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Autore: niwakaame    31/07/2020    8 recensioni
“Fra me e quello lì NON c'è nessun passato, nothing, nada, niente di NIENTE, CAPITO?!” Bercio sguaiata. “Lui mi ha offerto un lavoro ed io ho accettato, tutto qui!”
E se Akane non fosse una frana in cucina? E se invece fosse una talentuosa pasticcera? E se Ranma fosse invece la nuova stella della ristorazione stellata? Tra padelle, litigate, incomprensioni e piatti da leccarsi i baffi i nostri eroi troveranno (o ritroveranno) l'amore ... forse?!
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akane Tendo, Ranma Saotome
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Una settimana di ritardo.

Driiiiiiiiiiinn

Ho una settimana di ritardo.

Driiiiiiiiiiinn

Un'intera, stramaledetta, dannatissima settimana di ritardo.

Driiiiiiiiiiinn

Non posso certo andare da Tofu per un consulto, spiffererebbe tutto a casa ...

Driiiiiiiiiiinn

Potrei andare in un'altra clinica, ma dovrei affidarmi ad un medico sconosciuto e non mi va, la questione è troppo delicata …

Driiiiiiiiiiinn

Oppure potrei comprare un test di gravidanza e farlo.

 

Codarda

 

“Arrgh!” grugnisco infilando la testa sotto il cuscino

Driiiiiiiiiiinn

 

“”Ma che diamine ...” brontolo afferrando malamente il cellulare sul comodino

“Pronto?!” abbaio all'apparecchio

“Kasumi ti fa sapere che ha preparato il pranzo anche per te, perciò cerca di essere qui per mezzogiorno e mezzo.”

“Nabiki, perché mi stai chiamando a quest'ora?!” ringhio ripiombando sotto le coperte

“Sono le 11,00 del mattino credevo tu fossi già sveglia! O hai avuto una nottata intensa e devi recuperare?!” sghignazza

“No! E comunque non sono affari tuoi!” la ammonisco

 

Caspita, sono già le 11,00?! Questo significa che ho passato un'intera mattinata a letto a rimuginare

 

“Bene, allora ci puoi degnare tutti della tua presenza oggi” risponde altezzosa

“Ah … ehm, oggi non credo di riuscire ad esserci ….” balbetto

“Akane?! Credi davvero non ci siamo accorti che ci stai evitando da settimane? Cosa sta succedendo?” indaga

“Non … niente! Non sta succedendo niente. Sono solo impegnata, ecco tutto!” tentenno

“Ma se oggi è giorno di chiusura all'Herb …”

“E con questo?! Ti sorprenderà sapere che ho molte altre cose a cui pensare oltre al mio lavoro!” puntualizzo risentita

“E queste cose hanno per caso a che fare con un certo tipo col codin ...”

“Nabiki taci!”

“Che ho detto di male?” domanda melliflua

“Sta' zitta e basta, ok?! Dì pure a Kasumi e papà che ci sarò.” confermo chiudendo la telefonata

“MERDA!!!!” strillo dentro al cuscino

 

È vero, non mi sono fatta più vedere, ho inventato una serie di patetiche scuse per eludere la mia famiglia e mi dispiace, ma sono così arrabbiata con mia sorella maggiore che potrei urlare.

 

“Aaaaaaaaaaaahhh!”

Appunto

 

“Prima o poi devi affrontarla Akane” rifletto ad alta voce ancora sdraiata sul letto

Più facile a dirsi che a farsi.

 

Che cosa le dico 'Ehi senti un po' sorellona, com'è che per tutti questi anni hai intrattenuto un fitto rapporto epistolare con il grande amore della mia vita tenendomi all'oscuro di tutto? E perché quella strana promessa? Cosa c'è dietro? E davvero Ranma l'ha accettata senza opporsi e senza fare domande?'

 

Ranma

Non lo vedo e non lo sento da 3 settimane

 

Da quando abbiamo ... beh insomma ...da quando noi … Kami se solo ci ripenso ….

