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Autore: Pink_Spring    12/07/2020    0 recensioni
[Thomas Mann, I Buddenbrook]
Un frammento di vita del giovane Hanno
(ispirato al terzultimo capitolo)
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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È un freddo giorno di scuola, niente di eccezionale: uscire dal letto è un sacrificio, la sveglia inopportuna interrompe il dolce sonno e e sei costretto a liberarti dall'amorevole abbraccio delle coperte. Cerchi di fare in fretta e coprirti perché si gela, ma la voglia di affrontare il mondo non c'è: è molto più semplice vivere immersi nell'universo senza confini dell'immaginazione, pensando ad una nuova melodia da eseguire al pianoforte, senza dover rendere conto di niente a nessuno, senza che ti venga chiesta la formula chimica del nitrato d'argento o un versetto della Bibbia, senza che qualcuno voglia sapere cosa farai in futuro, nonostante tu non ne abbia alcuna idea. Una volta acconciato, devi fare colazione e correre verso il tetro edificio dalle mura possenti e ben curate, anche se poco adatte ad adolescenti come te: fragili, ma grandi sognatori. Deboli steli di fiori, alcuni dei quali resistono alle intemperie, mentre altri si piegano alla volontà altrui, chinando la corolla e uscendo sconfitti da un corpo a corpo estenuante.

 
Salti la preghiera mattutina perché sei in ritardo. Nessuno se ne accorgerà, lo sai, e per te è una fortuna. Le lezioni si susseguono ininterrottamente tra interrogazioni, compiti in classe e nuove spiegazioni. L'unico obiettivo? Non farsi bocciare; i piccoli imbrogli sono permessi. Tutto, pur di non sentire gracchiare con disappunto gli adulti, gli stessi che ti puntano contro un dito se non segui il percorso da loro tracciato con un tratto di matita, non rendendosi conto che tu sei gomma e penna. Sono accecati dalla convinzione di aver voluto il meglio per te, di averti indicato la strada maestra, quando non sanno che è solo uno dei tanti sentieri secondari impervi e pieni di briganti in agguato.


Barare... In fondo, però, senti di non essere d'accordo. Imbrogliare fa male, molto male, soprattutto al cuore. Ti fa capire che nel mondo va avanti solo chi ha il coraggio di osare, di pensare esclusivamente a se stesso, ignorando le emozioni e il lavoro altrui. Tu, vedendo troppo negli altri, vieni assorbito dalle loro emozioni e, quando finalmente ti ritrovi solo, tu e la tua musica, ti senti consumato, proprio come una di quelle sigarette russe che tuo padre era solito fumare in continuazione. Proprio così: una piccola cicca abbandonata e rinsecchita che esala il suo ultimo respiro. Hai provato ad adeguarti, imbrogliando durante latino, con l'aiuto di un tuo compagno di classe, ma ora le tue gracili membra urlano di dolore perché tu, piccola anima, non sei come gli altri.


A volte pensi a come sia più semplice morire... Morire è una liberazione: non impone scelte, non obbliga ad imbrogliare pur di sopraffare gli altri, non ti permette di avere un amante che ti uccide come la musica fa con te... Ti chiuderebbe nel suo abbraccio letale, soffocando ciò che più ti addolora: è vero, ti fa del male, ma serve per farti stare bene per l'eternità. L'unico rimpianto che avresti sarebbe quello di lasciare Kai, il ragazzetto più alto di te, dalla chioma rossiccia indomita e dall'espressione ribelle sul volto angelico, che ti cammina di fianco circondandoti con un braccio e facendoti da scudo dalle minacce esterne. È un'anima così spensierata, gioiosa e menefreghista che ti senti in colpa ad appesantirlo con la tua presenza. Questo senso di colpa ti corrode le viscere e dilaga nel tuo cervello, intossicando il tuo intuito. Sì, perché non ti rendi conto della fiamma che arde nei suoi occhi quando ti osserva, anche solo per un istante, mentre gli parli, la stessa fiamma che lo anima quando viaggia con la fantasia per presentarti mondi incantati e quando si prende cura di te asciugandoti quelle lacrime capricciose che ti bagnano gli occhi anche quando non vorresti.


Anche tu però, piccolo Hanno, hai quella stessa fiamma ardente nelle tue pupille stanche ogni volta che lo ascolti e ne percepisci la presenza al tuo fianco, proprio come adesso. Cerca di tirarti su il morale per l'interrogazione andata male, beffeggiando le parole del "padreterno", il preside, e tu lo ascolti con piacere, alzando sul suo volto il tuo sguardo. Oh, quello sguardo! Com'è pieno di emozioni trattenute, che spingono per potersi slegare dal tuo timore, per mostrarsi come sono davvero, ignorando lo scetticismo e il disgusto dei bigotti che vi circondano! Quando suoni sono loro, le emozioni, ad avere la meglio, ma così facendo ti rovinano ancor di più di quanto la vita quotidiana già fa. Ora, però, sono prigioniere e non possono far altro che affiacciarsi dall'unica finestra che dà verso Kai, il tuo mondo.


Tu e Kai sgattaiolate verso una parte appartata del cortile della scuola, sotto un pino. Ti stacchi da lui, per scacciare le farfalle dalla pancia, così forti da farti male, e ti siedi per terra, abbandonandoti contro il tronco nodoso che ben volentieri ti sostiene come una mamma fa con il suo figlioletto. Kai ti segue a ruota, rifiutando la tua lontananza, e ti avvolge con più decisione, intrappolandoti tra le sue braccia. Una dolce prigionia, sì, e la tua testa trova appoggio inconsciamente sul suo forte petto ancora acerbo. Il suo sguardo brucia su di te, percorrendo avidamente ogni tuo ricciolo castano. Nonostante il tuo volto sia girato da tutt'altra parte, percepisci queste occhiate perché tu, Hanno, e Kai siete facce di una stessa medaglia, una all'ombra e l'altra alla luce. E niente e nessuno, nemmeno la morte, potrà separarvi.


Potrai anche non essere consapevole di tutto questo, ma una cosa è certa: entrambi vorreste rimanere così per sempre.

 

~

 

Ciao a tutti! Sono davvero in fissa con questa coppia, visto che di recente ho riletto I Buddenbrook, e non posso fare a meno di scrivere su Kai e Hanno (li shippo troppo awww😍). Spero che questa piccola one-shot possa piacervi e, che dire?, alla prossima! ❤️

   
 
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