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Autore: Sasi02    02/09/2020    7 recensioni
[Storia interattiva - Iscrizioni Chiuse]
Katniss Everdeen è la vincitrice dei 74°Hunger Games, ma la sua vittoria non sembra voluta dalla ragazza stessa.
Ora che è ritornata sana e salva al distretto 12, dovrà rimpiazzare per la prima volta Haymitch, insegnando ai futuri tributi del distretto 12 come sopravvivere.
L'edizione della memoria è alle porte e 24 tributi verranno scelti dai distretti stessi, soltanto uno di loro potrà uscirne intatto, la domanda sorge spontanea: chi sarà?
Genere: Azione, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Tributi di Fanfiction Interattive
Note: What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
Capitoli:
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Hunger Games - Capitolo 13 75°Hunger Games - Terza Edizione della Memoria.
Giorno 4.
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Tributi in vita: 11




Eden Conrad, Tributo del Distretto 6


Apro lentamente gli occhi dopo un lungo periodo di riposo, credo di essere svenuto quando il tronco mi ha inghiottito, era tutto così buio e non vedevo nulla se non il nero più totale, udivo la mia voce che gridava l'aiuto di qualcuno, probabilmente quello di Cedric, ricordo ancora la sua faccia quando mi ha visto scomparire dentro l'elemento di madre natura artificiale, così la chiamerei.
Aspetta... sono vivo, quindi non sono morto! Oddio, sono ancora in vita, posso ancora farcela! Sposto subito le mani dentro una delle mie sacche e quando realizzo di avere ancora il pugnale assieme a me un sorriso rassicurato viene stampato sul mio volto. Ho dormito per tutto questo tempo, quanto è passato? Era giorno quando siamo andati via dalla zona cittadina, adesso è notte, le stelle che gli strateghi stanno cercando di ingannare sono dipinte su questo cielo blu che non so se sia vero o falso. Il paesaggio sembra diverso da quello a cui prima stavo cercando di analizzare, credo che questo accanto a me sia uno stelo, la luce lunare non riesce a penetrare tra i petali giganti, sposto lo sguardo sull'erba, è così chiara che sembra di vivere in un sogno, ma questo è tutto un incubo, l'apparenza innocente di questa zona è ottima per prede ingenue e vulnerabili.
Non ricordo chi aveva intrapreso questa strada, la morte di Sophie mi aveva deconcentrato così tanto sugli altri tributi che a malapena sapevo dove stavo mettendo piede, ma sono quasi sicuro che qui dentro ci sia ancora qualcuno e devo fare attenzione, non devo abbassare la guardia, sarò più sollevato quando incontrerò Cedric e Lydia lungo la mia strada. Spero che stiano bene, sono sicuro che quel ragazzaccio starà facendo di tutto pur di proteggere la sua alleata, in più credo che i morti giornalieri siano già stati annunciati, forse, ma comunque dopo la mia scomparsa non è stato udito nessun colpo di cannone, quindi sono quasi sicuro che staranno cercando di fare il massimo per resistere e ritrovarmi, ho dormito fin troppo e devo muovermi, forse alla ricerca di un riparo o qualcosa del genere...
Estraggo il pugnale e lo tengo saldo nella mano destra, mentre pian piano cerco di alzarmi ed abbandonare il contatto umido che ho precedentemente avuto con il terreno sotto di me.
Non sento nessun rumore se non quello delle cicale che stanno emettendo il loro verso, sembra che stiano per piangere da un momento all'altro, ma invece sono tranquille. Ricordo di aver letto che le cicale, quando piangono, emettono proprio questo rumore, è impossibile non confondersi, è come se io, mentre parlassi, al tempo stesso piangessi con lo stesso tono in cui prenderei Roho ed accompagnarlo in qualche posto affollato del Distretto, quel ragazzo ha una particolare passione per i fumetti, ogni volta che qualcuno cercava di formare una specie di "raduno", così li chiamiamo al 6, lui non sapeva se entrarci oppure no, parlare con le stesse persone di cui avevano in comune la lettura per quei disegni fantastici.
Mi mancano quei tre ribellini, nonostante siano delle brave persone qualche bravata fuggiva sempre dalle loro mani, ma nel complesso funzioniamo.