Ma di quello stronzo doppiogiochista non ho più avuto notizie; né una telefonata, né un SMS, un mazzo di fiori, un bigliettino, niente!

Sì, è vero che io gli ho chiesto di non cercarmi, ma non credevo mi prendesse così alla lettera!

Alla faccia del grande amore

 

Ed io che come una stupida ci ho anche creduto

Odio gli uomini!

 

Perciò adesso mi ritrovo da sola, disoccupata, con il cuore irrimediabilmente spezzato, una sorella di cui non voglio nemmeno sentir proferire il nome e con cui invece dovrò con tutta probabilità parlare un bel po' ed un ritardo del ciclo di ben 7 giorni.

 

“Aaaaaaaahhhh!” urlo ancora una volta

Dopodiché mi alzo e mi trascino dentro la doccia

 

Lascio scorrere l'acqua bollente sulla testa, sul collo, sulla schiena, sulle gambe per dieci minuti buoni cercando di svuotare la mente, ma è chiaro che non ci riesco, perciò finisco di lavarmi e chiudo il rubinetto.

 

Mentre mi tampono i capelli bagnati cerco di fare mente locale.

“Allora Akane, qui è questione di priorità, perciò ragiona e occupati di un problema alla volta” dico all'immagine riflessa nello specchio appannato

 

Prima di tutto devo chiarirmi con Kasumi. Quello che dirà forse non mi piacerà, ma almeno saprò come sono andate davvero le cose. E poi lei mi vuole bene, non farebbe mai nulla che possa ferirmi, quindi se ha fatto quel che ha fatto avrà avuto i suoi motivi no?! Devo solo scoprire quali sono.

 

Finisco di asciugarmi, mi vesto velocemente ed esco.

 

Continuo con le mie elucubrazioni per tutto il tragitto verso casa Tendo e quando mi trovo l'insegna della palestra davanti, mi accorgo che ancora non ho idea di cosa dirò a mia sorella e che il test di gravidanza dopotutto non l'ho mica ancora comprato.

 

Prendo fiato ed entro

“Tadaima!” esclamo a voce alta

 

****

Seduti in salotto, ci gustiamo un budino alla vaniglia post pranzo in un'atmosfera d'imbarazzante silenzio

 

“Allora Akane, come va il lavoro?” cerca di spezzare la tensione mio padre

“Molto bene, sono davvero contenta”mento sorseggiando il mio tè

“Ti tiene molto impegnata però. Trovi comunque tempo per allenarti?”

“Sì papà” continuo a mentire

Sarà almeno un mese che non mi muovo

 

“Nabiki, mi aiuti a sparecchiare?” chiede intanto Kasumi

Spariscono entrambe in cucina cariche di piatti e scodelle

 

“E dimmi, c'è un ragazzo nella tua vita?” chiede a bruciapelo papà

Sbianco

“Eh?”

“Un fidanzato figliola, un uomo. Un bravo ragazzo giapponese che si prenda cura di te e che ti sposi.”

“Papà ti prego non ricominciare con la solita storia del matrimonio e dei figli e chi più ne ha più ne metta! Sto benissimo così e non ho certo bisogno di un uomo per sentirmi felice e realizzata.” ringhio sulla difensiva

 

“Akane ascoltami” proferisce serio

Incrocio le braccia svogliata

 

“A volte ho come l'impressione che tu non sia mai riuscita a toglierti dalla testa una certa persona. E sì, è vero che si è comportato molto male nei nostri confronti, ma sono passati molti anni da allora e adesso siete adulti … Perché non gli dai un'altra opportunità? Dopotutto adesso lavorate insieme e ...”

 

Se i Kami hanno deciso di radere al suolo l'umanità intera fate che sia ora, per carità!

Chiudo gli occhi pregando per un asteroide, uno sciame di vespe inferocite, i quattro dell'apocalisse, le cavallette, qualsiasi cosa … tutto ma non questa conversazione!

 

Come per miracolo vengo ascoltata.

