I coralli
Io e te eravamo l'immenso
disteso nel vuoto pallido
della sera.
Ed era travestirsi il nostro gioco.
Io da te, tu da me e ancora e ancora...
Quante maschere creammo noi due soli!
Vivemmo un solo giorno in terra,
gli altri mille e uno in cielo e mare
come la nuvola e il gabbiano,
tra spume e scogli aguzzi un pescecane.
Ed ora che rimane di quel viaggio?
Una ferita d'un rosso corallo
che non rimargina e non cicatrizza
nemmen col sale.