Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: Nikita Danaan    25/07/2020    0 recensioni
"La storia di due giovani che cambieranno le tradizioni di una tribù".
Una frase all'apparenza semplice ma che racchiude il succo della trama. Entrate a dare un'occhiata se ne siete incuriositi!
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Un anno dopo

Samira uscì dalla capanna e si incamminò per raggiungere Martha nel centro cittadino. Dovevano incontrarsi per andare insieme dalla sarta a prendere il vestito per quella sera.
Mentre passeggiava incontrò molte persone che la salutarono, chi in maniera cordiale, chi con un sorriso e chi solo muovendo in modo poco convinto la mano.
Nel corso di quell’ultimo anno erano cambiate un sacco di cose, a partire soprattutto dalla sera in cui Zafira l’aveva sfidata nel Yokuda. Il suo discorso aveva toccato tutti, in modo particolare i due Capi tribù che fecero anche loro un discorso.
Quella sera emersero le due diverse opinioni della Majà e del Pajà. La prima sosteneva che le tradizioni avevano permesso agli Yokuja di sopravvivere. Per lei, il cambiamento non è mai positivo, invece le divisioni sociali e le regole servono per proteggere e guidare le persone verso la direzione giusta.
Il secondo, invece, si era sempre più convinto nel corso che il popolo Yokuja avesse bisogno di cambiare. Il cambiamento non è da temere ma una cosa che avviene naturalmente, poiché tutto cambia e quindi può evolversi e migliorare: se gli uomini fossero statici e immutabili sarebbero delle divinità oppure dei morti. Lui appoggiava in pieno il desiderio di cambiamento manifestato da Samira e Aayan, però lui e la Majà avevano bisogno di discutere al riguardo, dunque si ritirarono nella loro capanna.
Dopo vari mesi di discussioni, alla fine si riuscì a giungere ad un compromesso: la Majà aveva capito che le tradizioni troppo ferree e la divisione sociale in normali membri della comunità e in schiavi stava provocando troppa sofferenza e lei non voleva questo per il suo popolo. Si sentì in colpa per come aveva trattato tutti gli schiavi, specialmente la sua schiava Martha, e Samira per tutti quegli anni, così venne decretato che non ci sarebbero più state regole nella danza Yokuja.
Ognuno avrebbe danzato come desiderava.
La comunità Yokuja aveva fatto per la prima volta un vero e proprio passo verso il cambiamento. Dopo venne decretata definitivamente l’abolizione della schiavitù e vennero mandate delle scuse alla tribù Yohamna per aver sfruttato i suoi abitanti come schiavi, cosa che non era stata fatta quando vi fu la tregua, e venne effettuato anche un vero e proprio trattato di pace. Venne deciso che la storia di Yoku continuerà ad essere tramandata per non dimenticare le origini degli Yokuja, mentre la storia di Haani e Leila, i genitori di Hassan, e Hanan, la madre di Martha, verrà raccontata per evitare di commettere nuovamente gli errori del passato e per non dimenticare.
Samira raggiunse il centro del villaggio dove si trovava la statua. Nel centro dei due villaggi di Yokujazan e Yohamnazan furono eretti due monumenti in memoria degli schiavi. La prima statua fu fatta con le sembianze del padre e della madre di Hassan, mentre la seconda a immagine di Hanan, che furono scelti come rappresentanti delle ingiustizie della schiavitù dagli ex schiavi stessi. La prima volta che Martha e Hassan videro quelle statue scoppiarono a piangere di gioia e tutti gli ex schiavi si abbracciarono tra di loro per la commozione.
Ora il villaggio Yokuja non era diventato perfetto, ma era di sicuro sulla buona strada.
Samira si guardò attorno e vide che Martha tardava ad arrivare. Così si sedette su una panchina in legno posizionata di fronte alla statua. In quel momento ripensò al fatto che, prima del discorso di fronte a tutta la comunità, aveva riflettuto sull’odio che provava verso gli Yokuja e ricordò una sera, in cui lei e Aayan si erano trovati per portare Spirit a brucare nella radura, lasciandolo libero di galoppare lì intorno. Intanto loro si misero a parlare. Inizialmente volevano lasciarsi travolgere da quell’odio che provavano entrambi, poiché non riuscivano a perdonarli. Ad un certo punto, sentirono il nitrire spaventato di Spirit, così corsero verso la radura incontrando un vecchio. Egli dichiarò di essere un viandante e che non aveva intenzione di spaventare il cavallo. Loro si scusarono con lui e fecero per andarsene, ma lui li fermò dicendo loro, con tono meditabondo e serio, “E’ meglio provare a cambiare le cose dall’interno e perdonare, per rendere il villaggio Yokujazan e il popolo Yokuja migliori. L’odio e la violenza non risolvono niente e voi due ne sapete qualcosa” per poi sparire magicamente, lasciandoli sgomenti.
I due si chiesero come faceva a sapere quelle cose, ma poi Samira si guardò attorno e realizzò dove si trovavano: erano nella radura in cui lei e Martha andavano per vedere le lucciole e i fiori luminosi.
“Mia mamma mi diceva sempre che le lucciole sono una manifestazione dello spirito Yoku” disse Samira. “Forse quell’uomo era proprio Yoku” rifletté ad alta voce Aayan. “Può darsi, chi lo sa” concluse la ragazza.
“Però ha ragione. Non possiamo cambiare le cose con l’odio”. Samira annuì e i due si ritrovarono a guardarsi negli occhi. In quello stesso istante tutto intorno a loro si accesero diverse luci. Samira si girò di scatto e sorrise “Guarda, Aayan, i fiori!”.
Indicò i fiori che emanavano una luce calda sui toni del giallo. Essi iniziarono a dischiudersi come un bozzolo facendo uscire le lucciole che si trovavano dentro, le quali iniziarono a danzare nell’aria.
“Che i primi Capi tribù si siano ispirati alle lucciole per la loro danza?” disse senza neanche pensarci Samira, intenta ad osservare incantata e sorridente quelle creature muoversi in una sorta di ballo ancestrale, vecchio come il mondo.
Aayan, invece, stava prestando attenzione unicamente alla ragazza che aveva di fronte. Era così bello il suo viso illuminato sia dalla luce sia dal suo stesso sorriso.
Le posò delicatamente una mano su una guancia. Samira sentì il palmo caldo di Aayan e si voltò. Si guardarono intensamente senza dirsi nulla, perché in quella situazione non sentivano bisogno di parlare, ma solo di avvicinarsi l’uno all’altra.
Tra le luci create dalle lucciole e i fiori luminosi, i due si baciarono appassionatamente unendo le loro anime in un legame imprescindibile, più del matrimonio. 

Angolo dell'autrice
Yohamnazan= nome del villaggio degli Yohamna (nome di mia invenzione).

Una cosa che mi sono dimenticata di scrivere ma ve la dico qua è che per i fiori luminosi mi sono ispirata a un libro di Thea Stilton "Principessa delle foreste" della saga "Principesse del Regno della Fantasia" (adoravo questa saga da piccola! In questo libro vi è una scena in particolare dove i due personaggi si trovano in questa foresta piena di fiori luminosi che ho sempre amato. Solo che lì non si illuminavano per via delle lucciole: questa cosa invece è una mia aggiunta). 

   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: Nikita Danaan