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Autore: Devoosha    20/07/2020    0 recensioni
Tratto dal primo capitolo:
“Eddward? Posso parlarti un momento? "Chiese Mrs. Travers mentre gli alunni della sua classe di Calcolo raccoglievano i loro libri dopo che la campana era suonata.
"Sì, Mrs. Travers?"
"Ho bisogno del tuo aiuto, Eddward," disse. "Ho uno studente nella mia classe di Geometria che sta lottando con il lavoro. È un bravo ragazzo e si sta impegnando a fondo, ma sembra che non riesca a comprendere la nostra unità attuale. È venuto da me a chiedermi se conoscevo qualcuno che poteva aiutarlo. Speravo non ti dispiacesse fargli da tutor dopo la scuola."
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La storia di Edd e Kevin come senior al liceo.
Ho notato che Kevin è spesso interpretato come la metà aggressiva della coppia, che spesso fa il prepotente con Edd anche se gli piace. L'ho cambiato e reso un po 'più maturo in una versione molto più dolce.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Chapter 8 – Text Me the Minute You Two Hook Up
 



“Perché mi sto preoccupando tanto?” borbottò Kevin spingendo più affondo le mani nelle tasche avendo rinunciato ai guanti per quella breve camminata dall’altra parte della strada. La triste giornata di Novembre si era rivelata più fredda del previsto. La macchina di Nazz, nel ritorno da scuola, era estremamente più calda.
Era mercoledì e Kevin stava cercando di capire cosa fare riguardo Edd, ma i due giorni precedenti erano stati completamente infruttuosi. Edd sembrava messo peggio della settimana precedente e aveva parlato a mala pena durante la loro sessione di studio, solo per esprimere il suo compiacimento per le sue sensazioni positive sul suo compito di Geometria. Avevano passato il resto del loro tempo insieme focalizzandosi sui loro compiti. Kevin trovava difficile restare seduto lì se non si sentiva il benvenuto, eppure Edd rispondeva positivamente ogni volta che gli chiedeva di poter venire il giorno dopo.
A Kevin non andava di andare quel giorno. Il freddo che faceva fuori ben si accordava al freddo che provava a casa di Edd, con il ragazzo che non parlava, o guardava. Gli occhi erano ciò che lo disturbava di più. Lo sguardo sconfitto e triste che ci leggeva dentro, quando riusciva a incrociarli, gli spezzava il cuore. Aveva smesso di chiedere cosa c’era che non andava: Edd continuava a rispondere che non era nulla, ma Kevin sapeva che mentiva. Non hai quell’aspetto se non ti senti abbattuto. Sospettava qualche episodio di bullismo ma, oltre al comportamento del ragazzo, non aveva altre prove. Kevin pensava avrebbe sentito qualcosa al riguardo a scuola, ma nel bene o nel male non aveva mai sentito nulla riguardo ad Edd.
Kevin raggiunse la casa del ragazzo e salì sul porticato lentamente, restando poi fermo qualche minuto indeciso se bussare o meno. Probabilmente sarebbe stato un altro giorno in cui si sarebbe sentito a disagio, finendo per passare di nuovo la serata frustrato e, doveva ammetterlo, eccitato.
‘Ma’ pensò ‘finché non saprò i sentimenti di Edd non mi posso arrendere’. Alzò la mano e bussò con un sospiro.
“Saluti Kevin!” disse Edd mentre apriva la porta e si faceva da parte. “Per favore non dimenticarti le scarpe.”
Kevin si fermò attonito per qualche istante. Edd era tornato il vecchio se stesso? Questo Edd sembrava molto più felice e vivace di quanto non fosse stato per più di una settimana. Entrò in casa, togliendosi le scarpe. “Mi sono mai dimenticato di toglierle, Doppia D?” chiese, con la voce leggermente tremante per la sorpresa.
“No, mai Kevin. Ma io te lo ricordo ogni volta,” rispose Edd con una risatina.
“Beh, non ricordarmelo domani e vedrai che me lo ricorderò” lo sfidò Kevin con una certa quantità di sollievo. Poi la bocca gli si asciugò quando guardò finalmente Edd e vide il ghigno con gli incisivi separati che lo faceva impazzire.
Si guardarono per più tempo di quanto fosse consono, poi Edd parlò “Hai ricevuto i risultati del tuo esame di Geometria Kevin?”
Kevin aveva sperato che Edd lo chiedesse. “Si, la professoressa ce li ha riportati oggi.”
L’espressione di Edd divenne impaziente, “E?”
“Novantanove percento,” rispose Kevin, incapace di fermare il sorriso orgoglioso che gli si stampò in faccia.
“Una A meno!” esclamò Edd eccitato. “Oh Kevin, sono così fiero di te! Sapevo che potevi farcela!”