 

Infatti udiamo una voce sconosciuta chiedere permesso dall'ingresso e mia sorella di mezzo, nel frattempo tornata in salotto per finire di sparecchiare, va vedere chi sia

 

“Papà, c'è qui un rappresentate del consiglio di quartiere che vuole vederti; dice che è urgente!” dice affacciandosi poco dopo

Mio padre si alza scusandosi ed io crollo all'indietro tirando un sospiro di sollievo talmente potente da farmi perdere l'equilibrio

 

Ma perché devo avere una famiglia così impicciona?! Nessuno che si faccia gli affari suoi, tutti che si intromettono, che decidono, che tramano nell'ombra senza dirmi niente.

Giuro, a volte mi sembra di essere in una telenovela particolarmente brutta.

 

Noto che la moglie di Satana è ancora lì che mi studia.

“Io vado a giocare a tennis, puoi finire tu di aiutare Kasumi con i piatti?”

“Sì certo”

“Grazie, ciao Akane”

“Ciao ciao” replico algida

“Salutami Saotome” ghigna

 

Spero che si becchi una pallina in piena faccia

 

“Addio!” sibilo voltandole le spalle e avviandomi in cucina

 

“Ti serve una mano?” domando scostando il noren*

Kasumi si volta sorridendomi angelica

“Volentieri, grazie!”

Prendo posto davanti al lavello ed inizio a sciacquare i piatti

 

Ci siamo, non posso rimandare oltre. Devo farmi coraggio ed andare a fondo di questa storia.

Forza Akane, ma di che hai paura?! Chiedi a tua sorella perché ti ha mentito e preso in giro per quasi un decennio intero! Chiedile perché ha sempre fatto finta di non sapere dove fosse finita quell'arrogante testa di caz …

 

Il rumore di porcellana rotta tronca le mie riflessioni

Sto sanguinando cavolo!

Ho frantumato un piattino con le mie mani senza nemmeno accorgermene

 

“Dannazione …” sibilo mettendo il dito lacerato sotto l'acqua corrente

“Che succede?” s'informa la mia consanguinea

“Niente, solo un taglietto. Ci metto un cerotto e torno subito.” borbotto

 

Kami, giuro che non vorrei; davvero non vorrei essere così incazzata, ma non riesco a calmarmi

Come hanno potuto raggirarmi così?!

Nove anni di bugie, di verità non dette, di falsità e per cosa poi?!

 

Entro in bagno e prendo la cassetta del pronto soccorso, sorridendo mio malgrado.

Penso a quante volte l'ho usata per curare le ferite di quello stupido e a come mi sentivo in quei momenti.

Adoravo giocare alla brava crocerossina … era la scusa perfetta per poterlo toccare; guardare da vicino quel suo viso bellissimo; sfiorare la sua pelle calda, respirare il suo odore …

 

Ah ma che dico?! Ma non ero furiosa?! E ora che faccio, mi struggo come una ragazzina?!

Disinfetto velocemente il mio indice martoriato e rimetto la cassettina al suo posto.

 

“Akane, possiamo parlare?” sento dire da una voce dietro di me

Kasumi, in piedi sulla soglia, mi guarda con occhi leggermente lucidi.

“E va bene ...” concedo “però andiamo in camera mia, non voglio che papà si accorga di nulla”

Annuisce seguendomi su per le scale

 

Ci sediamo sul mio lettino entrambe mute ed impacciate

 

Sto per dire qualcosa per rompere il ghiaccio quando lei si gira verso di me e tutto d'un fiato dice

“Mi ha raccontato tutto sai?! È ridotto ad uno straccio Akane! Devi par ...”

