Disclaimer: Tutti i personaggi di questa storia non appartengono a me, bensì a Paul Abbott, a John Wells e alla Warner Bros. Questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro, ma solo per puro divertimento.
AT LEAST I DID ONE THING RIGHT
#3 – ANGER
La tua famiglia rischia di farti impazzire. Ti monitorano, ti osservano, aspettano di vederti inceppare nei tuoi passi per farti una ramanzina che non sono qualificati a erogare.
Lip e Fiona hanno avuto più relazioni fallite che tutto il resto di Canaryville, eppure pensano di poterti giudicare per le tue scelte, attribuendo la colpa della situazione a una malattia immaginaria.
“Devi prendere le medicine,” ti dice Fiona con un’aria esausta.
Ti osserva dalla porta della tua stanza, le mani sui fianchi e un’espressione esausta, come se fosse lei quella messa sotto pressione dalle stesse persone che dovrebbero invece sostenerti maggiormente.
“Smettila di trattarmi come se fossi Monica!” sbotti impaziente, perché non riesci a trasmettere ciò che provi quando i tuoi interlocutori sono più testardi di un muro.
Ora che la spossatezza della visita all’ospedale psichiatrico si è dissolta, provi solo una gran rabbia. Non sei un poppante, puoi prendere le tue decisioni senza includere l’intera famiglia.
Quello che fai non riguarda nessun altro, i tuoi fratelli non hanno il diritto di giudicarti quando non sanno come ti fanno sentire quelle dannate pillole.
Corri fuori di casa e non ti fermi finché senti l’aria bruciarti nei polmoni; non sai dove sei, ma non ti importa. Almeno qui non ci sono seccatori bugiardi.
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