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Autore: Heartofmyangel    11/07/2020    0 recensioni
Lei Crystal Smith una normale studentessa di 18 anni,incontrerà a scuola il suo amore,il suo professore di Geografia....tra i due ci saranno sguardi accesi,confessioni,parole non dette e un segreto che li terrà uniti per sempre.
Lui Bryan O'Connel professore di 30 anni,quest'anno inizierà a lavorare nella scuola in cui va Crystal e sarà il suo professore,lui ha molti scheletri nell'armadio....
Riusciranno a stare insieme?Anche se lui è molto più grande di lei?Quali segreti nasconderanno?
Genere: Drammatico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
Capitoli:
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Crystal "Perché sono tuo padre" sono le parole che negli ultimi minuti rimbalzano nella mia mente, senza darmi tregua. Sono rimasta paralizzata a quelle parole, all'inizio pensavo stesse scherzando, ma vedendo entrambi i visi, quello di mia madre e quello del preside, seri più che mai, non posso far altro che credere a ciò. "Io ho già un padre, non so se sia degno di avere attribuito questo nome però si, è mio padre, quindi non capisco lei cosa sta insinuando" dico con un tono di voce apparentemente calmo, ma in realtà sono abbastanza tesa. "Credo sia il momento di dirle la verità, Peter" afferma mia madre, rivolgendosi all'uomo che, con quelle parole, mi ha lasciata completamente spiazzata. Nella mia mente cominciano a scorrere tanti, tantissimi flashback della mia vita, in cui era presente mio padre, se ancora così posso chiamarlo, e guardando il preside Rollins, vado nella confusione assoluta. "Crystal, ecco, ci sono delle cose che tua madre non ti ha mai detto, ma che adesso..." -fa per dire il signor Rollins, ma mia madre lo interrompe- "Credo sia meglio che parli io con mia figlia, fidati". Poi, si gira verso di me rivolgendomi la sua attenzione. I suoi grandi occhi azzurri mi scrutano dalla testa ai piedi, mentre le sue mani toccano nervosamente qualche ciocca dei suoi capelli. Conosco bene questo atteggiamento, in genere lo assume quando è abbastanza agitata e non sa come confessare qualcosa. "Quando ti decidi a parlare? Sai, tra poco sorge di nuovo il sole!" esclamo io con un pizzico di ironia nelle mie parole. "Hai ragione. Ecco... il signor Rollins non ha torto, ha detto la pura verità... il tuo vero padre è lui, Crystal" dice lei, per poi sospirare e continuare il suo discorso. "Quando ho scoperto di aspettarti, Crystal, io mi ero da poco lasciata con il signor Rollins dopo qualche mese di fidanzamento, e in quel periodo ero fidanzata con un ragazzo, obbligata dai miei genitori. Quel ragazzo è quell'uomo che tu hai sempre creduto fosse tuo padre, un ragazzo benestante e figlio di amici di famiglia. Eravamo ad un mese dal matrimonio, quindi ho preferito far credere che tu fossi sua figlia piuttosto che figlia di Rollins, sennò sai che guaio con i miei genitori e la famiglia del mio fidanzato! Ma il motivo non era solo questo, Rollins era sposato quindi non poteva ammettere di aver tradito sua moglie con una sua studentessa, tanto meno di averla messa incinta." queste parole mi hanno spezzato il cuore in mille pezzi e per un attimo ho pensato di non riuscire ad ascoltare nemmeno un'altra parola di quel racconto abbastanza strano. Però, al tempo stesso, l'altra parte di me, abbastanza curiosa, mi dice di continuare ad ascoltare tutto, per poi commentare alla fine. "Posso continuare, Crystal?" domanda mia madre rivolgendosi a me, con le lacrime agli occhi, e io le annuisco. Beh, si, il mio lato curioso prevale su tutto. "Quando ho fatto la prima ecografia, beh... io non ho scoperto