 

Sento la rabbia montare e le orecchie fumare per l'improvviso afflusso di sangue

“Cioè fammi capire, continuate ancora a confabulare alle mie spalle? Che cosa siete, amici del cuore?!” sbotto stritolando fra le mani la coperta

“Ti prego Akane, non essere stupida”

 

Strabuzzo gli occhi ammutolita; mia sorella non mi aveva mai parlato così prima d'ora; anzi credo che non abbia mai parlato così a nessuno in vita sua

 

“Ti dirò tutta la storia, fin dall'inizio; ma tu devi promettermi che non m'interromperai e che non farai domande se non quando avrò finito il mio racconto, puoi farlo?” continua

Faccio sì con la testa ancora sotto shock

 

“Bene!” comincia “Ricordi cosa successe la mattina in cui scoprimmo che Ranma se n'era andato?” mi chiede

Annuisco debolmente fissandomi le ginocchia a disagio.

“Distruggesti letteralmente la casa. Piatti, soprammobili, sedie, elettrodomestici; non si salvò nulla”

Arrossisco imbarazzata

“E poi? Ricordi cosa facesti dopo?”

Scuoto la testa

“Avesti una crisi isterica. Vomitasti; urlasti fino a perdere la voce; prendesti a pugni i muri del dojo fino a sanguinare e infine cadesti a terra esausta.” spiega

“Io … non me lo ricordo ...” ammetto dispiaciuta

“Dormisti per quattro giorni di fila, eri come in coma. Ono ci spiegò che il tuo sonno altro non era che un meccanismo di autodifesa adottato dal corpo per non soccombere al dolore.” rivela appoggiando la sua mano sulla mia.

 

È una mano ruvida, screpolata da anni di detergenti per le pulizie, lavori domestici e, me ne rendo conto solo in questo momento, sacrifici.

Le ore di sonno perse, le passioni mai coltivate, le amicizie perdute; tutto per garantirci la stabilità di una vera famiglia

Kasumi ha rinunciato a tutto per noi ed io come al solito ho sempre pensato solo a me stessa

 

“Poi ti risvegliasti e le cose peggiorarono ulteriormente. Te ne stavi rintanata in camera tua a piangere ininterrottamente per giorni e giorni e le poche volte in cui mettevi piede fuori di casa sembravi uno zombie. Mancasti da scuola per un mese e i tuoi voti precipitarono così come il tuo peso. Assistevamo impotenti alla tua rovina senza riuscire a trovare una soluzione. Nabiki costrinse tutti coloro che avevano un debito con lei a cercare Ranma, ma senza fortuna. Nessuno sapeva dove fosse, fu come se non fosse mai esistito”

“Già” tremo persa nell'orribile ricordo di quel periodo

“Ad ogni modo” sospira “ci arrendemmo al fatto che non lo avremmo mai più rivisto e se per te fu un duro colpo, per papà lo fu anche di più”

“Pfui!” sbuffo “Sì, come no! Vuoi forse dirmi che perdere un allievo è come perdere il tuo primo amore?! commento acida

“Non essere arrogante Akane” mi rimprovera lei ed io chino il capo “Sì è vero, tu quel giorno perdesti il tuo amore, ma lui perse molto più di un allievo. Ranma era come un figlio per lui e con la sua fuga svanì anche qualsiasi speranza di un futuro per il dojo.”

 

“Ti sbagli!” sbotto con le lacrime agli occhi “Non c'era certo bisogno di quell'idiota per mandare avanti la palestra!” ruggisco “Avrei potuto benissimo farlo io …” mugugno

“Ma non l'hai fatto” replica calma “non lo hai fatto e papà si è ritrovato con i conti da pagare, tre figlie da mantenere ed una palestra che non riesce più a gestire.”

 

Una coltellata nello stomaco mi avrebbe fatto meno male

Sentirsi dire la verità è penoso

 

“Poi quel giorno risposi al telefono e sentii la voce di Ranma all'altro capo del filo. Il mio primo impulso fu quello di riattaccare; ero arrabbiata con lui per tutto il male che aveva fatto a te e papà, ma non lo feci. Proprio quella mattina nostro padre era stato obbligato ad annullare il corso del mattino per mancanza di iscritti … forse ti sembrerà una sciocchezza, ma quella chiamata mi sembrò un segno del destino.”

