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Autore: Ice_Princes    16/08/2009    1 recensioni
Una ragazza guardava fuori dal finestrino dell’ aereo sul quale stava viaggiando persa tra pensieri e ricordi. Non aveva chiuso occhio per tutto quel lungo viaggio, quelle parole non le lasciavano pace, soprattutto quella assurda bugia detta per paura di soffrire che poi non aveva fatto altro che farla soffrire il doppio. . .
Genere: Romantico, Commedia, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hikari Yagami/Kari Kamiya, Takeru Takaishi/TK
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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capitolo 6 Capitolo 6

TA-DAN!!!! Incredibile ma vero dopo un anno sono di nuovo qui a postare finalmente un nuovo capitolo!!!!! Chiedo immensamente perdono per tutta questa attesa.. spero davvero che abbiate ancora voglia di seguirmi!! Vi posso dire che il prossimo capitolo è gia a metà stesura.. quindi non dovrete aspettare un altro anno per leggerlo  Grazie di cuore a tutti voi che mi seguite con così tanta pazienza!


Quello stesso pomeriggio Kari si trovava a casa sua, sul suo divano con le braccia conserte e i piedi poggiati su un piccolo tavolino antistante, a riflettere sugli avvenimenti accaduti la sera precedente…


Aveva dormito da Yoley quella notte, che era trascorsa tra “ riesumazioni” di foto, ricordi di episodi passati e gossip vari… cercando accuratamente di evitare commenti riguardo la serata anche se Kari nella sua testa non aveva smesso un secondo di pensarci, nonostante le chiacchiere di Yoley facessero sembrare tutto più facile. Da buona psicologa sapeva che trascorrere del tempo su quel divano a rimuginare era assolutamente contro producente, cosi decise di andare incontro alla vita e uscire.


Le aveva sempre fatto bene correre quando aveva le idee confuse, perciò andò nella sua stanza a cambiarsi, indossò un paio di shorts e una t-shirt, prese il suo inseparabile Ipod e partì in direzione del parco.


Una volta giunta si fermò un attimo a guardarsi intorno. Non c’era molta gente, come del resto la volta precedente. Era una giornata abbastanza nuvolosa ma il sole riscaldava quel tanto che bastava da non preoccuparsi del tempo. Quel atmosfera fece stringere lo stomaco di Kari.. perché quello che c’era nell’aria era profumo di malinconia e incertezza. A volte il tempo è inesorabile, passa senza dare una spiegazione e senza permetterci di chiedergli di restare ancora un po’ ; e a noi non resta altro da fare che cercare di restargli aggrappati il più possibile e sperare che ci porti con lui verso la prossima meta. Socchiuse gli occhi e scosse la testa sorridendo amaramente, dopodiché si infilò le cuffiette nelle orecchie, scelse una canzone abbastanza ritmata in modo da poterla seguire con il respiro durante la corsa e iniziò. Lungo il percorso ogni singolo centimetro di terreno faceva ritornare a galla marea di ricordi. Girando lungo una curva arrivò nella zona più vecchia del parco e quello squarcio di vita passata la fece fermare di colpo. Si guardò attorno , alla sua sinistra c’era uno spiazzo con l’erba meno curata del resto del parco, incolta e ingiallita, e dei resti di uno scivolo e un paio di altalene, decadenti e piene di graffiti, che il tempo e le bravate di qualche gruppo di ragazzi avevano portato alla rovina. Sulla sua destra, invece, si apriva un sentiero stretto e dissestato. Decise di intraprenderlo, sapeva perfettamente dove l’avrebbe portata e mentre lo percorreva non riusciva proprio a non pensare alla prima volta che ci era stata…