Kevin decise di usare il momento a suo favore. Si fece più vicino e passò le braccia intorno alla schiena del ragazzo più minuto. “Non ci sarei riuscito senza di te, Doppia D!”  
Edd si irrigidì per il contatto poco famigliare. Nonostante non fosse esattamente contrario al contatto fisico, e sicuramente non era contrario ad essere toccato da Kevin, normalmente non gli piaceva essere avvicinato da qualcuno che non conosceva, specialmente senza essere avvisato. Era abituato con gli Eds, e con nessun altro. La sua reazione fu involontaria e si sentì in colpa perché Kevin scostò di scatto le braccia “Ehi mi dispiace, sta bene?”
“M-Mi dispiace Kevin” esclamò Edd, con voce tesa. “Non sono abituato ad essere toccato.” Edd si sentiva come un idiota. Ora cosa avrebbe pensato di lui Kevin?
Kevin sollevò le mani arretrando. “Whoa, mi dispiace Doppia D. Colpa mia. Credo… beh faccio così con tutti i miei amici. Non volevo darti fastidio,” spiegò, anche se ferito dalla reazione di Edd. Il breve istante in cui aveva tenuto le braccia intono alle sue spalle era stato bello. Gli sembrava giusto ed Edd si incastrava perfettamente tra le sue braccia.
“Oh no… no è colpa mia. Mi dispiace!” disse Edd. “Aspetta. Amici?”
“Beh, si. Penso a te come ad un mio amico,” rispose Kevin, strofinandosi il retro del collo.
Edd era molto sorpreso, perché anche se andavano davvero d’accordo, non era abituato ad avere amici oltre agli Eds. “Grazie Kevin” disse, esibendo il sorriso che Kevin amava tanto vedere. “A-Anche io penso a te così.”
Il cuore di Kevin aumentò il battito nel sentire quella frase. Ovviamente Edd intendeva ‘penso a te come un amico’, ma il pensiero di Edd che pensava a lui gli strinse il cuore.*
Edd intanto continuò “Mi dispiace per la cosa del toccare. Non ci sono abituato. Gli Eds mi abbracciano e toccano sempre, ma con loro è normale. Sono sicuro che mi abituerò anche a te.”
Questo fece battere il cuore di Kevin ancora più velocemente, nonostante fosse sicuro che Edd non intendesse nulla di sessuale o romantico. Kevin lo desiderò comunque. Fremeva all’idea di esplorare il lato fisico della relazione con Edd. Pensare a lui ogni notte nelle due settimane passate lo aveva costretto a darsi sollievo da solo,  immaginando fosse la mano delicata di Edd quella che lo portava all’apice del piacere.
Scrollò la testa a quel pensiero, non aveva bisogno di eccitarsi mentre era lì davanti a lui. “Va tutto bene, Doppia D. Facciamo i compiti.”
Edd si girò guidandolo verso la cucina, dove la sedia di Kevin e l’acqua lo stavano già aspettando. Il suo cuore si riempì e la cucina sembrò calda e accogliente nonostante fosse completamente sterile.
“Io non ho molti compiti da fare Kevin, quindi preparerò un piccolo premio per noi” disse Edd. “A cosa devi lavorare oggi?”
“Storia e Scienze della Terra” rispose Kevin. “Che tipo di premio?” chiese curioso sedendosi.
“Solo un premio” disse Edd vago. “Oh, lo scorso anno ho amato Scienze della Terra. C’è qualcosa di così affascinante nell’imparare qualcosa a proposito di questo amabile pianeta in cui viviamo.” Disse Edd prendendo gli ingredienti per quello che Kevin credeva fosse un dolce.
“Si, davvero” rispose piano Kevin. Si accomodò sulla sedia, mento appoggiato alla mano mentre guardava Edd scorrazzare per la cucina. Il libro dimenticato accanto a lui.
“I compiti Kevin,” lo rimproverò Edd, mentre misurava attentamente la farina nella ciotola.
“Si, signore” disse Kevin, prestando attenzione ai compiti. Almeno all’apparenza, era molto più interessante guardare Edd lavorare.
In breve tempo il ragazzo infilò una teglia nel forno, andando poi a pulire il piano di lavoro e tutto quello che aveva usato. Quando finalmente si riunì a Kevin al tavolo un delizioso odore di cioccolata riempì la cucina, facendogli venire l’acquolina in bocca.
“Ha un odore delizioso, Doppia D” si complimentò, facendo arrossire Edd.
“Grazie Kevin” rispose. “Spero vengano bene, non ho mai provato questa ricetta prima.”
“Cosa è?”
“Lo vedrai Kevin, voglio che sia una sorpresa.”
Kevin non riusciva a credere a quello che aveva detto, voleva fargli una sorpresa. Lo fece sentire bene come non era stato in tre settimane. Rise. “Se lo dici tu, Doppia D.”
“Lo dico, Kevin” rispose Edd allegro, aprendo poi il libro di calcolo per fare i suoi compiti.
 

