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Autore: Tao    17/08/2009    4 recensioni
"Hey, guarda che ti ho visto. Sono tre sere che continui a fissarmi ma non ricordo di doverti dei soldi, che vuoi?"
Genere: Malinconico, Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Edward Elric, Envy, Roy Mustang
Note: AU | Avvertimenti: Contenuti forti
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Title: Nel nome del padre
Author: Tao
Beta: elyxyz
Warnings: qualche parolaccia qua e là, temi relativamente forti, da leggersi non depressi. Alto contenuto di angst.









+ Nel nome del padre +





Edward uscì dal locale, in bocca il laccio dei capelli, le mani impegnate a rifarsi la coda.
Un movimento alla sua sinistra catturò la sua attenzione.

Hey, guarda che ti ho visto. Sono tre sere che continui a fissarmi ma non ricordo di doverti dei soldi, che vuoi?” si scansò nervosamente un ciuffo sfuggito alla coda improvvisata.
Hai una sigaretta?” chiese l'uomo con un sorriso.
Non credi di essere troppo vecchio per correre dietro ai ragazzini?”
Hey! Piano con le offese. Tu sarai tutto fuorché un ragazzino.” Lo guardò con l'aria di chi la sa lunga.
Anche questo è vero.” Concesse Edward “Ma non credo di essere l'unico ad avere le sigarette. E' una tattica per rimorchiare?”
Se anche fosse, tu che diresti...?”
Il ragazzo lo guardò meglio. Alto, occhi profondi. Virile.
Inclinò il capo fintamente pensieroso. Non male...

Se non hai voglia, basta dirlo.” ...se non fosse stato per quella boccaccia.
Sai che sei un gran rompipalle?”
Roy...”
Come?”
Roy. E' il mio nome.”
Bene.” Gli voltò la schiena.
Roy fissò la coda bionda muoversi ipnotica sulla sua schiena mentre il proprietario si allontanava.
Era un invito?
Il ragazzo si girò appena “Ti muovi? Non ho tutta la notte.”









Roy rotolò via dalla sua schiena.
Non appena riacquistò un minimo di respiro, iniziò a tracciare pigramente arabeschi sulla cute.
Pur non vedendo il suo viso, sentì Edward sorridere.

Aveva molte cicatrici, notò, pur essendo così giovane.

Edward?”
Il ragazzo rabbrividì. Come ogni volta che l'altro ripeteva il suo nome. Non era abituato a sentirsi chiamare per intero. Di solito era Ed. O Edo-kun. Era rimasto stupito che Roy non lo abbreviasse come tutti.
Stancamente girò il capo per guardare l'uomo con cui aveva avuto l'orgasmo più travolgente della sua giovane vita.

Che c'è?” Mugugnò infastidito. Ma quello non stava mai zitto?
Che fai nella vita? Studi?”
Edward, infastidito, lo colpì con un piede. Fiaccamente, perché era distrutto.

Ma non sai chiedere altro? Cristo, abbiamo appena scopato, rilassati.”
Roy sentì i muscoli della schiena irrigidirsi sotto i suoi polpastrelli.

Ma sei sempre così teso o sono io che ti faccio quest'effetto?”
Te scassi a prescindere. M'innervosisci. Però ci sai fare.”
Grazie.” Giocosamente Roy gli sfiorò la pelle col naso.
Non montarti la testa.”
E' la verità, no?” Sorrise l'uomo sulla sua pelle.
Che scatole. Egocentrico e pieno di sé.” Si girò completamente sulla schiena. “Comunque, meno domande mi fai, meglio è.”
Perché?” Chiese incuriosito Roy.
Perché mi piaci. E io sono pericoloso.”
Roy gli affondò le dita nei capelli massaggiando la cute.
Gli baciò la pelle tra collo e spalla.

So badare a me stesso.” Gli sussurrò tranquillizzante.
Stupido.”
Però s'inarcò sotto la sua bocca.
Gli passò un braccio intorno al collo, puntandogli addosso occhi assassini.

Hai di nuovo voglia?”
In risposta Roy gli baciò la bocca, ancora una volta.









Non hai una donna? Qualcuno che ti aspetti a casa?”
Non sarei qui con te, ti pare?”
Edward scrollò le spalle “Una volta mi è capitato di uscire con un uomo sposato. Ovviamente non lo sapevo. Sembri un brav'uomo. Un marito ideale.”

Una volta mi sarebbe piaciuto, avere una famiglia.” Rispose Roy pensieroso.
Non mi sembri il tipo che pretende l'impossibile. Non sei neanche brutto. Perché hai rinunciato?”
Diciamo che mi sono arreso.” Sospirò l'uomo. Allungò una mano nei capelli biondi di Edward. Sembrava che lo tranquillizzassero.
Arreso per cosa?” Chiese Edward curioso.
Lavoro.”
Cosa facevi? Sembri uno molto avventuroso. Poliziotto?”
Colonnello, in realtà.”
Cavoli! Un pezzo grosso.”
Per modo di dire.” Commentò amaramente Roy.
Cosa ti ha fatto abbandonare?”
Lo schifo che girava ai quartieri superiori.” Le labbra serrate in una linea dura.
Immagino.”Edward si stiracchiò come un gatto. “Peccato. Credo che saresti un buon padre. E un buon marito, in questo mondo schifoso.”
Tu...?”
Mio padre ha mollato mia madre quando ero piccolo. Non si è fatto più vivo. Quel figlio di...”
Shhh.”
Roy gli poggiò un dito sulle labbra. E già che c'era ne approfittò per baciarlo lentamente.

