Serie TV > Il Trono di Spade/Game of Thrones
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Autore: Tale Vivo    28/08/2020    0 recensioni
Dare consigli è l'unico campo in cui Tyrion Lannister si è sempre sentito all'altezza e ora che deve servire la sua nuova regina il primo punto da chiarire riguarda draghi e cognomi importanti - cercando di eviare spade sguainate.
"«Ser Barristan mi disse che i Lannister hanno sempre governato senza mai sedersi sul trono». Le parole di Daenerys lo fecero sorridere.
«Solo perché sedersi su delle spade è scomodo. Non sarà qualche taglio, però, a impedire a Cersei di regnare», un lungo sorso di vino fu necessario.
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Genere: Fantasy, Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Daario Naharis, Daenerys Targaryen, Tyrion Lannister
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Consigli all’altezza

 

Le aspirazioni più assurde e spietate 
hanno spesso condotto a uno straordinario successo.

(Marchese di Vauvenargues)

 
«Dimentichi forse che Sua Maestà è la Madre dei draghi?», lo sguardo del giovane mercenario sembrava aumentare di intensità a ogni parola. Non si fidava, come nessuno dei presenti, ed essere nominato consigliere dalla regina non aveva aiutato. Dopotutto, nemmeno io mi fiderei di me, come posso aspettarmi che loro lo facciano? 
«Non potrei dimenticarlo nemmeno se volessi, ma non dimentico neanche che anche i draghi possono essere uccisi».
«Attento a come parli, Folletto». Un altro sorso di vino, sia perché ne aveva bisogno, sia perché doveva guadagnare qualche secondo per pensare alle parole da usare.
«Vostra Grazia, mi scuso se le mie parole sono state fuori luogo
 non era mia intenzione. Mi avete però nominato vostro consigliere, e come tale è mio dovere ricordarvi certi fatti e mettervi al corrente di altri».
Gli occhi viola e profondi della ragazza si spostarono velocemente da lui a Daario Naharis,e le sue labbra si ammorbidirono in un leggero sorriso. «Tyrion ha ragione. Io gli ho chiesto assoluta sincerità, e lui non mi ha dato altro.», il suo sguardo iniziò poi a vagare tra gli altri presenti, «Non vi chiedo di fidarvi di lui, ma di me. La vostra opinione è sempre importante per me, ma nessuno di voi ha vissuto a Westeros negli ultimi anni e, soprattutto, nessuno conosce Cersei Lannister come suo fratello».
Nessuno rispose, tutti annuirono. Tyrion Lannister continuava a stupirsi di come una ragazza così giovane non solo avesse liberato varie città sulla sua strada, ma soprattutto del timore e del rispetto che la maggior parte dei suoi sudditi, soldati e servitori provavano per lei. Un bellissimo drago senza ali, non c’è dubbio. 
«La prima cosa da sapere, che non ho dubbi sia già nota anche da questa parte del mondo, è che la mia adorata sorella è tanto bella quanto senza scrupoli. Chiamare Daenerys madre non le farà provare più compassione, soprattutto quando i figli in questione sono tre draghi in grado di rendere in cenere Westeros».
«Dicci qualcosa che non sappiamo», a interromperlo fu ancora il capitano dei Secondi Figli. Tyrion lo ignorò. «Ciò che però quasi nessuno prende seriamente è l’ambizione di Cersei. Essere un Lannister è una cosa, essere figli di Tywin Lannister è ben altro».
«Ser Barristan mi disse che i Lannister hanno sempre governato senza mai sedersi sul trono». Le parole di Daenerys lo fecero sorridere.
«Solo perché sedersi su delle spade è scomodo. Non sarà qualche taglio, però, a impedire a Cersei di regnare», un lungo sorso di vino fu necessario. «Mio padre era l’uomo più potente dei Sette Regni
 ed era molto alto, anche se non si direbbe a guardare me. Avete idea dell’ombra che faceva? Ancora oggi mia sorella sta cercando di uscire da quell’ombra», un altro sorso, più lungo. Si rivolse poi direttamente alla ragazza Targaryen: «Vostra Maestà, voi volete tornare a casa riprendere quello che era della vostra famiglia. Il dolore, la rabbia e la sete di giustizia vi spingono», fece una pausa, in attesa di una possibile risposta, ma l’unica cosa che notò fu la mano di Daario stringere l’elsa della spada e lo sguardo di rimprovero della regina. «Cersei è spinta dal desiderio di ottenere ciò che le sarebbe spettato se fosse nata uomo: il potere di Tywin Lannister, e di più. La sua sete di potere è infinita e non sarà placata finché il suo posto sul Trono di Spade non sarà sicuro».
A quel punto, Naharis intervenne: «Tua sorella può avere quanta sete vuole, ma Daenerys è la M-»
«Giuro che se dici ancora una volta Madre dei Draghi salpo con la prima nave di ritorno a Westeros e cammino fino alla Fortezza Rossa per consegnarmi personalmente a Cersei, senza mai fermarmi per del vino o a in un bordello», lo interruppe Tyrion, scolandosi poi l’ultimo sorso di vino. La stretta del mercenario sull’elsa si fece più stretta, e Tyrion scorse un pezzo di lama, ma la voce di Daenerys riportò l’impetuoso giovane al suo posto. 
«Quindi, quando dicono che Cersei Lannister è senza scrupoli non le rendono giustizia, o sbaglio?», domandò la ragazza.
«Esattamente. Il mio punto è che dovete sempre ricordare che i draghi sono mortali
 difficili da uccidere, ma mortali. Certe ambizioni, invece, non possono essere scalfite da nulla. Nemmeno dal fuoco.», rispose Tyrion, bevendo un lungo sorso dal bicchiere riempito e pensando al duro lavoro che lo aspettava: non perdere mai di vista il punto debole di Cersei  e dimostrare a suo padre che anche lui avrebbe potuto essere di più del mostro che aveva ucciso sua madre.

 
 
   
 
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