Universo: Lindòrea
Setting: Garel. Il settore minerario.
Timing: L'ultimo capitolo. La battaglia finale. Quella in cui l’eroico Dameron distrugge il suo caccia, schiantandosi.
In scena: Poe Dameron e Ben Solo. Rey viene citata e ci sono accenni a Kes Dameron e Shara Bey.
Emozioni
Quando Poe Dameron vola quella che sente è calma. Non sa se per i suoi compagni sia lo stesso. Troppe volte ha sentito parlare di adrenalina. Per lui, invece, là fuori, tutto si mette a scorrere al rallentatore e i secondi si dilatano permettendogli un controllo della situazione che altri possono solo sognare. La maggior parte della gente lo considera un pazzo spericolato. Poe Dameron sa bene che non è così. Lui vola semplicemente a un altro ritmo.
Quando, inaspettatamente, Poe Dameron perde il controllo, allora scopre cosa sia l’agitazione. Mai paura. La paura ti tiene vivo, ma a volte è nociva, soprattutto se si trasforma in panico. Calcoli rapidi si accavallano nella sua mente finché tutto si riduce a un impatto violento e a una scarica di dolore fisico. È un’esperienza che si ripete fin troppo spesso. E Poe Dameron sa di essere estremamente fortunato. Un altro, al suo posto, sarebbe già morto una decina di volte.
Quando sente due braccia forti che lo tirano fuori dal suo caccia in fiamme, mentre la battaglia continua a imperversare su Garel, Poe Dameron prova nostalgia. Sa bene che si tratta di un’emozione assurda, in un momento come quello. Che dovrebbe pensare al fatto che non riesce a muovere il braccio, che ha una scheggia metallica piantata nella spalla e ad altre cose poco piacevoli. Invece si ritrova a pensare a Yavin 4. Al suo albero preferito, nel cortile di casa. A suo padre, a sua madre. E a Rey. All’improvviso e senza alcun motivo. A Rey che lo salva da un altro schianto, mesi prima, su Concord Dawn. Rey, così enigmatica e sola.
E l’uomo che lo ha salvato gli ricorda lei. Il che è assurdo. Non si somigliano. È un tizio fin troppo alto, con la faccia da canaglia e una giacca di pelle. E lui è sicuro di conoscerlo. Ne è davvero sicuro. Eppure non ricorda, per quanto si sforzi. Come se… come se fosse sotto una sorta di incantesimo che gli impedisce di collegare la sua faccia a una qualunque memoria. Ma non importa. Perché Poe Dameron ora prova una sensazione di pace. La stessa che gli trasmetteva Rey. E non gli interessa davvero scoprire se abbia già incontrato quell’uomo, prima di allora. Perché sa che tutto andrà bene. Lo guarda allontanarsi e sparire nei fumi della battaglia, così come un giorno è scomparsa Rey. Tutto andrà bene. Non può essere altrimenti. Sorride nonostante il dolore. Guarirà. Ricominceranno. Ricostruiranno. E non saranno soli. Mai più.
“Che la Forza sia con noi…” dice ridendo e continuando a ripeterselo. Tutto andrà bene.
E quella che sente è serenità.