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Autore: angelangel91angel    14/08/2009    0 recensioni
questo è un libro che sta scrivendo una mia amica su di noi, sul gruppo piccoli per sempre tra vent'anni...
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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capitolo 1

Apre la porta e d’un tratto si ritrova sommersa tra urla e baci. E’ a casa, se ne accorge subito. Con le buste della spesa ancora in mano, si dirige verso la cucina. Trova davanti a sé una tavola imbandita. Perplessa chiede:

“Ma cos’è successo?”.

Li davanti , con un sorriso sulle labbra, i suoi bambini e suo marito.

“Amore per impegnare il tempo abbiamo voluto preparare una cena. Non puoi più far sforzi! Hai una gravidanza al 7 mese. Insomma devi prenderti anche un’aspettativa al lavoro, lasciare per un po’ l’università, non sforzarti molto.”

E sa che la sua famiglia, nonostante tutto, le è sempre stata vicina! E ora più che mai è li che la stringe forte e le chiede di assaggiare i loro piatti.

“Mamma guarda io ho messo i bicchieri.”

“Mamma io invece ho cucinato la pasta insieme a papà.”

Li guarda e capisce che tutta la sua felicità è li, intorno a quel tavolo. I suoi tre figli, suo marito, e dentro sé senti una vita muoversi come per farle capire che tra poco li ci sarà anche lei, per rendere la sua esistenza ancora più bella… e perché no, anche un po’ più faticosa!

“Bambini adesso a letto. Domani c’è scuola. A lavare i denti.

Giada prendi tuo fratello e portalo nella culla, gia sta dormendo!”

Andrea si avvicina e l’abbraccia. Poi dice:

“Sai sei una mamma fantastica, questi bambini sono venuti su proprio bene grazie a te.”

“Grazie a noi. Tu sei il padre e.. Il merito è anche tuo!”

Un bacio veloce. Desiderato. Nascosto. Un bacio che ti fa sentire tutto il suo calore, il suo affetto, il suo amore. Un bacio che aspetti ogni momento della giornata, anche quando sei a lavoro. Un bacio lento. Un bacio.. Interrotto dalle urla del piccolo Fabio.

“Vado a vedere cos’è successo. Scusami amore!”

Intanto in un’altra casa. Alla stessa ora. Un’altra famiglia.

“Mario hai preparato il letto ai bambini? Hai fatto fare i compiti a Guido?”

“No guarda c’è stata una tubatura rotta, una lampadina fulminata. Poi ho dovuto riparare la lavatrice, non andava bene. Me l’avevi detto tu no?”

Mentre lui parlava, la moglie lo guardava dalla soglia della porta del soggiorno. Lui stravaccato sul divano, con una sigaretta e una birra, guardava tranquillamente la partita alla tv.

“Insomma Mario. Io ho un lavoro, porto avanti una famiglia. Tu stai sempre gettato insieme ai tuoi amici, e per una volta che ti chiedo di badare ai tuoi figli, inventi scuse??”

“Ma…Amore…E’ la verità!”. Non ha nemmeno il tempo di finire di parlare, quando si sente un rumoroso schiaffo. Carla non è molto convinta di ciò che le ha raccontato il marito. E’ una storia che si ripete ogni giorno. Lei sa a cosa credere e a cosa no!

“Ora guardati pure la tua partita. E continua a stare sul divano. Stanotte dormi qui.” E mentre va via le scende una lacrima che le solca in viso. Che le bagna la guancia. Che le forma una linea. Arriva sulle labbra. Passa la manica del maglione. L’asciuga ed entra nella camera dei figli.

“Mamma!!” dice la piccola Giorgia “mi racconti una storia come facevi ogni sera?

E’ da tanto che non me ne leggi più una!”

E Carla guarda la bambina con occhi che brillano e le dice:

“Amore della mamma…Le favole non esistono. I principi, le principesse, i draghi, le streghe, le fate. Nulla di questo è vero. Stai diventando grande e devi capire che quel libro li è solo fantasia di qualche autore.”

“Ma mamma allora sei bugiarda? Le favole le raccontavi non le leggevi!”

Vede negli occhi della figlia i suoi sogni infrangersi contro qualcosa di molto più forte. Scoppia a piangere. Carla la prende in braccio e dice:

“Vuoi  che te ne racconti comunque una?”

In quel momento entra Guido. Si gira verso la mamma e con aria molto triste dice:

“Mamma ho sentito prima con papà cos’è successo. Ci sono qui io non devi preoccuparti.

I compiti oggi li ho fatti da solo. Però non arrabbiatevi più!”

E dopo aver stretto forte a se i suoi angioletti, aver dato loro la buonanotte e rimboccato le coperte, Carla va a letto.

In una notte come tante altre ci sono pensieri che ti invadono sempre più la mente. Hai dei figli adorabili ed è questo che ti rende più felice.

“Perché stai male??” si chiede Carla! Di domande ce ne sono a miliardi ma, di risposte nessuna. E’ tardi altrimenti già avrebbe alzato la cornetta e chiamato alla sua amica!

Tra pensieri negativi e positivi si addormenta. Intanto fuori da una calma apparente, scoppia un forte temporale.

  
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