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Autore: Eponine17    13/07/2020    0 recensioni
Prendete due persone totalmente diverse tra loro,provenienti da due mondi opposti..ovvero,Dakota:una studentessa universitaria squattrinata,a tratti immatura e, con la testa calda poi Taylor:una ragazza in carriera ricca,bella e noiosamente seria. Ecco,prendete queste due persone e,immaginate come,grazie ad una stravagante e assurda esperienza..saranno legate,indissolubilmente, l'una all'altra.
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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XXV Capitolo - Taylor
 
<< Taylor...ancora qui? >> mio padre si affaccia nell’ufficio. Lo guardo di sfuggita e mi limito ad annuire.
<< Sono le undici passate,va a casa >>. Lo guardo sorpresa. Adesso la terra si aprirà e le fiamme dell’inferno mi inghiottiranno?
<< Pensavo ti facesse piacere >> non mi trattengo dal dire in modo sarcastico. L’uomo alza un sopracciglio e mi fissa per alcuni secondi.
<< Certo,ma solo se c’è del lavoro da fare...non perchè vuoi evitare qualsiasi problema “coniugale” hai con quella ragazza. Impiega meglio il tuo tempo,devi riposare bene per poter lavorare bene >>. Sorrido internamente,ah..ecco dov’era il trucchetto. Non sia mai che mio padre si preoccupi per me.
<< Hai ragione,come sempre >> borbotto per poi alzarmi e spegnere il pc.
<< Bene,a domani allora >> si affretta a dire mentre si chiude la porta alle spalle. Mi fermo per respirare profondamente. Sono giorni che io e Dakota non parliamo,ci scambiamo solo il “buongiorno” e il “buonasera” ed io mi sento terribilmente in colpa. I rimorsi per come l’ho trattata...per quello che ho detto ma,soprattutto,per quello che non ho detto e, che invece, avrei dovuto dire. Ma non ci sono riuscita,non riuscivo a dire a parole quello che sento..anche perchè non lo so neanche io. Mi sono davvero presa una cotta per Dakota? O il mio è solo bisogno di affetto? Forse mi sto abituando alla sua presenza e,questo,mi fa credere che ci sia qualcosa oltre al semplice interesse nei suoi confronti? Fatto sta che,devo trovare un modo per fare chiarezza nella mia testa..anche perchè a domani ci sarà la cena dai suoi genitori e,non voglio fare scenate. Mi passo una mano sul viso,ho bisogno di un bicchiere di vino..e di una lunga dormita. Apro la porta di casa e,come da qualche tempo a questa parte,le mie stanze odorano di Dakota,del suo profumo,del suo shampoo..di lei. Decido di evitare il bicchiere di vino e di andare subito a letto...domani c’è la grande cena! Mi sveglio qualche secondo prima del suono della sveglia a causa di alcuni rumori provenienti dalla cucina,mi stiracchio ed esco dalla stanza. Dakota è seduta al tavolino,sta mangiando una tazza di cereali mentre parla al telefono.
<< Credo che mangi tutto..no,non penso abbia qualche allergia! Che? Nessuno morirà sul tuo tappeto,mamma! Sappi che mi stai rovinando la colazione...ugh ascolta,Taylor apprezzerà la tua cucina,ok? Non ti stressare! Adesso posso tornare ai miei cereali? Grazie...ci vediamo stasera e salutami papà >>. La ragazza riaggancia e respira profondamente. Per quanto questa cena mi metta un pò in imbarazzo..da un lato sono quasi curiosa di conoscere per bene i suoi genitori,vedere come Dakota interagisce con loro..insomma,solo dalle telefonate che fanno so per certo che sarà uno spasso.
<< Buongiorno >> mormoro entrando in cucina.
<< ‘Giorno..dannazione,sono in ritardo! Ascolta,la cena è alle otto..quindi,uhm ci conviene partire da qui verso le sette e qualcosa,ok? >> si affretta a dire la ragazza.
<< Ok,perfetto... >>
<< Bene,vado a prepararmi! >>. Prima che Dakota possa fare qualche altro passo,la chiamo frettolosamente. La ragazza si ferma a metà strada e mi guarda in attesa.
