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Autore: Lady I H V E Byron    26/07/2020    0 recensioni
(DescendantsXKingdom Hearts crossover)
Auradon è stata distrutta da creature oscure chiamate Heartless: i sopravvissuti decidono di divenire custodi dell'arma chiamata Keyblade per difendere ciò che è rimasto loro. Ma dovranno superare una prova...
(Un AU in cui gli eventi ed i personaggi di "Descendants" si incrociano con quelli di Kingdom Hearts. Un AU dove i personaggi di Descendants hanno vissuto nei mondi dei loro genitori fino ad essere condotti o abbandonati da essi su Auradon o nell'Isola degli Sperduti. Un AU dove Auradon non è un regno, ma un mondo. Un AU in cui, ad ogni capitolo, verrà raccontata la storia di ognuno dei personaggi principali di Descendants.)
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Organizzazione XIII, Riku, Sora, Terra, Yen Sid
Note: AU, Cross-over, Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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Note iniziali: ho stravolto parecchio la storia dedicata a Descendants; e ho fatto una modifica nella parte di Descendants 3 per collegarla meglio all'universo di Kingdom Hearts.

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Audrey's Story


Re Stefano e Re Umberto avevano realizzato il loro desiderio, ovvero unire i loro regni: era stato il matrimonio dei propri figli a realizzarlo.
Malefica era stata finalmente sconfitta, i regni erano in pace. Grazie anche alle tre fate buone, Flora, Fauna e Serenella, ed alla forestiera armata di Keyblade che aveva affiancato Filippo nella lotta contro Malefica.
I festeggiamenti, il ritorno della principessa Aurora ed il suo matrimonio con il principe Filippo, durarono quattro giorni.
Ma ciò che diede più gaudio al regno fu l’annuncio della gravidanza di Aurora.
Ancor più quando diede alla luce la sua primogenita: Audrey.
Assomigliava alla madre, ma aveva lo stesso colore dei capelli e degli occhi del padre.
Flora, Fauna e Serenella si innamorarono al primo sguardo della figlia della loro Aurora.
Come fecero con Aurora, al suo battesimo, anche loro diedero una virtù a testa, alla piccola Audrey: Flora le donò la bellezza, Fauna la gentilezza, e Serenella l’acutezza.
Nessuna irruzione di Malefica, come avvenuto anni prima, con Aurora. Il battesimo era proceduto senza interruzioni o spiacevoli sorprese.
Audrey visse la vita negata ad Aurora, tra l’amore e la premura dei genitori, persino dei nonni. E dire che le tre fate adoravano la bimba era poco.
E Audrey ricambiava ogni affetto che riceveva.
Spesso, lei e la madre Aurora si recavano nella casetta del bosco dove la madre era cresciuta, a fare una passeggiata in mezzo alla natura, o fare un pic nic con Filippo e le tre fate.
In quel luogo, raccontavano spesso Aurora e Filippo, ogni volta che portavano la figlia nel bosco, era dove si erano conosciuti, senza sapere chi fossero. Erano promessi sposi già dalla nascita di Aurora e lei non sapeva che il suo sposo era proprio il giovane che aveva incrociato nel bosco.
Era stata una piacevole sorpresa rivedere quel giovane, al suo risveglio dal sortilegio.
Era la storia preferita di Audrey, quella dei suoi genitori.
Ma le raccontavano anche della perfida strega che aveva incantato Aurora, costringendola ad un sonno profondo. E per evitare che si risvegliasse, aveva rapito e poi imprigionato Filippo. Ma era in quella prigione che aveva incontrato la forestiera armata di Keyblade. Si chiamava Aqua e non si era fatta scrupoli ad aiutare Filippo nella sua evasione e contro Malefica, quasi come avesse un affare personale con lei.
Era scomparsa poco dopo la sua dipartita. Nessuno aveva più sue notizie. Non era nemmeno venuta al matrimonio, come ospite onoraria.
Filippo non aveva avuto modo di ringraziarla e di questo ne aveva rimpianto.
Audrey, inoltre, amava trascorrere il tempo con le sue tre zie fate: elle la intrattenevano con le loro magie e la divertivano con i loro giochi.
Tuttavia, non aveva altri amici, all’infuori degli animali del bosco: anche lei, come la madre Aurora, amava la natura.
Quando Audrey aveva otto anni, era passato un periodo in cui Aurora trascorreva molto tempo alla finestra, con aria preoccupata.
Guardava sempre lo stesso punto, dove, un tempo, si ergeva il castello di Malefica, sulla Montagna Proibita.
Percepiva una carica oscura farsi sempre più potente.
La sua preoccupazione non allarmava solo Filippo, ma anche le tre fate.