 

Mi trattengo dall'alzare gli occhi al cielo e dal dirle dove secondo me quel villano avrebbe dovuto cacciarselo il destino e me ne sto zitta in attesa del seguito della storia.

A questo punto sono anche curiosa, devo ammetterlo

 

“Parlammo tanto; mi raccontò il motivo della sua fuga, rivelandomi la sua intenzione di sposarti, mi disse di come avesse cercato di voltare pagina fuggendo via e di quanto questo si fosse rivelato inutile visto che non riusciva a dimenticarti.”

“Tse!” intervengo “Se davvero gli mancavo così tanto perché diamine non mi ha mai cercata?!”

“Temeva il tuo rifiuto! Akane, io ti voglio molto bene, ma anche tu devi ammettere che non è sempre facile parlare con te. Sei manesca, impulsiva, sfacciata, nevroti ...”

“Sì sì, ho capito” taglio corto

“Il punto è” continua lei tranquilla “che in quel momento capii una cosa: quel ragazzo ti ama sul serio, ti ama di un amore che capita una volta sola nella vita e so che per te è lo stesso Akane, non hai mai amato nessun altro. Siete fatti per stare insieme ed il vostro futuro non è ai fornelli, ma qui, in questo dojo.”

 

È per questo che gli hai fatto promettere di allenarsi tutti i giorni? Perché vuoi vendergli la palestra?” strepito

“No, voglio che la erediti insieme a te e che la gestiate insieme, è ciò che ha sempre desiderato anche papà e anche se non lo volete ammettere, è quello che volete anche voi.”

“E vuoi farmi credere che Ranma ha accettato questa tua condizione senza fare domande e senza battere ciglio?!” inarco un sopracciglio scettica

“Ovviamente era perplesso, ma sono stata molto risoluta e gli ho risposto di fidarsi e basta.” ribatte palesemente fiera di sé

“E quel tonto ha abboccato?!” brontolo saccente

“Beh, sì! Gli ho detto che altrimenti non se ne sarebbe fatto di nulla e che il nostro patto poteva considerarsi annullato!” afferma contenta

 

Con gli occhi fuori dalle orbite e la bocca spalancata la fisso sconvolta

Ho sempre pensato che fosse Nabiki la sorella luciferina, invece devo ricredermi.

 

“Ma che patto del cavolo è il vostro?! Fare la spia per nove anni senza che l'altro combini nulla?!” domando sbigottita

“Veramente fui io a chiedergli di aspettare, sapevo che non eri pronta. Lo avresti mandato al diavolo solo per il gusto di farlo e avresti rovinato tutto. Invece ora siete grandi abbastanza e la tua rabbia è sbollita, è il momento perfetto!” sorride contenta

 

Continuo a guardarla, incapace di emettere suono e sorprendendomi del fatto che sono più sconcertata da questo suo nuovo lato manipolatore che da tutto il resto.

 

Ed è allora che mia sorella si alza in piedi e poi, inginocchiandosi a terra davanti a me, si produce in un Dogeza**

“Perdonami Akane se ho agito con leggerezza; l'ho fatto perché ti voglio bene” mormora con le mani a terra e la testa che sfiora il pavimento

La mascella mi cade per lo stupore

“Ka … Kasumi … No! .. Non ...” vederla così prostrata è terribile, umiliante.

 

Senza pensarci mi butto su di lei e afferrandola per le spalle la tiro su

“No … no …” singhiozzo abbracciandola “Non … non devi … ti prego ...” uggiolo

Lei ricambia il mio abbraccio ed io la stringo ancora più forte.

 

“Akane così mi stritoli” fa con il suo consueto tono canterino

“Scusa!” la prego lasciandola andare

Lei mi sorride beata e stringe forte le mie mani nelle sue

“Andiamo a fare il tè, ti va?!”

Annuisco ricacciando indietro le lacrime

 

Lei si alza e fa per uscire dalla mia stanza

“Kasumi?!” la richiamo

“Sì?”

