La luce della luna ricopre dun manto dargento i campi della Provenza, tappezzati di lavanda. Rashid, lento, cammina attraverso le campagne. Di tanto in tanto, si ferma e inspira lolezzo dei fiori violacei. Che meraviglia , pensa. Gli sembra di stare in un paradiso. Il silenzio, da lui prima avversato, gli dona una sensazione destasi. Libero dalle tecnologie, si sente rinascere. Alza la testa e guarda lo zaffiro sospeso del cielo, libero da stelle. Maya , pensa. Il suo cuore, in quel momento, non soffre più. Unombra di amarezza oscura la sua felicità, ma non avverte il peso dei rimorsi. Riesce a godere della bellezza in ogni sua forma. Anzi, quella pena gli ha permesso di andare oltre se stesso e di crescere. Certo, ama ancora la tecnologia, ma riesce a non esserne schiavo. E lo deve a lei. Grazie di tutto. mormora, sereno.