Rivelò a tutti loro la medesima cosa: Malefica non era stata sconfitta; era ancora viva e la sua Oscurità era sempre più forte. Il regno sarebbe stato sommerso dall’Oscurità.
Filippo dispose le guardie sulle mura del castello, per contrastare ogni forma di pericolo incombente.
Alle tre fate, Aurora chiese il più grande dei favori: trarre Audrey in salvo. In un mondo sicuro, incorrotto dall’Oscurità: Auradon, il mondo rifugio fondato dalla Fata Smemorina, con l’aiuto dei maghi, le tre fate buone comprese.
Non potevano certo dire alla piccola Audrey del pericolo incombente. Decisero di metterla come una gita, come erano solite fare quando la portavano al bosco.
Ma anziché al bosco, le dissero che avrebbero visitato un posto nuovo.
Lei accettò senza pensarci due volte: le piaceva viaggiare con le zie.
Arrivate alla capanna del bosco, usarono le loro bacchette per teletrasportarsi ad Auradon.
Audrey si illuminò nel vedere quel posto: aveva un grande cortile, e l’edificio più grande era praticamente un castello.
Le piaceva.
-Ora riportatemi a casa! Lo sapete che mamma vuole che torni a casa prima del tramonto!- aveva ordinato alle tre fate.
Flora si morse il labbro: non sapeva come dirle la verità su quella “gita”.
Non era una gita. Era un vero e proprio trasferimento.
Il suo mondo era stato inghiottito dall’Oscurità. E anche i suoi genitori ed i suoi nonni. Non aveva più un posto dove tornare.
Flora cercò di dirglielo senza essere troppo diretta, né cinica.
Non potevano fare nulla contro Malefica. Neppure sua madre, in quanto Principessa di Luce.
Audrey scoppiò in lacrime.
Sua madre e suo padre si erano sacrificati per lei. Era sola. Almeno aveva ancora le tre fate buone con sé.
Non sapeva come avrebbe fatto senza di loro, a coccolarla, a consolarla. Erano diventate la sua famiglia, come lo erano state per Aurora.
Venivano a trovarla spesso, ad Auradon: era stata riservata una stanza per loro. Ma erano sempre in giro per i mondi, soprattutto nella Torre di Yen Sid.
Ma Audrey, finalmente, aveva avuto modo di farsi degli amici umani: la figlia della Fata Smemorina, Jane, Chad, il figlio di Cenerentola, una Principessa della Luce, come sua madre Aurora.
Anche Chad aveva perso il suo mondo, come Audrey. Ma lui aveva assistito in prima persona. Questo lo aveva spinto alla depressione, al mutismo, ed anche al blocco mentale, a quanto pare.
Osservava tutto con aria spenta, assente. A poco erano serviti gli abbracci di Audrey.
A lei erano serviti quelli delle sue zie: la facevano sentire protetta, non sola.
Sperava funzionasse anche con Chad.
Ma anche dopo quattro anni lui non era cambiato. Il trauma era stato troppo forte da essere curato con dei semplici abbracci.
Un altro bambino era giunto ad Auradon, con la Fata Smemorina: Benjamin, il figlio di Belle.
Audrey, Chad e Ben erano figli di tre Principesse della Luce. Presto, quel ruolo sarebbe spettato a loro.
Scoprirono di essere i tre legittimi sovrani di Auradon, e l’avrebbero protetta da ogni incursione dell’Oscurità, grazie alla Luce nei loro cuori. In realtà, doveva esserci un’altra Principessa, insieme a loro, la figlia di Biancaneve. Ma lei risultava scomparsa insieme al suo mondo.
All’età di sedici anni, sarebbero stati incoronati sovrani. Lì, ad Auradon, avrebbero imparato a gestire la Luce dei loro cuori, a fortificarla. Le loro madri non avevano avuto quella possibilità, ma i loro figli sì.
Inoltre, secondo la Fata Smemorina, un’unione tra un Principe della Luce ed una Principessa della Luce poteva far nascere una creatura incorruttibile, un essere fatto di Luce, incapace di essere corrotto dall’Oscurità.
Ben era più adatto per Audrey. La Luce di Chad era troppo debole, a causa del suo trauma.
I due avevano già legato, quindi accettarono questo matrimonio.
Ma erano ancora piccoli: sia per sposarsi, sia per prendere con coscienza decisioni simili.
Audrey voleva bene a Ben, ma non come fidanzato, ma come amico, quasi fratello. Ma le era stato insegnato ad adempiere sempre ai suoi doveri di principessa. Anche, quindi, accettare un matrimonio con una persona che non amava.
E anche lui provava lo stesso per Audrey.
