Brevi attimi

Utsuro guardava con un raccapricciante sorriso sulle labbra la distesa di cadaveri dinanzi agli occhi.

Erano secoli oramai che osservava quei spettacoli e ogni volta arrivava alla conclusione che ne voleva di più, sempre di più, e ancora e ancora. Solo una volta, nella sua interminabile esistenza, aveva smesso di guadare a quei massacri e si era addirittura preso cura di alcuni bambini; uno in particolare gli era rimasto a cuore: un piccolo mascalzone dai capelli bianchi e gli occhi rossi che tutti consideravano un demone pericoloso perché da solo cercava di sopravvivere in questo mondo invivibile, proprio come aveva fatto lui molti secoli addietro. Si rispecchiava in quel piccolo bambino che doveva fingersi grande e affrontare le insidie del mondo prima del tempo.

Certo, nonostante fosse stato allevato dal suo altro sé stesso, e nonostante provasse per lui un sentimento che si potesse considerare vagamente affetto, adesso l’unica cosa che desiderava ardentemente più di ogni altro al mondo era confrontarsi con lui in un duello all’ultimo sangue e vedere se davvero era stato degno di essere suo allievo.

Voleva veder scorrere il suo sangue. Voleva distruggerlo, così come voleva distruggere tutto ciò che riguardasse Shouyou. Perché Shouyou aveva scelto la via più facile: non combattere e arrendersi al proprio destino. E si era sacrificato come uno sciocco!

No, lui non era così, lui non era uno sciocco, lui era un vincente. Lui avrebbe distrutto tutto questo mondo marcio che non lo capiva e che non aveva mai provato a capirlo.

Era lui, fra loro due, il vero demone. Un demone. Nero.

Continuò ad osservare lo spettacolo di fronte a sé ancora qualche istante, compiaciuto di tutto ciò; infine se ne andò, come se nulla fosse successo. Sorridendo ancora una volta a quella distesa di vuoto silenzio.

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Prima flashfic che scrivo e la dedico a Utsuro, mio personaggio preferito di tutta l'opera. 
Spero che vi sia piaciuta.
Saluti, Flory^^