<< Ecco...devo portare qualcosa? Non so..un dolce o del vino,oppure >> ma vengo subito interrotta.
<< Naa,non scomodarti,davvero! Mia madre probabilmente cucinerà per un esercito,dolce compreso >>
<< Lo so ma..ecco,mi sembra carino ed educato ringraziarla,in un modo o nell’altro,con qualcosa >>. Dakota si gratta pensierosa il mento.
<< Tu puoi portare l’alcool...ed io le pessime decisioni >> sussurra l’ultima frase poi,senza guardarmi,esce dalla stanza. Io e Dakota ce ne siamo dette tante,ci siamo insultate e punzecchiate a vicenda in un modo quasi divertente ma adesso,adesso quella sua frase mi ha fatto male più del dovuto. E’ così? Alla fine io sono solo una pessima decisione? Uno sbaglio?
 
Dakota POV
 
 << Sicura che non vuoi che venga anche io? Sai..per tenere sotto controllo la situazione e,nel caso la tua mogliettina dovesse esagerare,metterla al suo posto >> esclama candidamente Amy mentre siamo sedute nella biblioteca dell’università. Incrocio le braccia e alzo un sopracciglio.
<< E’ questo il vero motivo? O vuoi venire perchè devi sbofarti come una porca? >>
<< Uhm si?...no? Forse? Aaah insomma,apprezza il mio aiuto >> sbuffa la ragazza. Ridacchio sconsolata.
<< Lo faccio,credimi..ma penso che sia una cosa che devo affrontare da sola! Magari possiamo vederci dopo cena? E magari..potrei dormire nella nostra topaia! >>
<< Uuh sarebbe magnifico! Una serata tutta per noi..come ai vecchi tempi >>. Mi limito ad annuire sorridendo.
<< Dakyyyy! Ragazzeeee >> la voce di Katy risuona per tutta la sala,suscitando sguardi di odio da parte delle altre persone presenti. Amy si rimpicciolisce nella sedia mentre io lancio occhiate cariche di scuse in giro.
<< Katy,abbassa la voce >> bisbiglio trascinando la ragazza su una sedia.
<< Ops...comunque,come va? Ah,non vedo l’ora di finire questo progetto! Ehi,stasera vi va di fare qualcosa? Pensavo di andare a prendere un drink >> esclama Katy tutto d’un fiato. Sono così confusa che non so a quale domanda rispondere.
<< Non posso, ho molto da studiare >> si affretta a dire Amy
<< Ed io ho una cena con i miei genitori...ma ehi,possiamo fare un altra volta >>
<< Owww va bene! Sappi che non mollerò la presa con te >> dice Katy puntandomi un dito contro.
<< E’ una minaccia? >> bisbiglia Amy,le tiro un calcio sotto il tavolo.
<< Allora...iniziamo? >> indico il progetto,Katy si limita ad annuire sorridendo.
Apro la porta di casa e,Taylor è già in salotto pronta per uscire. So che,al momento,non è la mia persona preferita al mondo ma...dannazione,quanto è bella. Ha un pantalone nero,un top dorato con delle frange e,un coprispalle uguale tutto sbrilluccicoso. E ha legato i capelli..è la seconda volta che la vedo con questa pettinatura e,continuo a pensare che sia bellissima.
<< Ehi >> mormoro distogliendo lo sguardo dalla sua bellezza accecante.
<< Ehi tu! Io sono pronta..e ho preso questa >> dice indicando una bottiglia di vino che,solo a vederla,sembra costosissima.
<< Ottimo...uhm grazie...ecco,io allora vado..vado a darmi una rinfrescata e sono pronta >> mi affretto a dire per poi sparire nella mia stanza.
Siamo in macchina da una ventina di minuti,a breve arriveremo dai miei e..non abbiamo scambiato una parola. Sto maledicendo mia madre per questa sua assurda idea.