Lei lo aveva sempre saputo che Ben non l’amava come una ragazza: ne ebbe la conferma quando Ben aveva dichiarato il suo amore per Mal, una dei quattro ragazzi dell’Isola degli Sperduti.
Aveva incantato Ben con un incantesimo d’amore, ma poi venne scoperto che si era davvero innamorato di lei. E lei ricambiava.
Audrey non reagì bene a quella notizia, non per gelosia: ma per paura di deludere le aspettative della Fata Smemorina e delle tre fate, sue zie. Si aspettavano davvero la nascita di un bambino puro, fatto di Luce.
Però rimaneva ancora Chad; quindi c’era ancora una possibilità.
Ma nemmeno per Chad lei provava più del semplice affetto fraterno. E si poteva dire la stessa cosa di Chad.
L’ultima goccia arrivò all’annuncio del fidanzamento di Ben con Mal.
L’amore aveva vinto sul dovere.
Erano svaniti i progetti che erano stati programmati per Audrey. Quel giorno si sentì mancare: aveva deluso tutti. Non era stata in grado di tenersi Ben. E nemmeno Chad.
Quindi addio al proposito di creare una prole completamente pura.
Non temeva che Mal le avrebbe tolto il titolo di regina: quel ruolo era suo di diritto e niente l’avrebbe revocato.
Fin da piccola le era sempre stato detto cosa doveva fare. Non era mai stata “libera”.
Per questo, quella sera si era ritirata nella sua stanza piangendo. Al di fuori di quei progetti, non sapeva cosa fare. Si sentiva vuota. Aveva scritto nel suo diario, come era solita fare da quando era stata portata ad Auradon.
-Sono stufa di fingere…- mormorò; in quel momento, l’unica parte di lei che reclamava il suo libero arbitrio emerse –Dov’è il mio lieto fine?-
Aveva seguito tutte le regole, non aveva mai superato il limite, non aveva mai desiderato nulla che non fosse suo. Ma quando il suo momento stava per arrivare, Ben aveva fatto il nome di Mal, non il suo.
Quella tristezza, quella delusione verso se stessa attirò un ospite inaspettato, nella sua stanza: un uomo vestito con un cappotto nero. Lunghi capelli grigi e occhi gialli che esprimevano freddezza.
-Davvero un peccato, vero…?- la sua voce era calma e profonda.
Audrey avrebbe voluto chiedere aiuto, ma lui le aveva rivolto uno sguardo talmente minatorio da spingerla a tacere.
-Vuoi avere quello che ti spetta, vero? Vieni con me, Audrey.-
Audrey lo stava guardando negli occhi: non avrebbe dovuto. Quell’uomo l’aveva ipnotizzata.
Insieme, si erano recati alla sala del trono. Le corone erano posizionati proprio sui troni. E quella di Audrey non faceva differenza.
Il forestiero la prese. Audrey era dietro di lui, ancora con lo sguardo assente, da ipnotizzata.
-Questa piccola corona non è abbastanza.- disse, osservandola serio e freddo –È solo un oggetto inutile che illude le persone di avere il potere di governare su altre persone. Il potere, Audrey, il vero potere, deve renderti in grado di far assoggettare le persone al tuo volere, con la paura. Così nessuno mai più oserà riderti dietro, o sminuirti in confronto di una ragazza nata dal ventre di una persona malvagia.-
Auradon sembrava, infatti, favorire Mal come regina, piuttosto che Audrey. Mal aveva salvato Auradon più volte, da Malefica e Pietro e anche da Uma. Così si era guadagnata il rispetto degli abitanti.
-Audrey, io posso donarti quel potere. La paura è il modo migliore per governare un mondo. Tutti saranno obbligati a rispettarti. Devi solo cedere all’Oscurità e quel potere sarà tuo.-
Audrey era ipnotizzata, quindi accettò.
Si mise in ginocchio, mentre Xemnas le metteva la corona sulla testa.
Qualcosa cambiò, in lei: sentì qualcosa di maligno crescerle dentro e sovrapporsi alla sua Luce.
Era per metà essere di pura Luce. Quindi poteva essere corrotta dall’Oscurità.
L’uomo aveva cambiato anche il suo aspetto: i suoi capelli avevano cambiato colore, come gli occhi, entrambi gialli. Anche il suo vestiario era cambiato: il colore dominante era il nero.
Inoltre, aveva persino osato rimuovere la campana che proteggeva la bacchetta della Fata Smemorina: nelle sue mani, si trasformò in uno scettro, simile a quello di Malefica, che porse ad Audrey.