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La sessione di compiti quel giorno si dimostrò completamente diversa da quella dei giorni passati. Anche se Edd si era concentrato sullo studio e non aveva parlato molto l’intera atmosfera nella stanza era molto meno tesa di quanto lo era stata in precedenza. Kevin si rilassò non potendo fare a meno di sorridere costantemente ad Edd. Gli piaceva il modo in cui l’altro ragazzo studiava, i denti che mordicchiavano il labbro inferiore e con la lingua poggiata tra lo spazio dei suoi denti. Era così dannatamente carino che Kevin dovette combattere il desiderio di prendere il telefono per fagli una foto.
Un momento, poteva? Edd lo avrebbe sicuramente notato se lo avesse fatto. Magari avrebbe potuto togliere il suono alla videocamera e fingere di guardare qualcosa sul suo telefono. Poteva funzionare. Sollevò lentamente il suo telefono cambiando velocemente l’impostazione del volume. Kevin aspettò che Edd rimettesse la lingua fra i denti e scattò velocemente la foto. L’altro non aveva neanche alzato lo sguardo e Kevin sospirò di sollievo. Non voleva che Edd si facesse un’idea strana di lui per averlo beccato a scattare una foto di nascosto.
Guardò il risultato e ghignò. Perfetta. Aveva catturato perfettamente l’aspetto adorabile e Kevin sperò un giorno di poter mettere quella foto come sfondo del telefono così da poter guardare Edd tutto il giorno.
Il timer squillò e Kevin si sbrigò a mettere via il telefono.
“Dovresti davvero usare il tuo tempo per studiare Kevin, invece di giocare con il telefono.” Lo riprese Edd alzandosi per tirare fuori il loro premio dal forno.
“Scusa Doppia D. Dovevo guardare velocemente una cosa” si scusò Kevin, per nulla dispiaciuto.
“Se sei pronto per il mio premio lo posso servire adesso, Kevin” disse Edd “è meglio servito caldo.”
Le orecchie di Kevin si fecero rosse mentre parafrasava la frase e la sua mente immaginava automaticamente cose maliziose.* “Certamente” disse a voce alta.
Edd prese due ciotole, un po’ di gelato dal freezer e una bottiglia di panna montata. Presto tornò al tavolo e posò la ciotola davanti a Kevin. “Ho fatto i sundaes brownie, Kevin. Spero ti piacciano” disse per poi riprendersi la ciotola. “Aspetta! Non ti ho chiesto se sei allergico a qualcosa, avrei dovuto farlo” si impanicò Edd. “Non posso credere alla mia disattenzione.”
“Disattenzione?” ripeté Kevin per poi ridere. “Nessuno è mai stato così attento con me. Non ti preoccupare, che io sappia non sono allergico a nulla.”
Edd sembrò sollevato e riposò la ciotola di fronte a Kevin. “Oh ottimo. Non posso credere di non averci pensato, mi piacciono tanto e spero piacciano anche a te.”
“È così! I brownies sono uno dei miei dolci preferiti!” Assaggiò il suo premio, con il gelato freddo che si scioglieva per il brownies caldo. Kevin non aveva mai assaggiato niente di così buono. “Oh mio Dio, sono semplicemente fantastici!” mugugnò a bocca piena.
Edd ne fu soddisfatto, anche se un po’ disorientato dai modi di Kevin. “Grazie Kevin, sono felice ti piacciano. I brownies di solito sono facili da fare, ma questa è una nuova ricetta quindi non ero sicuro sarebbero venuti fuori bene. Direi che è piuttosto ben riuscita.”
Si goderono il premio in silenzio, finché Edd non prese la parola. Si sentiva un po’ più audace adesso che Eddy gli aveva detto che aveva frainteso la scena di domenica. Questo non significava certo che Kevin non avesse una cotta per Nazz, ma dava ad Edd un po’ di speranza, specialmente perché riusciva ancora a sentire le braccia di Kevin intorno alle sue spalle. Ce l’aveva ancora con se stesso per essersi allontanato in quel modo.
“Come vanno i progressi con la tua cotta, Kevin?” chiese, desiderando di essere più bravo con queste cose.
Kevin quasi si strozzò con la bocca piena di brownies quando Edd fece quella domanda. Mandò giù velocemente chiedendosi come rispondere. Edd era finalmente tornato il sé del passato, quindi Kevin non voleva cambiare le cose terrorizzandolo con la verità. “Ehm, lente, ma vanno” rispose fissando il suo gelato “spero”.
“Mi fa piacere,” mormorò Edd. “Hai un piano per conquistare questa persona?”
Kevin annuì lentamente, “Credo di si. È un po’ claudicante, ma non riesco a pensare ad un’altra soluzione. Comunque penso che gli piacerà.”
“Quando pensi metterai in atto il piano?”
Kevin lo guardò  e sorrise – con quel suggestivo mezzo sorriso “Presto, credo. Questa persona mi sta facendo impazzire, non riesco a smettere di pensarci.”
La bocca di Edd si seccò e si schiarì la gola prima di parlare, “Allora dovresti farglielo sapere. Posso aiutarti se hai bisogno del mio aiuto.”
“Credo avrò bisogno di coinvolgerti Doppia D, ti farò sapere.”
 