Non ne vale la pena.”
Già.”
Il brutto è che mio fratello c'è ancora attaccato.”
Tuo fratello?”
E' la cosa più preziosa che ho. E' la mia vita.”
Siete molto legati.” Commentò asciutto Roy.
Già.”
E lui dov'è?” Chiese incuriosito l'uomo.
Improvvisamente a disagio Edward si rabbuiò “Non ne voglio parlare.”

Ok... Allora ti sei ripreso o devo andarmene?”
Se ti va puoi anche restare a dormire, sai?”
Grazie.”
Non ti ci abituare, però, eh?”









Edward raccattò distrattamente il cellulare dai vestiti ammucchiati sul pavimento.
Chi cavolo poteva essere?

Pronto?”
Ed.”
Era lui. Subito il giovane si fece vigile.

Trovato qualcosa?” Nessun convenevole, nessun ciao, come stai? non ce n'era bisogno. Meno stavano al telefono, meglio era.
No. Ma bisogna andarcene.”
Aspetta un attimo.” Edward allungò l'orecchio per sentire se Roy stava ancora finendo di fare la doccia.
Gli giunse solo il rassicurante scrosciare dell'acqua.

Ti stai vedendo con qualcuno?” L'interlocutore sembrava stupito.
Diciamo di sì.” Edward iniziò a radunare i vestiti di Roy.
Lo sai che è pericoloso!”
Senti da che pulpito viene la predica!” Ribattè piccato Edward.
Dimmi che almeno non è un poliziotto, accidenti a te a al tuo fascino per la divisa!”
Lui dice di no, ma secondo me non me la racconta giusta.”
Come si chiama?”
Non te ne deve fregare.”
Devi smetterla.”
Lo so anch'io.”
Domani partiamo. Ti passo a prendere e ce ne andiamo.” Gli chiuse la conversazione in faccia.


Edward prese un respiro profondo. E scaraventò i suoi jeans in un angolo della stanza.
A grandi passi raggiunse la porta del bagno. Con violenza picchiò il pugno sul legno.

Muoviti, dobbiamo parlare!”









Edward si aggirò nella stanza come una belva in gabbia, il borsone ai piedi del letto.
Si affacciò alla finestra. Quanto ci metteva Envy ad arrivare?
Ad un certo punto sentì la porta aprirsi di schianto.
Senza esitazione puntò la pistola contro l'intruso.

Riservi a tutti questa accoglienza?” Chiese Envy senza scomporsi.
Solo a chi mi sfonda la porta.” Con noncuranza Edward abbassò la pistola.
Osservò Envy fare qualche passo nella stanza.

Carino, qui.”
Non credo sia il momento di fare apprezzamenti sulla tappezzeria, non credi?” Commentò acido Edward.
E io che speravo in una romantica riunione. Sei pronto?”
Certo.” Affermò stancamente Edward.
Tuo fratello è più importante di tutto, vero?”
Già. Quando ho scelto di curarlo sapevo a cosa andavo incontro.
Nessun legame, nessuno scrupolo.”

Al non ti perdonerà, lo sai, vero?”
M'importa solo restituirgli una vita decente. Quel che pensa di me è la cosa minore.”
A volte mi chiedo se il tuo sia un amore malato.”
Vedila come ti pare.”


Entrambi tesero le orecchie, sentendo qualcuno salire le scale.
Dimmi che non è quel che penso io.” Pregò Edward.
Spero per lui di no. Però c'era un attraente moro sul pianerottolo, è un tuo conoscente?”
Dio...!”
Edward!” Roy comparve trafelato sulla soglia.
Envy rovesciò gli occhi al cielo “Fammi indovinare, il tizio che frequentavi?”

Roy. Roy Mustang.” Impeccabile fino in fondo, eh Roy?
Piacere, Envy.”
Piantatela tutti e due.” Sbottò irritato Edward.
Ho capito, ho capito.” Biascicò Envy “Ti aspetto in macchina. Muoviti.




Te l'avevo detto che ti saresti fatto male.”
Ti ho detto che so badare a me stesso.”
Lo vedo.” Commentò esasperato Edward.
Dovevo almeno provare a fermarti, non credi? Altrimenti che innamorato sarei?”
Uno intelligente.”
Edward?”
Devo andare.”
Roy si appoggiò alla parete. Lo fronteggiò con i suoi occhi di adulto e di ideali.

Spara.”
Scusa tanto, Roy.” E premette il grilletto.
Envy, in macchina, si accese una sigaretta.


Adesso non c'era proprio più nulla che lo legasse a quella città, pensò Edward con amarezza.
Si chinò a raccogliere il borsone, quando l'occhio gli cadde sulla tasca di quello che due minuti prima era stato Roy Mustang.
Un pezzo di carta bianca spiccava sullo scuro dei pantaloni.
Incuriosito lo sfilò delicatamente.
Era la fotocopia di un fascicolo.
Il suo fascicolo.
Quell'idiota lo sapeva. Sapeva chi era, sapeva cosa aveva fatto. Ed era venuto lo stesso. Armato solo della proprio pazzia.
Innamorato di un pazzo.
Contemplò ancora una volta quel viso meraviglioso. Sorrideva ancora.

Stupido.”






Envy sobbalzò quando Edward chiuse lo sportello. Imperscrutabile.
Hai qualcos'altro da prendere?”
No. Andiamo.”











Note & Ringraziamenti

Innanzitutto ringrazio chi ha continuato a scrivermi, sostenermi, incoraggiarmi. A commentarmi.
Ringrazio poi i lettori, i più appassionati e i fantasmini.
Un infinito grazie a tutti.
Un grazie speciale alla persona che mi lascia socchiusa la porta, lasciandomi il piacere di strusciarmi contro le sue gambe fuseggiando.
Non credo che questa ff sia il mio testamento su FMA. Forse. Non lo so.
Ma ringrazio caldamente chi ha fatto questa strada con me.







  
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