E lei non ne poteva più, perché era lei quella che stava camminando di fianco a lui, e se si spostava lui la seguiva per tormentarla.
"Andiamo a prenderci il frappè"
Gli lanciò un'occhiataccia prima di spostarsi un po', la differenza d'altezza si faceva sentire quando camminavano fianco a fianco, anche se non era eccessiva.
"Eddaiii" si avvicinò di nuovo a lei, che sospirò pesantemente prima di fermarsi e urlargli contro.
"Io voglio baciare qualcuno, bacerei anche un palo ora come ora, ma non mi lamento perennemente!"
Lui si fermò di conseguenza e sorrise.
"Prometto di far avverare il tuo desiderio se mi porti a bere il frappè, te lo offro" lei sorrise e si aggrappò al suo braccio.
"Andiamo, ragazzi ci vediamo dopo!" cambiò direzione e trascinò l'altro così.
Dopo un frappè a testa e uno condiviso, si sedettero in una panchina, a scattare foto molto a caso.
"Oh giusto, posa il cellulare e chiudi gli occhi" ordinò l'altro ridacchiando, cercando di non arrossire e riuscendoci anche.
Lei voleva davvero chiedere perché, ma una vocina nella sua testa le disse di obbedire senza chiedere.
E la vocina aveva ragione, perché dopo qualche secondo sentì una mano sulla vita e delle labbra sulle proprie.
"Accontentata" le sussurrò sulle labbra, i loro respiri si fondevano.
"Accontentami ancora" sussurrò con voce ferma lei in risposta, anche se dentro era tremendamente imbarazzata.
"Anche per sempre"