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“Cosa fai domani?” chiese Kevin venerdì pomeriggio, prendendosi una pausa dai suoi appunti di geometria.
Edd lo guardò da sopra il libro di chimica “Domani, Kevin?”
“Si”
“Non ho piani per domani. Intendo, voglio pulire la casa,” disse indicando vagamente il soggiorno. “E devo fare il bucato, ma nient’altro. Sembra sarà molto freddo e prevedo neve.”
“Niente con gli altri Eds?”
Edd scosse la testa. “Ed è fuori città per il torneo di wrestling ed Eddy lavora durante il giorno, e credo abbia un appuntamento domani sera,” menzionò i piani di Eddy con un po’ di trepidazione, in caso fosse Nazz la persona che piaceva a Kevin.
“Ah si, con Nazz. Ho un’idea,” disse Kevin, felice che il suo piano potesse attuarsi. “I miei genitori vanno via per visitare mia zia questo weekend, quindi sono solo. Che ne dici di venire e fare una maratona Marvel? Ho tutti i film e possiamo vederli in ordine. Possiamo riempirci di cibo spazzatura ed essere completamente pigri e rilassati mentre ci godiamo alcuni dei più bei film mai creati.”
L’idea di abbuffarsi guardando la Marvel tutto il giorno stuzzicò Edd, anche se l’idea di accasciarsi pigramente tutto il giorno non lo entusiasmava non essendo pigro. Sapeva che Kevin stava facendo lo spiritoso, ma comunque perdere un’intera giornata guardando film era qualcosa che non aveva mai fatto da quando era bambino. Ma si parlava della Marvel. Cercò di non pensare al fatto che Kevin sapeva che Eddy e Nazz sarebbero usciti insieme e non ne sembrava infastidito. Se gli andava bene allora voleva dire che non era Nazz la sua cotta. Con i sentimenti che sentiva in quel momento per Kevin non poteva farsi scappare l’occasione di passare tutto il giorno con lui.
“Credo sarà divertente, Kevin.” Rispose Edd.
 