Sono sicuro che Roho stia cercando di fermare la situazione, spero soprattutto che riesca a calmare quell'impulsiva di Yasmine. Ho promesso a tutti loro che avrei fatto del mio meglio per ritornare al distretto, per una volta ho cercato di sorridere, non ho mai sorriso così facilmente in tutta la mia intera vita, ma quella volta sembrava che stessi mentendo al mio cuore.
Alistair poi, starà piangendo come un bambino, lo immagino saltare in aria ogni volta che mi sia successo qualcosa per cui la mia vita venga messa al rischio. Dal bagno di sangue, alla trappola, a questo. Probabilmente, se avrò un tributo minaccioso qui nei paraggi e loro potranno vederlo, sicuramente emetterà un altro balzo che lo farà piagnucolare, ma almeno sono in vita, qui, vivo e vegeto.
Come starà invece Charlotte? Non la conosco, ma Sophie mi aveva parlato un po' di lei quando era ancora in vita. Diceva che era una ragazza con pochissimi amici, a scuola la bionda aspettava soltanto la sua amica per ritornare a casa. Un po' mi ci sono rivisto, potrei ritenermi molto più fortunato riguardo il mio gruppo di amici, ma adesso Charlotte è rimasta sola. Come avrà reagito alla morte di Sophie? Alla mietitura stava così male, è venuta anche a salutarmi e pregarmi di proteggere Sophie, il destino è davvero crudele, la mia compagna di Distretto la notte prima di andare in arena mi aveva detto che, se sarei riuscito a vincere quest'edizione, dovevo prendermi cura della sua amica, di avvicinarmi a lei e ricordarle che Sophie le ha sempre voluto bene.
Un lieve sorriso a questo pensiero mi spunta sul volto: l'idea di avere qualche chance di vittoria non mi è mai passata dentro la mia testa. Sono resistente e grazie a Sophie mi sono allenato duramente in palestra, sono diventato fisicamente più forte, anche quando siamo stati all'area cittadina ne ho approfittato per fare delle flessioni, non ho mai pensato allo sport in generale, ma è divertente. Credo anche che mi sia apparso qualche muscolo all'altezza del petto, la mia prima tartaruga! Se lo facessi vedere ai miei amici non ci crederebbero mai e poi mai.
Penso che mia madre invece sarà più felice nel sapere che potrei tornare da lei anziché che mi sia messo in forma durante questi giorni, è impossibile non compatirla, se avessi un figlio alla sua età reagirei alla stessa identica maniera. Non mi interessa in quale modo potrebbe tornare, l'importante è che io possa rivederlo.
Esmeralda sarà fiera del mio percorso? E Cynthia? Dopo quel gesto cosa sta facendo? E' triste come prima che si sia separata da Sophie, poco dopo sia morta. Avevano un bel rapporto tutto sommato, dopo averle insegnato lo yoga la mia ex compagna è riuscita ad essere leggermente più amichevole. Mi manca, era singolare ed unica, riusciva a strapparmi un piccolo sorriso nonostante il suo prototipo di carattere fosse completamente distinto, ma la assocerei ad una Yasmine molto più irascibile.
Sto continuando ad incamminarmi dentro questa specie di foresta floerale mentre sono ancora sommerso da questi pensieri, il Distretto 6 mi manca davvero tanto.
Credo che non ci sia nessuno qui, altrimenti un tributo avrebbe sicuramente cercato di uccidermi in questo tempo di distrazione, devo stare attento.
-Che cazzo?- Sgrano gli occhi quando incrocio un enorme masso che ha assunto letteralmente la sagoma di una persona umana, mi avvicino di più alla figura e quasi come per farlo apposta, la luce lunare riesce a rendere visibile quella sagoma. E' piccola, davvero piccola, l'assocerei alla sagoma di Lydia, ma lei non è qui, se fosse morta anche Cedric sarebbe ormai finito da qualche parte in arena.
Credo che la povera vittima sfortunata sia la ragazzina del Distretto 11, gli altri tributi non sono così piccoli, escluderei anche quella del 12 che la sua è soltanto un problema di altezza.
Decido di ignorare la sagoma e continuare a camminare, cercando di scostare le grandi foglie che tra un po' mi arrivano dritte in faccia, questo posto è davvero incredibile e la cosa più innaturale è che non ci sono nè zanzare, nè mosche, ma animali apparentemente pacifici come farfalle al chiaro di luna o delle api che cominciano a lavorare a quest'ora.
