Anime & Manga > City Hunter/Angel Heart
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Autore: resi    21/07/2020    0 recensioni
"City Hunter non esisteva più ormai da anni, la sua vita era un inferno, Shinjuku stessa era diventata l’inferno.
Tutto questo non poteva continuare, doveva far qualcosa per restituire la libertà alla sua città, ma come? Cosa poteva fare lei da sola? Niente.
Purtroppo le restava solo un’ultima possibilità, un’ultima speranza, la quale si trovava all'interno del laboratorio segreto del professor Akinori".
Questo è un racconto un po' diverso dagli altri, un racconto che vede come protagonista una misteriosa ragazza che viaggia attraverso per salvare City Hunter e con lui tutta Shinjuku. Spero che questo racconto possa piacervi, buona lettura!
Genere: Avventura, Mistero, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: City Hunter
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La notte passata a casa Saeba era stata tranquilla, ma nonostante questo nessuno dei presenti era riuscito a chiudere occhio.

Ryo era rimasto ore a fissare il soffitto, pensando e ripensando a tutto quello che la ragazza aveva detto; tutta quella faccenda era surreale e fino in fondo non riusciva a crederci anche se il suo istinto gli diceva che Rin non stava cercando di ingannarli. E poi quella reazione, quelle lacrime versate non appena aveva posato il suo sguardo su di lui, quelle lacrime erano sincere, frutto di un emozione così profonda che sarebbe stata difficile da riprodurre in maniera convincente se non fosse stata reale.

Ryo aveva capito che la versione raccontata da Rin era una mezza verità, c'era qualcosa che ancora non era stata rivelata e forse non l'avrebbe mai scoperta.

L'unica cosa che poteva fare in quel momento era cercare di riposare e porre molta attenzione a come si sarebbe sviluppata faccenda.

Kaori era presa dagli stessi pensieri, non faceva altro che rigirarsi nel letto pensando che se Rin era stata sincera allora prima o poi qualcuno sarebbe riuscito a uccidere Ryo e anche lei. Fino ad ora aveva sempre pensato che Ryo fosse invincibile ma non era così. La sua mente cercava una soluzione per evitare quel terribile destino fino a che non si addormentò per l'eccessiva stanchezza alle primi luci dell'alba.

Rin pensava invece alle sue parole, a quello che aveva raccontato sperando che potessero bastare a salvare City Hunter; immaginava un mondo in cui lei, Ryo e Kaori combattevano fianco a fianco per il bene della loro città, vedeva con l'occhio della fantasia una realtà fatta di serenità, liberi dall'oppressione della Yakuza.

 

La notte passò e una volta ritrovati tutti nella sala da pranzo, la mattina successiva, i tre si sentivano in imbarazzo in quella situazione così strana.

 

  • Buongiorno Ryo, buongiorno Kaori.

  • Buongiorno Rin – rispose Kaori – hai il viso un po' sciupato, non hai dormito bene?

  • In effetti avevo tanti pensieri per la testa, ma anche voi a quanto vedo avete passato una notte simile alla mia.

  • Di certo tutta questa faccenda è strana per tutti – commentò Ryo.

  • Allora preparo una bella tazza di caffè, ne abbiamo proprio bisogno!

 

Rin sorrise a Kaori e rimase con lei in cucina guardandola mentre preparava il caffè. La ragazza provava un amore infinito per quella donna così forte ma allo stesso tempo anche così dolce, subito le vennero in mente i momenti passati con lei quando era una bambina, finché Kaori, nel sentirsi osservata chiese con un po' di imbarazzo:

 

  • Ehi Rin! Tutto bene? Perché mi stai fissando?

  • Scusami Kaori, non volevo metterti a disagio ma, vedi, ho sempre amato guardarti in cucina; da piccola mi sedevo su una sedia dietro di te e ti guardavo mentre cucinavi e canticchiavi, mi è mancato molto il profumo delle tue colazioni e dei tuoi manicaretti.

  • Davvero? Allora restavi anche con me, pensavo che la maggior parte del tempo lo passassi con Ryo.

  • Certo, lui e Umi mi dedicavano tanto tempo per allenarmi e per insegnarmi tutti i trucchi del mestiere, ma anche tu avevi, come dire, la tua parte...

  • In che senso?

  • Beh, ecco … il tuo compito era quello di allentare la pressione, a volte riprendevi Ryo e Umi perché volevi che avessi l'occasione anche di giocare come tutte le bambine della mia età, e volevi anche passare del tempo con me, eravamo legate da … un profondo affetto.

