Serie TV > Il Trono di Spade/Game of Thrones
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Autore: Duchessa712    16/07/2020    1 recensioni
(Seguito di Spring will come again)
Rickon e Shireen si amano di un amore impossibile, un amore bambino, che è dolce come un sogno e ha i giorni contati.
Amano le storie tragiche e impossibili, quelle d'amore finito in tragedia.
Amano il Principe Drago e la sua Lady Lyanna. Amano i Leoni dell'Ovest.
Si amano per gioco e per necessità e perché lo vogliono davvero, ma quando i sogni si infrangono la realtà fa ancora più male
Genere: Hurt/Comfort, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate, Triangolo
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Past and present and memory'
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Separati. Sempre. Niente più abbracci, niente più baci, niente più favole. Ognuno nei propri letti, la notte odiosa quanto il giorno.
Rickon ha pestato i piedi e urlato fino a rimanere senza fiato. Shireen ha pianto e ha supplicato.
Erano l'immagine della disperazione.
Sono stati inamovibili.
Shireen ha aspettato, in piedi davanti a quegli adulti che pensano di poter controllare le loro vite, che Rickon gridasse una delle promesse che le fa di notte, quando sono nello stesse letto, prigionieri dello stesso incantesimo.
È giorno e di giorno le promesse non valgono. E forse è questo che le ha spezzato il cuore, forse il fatto che è uscito sbattendo la porta, pieno di rabbia e forse di odio, mentre lei non ha potuto seguirlo perché sua madre, Catelyn che ha il sangue del lupo ma ha imparato a piegarsi alle convenienze quando è necessario, l'ha trattenuta per un braccio.
Ha ringhiato e mostrato i denti, feroce come la belva sul loro stemma, ma non serve a nulla, perché è una bambina, perché ha sei anni, perché loro sono gli adulti e sono loro a sapere cosa è giusto.

Rickon corre fino a trovarsi nel Parco degli Dei, sotto gli alberi dove gli uomini del Nord si giurano amore eterno durante i matrimoni, sotto cui, in quel momento, sta seduto Tyrion Lannister, immerso in pensieri non abbastanza profondi da non fargli notare l'agitazione del ragazzino. -Altezza-. Il bambino lo guarda e ricambia il saluto, cercando una scusa per andarsene, per pensare ad altro che non sia il tradimento appena inferto a Shireen.
-Se vuoi stare da solo me ne vado-. Gli viene in aiuto Tyrion, gli occhi di colori diversi che sembrano leggergli l'anima.
-No, sei venuto prima tu. Sono stato io a disturbarti- poi, un po' perché è curioso, un po' perché vuole scordare, almeno un momento, la situazione in cui si trova, azzarda una conversazione che potrebbe non portare da nessuna parte.
-A cosa pensavi? -. Il Folletto lo guarda a lungo prima di rispondere, quasi ponderasse le parole. - A Sansa-
-Mia nonna? -
-Si, tua nonna-.
Non è così strano, riflette Rickon. Sono stati sposati, ma da quel che sa non è mai stato un vero matrimonio, e dopo che lei era fuggita da Approdo del Re non avevano più avuto molto modo di interagire.
Tyrion sorride dei suoi dubbi, un sorriso amaro, di chi è rimasto l'unico depositario di una verità dal valore inestimabile.
-So cosa stai pensando, e hai ragione. Eravamo due estranei, agli occhi di tutti e ai quelli dell'altro. L'ho sposata quando era una bambina, per avere Grande Inverno, che all'epoca era un luogo ambito da molti. Arya Stark era dispersa chissà dove e Sansa, per citare mio padre, era "la chiave del Nord". Per tutto il periodo del nostro matrimonio mi ha odiato. Perché ero un Lannister, perché la mia famiglia ha ucciso la sua, perché non ero il Cavaliere affascinante che aveva in mente-.
"Di notte, quando le candele si spengono, divento come il Cavaliere di Fiori".
-Non ci siamo visti per anni e quando lo abbiamo fatto ci siamo ritrovati ai lati opposti del campo di battaglia e lei non era più la bambina spaventata che chiamavo moglie. Era una donna, una Regina di fatto se non di nome-.
Si interrompe e Rickon non osa turbare il silenzio che si è creato. Perfino il vento ha smesso di soffiare, quasi ascoltasse anche lui la storia di un legame che non era amore e nemmeno amicizia.
-La rispettavo e lei rispettava me, o almeno lo faceva prima di venire a sapere delle mie sciocchezze compiute una dietro l'altra. Però era una donna meravigliosa e non nego che, quando ho saputo della sua morte, ne sono rimasto rattristato-.
Si alza sulle gambe storte, il corpo incurvato dagli anni e dagli errori, e si inchina al Principe che sembra avere tanto a cui pensare.
Mentre se ne va si chiede perché, fra tutto quanto, si sia tenuto per sé la parte più dolce e malinconica della storia, la possibilità che non si sono concessi.
"Saremmo dovuti rimanere sposati"
"Sei stato il migliore dei miei mariti".
La parte che ha spezzato più di un cuore.
La parte che, forse, gli ha fatto aprire gli occhi. Quando la Lady di Grande Inverno, altezzosa come Cersei e fiera come sua madre, gli aveva fatto notare come il problema, a lungo andare, sarebbero stati lui e la sua lealtà perennemente divisa.
Una volta morta Daenerys non aveva avuto il coraggio di guardarla in faccia, e quando lei aveva chiesto di assicurarsi che il loro matrimonio fosse annullato, non ha potuto fare a meno di accontentarla.
   
 
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