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Autore: Red Lights    20/07/2020    1 recensioni
《Tu non ne vuoi?》
La domanda di Silvia arriva lentamente alle orecchie di Federica che solo in questo momento si rende conto di non aver mai detto alle sue amiche di non voler diventare madre. Anni, avventure, segreti, drammi e lei non è mai riuscita a dire loro "No, non voglio figli e non perché sono un'insensibile, non perché ho solo diciotto anni, non perché al momento non ho una relazione stabile.. proprio perché non nutro il desiderio di essere madre".
《No..non ne voglio》.
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Fa freddo. Non un freddo gelido che ti penetra nelle ossa, fa solo freddo da vento, freddo da estate non tanto estate, freddo da surriscaldamento globale e da impronta dell'uomo deleteria per l'ambiente. Ha portato il giubbotto di pelle sul sedile posteriore della macchina senza pensare che avrebbe dovuto indossarlo il quindici di Luglio, eppure ora Federica Cacciotti ringrazia Totti e la sua buona stella, che poi forse sono la stessa cosa, per averle dato la lucidità mentale di dire "forse è il caso di portarla una giacca". Non è una tipa prudente di solito, anzi, non è mai una tipa prudente. Ritorna sempre dopo il coprifuoco e, nonostante le ramanzine, è pronta a rifarlo la settimana seguente. Non asciuga mai per bene i capelli e il mattino seguente si ritrova con una cervicale decisamente capricciosa. Ha dovuto ripetere l'esame pratico della patente per ben tre volte prima di riuscire a convincere l'esaminatore che non stava andando veloce, era il pedale della panda rossa ad essere troppo leggero. Insomma, Federica non è una ragazza prudente mai, mai, mai.. tranne questa sera.
Lei e le sue amiche sono sedute davanti ad un piccolo chiosco che prepara crepes calde tutta la notte durante l'estate e loro si erano ripromesse, durante quella lunga e asfissiante quarantena, che sarebbero ritornate in quel posto appena fosse stato possibile.  Ora, ora che con norme e gel igienizzante il chiosco ha potuto riaprire i battenti per la nuova stagione, non sono disposte a rinunciare a quella bontà solo perché la serata estiva ha deciso di farsi fare compagnia dal vento che sicuramente spazzerà via tutto lo zucchero a velo. Fede sbuffa e la sua mascherina svolazza un pochino prima di riadattarsi alla forma del suo volto.
''Ma davvero non c'era un altro posto per mangiarci sta crêpe?''
dice Sana, le braccia conserte con lo scopo di riscaldarsi un pochino.
''E no Sana, abbiamo deciso che dovevamo venì qua, mo per un po' di vento'' risponde Eva, ancora intenta a guardare ig stories di gente ammassata nelle più famose discoteche di Roma.
''Ma quello è Massimo Grezzi del quarto?'' chiede Silvia avvicinandosi all'amica quel poco che basta per sbirciare sul suo cellulare.
''Lui. Se la fa col gruppo della Covitti, stanno tutti al PR a ballare''
''Vabbè ma ditemi chi è che non se la fa col gruppo della Covitti? Ormai c'hanno più amici loro che Maria De Filippi'' risponde Federica, ridendo della sua stessa battuta prima ancora che le altre possano farlo.
''Noi una certa distanza la manteniamo comunque''
''Quella di sicurezza sicuramente..''
Dice Silvia, aggiustandosi la sua mascherina beige.
''Si ma anche oltre i decreti eh, famo che la manteniamo sempre''
Continua Eva, bloccando finalmente il cellulare e tornando a guardare le amiche negli occhi. ''Oh Ele ma poi hai organizzato con Edo la cena per sabato?''
Tutte in blocco si voltano verso Eleonora. Federica per la prima volta quella sera si accorge che Eleonora non ha detto più di due parole. È arrivata in macchina sorridendo appena e non ha nemmeno sgridato Silvia quando ha dato della pu***** ad una matricola che riempie di like Luchino. Ripensandoci, questo avrebbe dovuto insospettirla.