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“Quindi domani starai con Kevin tutto il giorno?” chiese Eddy. Lui ed Edd erano sul divano e guardavano uno dei loro show preferiti insieme. Di solito Ed lo guardava con loro, ma come aveva detto Edd a Kevin, il loro amico era fuori città con il team di wrestling.
“Si Eddy” rispose Edd, girando la testa per guardare l’amico.
“E continui a credere di non piacergli?”
“No Eddy, so che a Kevin piaccio come un amico. Me lo ha detto lui.”
Eddy alzò gli occhi al cielo. “Ed io continuo a dirti che a lui piaci come più di un amico, Doppia D.”
“Questo è assurdo, Eddy” obiettò Edd.
“Perché? Perché sei convinto che sia un’idea così impossibile?”
“Se, e solo SE Kevin fosse interessato nell’uscire con un maschio, sono sicuro che non sarei in cima alla sua lista di candidati.”
“Perché?”
Edd borbottò, guardando la televisione. “Guardami Eddy. Cosa potrebbe mai vedere Kevin, o chiunque altro, in me?”
Eddy sospirò, e poi disse qualcosa che Edd avrebbe difficilmente associato alla personalità del suo migliore amico, “Una bellissima anima, Edd. Questo è ciò che chiunque vedrebbe.”
Edd guardò di nuovo Eddy, le sopracciglia alzate dalla sorpresa.
“Non guardarmi così Doppia D” disse Eddy in qualche modo irritato. “Non credi che abbia un lato sentimentale in me?”
“No Eddy!” sussultò Edd. “È solo che…” lasciò in sospeso la frase.
“Si si si,” disse Eddy, “Ma è vero. Edd tu hai molto da offrire ad uno come Kevin, e credo che lui riesca a vederlo.”
Edd sorrise un po’ tristemente, “Grazie Eddy. Apprezzo le tue parole gentili e il tuo supporto. È un sogno piacevole da avere, ma continuo a non poter credere che Kevin abbia dei sentimenti per me oltre all’amicizia. Continua a parlarmi della sua cotta. Perché dovrebbe farlo se fossi io?”
Eddy ci pensò per un momento, “Potrebbe farlo perché è spaventato dall’idea di dirtelo. Hai detto che il modo in cui lui te lo ha detto ti ha fatto pensare a lui come a più di un amico. Hai detto tu che sembrava quasi stesse flirtando con te.”
“Mi devo essere sbagliato, Eddy. Nessuno ha mai flirtato con me, quindi non so riconoscere se lo ha fatto o meno.”
Eddy si grattò il mento, “Quando Kevin parla con te della sua cotta come si rivolge a questa persona?”
“Cosa intendi dire Eddy?” chiese Edd, confuso dall’improvviso cambio di soggetto.
“Beh, non ha detto il nome di questa persona, giusto? Quale pronome usa? Lei? Lui?”
Edd si accigliò “Kevin parla sempre in generale.”
Eddy ghignò, sedendosi più dritto “Davvero?”
“Si Eddy. Cosa vorresti dire?” chiese, guardando l’espressione dell’amico.
“Non è il modo in cui chi è gay nasconde il fatto di essere gay? Visto che sei gay…”
Edd incrociò le braccia al petto guardando male Eddy.
“Sai cosa voglio dire. Pensa di volermi dire che sei uscito con qualcuno, ma senza volermi dire di essere uscito con un ragazzo.”
“Va bene.”
“Non potresti mai dire ‘E dunque LUI mi ha portato a vedere un film e poi LUI mi ha offerto la cena, giusto? Come me lo diresti senza usare il ‘lui’?” chiese Eddy.
“Io direi qualcosa come ‘Dunque la persona con cui sono uscito mi ha portato al cinema, e dopo mi ha portato a mangiare.” Rispose Edd.
Eddy scosse la testa, emettendo un vago verso di disgusto. “Per un attimo ho dimenticato il modo in cui parli. La maggior parte delle persone NORMALI scelgono di parlare in maniera generica. Se io stessi nascondendo il fatto di essere uscito con un ragazzo parlerei così.”
Edd increspò le sopracciglia “Questo non ha molto senso grammaticalmente, per essere generici si usa il maschile.”*
“E invece ha senso! Quindi Kevin sta nascondendo di star parlando di un ragazzo. Ha una cotta per un ragazzo!”
“Anche SE fosse vero, Eddy, cosa ti rende così sicuro che sia io?”
“Chi altro potrebbe essere, Doppia D? Kevin passa ogni pomeriggio da tre settimane con te, no? È venuto a vedere il film con noi lo scorso fine settimana. Ti ha invitato a casa sua – solo voi due – per un giorno intero mentre i suoi genitori sono fuori città. È un piano perfetto!”
“Eddy, difficilmente lo penserei!” protestò Edd arrossendo al pensiero.
Eddy si strofinò le mani. “Edd, questo è fantastico! Kevin farà la sua mossa domani! Sono così emozionato! Quasi quanto lo sono al pensiero che domani farò la mia mossa con Nazz! Sembra che domani potremmo essere entrambi fortunati.”
“EDDY!” scoppiò Edd.
Eddy rise, “Oh andiamo Doppia D! Sto scherzando! Credi davvero che farei una cosa simile a Nazz al nostro primo appuntamento? Amico voglio impressionarla e fare in modo di piacergli veramente. Non farò qualcosa di così stupido come gettarmi su di lei. Non credo che Kevin ti farà una cosa simile.”
Edd si abbracciò le ginocchia. La risata di Eddy si smorzò nel vedere l’espressione di Edd. “Cosa succede?”
“Non lo so Eddy. Il pensiero che potrebbe accadere mi terrorizza” disse Edd.
“Credevo volessi che accadesse qualcosa?” chiese Eddy, confuso. “Pensavo ti piacesse Kevin”
“Ed è così Eddy, davvero. È solo che non credo di essere pronto a niente di intimo! E se provasse a tenermi la mano, o a baciarmi?”
“Allora lasciaglielo fare! Ti piacerà, te lo prometto!”
“Oh cielo oh cielo oh cielo,” cantilenò Edd in un borbottio quasi inudibile. Eddy lo fissò perché Edd sembrava completamente andato. “Eddy,” disse Edd tremando “Non so come comportarmi o cosa fare! Non credo di piacere a Kevin in quel modo, ma se fosse così? Che faccio se dice qualcosa?” sembrava aver problemi a respirare ed Eddy iniziò ad allarmarsi.
“Edd!” esclamò, muovendosi sul divano così da poter afferrare le sue braccia  
“Calmati! Andrà tutto bene!”
Gli occhi impanicati di Edd incrociarono quelli empatici di Eddy.
“Edd andrà tutto bene, lo prometto. Lo prometto.” Disse Eddy cercando di essere rassicurante.
Edd fissò Eddy ad occhi spalancati, respirando lentamente, forzandosi di calmarsi. In qualche modo funzionò, sentì il panico abbandonarlo e la logica prendere il sopravvento. Perché impanicarsi? Era convinto Kevin non pensasse a lui romanticamente, quindi perché era così preoccupato all’idea che potesse accadere qualcosa il giorno seguente? Abbassò gli occhi e si sentì più rilassato. Sapeva la vera ragione per la sua reazione. Sperava che Kevin provasse a fare qualcosa, e allo stesso tempo lo temeva, perché non era sicuro di come avrebbe reagito.
Eddy lo guardò, chiaramente preoccupato “Edd? Tutto bene?”
Edd fece un altro respiro profondo “Si Eddy, credo di si”
“Non sembri stare bene Edd. Avanti, dimmi cosa ti preoccupa.”
Edd ci pensò per un attimo, lo sguardo sulle sue ginocchia. “Eddy” disse a voce bassa. “Mi piace davvero Kevin. Se qualcosa accadesse sarei felicissimo. Non credo accadrà, non riesco a costringermi a sperare che ci siano sentimenti romantici per me in Kevin, ma se ci sono, non saprò come rispondere. Non sono mai stato in questa situazione prima. Non so come recitare o tenere le mani o baciare o altro. Se piaccio a Kevin, penserà che sono un totale idiota per quanto sono inesperto. "
 