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Kari aspettava impaziente guardandosi allo specchio l’arrivo del suo amico. Tk l’aveva chiamata quella mattina dicendole che doveva parlarle di una cosa importantissima e chiedendole se si sarebbero potuti vedere nel pomeriggio. Dalla voce sembrava molto teso e kari non riusciva proprio ad immaginare di cosa potesse trattarsi. Spostò lo sguardo verso la finestra. Era la fine dell’estate, tra poco si sarebbe tornati a scuola e le giornate si era già drammaticamente accorciate quasi a voler scandire meglio le ultime giornate di libertà che erano rimaste agli studenti prima di iniziare di nuovo la solita routine scolastica. Quell’anno per Kari sarebbe stato il 3° anno di liceo e l’unica cosa che le faceva sembrare meno duro il ritorno a scuola era il pensiero che anche stavolta avrebbe avuto la compagnia e l’appoggio di Yoley, Davis, i suoi fedelissimi compagni di banco, ma soprattutto di Tk… Il trillo del citofono la distolse dai suoi pensieri e si precipitò ad aprire.


- Hey… - disse Kari
- Ciao! – rispose Tk sorridendole un po’ imbarazzato. – a- allora sei pronta? –
- si.. certo. Andiamo.. –  la ragazza usci di casa chiudendosi la porta alle spalle e incamminandosi con il biondino. Dopo qualche minuto di chiacchere varie i due ragazzi cadderò in un imbarazzantissimo silenzio. – allora di cosa volevi parlarmi? – domando Kari.
- be’ a dire il vero.. volevo mostrarti una cosa. – Kari lo guardò incuriosita. I due si diressero verso il parco. Intrapresero un sentiero sterrato del quale la ragazza non conosceva l’esistenza. – ma dove stiamo andando? – domando la mora non riuscendo proprio a capire.. – vedrai.. siamo quasi arrivati.. – rispose Tk con quel suo mezzo sorriso al quale la ragazza non sapeva proprio dire di no. Dopo poco arrivarono alla fine del sentiero che portava a una collinetta sulla quale c’erano solo un paio di panchine di ferro corrose dagli agenti atmosferici che, dai resti ancora erano visibili, probabilmente una volta erano dipinte di verde, e un lampione vecchio stile posto al centro, il quale le illuminava entrambe. Era quasi il tramonto e il panorama che si stagliava davanti i due era davvero suggestivo. Infatti il sole stava per scomparire dietro la linea dell’orizzonte, il cielo era infuocato e da quella posizione si riusciva a vedere tutta la città che inizia a prendere vita nelle luci della notte.
- Tk.. è davvero… incredibile.. – disse Kari confusa e emozionata. Il biondo in risposta si limitò a sorridere, orgoglioso di aver impressionato la ragazza, e si sedette su una di quelle panchine. Kari lo guardò sempre più confusa e si sedette accanto a lui.
 – come conosci questo posto??
-  l’ho scoperto qualche tempo fa.. – rispose Tk facendo spallucce.
- e come mai mi ci hai portato? – ormai il cuore di Kari aveva iniziato a correre all’impazzata.. non poteva credere che stesse accadendo davvero.. aveva sempre desiderato che Tk fosse innamorato di lei tanto quanto lei lo era di lui, ma non riusciva a credere che potesse succedere davvero. Il biondo si girò verso di lei e la guardò con quei suoi occhi blu profondissimi che però, ogni volta che incontravano quelli castani di Kari, non potevano fare a meno di perdercisi dentro. – perché non voglio più essere tuo amico. – Kari lo guardò strabuzzando gli occhi. Quelle parole proprio non se le aspettava. Confusa, persa, spaventata, emozionata, non sapeva più che sentimento provare ne riusciva a capire. Era un ultimatum?! E se si era un ultimatum positivo o negativo?! La ragazza non ebbe il tempo di darsi una risposta che le labbra di Tk sfiorarono le sue, prima con un po’ di incertezza, trasformandosi man mano in movimenti più sicuri e intensi.


Now


Nel frattempo Kari era arrivata in prossimità di quella famosa panchina, ma a sua grande sorpresa era già occupata da qualcun altro.
  
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