''La cena?''
Chiede Eleonora, gli occhi chiari per metà presenti e per metà partiti per chissà dove.
''Quella per la fine della sessione di Edoardo e per festeggiare un po' in ritardo la nostra maturità.''
Questa cena si è resa indispensabile. Sono state private di tante cose quest'anno tra cui le svariate tradizioni che precedono la maturità dello studente medio italiano ma Edoardo le aveva consolate dicendo loro che a fine sessione d'esami, quando sarebbero tornati da New York, avrebbero fatto una bella cena tutti insieme con tanto di vino di qualità offerto dalla cantina abbandonata del padre e con tanto di Antonello Venditti in sottofondo per cercare di riprodurre un po' di atmosfera.
''Ah si giusto scusa, no non ne abbiamo parlato.''
''Ma tutto apposto Ele? Avete litigato?''
Federica si volta verso Eleonora ed è sicura che quest'ultima stia sorridendo appena dietro la mascherina chirurgica, un sorriso accennato, sussurrato, quasi impercettibile ma sincero.
''Nono non è questo''.
Federica volta lo sguardo verso Silvia in maniera confusa e la bionda a sua volta alza le spalle per dirle che no, nemmeno lei ha la minima idea di cosa stia accadendo all'amica.
''Ele?'' le sussurra Sana, un tono gentile il suo, Federica lo sa, Federica sa bene quanto Sana è capace di essere gentile e poco gentile a seconda delle circostanze. Glielo invidia tanto questo suo essere camaleontica a seconda delle esigenze del contesto. Sana è come una supereroina per lei perché quando non sei in grado di individuare le situazioni in cui inserire i filtri rischiando quindi di risultare inopportuna, allora devi per forza ammirare una persona come Sana.
''No è che ho un ritardo di otto giorni e non mi è mai capitato..''
Eleonora alza lo sguardo e guarda una per una le sue quattro amiche. Tutte la stanno fissando senza nemmeno sbattere le palpebre. Nei secondi di silenzio che seguono Federica non può che sentirsi grata per la mascherina che le copre la bocca semiaperta anche se immagina che Eleonora sappia benissimo l'effetto che fa una notizia del genere, d'altronde non è la prima volta che capita questa cosa nel suo gruppo.
''C'è la possibilità?''
Chiede Eva, cercando molto inutilmente di mascherare il tono allarmato.
''Non dovrebbe perché usiamo sempre il preservativo, stiamo molto attenti e non è capitato che si rompesse..''
Eleonora piagnucola mentre parla e alza ogni tanto il tono come a voler enfatizzare il fatto che sarebbe assurdo rientrare in quel dannato 3% di casi in cui i preservativi fanno cilecca. ''Magari è solo lo stress che te le fa tardare.. aspetta ancora un po'..''
Silvia, sorprendendo un po' tutte le presenti, interviene con calma e anche con molta razionalità, una razionalità che la lei del passato non sarebbe riuscita ad avere. Ha smesso di vivere tutto come una tragedia, ha smesso di vedere sempre il dramma nel quotidiano, ha smesso perché ora ha una sua dimensione più felice in cui essere spudoratamente serena senza preoccuparsi troppo di quel che è, di quel che era e di quel che sarà.
''Esatto, magari se fai il test stai più tranquilla e ti arrivano..''
Risponde Federica, aggiustandosi il giubbotto di pelle sulle spalle.
''Vero come capitò a me co' Canegallo, feci il test, vidi il negativo, mi rilassai e mattina dopo arrivò giorgio''.
''Non potresti semplicemente chiamarle mestruazioni come ogni persona che si rispetti''.Dice Sana riuscendo a strappare una risatina anche ad Eleonora, intenta ad asciugarsi una lacrima sfuggita al suo controllo.
''Magari domani vado con Edo a prenderlo..''
''Ecco si brava''
''E se è positivo? ''