"Se a Kevin piaci davvero, come penso, non gli importerà", disse Eddy, poi rimase in silenzio per alcuni istanti. "Sai, ho paura anche per domani", ammise.
"Veramente?"
"Sì. Non so cosa fare con Nazz o come comportarmi con lei. So che sto parlando di un grande gioco, ma non ho così tanta fiducia. Lo farò comunque. Temo che finirà per odiarmi, ma devo provarci. Penso che dovresti farlo anche tu. "
“Le nostre situazioni sono leggermente diverse, Eddy. Sai che Nazz preferisce i maschi. Io non so se per Kevin è lo stesso. Non ti sei dovuto preoccupare di questo quando hai chiesto a Nazz di uscire. Se dovessi mostrare interesse per Kevin come più di un amico, e lui non dovesse preferire i maschi, allora metterei in imbarazzo entrambi e potrebbe potenzialmente farlo arrabbiare con me. Mi piace la sua amicizia, a parte l'interesse romantico che provo per lui. Non voglio perderlo."
"A volte devi solo rischiare Doppia D", disse Eddy. "So che è spaventoso farlo, ma non puoi continuare a non sapere."
"Cosa dovrei fare, Eddy?"
"Vai avanti" disse Eddy. “Guarda cosa fa Kevin domani. Flirta con lui un po’ se vuoi. Vedi se risponde. Cerca di fargli dire qualcosa su come si sente."
“Temo di non essere abbastanza bravo con le complessità dell'interazione sociale romantica, Eddy. Non so esattamente come fare questa cosa del flirtare. "
"È facile, Doppia D. Complimentati con Kevin. Molto. Guardalo in questo modo," suggerì Eddy, lanciando a Edd uno sguardo d’amore esagerato mentre sbatteva le palpebre…
"Non posso farlo Eddy!" Protestò Edd. "Sembrerei più sciocco di quanto già non sia!"
“Edd, per l'ultima volta, non sembri sciocco! Sei carino!"
Edd allungò la mano e abbassò il cappello più in basso sulla fronte per l'imbarazzo. "Oh Eddy ..."
"È vero e non mi contraddire. Edd, sii te stesso. A Kevin piaci già per quello, non è vero? Presta attenzione agli indizi che potrebbe darti, okay? E non dovrebbe essere difficile complimentarmi con lui. I Voglio dire, sarebbe difficile per me", scherzò facendo una smorfia," perché non riesco a pensare ad altro che insulti per lui. Ma tu dovresti essere in grado di farlo. "
Edd si accigliò, "Non lo so, Eddy. Penso che avrò problemi”
Eddy si contorse, mettendo il braccio attorno a Edd, "Starai bene, Doppia D. Mandami un messaggio quando ci darete dentro", chiese, ridendo dell'espressione mortificata sul viso di Edd.
 