“Non ti facevo così tosta!” ridacchio

“Nemmeno io!” ride anche lei

 

 

Quando torniamo giù il tizio del consiglio di quartiere sembra essersene andato e dall'occhiata che mi lancia papà capisco che è pronto per riprendere il sermone da dove lo ha lasciato.

 

Sgattaiolo in cucina prima che m'intercetti e metto subito la teiera sul fuoco, mentre Kasumi tira fuori una scatolina di Manju***

La osservo imballarli abilmente in un furoshiki che poi mi porge con solennità

 

“Non ci si presenta mai a casa di qualcuno a mani vuote” sentenzia “Va' da lui e fate pace” intima spingendomi verso l'uscita della cucina

“Papà?! Akane sta andando via, vieni a salutarla!” cinguetta allegra mentre mi accompagna verso l'ingresso di casa

 

“Figliola, aspetta!” tuona lui venendomi incontro

Sì?” dico diffidente

“Guarda! Ho qui un il catalogo di un negozio di abiti da sposa che vende per corrispondenza!” esulta tirando fuori un librone color rosa confetto

 

Sento distintamente il suono delle mie braccia che cadono

 

“Dai un'occhiata, è tutta roba di classe! Puoi sfogliarlo e ….”

“Addio papà” lo interrompo

“Non devi decidere subito, è solo ...”

“Kasumi mi passi il mio cappotto?” lo ignoro

Mia sorella mi aiuta ad indossare il soprabito mentre io faccio mentalmente il conto alla rovescia

 

Tre. Due. Uno.


“Akaneeeee! Akaneeee! Bambina miaaaaa! Non andare, ti pregoooo!” singhiozza mio padre gettandomisi addosso

 

Appunto

 

M'infilo le scarpe scivolando dalla sua stretta e lo bacio sulla guancia

“Ci vediamo presto papà”

“Perchééééé, Kami perchéééé?! ” geme lui in ginocchio

Faccio un ultimo inchino carico di significati a Kasumi ed esco

 

“Avanti papà non fare così! Ti ho fatto i biscottini al burro che ti piacciono tanto, li vuoi?” sento dire da dietro la porta chiusa e non posso fare a meno di sorridere fra me e me.

 

 

Cammino spedita verso la metro con il mio pacchettino stretto al petto.

Andrò da Ranma, ho deciso

 

E se non mi volesse più? Dopotutto non si è più fatto sentire e questo potrebbe essere un chiaro segno che non vuole più saperne nulla di me.

E se mi manda al diavolo? O magari arrivo lì e lo trovo mezzo nudo, intento a darsi da fare con qualche donnaccia … o più donnacce?! Strabuzzo gli occhi inviperita

Scuoto la testa per cacciare via quest'immagine

 

Devo pensare positivo

Posso ancora risolvere la situazione

 

“Io Akane Tendo mi riprenderò Ranma Saotome!” urlo con il pugno al cielo a mo' di sfida

Incurante dei passanti che mi fissano terrorizzati, corro giù per le scale della metropolitana e m'infilo nel vagone in partenza.

 

Il viaggio mi sembra interminabile e non appena arrivo a destinazione, salto fuori dal vagone come un'indemoniata ed inizio a correre a perdifiato verso casa di Ranma.

Sto continuando a correre quando all'improvviso scorgo da lontano una sagoma che mi pare di conoscere.

 

Alto

Capelli scuri

Espressione arrogante

Uniforme da Kendo

 

Dannazione, è proprio Kuno Tatewaki!

 

Quel maiale bavoso che dice di voler sposare mia sorella, ma che ogni volta che ne ha l'opportunità mi si appiccica addosso come una scimmia in calore.

 

Un brivido freddo mi percorre la schiena

 

Devo sparire, non mi ha vista, sono ancora in tempo a dileguarmi

Senza pensarci troppo, mi giro ed entro nel primo negozio che trovo

 

Per fortuna è una farmacia, perciò decido di approfittarne e comprarmi del burro di cacao.