In quel momento Federica non sopporta se stessa perché sa benissimo che quella domanda arriva puntuale a peggiorare lo stato d'ansia in cui Ele vive sicuramente da giorni, sa che l'amica non è pronta a pensare al dopo, sa che non avrebbe dovuto chiederlo ma le parole scappano via dalla sua bocca in talmente pochi secondi che quasi sembra non siano mai passate nel cervello, non siano mai state analizzate, contate, costruite, il che è assurdo perché non possiamo pronunciare parole senza prima pensarle ed elaborarle.. ma vallo a dire a quell'involucro vuoto e decadente che è il suo cervello.
''Se è positivo..''
Comincia e dal modo in cui lo fa sembra sia davvero sicura di quello che sta per dire ma poi si blocca, si ferma, si gela, si zittisce. E poi è vuoto.
Adesso dovrebbe dire qualcosa, adesso, adesso nel vuoto, adesso nella paura, nell'incertezza, nel mentre che il tizio del chiosco sta spalmando la nutella sulle loro crepes, Federica Caciotti sente che è il momento di intervenire per cercare di tirare su il morale alla sua amica, Federica Caciotti sente che è il momento di essere se stessa.
''Nono senti scusa, fai finta non ti abbia chiesto niente perché ho un'altra domanda da fare a voi.''
Eleonora contrae la fronte e insieme a lei tutte le altre prendono a fissare Federica con parte superiore del volto interrogativa e quella inferiore ancora nascosta dalle varie mascherine.
''Quanto fa schifo il patriarcato rega?''
La prima a scoppiare a ridere è Silvia, come sempre quando Fede dice qualcosa che sorprenderebbe chiunque, Silvia scoppia a ridere. A seguito anche Eva e Sana ridono sonoramente mentre Eleonora probabilmente accenna un sorriso che le fa formare quelle piccole rughette d'espressione ai lati degli occhi.
''Fa molto schifo Fede..''
Risponde Eva.
''Dovremmo fare un colpo di stato con tanto di annuncio su rai uno stile "Empieza el matriarcado" di Nairobi''.
Termina la rossa, cercando quanto più possibile di di pronunciare per bene le parole in lingua spagnola.
''Esatto, cioè è assurdo che noi donne dobbiamo sentirci sempre giudicate e sempre rinchiuse nei ruoli che loro vogliono farci avere oh''.
Federica ora è concentrata, guarda un punto nel vuoto e muove le mani unite su e giù per dare più enfasi alle sue parole.
''Io per esempio non voglio avere figli ma allora non servo come donna secondo i discorsi misogini della società patriarcale''.
''Tu non ne vuoi?''
La domanda di Silvia arriva lentamente alle orecchie di Federica che solo in questo momento si rende conto di non aver mai detto alle sue amiche di non voler diventare madre. Anni, avventure, segreti, drammi e lei non è mai riuscita a dire loro "No, non voglio figli e non perché sono un'insensibile, non perché ho solo diciotto anni, non perché al momento non ho una relazione stabile.. proprio perché non nutro il desiderio di essere madre.
''No..non ne voglio''.
Eleonora ora la guarda perplessa e Federica è sicura al 100% di non aver detto la cosa giusta. Abbassa le spalle quasi in segno di resa e pensa al fatto che probabilmente sulla sua lapide scriveranno "Era simpatica.. ma fosse 'na volta che è riuscita a starse zitta".
''Ma tipo mai mai mai?''
Silvia si sporge in avanti ed Eva, che cerca di darle una gomitata per farla tacere, finisce per mancarla.
''Mai mai mai Sil, ci sta eh, è normale come cosa''.
''È una scelta'' dice a sorpresa Eleonora, attirando su di sé gli sguardi delle sue amiche. Nel frattempo il tizio del chioschetto le avverte che le loro crepes sono pronte e Sana e Eva immediatamente si alzano per recuperarle.
''Io voglio diventare madre, ma non ora e quindi, in caso il test fosse positivo, eserciterei il mio diritto di scelta''.
Eleonora si riposiziona sulla sedia, alza lo sguardo e nell'incertezza di una frase complicata appare bellissima agli occhi di Federica.
Silvia e Eva tornano con cinque piattini tra le mani e li distribuiscono uno ad uno alle loro amiche.