di aspettare un bambino... io ho scoperto di aspettarne due" Spalanco gli occhi all'ultima frase, non riuscendo a credere che io abbia un/a fratello/sorella gemello/a. Ad ogni informazione che il mio cervello riceve, quest'ultimo va in tilt ed è come tutto ciò che sapevo finora sulla mia famiglia fossero soltanto menzogne. Anzi, sono menzogne. "E dov'è?" chiedo impulsivamente, alzando involontariamente il tono della voce. "È cresciuta con me e mia moglie" afferma il signor Rollins, continuando a masticare la sua chewngam, che aveva messo in bocca forse per il troppo nervosismo "Non ci sto capendo più nulla!" esclamo stufa "Lasciami spiegare, te ne prego." mi chiede mia madre. Io annuisco e lei continua a raccontare. "Charlotte, la tua gemella, così come d'accordo, alla nascita la portammo in orfanotrofio per poi essere adottata da Peter, dato che sua moglie non poteva avere figli. Così io ho cresciuto te, Crystal, e vedevo Charlotte solamente attraverso qualche foto che mi faceva vedere Peter quando ci incontravamo. Un giorno, però, sua moglie scoprì che ci vedevamo di nascosto e quindi noi abbiamo tagliato i rapporti. E da quel momento non ho avuto più notizie di tua sorella" conclude mia madre. Io sono sconvolta da tutta questa situazione però il sentimento che prevale è la delusione. Delusione perché mi hanno mentito per diciotto anni, non sapevo di avere una sorella né tantomeno che il "padre" che avevo non era quello biologico. Sposto lo sguardo su mio padre, o meglio sul preside Rollins, e vedo che un po' gli somiglio. I miei occhi sono uguali ai suoi, grandi e azzurri come due pozze d'acqua. Lui, vedendo che lo guardo, si avvicina a me, lentamente. Arrivato vicino il mio letto, alza una mano e la posa su una guancia e l'accarezza. Io non mi sottraggo a questo gesto e chiudo gli occhi. Mi sento protetta, un sentimento che non provo da molto tempo. Riapro gli occhi dopo aver sentito la sua mano lasciare una piccola carezza sulla mia guancia e ci guardiamo. Viene interrotto questo momento di sguardi a causa di James che fa il suo ingresso nella camera. Entra e rimane fermo sulla soglia della porta guardando il preside Rollins alias mio padre. "Papà che ci fai qua?" PAPÀ? Ho sentito bene? Ha pronunciato veramente quella parola? "James devo raccontare una cosa a te e a tua sorella Charlotte" dice guardando me e lui. James annuisce e si avvicina a me salutandomi. "Crystal come stai?" mi domanda "Meglio" rispondo con un sorriso "Allora...io molti anni fa tradii tua madre per varie ragioni e lo feci con una mia studentessa, avevo perso la testa per lei" comincia a raccontare il preside guardando mia madre. Lei abbassa la testa, arrossendo. "Dopo vari mesi lei fece il test di gravidanza e spuntò positivo. Non sapevo cosa fare anche perché lei non poteva venire con me perché io ero sposato e perché lei era promessa sposa ad un altro ragazzo" disse con tono serio "dopo vari mesi abbiamo fatto un'ecografia e abbiamo saputo di aspettare due bambini, Crystal e Charlotte. Decidemmo così di avere una bambina l'uno con rammarico anche perché non ci volevamo separare, dopo mesi dalla nascita Crystal andò con Lauren e Charlotte la mandammo in orfanotrofio dove lo stesso giorno la andai ad adottare e portarla a casa da mia moglie perché lei non poteva avere figli. Lo stesso giorno ti adottai, io e lei rimanemmo sempre in contatto ma tua madre lo scoprì e non potei più vedere Crystal e Lauren, fino ad oggi" finisce di raccontare. James non ha aperto bocca per tutto il racconto, guardava suo padre senza far trasparire nessuna emozione. Si gira verso di me e mi abbraccia. "Allora tu sei mia sorella" dice lui con gli occhi