Meglio non avere le labbra screpolate quando mi presenterò a casa di Ranma …

 

Mentre aspetto il mio turno alla cassa, scorgo però con la coda dell'occhio il testone di Kuno entrare nel locale

 

“Al diavolo” sibilo correndo a nascondermi dietro ad uno scaffale di … preservativi?!

Un arzillo vecchietto mi sorride compiacente alzando le sopracciglia ed io striscio via, rossa come un pomodoro e morta di vergogna

 

“Qualcuno di voi plebei ha per caso visto entrare qui dentro una donna bellissima?” sento dire da una voce orribilmente conosciuta e a me odiosa

Mi stringo ancora di più dietro ad un cartonato che pubblicizza un rimedio per la tosse

'Vattene via, vattene via, vattene via ...” ripeto come un mantra

“No?! Molto bene allora, continuerò con le mie ricerche altrove; fuori da quest'orrido ricettacolo di germi!” e per fortuna mantiene la promessa, gira i tacchi e se ne va

 

Emetto un gigantesco sospiro di sollievo e raddrizzandomi esco dal mio nascondiglio

“Prima o poi dovrò parlare con Nabiki di questa faccenda ...” brontolo a bassa voce

 

Acciuffo il mio burro di cacao e mi metto in fila per pagare, quando noto che davanti a me c'è una donna in un avanzato stato interessante

 

Cavolo! Con tutto quello che è successo oggi mi ero completamente dimenticata del mio “problemino!”

 

Arriva il mio turno, perciò passo il balsamo labbra alla farmacista e poi mi sporgo sul bancone

“Vorrei anche un test di gravidanza per favore ...” dico in un soffio

“Non ho capito cara, puoi ripetere?”

“Vorrei … vorrei un test di gravidanza!” ribadisco, stavolta un po' più forte

“Aah! Un test di gravidanza! Ma certo!” vocia l'audiolesa sparendo nel retro

 

Ma li trovo tutti io?!

 

Mi guardo intorno a disagio, sperando che nessuno abbia visto o sentito nulla

Per fortuna siamo rimasti solo io e l'anziano signore che continua imperterrito a sorridermi

 

“Ecco qui cara e tanti auguri!” trilla felice

“Gr … grazie ...” borbotto ficcando il test in borsa e scappando via

 

Non faccio in tempo a varcare la porta di uscita che una massa solida mi sbatte contro facendomi cadere rovinosamente per terra insieme al furoshiki di Kasumi e tutto il contenuto della mia borsa.

 

“Mi rialzo e senza staccare gli occhi da terra raccolgo in fretta e furia la mia roba pronta a ripartire.

 

“Ti è caduto questo” fa la massa porgendomi il test di gravidanza appena comprato

“Grazie, molto gent ...” alzo lo sguardo e mi sento gelare

 

Un paio di occhi azzurri come l'acquamarina, incorniciati da una folta treccia di capelli neri mi stanno fissando increduli

 

“Akane, sei … sei incinta?!” chiede sotto shock

 

Senza dire una parola gli strappo la scatola di mano e corro via.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

* Tradizionale divisorio di stoffa che viene posto tra stanze, pareti, porte, ecc …

 

 

 

** Inchino utilizzato per le scuse profonde o profondo pentimento; si esegue in ginocchio, con le mani a terra davanti al viso che va quasi a sfiorare il pavimento

 

 

*** Tipico dolcetto giapponese di forma rotonda

 

 

 

 

 

 

Ci credereste?!?! Ho aggiornato!!! Il fatto è che avevo il capitolo pronto, ma poi il PC ha beccato un virus e ho perso tutto! Allora l'ho riscritto, ma a quel punto non ero più convinta della direzione presa e quindi l'ho eliminato e sono ripartita da zero.

Dopo mesi e mesi di blocco e quando ormai avevo quasi perso le speranze ho ricominciato a scrivere ed eccomi quindi qua … Grazie a chi vorrà ancora leggermi; stavolta prometto davvero che non ci metterò più così tanto ad aggiornare!

Baci!!! :)

   
 
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