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Autore: fulmineo    11/07/2020    0 recensioni
Kara, un'Alpha reduce dalla guerra. Lena, un'Omega vittima in tutto e per tutto della sua famiglia. Due ragazze diverse tra loro accomunate dal dolore.
Genere: Generale, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, FemSlash | Personaggi: Kara Danvers, Lena Luthor
Note: OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Passarono un paio di mesi e la gravidanza di Lena procedeva molto bene ed era sempre seguita con amore da Kara, che non si perdeva una visita e si preoccupava anche per un semplice raffreddore.

"Non riesco a credere che, tra cinque mesi, più o meno, conoscerò i nostri piccoli." Sorrise la bionda, carezzando il ventre di Lena.

La mora, dal canto suo, godeva di quelle dolci carezze e ne regalava a sua volta alle mani di Kara.

"Anch'io non vedo l'ora!"

"Hai qualcosa in programma oggi?"

"Si... Andrò con Sam e la sua compagna Lucy a fare compere in città!" Rispose la mora.

"Ok... Mi raccomando, fate attenzione."

"Certo! Lucy è la partner di Alex, è una in gamba... Non c'è pericolo."

"Già, ma io ho un brutto presentimento..."

Lena allora si voltò nel suo abbraccio e le carezzó il viso "Non preoccuparti... Ok?"

Kara prese le mani nelle proprie e le baciò, facendo lo stesso con Lena "Va bene, te lo prometto!"

Andarono poi a farsi una bella doccia ed infine a cambiarsi, con Kara che se ne andò dopo pochi minuti, per raggiungere casa dei suoi genitori e farsi accompagnare da Alex al lavoro.

Invece Lena prese le vitamine e poi si versó un bel bicchiere di succo d'arancia, rilassandosi sulla poltrona, finché qualcuno non suonò il campanello.

La mora, pensando fossero Sam e Lucy, non guardó lo spioncino e, quando ebbe aperto, le si geló il sangue nelle vene "Sorpresa!"

"J-Jack... Ma... Ma come..." Balbettó, spaventata all'inverosimile.

"Ho i miei agganci..." Ghignó lui "Ti trovo bene e... In stato interessante..."

"Non toccarmi!"

"Farò più che toccarti, mia cara! Ma qui potrebbe arrivare qualcuno... Muoviti!" Disse, prendendo una pistola e puntandogliela, costringendola ad obbedire.

Nel mentre, alla CatCo, Kara smise di battere l'articolo che stava scrivendo a computer "Tutto bene?" Chiese Nia.

"No... Io... Ecco... Ho un bruttissimo presentimento..."

"Come sarebbe?"

"Devo andare... Sento che Lena mi sta chiamando!" Disse, alzandosi e correndo verso gli ascensori e, una volta al piano terra, corse come una furia per tornare a casa, rischiando anche di farsi investire.

La bionda ricevette la chiamata di Alex "Ehi, Nia mi ha avvisata... Ma cosa ti prende?"

"Non so, Alex, è strano... È come se Lena mi chiamasse! Ci vediamo a casa mia, per favore..."

"Ok, va bene. A dopo!"

Riattaccata la chiamata, la bionda arrivò finalmente in prossimità della spiaggia e aumentò la velocità, arrivando presto in vista della casa dei genitori "Kara, tesoro... Come mai qui?" Chiese Eliza e ricevette la medesima risposta che Kara aveva dato a Nia e ad Alex.

"Non sono tranquilla..."

"Avviso tuo padre, ci vediamo a casa tua!" Disse la donna.

Kara si diresse allora nella foresta e si allarmó subito nel sentire l'odore di Jack, ma si concentró su quello più dolce di Lena.

Ed arrivò al lago, il suo posto segreto, quello in cui aveva vissuto la sua prima volta con Lena.

E lì vide proprio la sua Lena, legata ed imbavagliata ad uno dei massi vicini alla riva "Immaginavo che stesse con te, botolo!"

Kara serró la mascella in una morsa di rabbia "Meglio con me che con un bastardo violento come te!"

"Adesso la pagherai." Ribadí lui, prendendo un coltello e scagliandosi poi sulla bionda.

Una volta capito, però, di non poter prevalere su di lei, Jack le tirò della terra in faccia e la trafisse al fianco sinistro, sotto lo sguardo disperato di una Lena in lacrime.

Ma Kara era dura ad arrendersi e non battè ciglio, anzi, riprese a colpire Jack con così tanta forza che, alla fine, la portò a rivoltare il coltello verso di lui e trafiggerlo allo stomaco.

In quel momento arrivarono Alex e gli altri, con Eliza che andò a liberare Lena, la quale si inginocchió subito accanto a Kara, che aveva perso conoscenza "Ti prego, amore mio, non lasciarmi... Non lasciarci!"

  
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