''Vediamo se ne è valsa la pena o se ce le ricordiamo buone solo perché ci mancavano le nostre serate'' dice Sana, tagliando con la forchetta un piccolo pezzo di crêpe con crema bueno.
''Mmh nono Sana è bona bona fidati''.
Eva, la bocca ancora piena, continua a masticare lasciandosi spesso andare a piccoli versi d'apprezzamento che Eleonora, ora leggermente più serena, cerca di zittire.
Federica intanto ha preso a giocare con la posata in plastica, come quando era piccola e sua madre le cucinava pasta e lenticchie e lei non voleva mangiarla ma doveva rimanere a tavola fin quando tutti non avessero finito. Così ora si sentiva, costretta a star lì quando avrebbe solo voluto andar via e riflettere su quanto detto, pensare a quali conclusioni potrebbero trarre le sue amiche su di lei sapendo che non riesce nemmeno ad immaginare di diventare madre. La sua mente viaggia, gira, vola, va in barca, cerca di evadere dalla prigione dei suoi pensieri per non dover rischiare di guardare in faccia la realtà delle cose: forse è lei quella anormale. È in quel momento che, ancora, la sua bocca ricomincia ad emettere suoni senza che la testa abbia dato il suo pieno consenso. Nel pieno delle chiacchiere spensierate delle sue amiche la sua voce si inserisce in modo sicuro, fiero, deciso.
''Non odio i bambini. Li trovo carini, ci gioco, mi piace fare da babysitter ogni tanto e le loro calzine sono davvero adorabili..''
Comincia, portandosi una ciocca di capelli dietro l'orecchio strapieno di luccicanti piercing. ''Semplicemente non riesco ad immaginare di averne uno mio, di essere responsabile per un'altra persona, di doverla nutrire, addormentare.. insomma di fare anni di vita non più solo mia. Non mi va..''
Non capita spesso che Federica si lasci andare a pseudo flussi di coscienza e questo spiega il perché nessuno parli in quel momento. Tutte sembrano apprezzare il fatto che finalmente lei si stia aprendo su qualcosa che va oltre che classiche chiacchierate. Se c'è un lato di Federica che nessuno conosce sicuramente è quello, quello più silenzioso, razionale e decisivo e loro stasera stanno avendo l'onore di conoscerlo.
''Fede.. non devi darci spiegazioni. Non devi volere per forza figli solo perché sei donna''.
Dice Sana, prima di afferrare un altro boccone di crêpe ancora calma.
Federica sorride adesso in maniera visibile, senza la mascherina a coprirle il volto.
''Infatti scusami se ho fatto quelle domande è solo che qualsiasi bambino sarebbe davvero fortunato a crescere con una persona come te..''
Parte Silvia, lo sguardo abbassato in segno di vergogna.
''Ma sarai la zia Fede, quindi saranno i nostri bambini ad essere molto fortunati'' termina Eva.
''Qui non si giudica nessuna. Ecco la vera promessa nascosta dietro le crepes''.

Eleonora ora ha gli occhi luccicanti, non si sa se di lacrime o di quel bagliore naturale che sembra ricoprirla ogni secondo di ogni giorno. Pronuncia quella frase con leggerezza senza rendersi conto di aver detto qualcosa di troppo profondo persino per lei. Ha paura, è terrorizzata da ciò che potrebbe dirle quel test ma non si sente giudicata da loro.

Federica, allo stesso modo, pensa a quanto è fortunata ad avere quella brutta linguaccia che, di tanto in tanto, la fa impazzire. È stata la sua sfacciataggine a portarla fin qui, con queste persone, con questo amore, con questo centro di forza gravitazionale rappresentato dalle forti donne che la circondano. Libera, questo le hanno insegnato ad essere e mai come ora si sente libera di mettere in pratica questo insegnamento nel pieno delle sue possibilità, scelte, alternative.

''Non oso immaginare cosa ci sia nascosto dietro la promessa di reggersi sempre i capelli in cado di sbornia allora''.

E, in un attimo, in una risata, ecco che è estate.


 

 

   
 
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