Rimpianti.

Così immerso nel buio e nel silenzio, il Fantasium Garden sembra quasi un comunissimo giardino botanico in orario di chiusura; Lisa lo avrebbe amato.

L’aria fresca della sera gli sfiora le guance, Epsilon – No, Shun. È questo il suo nome, quello vero – riesce a percepirlo grazie ai pochi tessuti organici rimasti intatti, e la sensazione si fa più intensa quando si toglie le bende dal viso, mostrandosi a Tei senza barriere.  
Non sa bene perché lo fa – a dirla tutta, ha smesso di riflettere troppo sulle proprie azioni.

Shun si aspetta davvero di tutto – nel peggiore dei casi, che la ragazza lo guardi con disgusto e si alzi dalla panchina, lasciandolo solo con i propri pensieri – tranne ciò che accade subito dopo.
Quando Tei alza una mano verso di lui, Shun è molto tentato di scostarsi, respingerla; Si sta mostrando per il mostro che è davvero, e l’idea di essere toccato da quelle mani piccole e delicate lo mette profondamente a disagio, una sensazione indefinibile che credeva di aver dimenticato.

<< Non muoverti. >>
Quello di Tei non vuole essere un ordine, ma le parole sono intrise di una tale gentilezza che Shun non può fare a meno di obbedire, mentre lei sfiora in punta di dita quel lato sfregiato del suo viso.
Come le mani di Quon poche ore fa, la mano di Tei è calda sulla sua pelle ormai fredda e impossibilitata ad irradiare qual si voglia calore umano. Alla fine Shun decide di chiudere il suo unico occhio sano ed abbandonarsi alle sensazioni. Se ne avesse ancora uno, probabilmente sentirebbe il proprio cuore battere all’impazzata.

Da quando ha conosciuto Quon e tutti gli abitanti del Fantasium Garden sono passate solo poche ore, ma sono state abbastanza per permettere a Shun di trovare un’infinità di motivi per rimpiangere le proprie scelte – l’arruolamento a Custos, il proprio corpo meccanico, le persone che ha ucciso.
Tuttavia, è solo adesso che tutti quei pensieri confusi trovano un ordine e un centro concreto.
Se avesse avuto ancora il suo corpo, se non avesse ceduto alla rabbia e a quella causa folle, forse non sarebbe cambiato niente. Tutte quelle persone sarebbero morte comunque, la Custos avrebbe continuato a perseguire gli Esper come mostri.

Tuttavia, con un po' di fortuna, forse sarebbe stato degno di amare Tei come meritava. 



Angolino, angoletto: 
Ho appena finito Towa no Quon, e ancora mi viene il magone se penso a questa coppia, che si è guadagnata un posticino speciale nel mio cuore. 
A parte l'enorme dose di angst, spero che la flash vi sia piaciuta. 


Alla prossima! 
-cuorediinchiostro