-Vai, rivendica il tuo posto da regina! Semina il panico ad Auradon! Costringili a rispettarti! Lancia pure un incantesimo, se necessario! Ma non permettere a nessuno di approfittarsi di te!-
Con queste parole, egli svanì in un portale oscuro.
Audrey era perduta. Aveva ceduto all’Oscurità.
Non agiva di sua volontà, non completamente. Quell’uomo, Xemnas, aveva fatto emergere il suo lato malvagio, seppellendo quello chiaro.
Una parte di lei esigeva ancora il matrimonio con Ben, come suggerito dalla Fata Smemorina e dalle tre fate buone, in quel momento tramutate in pietra da Audrey stessa.
Al suo rifiuto, ella gli scagliò una maledizione: lo aveva trasformato in Bestia.
Sul resto di Auradon aveva lanciato un incantesimo soporifero. Solo Chad era riuscito a salvarsi, proponendosi come aiutante di Audrey. Forse per codardia, forse per tentare di salvarla, cercando un appiglio per la sua Luce, nel tentativo di scacciare l’Oscurità nel suo cuore.
Ma la sua Luce era troppo debole al confronto dell’Oscurità liberata da Xemnas.
Fu di nuovo Mal a salvare Auradon. Grazie alla pietra donatale dal padre Ade, fu in grado di contrastare la magia di Audrey e liberarla dalla maledizione.
Tornò normale, ma quel distacco brusco dalla sua Oscurità la condusse in stato di coma.
Ben e Chad erano rimasti in sua compagnia. La tenevano per mano: su suggerimento della Fata Smemorina, i due Principi dovevano usare le loro Luci come catalizzatori, come batterie per riaccendere la Luce di Audrey.
Dopo una settimana, infatti, ella si risvegliò.
-Ditemi che è stato un incubo!- esclamò, osservando i due amici –Volevo far soffrire tutti. Avevo fatto addormentare tutti, ti avevo trasformato in Bestia, Ben…-
Ben e Chad non sapevano cosa dirle: mentirle avrebbe significato prenderla in giro.
Ma Audrey non era una stupida: sapeva di non aver sognato. Era stato tutto reale.
Rivelò subito dell’uomo che l’aveva costretta a fare quelle malvagità. La Fata Smemorina, basandosi sulla descrizione fornitale da Audrey, rivelò il nome del forestiero: Xemnas.
Dopo la trasformazione di Audrey, era scomparso.
Il suo piano, infatti, era rendere Auradon accessibile agli Heartless. Se in un mondo era presente almeno un cuore corrotto dall’Oscurità, anche il mondo apparentemente più inespugnabile poteva essere invaso.
E pensava di sfruttare Audrey, facendo leva sulla sua tristezza e delusione. Ma era impossibile.
Era pur sempre figlia di una Principessa della Luce: come l’Oscurità era apparsa, così era scomparsa. Come se non fosse mai esistita.
Ma Auradon era scomparsa comunque. Vani i tentativi dei tre sovrani di contrastare gli Heartless: furono i primi a cadere per mano loro.
Ma non era finita per i tre principi ed i loro amici: al loro risveglio, erano nella Città di Mezzo.
Sora aveva eliminato Xemnas e liberato i cuori dal Kingdom Hearts artificiale dell’OrganizzazioneXIII, di cui Xemnas era a capo.
Carlos si sentiva responsabile per la distruzione di Auradon, in quanto il suo cuore si era macchiato di Oscurità successivamente l’omicidio di sua madre. Anche Audrey si era dichiarata responsabile.
I suoi malefici non erano nulla in confronto a quello che aveva fatto Carlos, ma lei aveva ceduto all’Oscurità.
Non era un comportamento degno della figlia di una Principessa della Luce, tantomeno di una regina, secondo lei.
Era già stata perdonata da Ben, da tutti i suoi amici. Ma non era abbastanza.
Nel suo cuore, provava odio per Xemnas. E vendetta, per averla messa contro il suo stesso popolo.
 
Questo desiderio la spinge ad addestrarsi con il Keyblade, presso Yen Sid. Ivi si riconcilia con le sue tre zie, le fate buone, sorprese e felici di rivedere la loro piccola Audrey sana e salva.
Sono quasi spaventate dalla sua determinazione a voler divenire custode del Keyblade. Ma secondo Yen Sid, questo addestramento è utile per i tre Principi e Principessa della Luce, per fortificare la propria Luce nei loro cuori ed essere in grado di ricostruire Auradon.
Inoltre, Yen Sid rivela che Xemnas non è scomparso. È tornato, e combatterà a fianco di Maestro Xehanort nella Guerra dei Keyblade.
Audrey brama ancora vendetta nei suoi confronti. Spera di incontrarlo prima della Guerra, per pareggiare i conti con lui…
 
   
 
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