lucidi "Già..." affermo con un sorriso Si gira verso il padre e abbraccia anche lui. "Solo una cosa però mi dispiace" dice James guardandomi "non potrò più provarci con te" Scoppiamo tutti a ridere. Bryan Sono ritornato a casa sotto costrizione di Crystal per farmi una doccia. Arrivo a casa e mi dirigo subito in bagno dove faccio una bella doccia rigenerante. Dopo la doccia vado verso la cabina armadio situata dentro la mia camera e prendo un jeans e una camicia, i quali piacciono tanto a Crystal. Scendo in cucina e chiamo una pizzeria per cenare, anche perché sono già alle sette di sera. Finita la telefonata, decido di chiamare le amiche di Crystal. So che in questo periodo non si sentono molto perché Cry ha allontanato tutti dopo aver saputo di aspettare un bambino. Vado nella rubrica e chiamo mia cugina Melissa, che dopo un paio di squilli risponde. "Ciao cugino" "Cugina" "A cosa devo questa telefonata?" Dice lei sospetta "Volevo chiederti se potessi organizzarti con Lynda e Rebecca per andare in ospedale da Crystal" "Perché Crystal é in ospedale??" chiede lei preoccupata "Niente, non ti preoccupare, però per favore valla a trovare con le tue amiche" "Va bene Bryan chiamerò ora le ragazze e domani veniamo in ospedale" "Ok grazie mille" Riattacco la telefonata e suonano al campanello. Vado aprire e mi trovo davanti il fattorino della pizza. Prendo la pizza e do la mancia al ragazzo, chiudo la porta e vado in cucina. Mi siedo e comincio a mangiare. Mezz'ora dopo, finita la mia cena, prendo la giacca e mi dirigo subito in ospedale. Arrivato a destinazione entro e mi dirigo subito nel reparto in cui è ricoverata Crystal, e vado nella sua camera. Sta parlando con James, sua madre e l'uomo che avevo visto insieme a sua madre prima. "Crystal" la richiamo "Bryan vieni qui" mi dice Mi dirigo verso di lei e l'abbraccio, lei ricambia. "Come stai?" Le chiedo sempre abbracciato al suo corpo "Meglio" risponde sorridendomi "E lui cosa ci fa qua?" Domando con un pizzico di gelosia "Lui è mio fratello" Rimango sbalordito dalla sua dichiarazione e la guardo con un sopracciglio alzato. "Poi ti racconto" afferma "Crystal noi andiamo, ti farà la notte Bryan" afferma sua madre "Certo mamma, non ti preoccupare" risponde sorridendo La salutano tutti con un bacio sulla guancia e quando la saluta James, alias suo fratello, la gelosia arriva alle stelle. Dopo che tutti se ne vanno, mi metto accanto a Crystal cominciando a fare i grattini sulla sua pancia e il bambino comincia a scalciare, facendomi spuntare un sorriso. "Vorrò esserci per questo bambino anche se non sono il padre" affermo Crystal Vorrei tanto dirgli che è nostro figlio ma ancora non è il momento. Viene interrotto questo momento dal bussare della porta, si apre e viene avanti Derek, il medico, con una ragazza accanto a sé. Noto subito che la ragazza guarda troppo Bryan e lui appena la nota si irrigidisce di colpo. "Salve Dottore" "Ciao Crystal, come stai?" "Molto meglio dottore" ripondo con un sorriso che si spegne subito dopo aver posato lo sguardo su quella ragazza. "Scusate per essere entrato con mia figlia Nicole" dice il dottore "Non si preoccupi dottore, piacere di conoscerti Nicole io sono Crystal e lui è il mio ragazzo, Bryan" dico calcando la parola "mio" per marcare il territorio. "Piacere di conoscervi" dice non calcolandomi proprio e guardando Bryan Questo silenzio viene interrotto dalla suoneria di un cellulare, quella del medico. Scusandosi esce un attimo e rimaniamo solo noi tre in camera. Lei continua a guardare Bryan e io subito dopo avvicino quest'ultimo a me e lo bacio sorprendendo me e lui.
   
 
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