<< Uhm puoi parcheggiare qui,sono solo alcuni passi a piedi fino alla loro casa..sai,di solito è difficile trovare posto proprio davanti casa! >>. Taylor si limita ad annuire ed io non riesco a non soffermarmi sul suo profilo accattivante. Vorrei poter delineare i suoi lineamenti con il mio dito..lo so,non ha senso ma..tutto quello che sento nei suoi confronti non ce l’ha.
Stiamo camminando per strada e,non so perchè, ma mi sento agitata.
<< E’...è la prima volta che fai una cena così? >>. La guardo incuriosita.
<< Che intendi? >>
<< Sai,far conoscere ai genitori la persona con cui stai >> spiega Taylor guardandosi in giro.
<< Oh..uhm si,direi di si! Ho sempre evitato queste cose sai..troppa pressione >>. La ragazza si limita ad annuire e a mordersi il labbro. È nervosa? La fermo toccandole il braccio.
<< Non c’è motivo per sentirti nervosa..è solo una cena! Non devi dimostrare niente..insomma,siamo già sposate >> la butto sul ridere. Le accarezzo piano il braccio e vedo Taylor sorridere timidamente.
<< Schifose lesbiche >> mormora un uomo passandoci accanto. Lo guardo in cagnesco,come si permette?
<< Ehi,hai detto qualcosa? >> urlo sentendo già la rabbia salire. L’uomo si volta e mi guarda nauseato.
<< Stai per caso parlando con me? >>
<< Si,non vedo nessun’altra testa di cazzo in giro >> sbraito allargando le braccia. Taylor mi si posiziona davanti.
<< Dakota,smettila! >> bisbiglia seriamente.
<< Ma non l’hai sentito? Come osa? >>
<< Certo che l’ho sentito ma...non ne vale la pena,ok? >>. La guardo negli occhi e,sento già di sentirmi più calma. Ha ragione,non ne vale la pena.
<< Ecco brava,va per la tua strada! Sta a sentire la tua fidanzatina..immagino che tu sia l’uomo della relazione,eh? >> urla l’uomo lanciandomi un occhiolino. Faccio un respiro profondo,mi libero dalla stretta di Taylor e mi fiondo in direzione dell’idiota. Lo afferro per il colletto e lo sbatto contro il muro. L’uomo sgrana gli occhi ed io sorrido soddisfatta.
<< Cosa c’è? non hai più niente di intelligente da dire? Dove le hai lasciate le palle,eh? Mi sa che tra te e me...sono io quella con più cazzo >> sibilo tra i denti.
<< Dakota,Dakota smettila...ti prego,allontanati >> sento Taylor a pochi metri di distanza. Vorrei farlo,davvero...ma sento una forza e una rabbia inchiodarmi i piedi a terra. All’improvviso sento una leggera carezza sulla schiena poi,vedo la mano di Taylor appoggiarsi sul mio braccio.
<< Ehi,molla la presa dai...vieni con me,Dakota..andiamo via >> sussurra dolcemente e,senza accorgermene,allento la presa e mi stacco dall’uomo. La mano dietro la mia schiena mi accompagna gentilmente lontano ed io mi sento più calma. Ci fermiamo davanti casa dei miei quando Taylor mi prende il braccio e mi guarda preoccupata.
<< Devi smetterla di comportarti così! Cosa ti è saltato in mente? >>. Mi limito a scrollare le spalle ma la ragazza stringe più forte.
<< Sono seria,Dakota! Quell’uomo è un idiota ma tu,affrontandolo così,sei idiota il doppio! Non sai chi potevi trovarti di fronte...se ti fosse successo qualcosa? Sei...sei senza controllo. Tu hai un serio problema >> sbotta infastidita. Abbasso lo sguardo e faccio dei piccoli respiri. Odio che Taylor o qualsiasi altra persona,debba vedere questo mio lato. Non ne vado fiera. Sto per aprire bocca quando,all’improvviso,si spalanca la porta di casa e,mia madre fa capolino dall’ingresso.
<< Ooh eccovi! Mi sembrava di aver sentito delle voci! Arthuuuuur,sono arrivate le ragazze...metti i pantaloni >>. Sento le mie guance andare a fuoco,oh Dio...questa sarà una lunghissima cena.
  
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