambientato in un mondo parallelo al nostro. Una sorta di universo alternativo.»
 «Fammi indovinare: hai scelto il mago perché il becchino non c’era.»
 Esibendo un finto sorriso, Shinichi le passò la console. «Vuoi giocare, per caso? La strega è disponibile.»
 Agasa, in disparte, sospirò – li preferiva quando litigavano, quei due. 
   
   
N.d.A. Questa storia – o meglio, raccolta di drabble – è stata scritta in occasione della CoAi Week 2020 indetta dai fan su Tumblr. Io, come una cretina, sono arrivata tardi – ma proprio nel senso che ho scoperto di questa cosa tipo, boh, due giorni fa? Dettagli. Meglio tardi che mai.
 È la prima volta che imposto una storia in modo simile; quello che mi sorprende di più è essere riuscita a scrivere sette drabble perfette – 110 parole l’una, stando al conteggio di Word.
 Sull’ultimo prompt, confesso di essermi riserbata una piccola “licenza poetica” (leggasi: l’ho reinterpretato per esigenze personali). No, scherzi a parte, il settimo prompt era “AU”. Io le adoro, le AU, scriverne una su Shiho e Shinichi non sarebbe affatto una cattiva idea, ma non mi piaceva dover separare i primi sei prompt dall’ultimo – o tutto o niente, mi sono detta. Quindi sì, l’ho reinterpretato a modo mio, senza effettivamente scrivere una AU come le conosciamo tutti, ma a dirla tutta penso che vada bene.
   
 
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Detective Conan / Vai alla pagina dell'autore: Shireith