  • Immagino che per te eravamo una specie di genitori e che io ero come una sorta di “mamma adottiva”, ma i tuoi veri genitori non ti reclamavano mai?

  • … No ... io ero sempre con voi – disse Rin in maniera titubante.

 

Kaori aveva notato che stava mettendo in difficoltà Rin, perciò decise di lasciare cadere il discorso, poi anche Ryo raggiunse le due donne e, chissà perché, quando le vide insieme non poté fare a meno che esprimere ad alta voce una sua sensazione.

 

  • Certo che voi due andate molto d'accordo, e adesso che vi vedo insieme … che stranezza …

  • Cosa? - chiese allarmata Rin

  • … mah, probabilmente mi sbaglio … ma c'è una certa somiglianza tra voi due …

  • Beh insomma … non è poi così strano, io sono cresciuta insieme a voi, ho preso parte del vostro modo di essere.

  • Non mi riferivo a questo Rin … - disse Ryo continuando a passare il suo sguardo da lei a Kaori.

 

Rin stava entrando in crisi, sapeva che Ryo era astuto ma temeva che comprendesse anche quello che lei aveva taciuto per il proprio bene. Per fortuna un suono acuto interruppe quella conversazione.

 

  • Ma che succede? Cos'è questo suono? - chiese Kaori

  • E' il mio snakephone!

 

Con qualche esitazione Rin attivò il sensore per rispondere alla chiamata. Aveva un brutto presentimento.

 

  • Akinori?

  • Rin! Mia cara, come stai? Dove ti trovi?

  • Oh Akinori, sono così felice di sentirti! - il suono della voce era disturbato ma le parole erano comprensibili, Kaori e Ryo guardavano la scena sbalorditi, non avevano mai visto nulla di simile – Io sto bene, sono riuscita a tornare nel passato, nel 1989.

  • Rin ti prego ascoltami con attenzione, non ho molto tempo. Maeda è riuscito a scovarmi, sa tutto Rin, sa chi sei e sa dove sei …

  • … Mio Dio … Tu stai bene? Ti ha fatto del male? Giuro che se ha osato picchiarti o minacciarti io …

  • Non preoccuparti di questo tesoro, non c'è tempo … lui sta arrivando...

  • Cosa? Si trova anche lui nel passato?

  • … Mi dispiace Rin, ma mi ha costretto, lo giuro non ho potuto fare niente per fermarli …

 

Lo sguardo di Rin si fece glaciale, in un solo momento era riuscita a frenare la rabbia e la paura, come le era stato insegnato; ora il suo cervello stava cercando informazioni per agire nel migliore dei modi.

 

  • Se si trova anche lui qui allora non abbiamo tempo da perdere, lui sa dove abita e Ryo e anche dove si trova il Cat's Eye, quanto tempo abbiamo per trovare un nascondiglio?

  • Sono arrivati tutti pochi minuti fa, lui e cinque dei suoi uomini, non ci impiegherà molto a trovarvi.

  • Allora dobbiamo sbrigarci, ti chiamerò io se avrò bisogno del tuo aiuto. Tu cerca di tenere gli uomini di Haru il più lontani possibile da te. Sono capaci di tutto, e non appena avrò sistemato la faccenda tornerò e ti salverò, fosse l'ultima cosa che faccio.

  • Oh, cara ragazza, mi sembra di sentire tuo padre , sei uguale a lui in questo… non temere per me, salva Shinjuku. Io me la caverò.

  • A presto Akinori, ti voglio bene …

  • Anche io figliola.

 

La conversazione si interruppe, ma subito Ryo cercò dei chiarimenti.

 

  • Che succede Rin? Chi è questo Akinori?

  • Il Professor Akinori è il mio padre adottivo, nonché lo scienziato che ha costruito la macchina del tempo che mi ha permesso di tornare indietro di 30 anni; sono stata affidata a lui dopo la vostra morte e quella di Miki e Umi, lo conoscerete fra qualche tempo. Haru Maeda ha scoperto tutto, sa perché ho fatto questo viaggio nel passato ed è deciso a fermarmi. Purtroppo sa dove abitiamo e sa dove si trovano Miki e Umi, anche loro sono in pericolo. Dobbiamo rifugiarci in un luogo appartato e sconosciuto a tutti, poi elaboreremo un piano per fermarlo.

  • Ma dove possiamo andare? - chiese Kaori

  • Ho già in mente un luogo che ho costruito e pensato per casi di emergenza come questi, una casa in montagna. Kaori, chiama subito Miki, riferisci tutto quello che è successo e dille di raggiungerci li, Umibozu sa dove si trova il rifugio, dobbiamo partire subito.

 

   
 
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