 

 
 
 
*Non importa quanto io mi sia scervellata per cercare di trovare un modo per rendere queste parti, erano intraducibili. Per godere appieno del capitolo vi consiglio di andare a leggere la versione originale, purtroppo non ho potuto riportare la sottigliezza delle battute e ho solo potuto arginare la perdita cercando di preservare il senso del discorso.
 

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Eccoci qui con un nuovo capitolo, stiamo per arrivare al momento centrale e mi sento emozionata come se a dichiararmi fossi io.
Come ho già detto questo capitolo mi ha dato qualche grattacapo perché ha delle battute geniali (o dei giochi di parole) che purtroppo in italiano non rendono allo stesso modo, ho cercato di preservare il senso del discorso ma non sono troppo soddisfatta. Comunque dopo questa storia voglio anche io i miei Eds personali.
Spero vivamente la fanfiction vi stia piacendo come piace a me, e se non avete problemi con l’inglese vi invito a dare un’occhiata a quella originale. L’autrice si è data molto da fare e lì siamo avanti di molti mesi negli avvenimenti.

A presto!
Konny
 
 
Questo autore è straniero e a gestire questo account è la persona che traduce le sue storie.
 
Se vuoi pubblicare su questo sito una traduzione di questo autore, e hai il suo permesso, inviami almeno il primo capitolo della traduzione completa (nel caso di fanfic one-shot, tutta la one-shot tradotta). Allora ti fornirò la password per accedere a questo account.
 
 
 
   
 
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