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Autore: MauraLCohen    01/09/2020    2 recensioni
Anche quest’anno è arrivato. Cosa? Il tanto temuto ballo delle debuttanti e Sandy non è per niente entusiasta della cosa.
Riuscirà Kirsten a fargli cambiare idea?
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kirsten Cohen, Sandy Cohen
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie '31 days of Sandy and Kirsten'
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#1
The O.C. 
Sandy/Kirsten
#30daysheatSeptember
Tu la chiami pazzia, la mia...
––––––––––––––––––––––––––––

Debutto in società 
                  
« Andiamo, Sandy! Non fare il bambino. » Una Kirsten esasperata guardava con sguardo truce il marito, che – proprio come un bambino – puntava i piedi per terra per non prendere parte al consueto ballo delle debuttanti che tanto odiava. 

« Non capisco perché ci debba venire anche io. Ogni anno è la stessa tiritera, le stesse facce. Non serve mica che l’alta società di Newport ci presenti le figlie, le conosciamo già. Tutte » protestò lui, finendo di fare il nodo alla cravatta davanti allo specchio. Era troppo concentrato sul proprio riflesso per accorgersi che Kirsten si era avvicinata a lui, la sua elegante testolina bionda gli sbucò da sopra la spalla. 

« E dai... » mormorò, avvolgendogli il busto con entrambe le braccia. « Lo sai che da sola non mi diverto. E poi » si interruppe, prendendogli il lobo dell’orecchio tra i denti. « saprò come ricompensarti a dovere. » 

Sandy sorrise. Kirsten sapeva sempre come portare acqua al proprio mulino.
Si girò verso di lei senza sciogliersi da suo abbraccio e incurante di stropicciarle l’abito di seta blu che cadeva morbido fino al pavimento, le attanagliò la vita, prendendola in braccio. Sorrise di nuovo, contagiato dall’espressione sorpresa che apparve sul viso di Kirsten. 

« Un giorno imparerò a dire di no ai tuoi subdoli giochetti » le disse, pretendendo di sembrare serio. 
 
« Mmh-mmh » borbottò lei in risposta mentre guardava il viso di Sandy avvicinarsi al suo. 

« Non oggi, però. » 

(...) 

Davanti alla sfarzosità della sala del ricevimento, Sandy si trattenne dal ridere. Si sentiva il personaggio  di qualche stupido cartone animato sulle principesse, dove nessuno prestava attenzione a niente al di fuori del proprio costosissimo abito. Partecipava a quell’evento da anni ormai, da quando ventitré anni prima lui e Kirsten si erano trasferiti a Newport. Cosa ci fosse di tanto speciale nel far sfilare una sfilza di sedicenni in abiti da sposa Sandy proprio non lo capiva. 

Prese la mano di Kirsten, mentre lei faceva strada fino al tavolo che aveva prenotato. Già seduti, con le spalle rivolte verso il muro, c’erano Julie e Neil che parlottavano tra loro. 

« Ecco un altro condannato a morte! » esordì Sandy, stringendo la mano del chirurgo, il cui sguardo sofferente di risposta fu eloquentissimo. 
Le rispettive compagne scoppiarono a ridere. « Per così poco » commentarono all’unisono. 

« Alla faccia del poco, eh?! » disse Neil, rivolgendosi a Sandy seduto al suo fianco. 
L’uomo indicò allusivamente con gli occhi l’ambiente intorno a loro. 

« Non farmici pensare » borbottò Sandy, prendendo un avido sorso di vino. 

Mentre la conversazione al tavolo andava avanti, dall’alto del palco in cima alla scalinata, una figura femminile longilinea batté l’indice due volte sul microfono per attirare l’attenzione di tutti i presenti. 
La donna era Agnes Proust, una sessantenne annoiata che quell’anno aveva fatto il diavolo a quattro per ottenere la nomina di madrina dell’evento. 

« Benvenuti a tutti » esordì, spostando teatralmente la mano da una parte all’altra per abbracciare le enormi tavolate che gremivano le pareti della sala. « È un onore per me essere qui stasera ad annunciare queste nuove, giovani donne che a partire da questa notte entreranno ufficialmente a far parte  della nostra splendida comunità. Ed ora, con immenso piacere, vi presento la prima debu... »

Sandy aveva già smesso di ascoltare. Il vestito pomposo, l’acconciatura sfarzosa e quel fare da donna di spettacolo – talmente fuori contesto da risultare comico – che Agnes aveva messo su quella sera gli ricordavano un personaggio di qualche film di fantascienza. 
La guardava accogliere e abbracciare ogni debuttante che presentava, incrinando la voce ogni volta che qualche giovanetta di faceva chiamare una seconda volta.

Se qualcosa dovesse andare storto, rischiamo che si butti giù dalla scalinata – pensò tra sé e sé, scoppiando a ridere e attirando così l’attenzione della moglie. 

« Che c’è? » chiese lei, chinandosi di lato per avvicinarsi. 

Sandy si chinò a sua volta, così da poter parlare al suo orecchio senza che i commensali dei tavoli vicini potessero sentirlo. « Ogni volta che mi darai del pazzo, ricordati della tua amica Agnes stasera. Ha dato un nuovo volto alla pazzia. »

Kirsten annuì, divertita. 
Dopo quel ballo, non avrebbe mai più potuto dare del pazzo al marito.



 
Note dell'autrice 
Eccomi qui!
Credevate che fossi sparita di nuovo, non è vero?
E invece non me ne vado. 
Oggi ho fatto il TOLC per l'Università ed è andato bene, perciò volevo festeggiare. Un po' con l'alcol e un po' con i miei bambini belli. 
Questa prima One Shot fa parte della serie dedicata alla challenge citata all'inizio della pagina, indetta dal gruppo Facebook Non solo Sherlock – eventi multifandom. Per farvela breve: ogni giorno c'è un prompt diverso per un totale di 30. In altre parole, tanti prompt quanti sono i giorni di settembre. 
Perciò aspettatevi altre 29 storie. xD
   
 
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