La mia attenzione viene riportata verso una luce in lontananza, è così forte che è impossibile non notarla. La curiosità ottiene la meglio su di me e velocemente mi muovo verso la direzione che sta catturando i miei occhi, fin quando non noto qualcosa di veramente bello: un mucchio di lucciole stanno volando su un prato fiorito accanto ad una caverna, il panorama è così bello che anche io riesco a rimanere incollato a quella visione per tutto questo tempo.
Sposto gli occhi verso la caverna e compio un piccolo balzo di sorpresa quando vedo una persona rimanere lì a fissare il panorama, guardandola attentamente sembra essere una ragazza, è bionda e porta i capelli corti... bionda... capelli corti... ma certo, è Odette! La compagna di Killian, quindi è ancora viva? E' vero, ha un 3 stampato sulla propria felpa, allora è viva. So per certo che non mi farà mai del male ed io non le farò nulla, non conosco neanche lei, ma credo che l'anima di Killian non mi permetterà mai di toccarla neanche con un capello. E' sempre stato un tipo brusco dall'area disinteressata, ma credo che non si sia affezzionato alla propria compagna per il timore di perderla. Per sfortuna sembra essere successo il contrario, anche lei è affascinata dalle lucciole, ma non capisco se sia felice o triste, la sua espressione ha assunto un mix di entrambe queste sensazioni.
Mi avvicino con cauta alla figura femminile della ragazza del Distretto 3, ma appena riesco ad entrare nel suo raggio visivo la bionda indietreggia subito, visibilmente spaventata.
-Ehy, tranquilla!- Cerco di addolcire la mia voce, mentre la ragazza porta il proprio sguardo sul pugnale, a quel contatto soltanto a vederla sembra essersi irrigidita di più. Ripongo velocemente la lama al proprio posto, alzando entrambe le mie braccia. -Scusa, era per legittima difesa.- Mi giustifico, mentre Odette sembra tentennare. Non sarà facile acquistare la sua fiducia ora come ora.
Mi volto verso le lucciole e le guardo, incrociando le braccia: vorrei tanto rimettere le mie mani dentro alle tasche, ma potrebbe pensare che la potrei cogliere di sorpresa. -Ti piacciono?- Le domando, mentre cerco di non guardarla, ma il rumore dei suoi passi mi fa capire che si sia avvicinata un po' di più.
-S-Sì...- Sussurra, ha una voce malinconica e delicata, ha l'aria completamente distrutta, mi chiedo cosa abbia passato per tutto questo tempo.
-Ti piacciono gli insetti?- Pongo una nuova domanda e questa volta la guardo, è effettivamente più vicina ed è di nuovo attratta da ciò che prima l'aveva catturata.
-Gli animali in generale mi ispirano innocenza... credo.- A quella risposta le sue palpebre calano leggermente, facendole socchiudere gli occhi. E' sofferente, non mi piace, il mio istinto mi dice di aiutarla, ma Cedric e Lydia...
-Sai, le lucciole dopo aver brillato in questa maniera moriranno. E' triste, non trovi? Stanno cercando di distrarci e regalarci qualcosa di bello al punto di sacrificare la propria vita.- La ragazza annuisce, come se conoscesse questa informazione. Devo ringraziare Yasmine e la sua passione per gli insetti o non ne sarei stato a conoscenza.
-Tu sei un amico di Killian?- La bionda mi precede e mi guarda dritto negli occhi, in quel preciso istante le lucciole cominciano a spegnersi una dopo una, lasciando velocemente questa vita. -Vi ho visti scappare insieme. Era ferito. Come è successo?- Abbasso lo sguardo amaro, grattandomi nervosamente i capelli, non voglio ricordare quel sacrificio, ma è stato pur sempre il suo compagno di distretto...
-Una trappola. Probabilmente la sua schiena era spezzata, una liana con delle spine lo ha bloccato sul letto su cui giaceva, io sono uscito con la ragazza del Distretto 7, il suo compagno ha cercato di salvarlo, ma l'edificio stava sprofondando. Non abbiamo potuto fare nulla.- Quel racconto mi porta soltanto un lungo brivido lungo tutta la schiena, riesco a ricordare ancora le urla disperate di Cedric e il tremore di Lydia sul mio corpo, o forse era proprio il mio.
-Ti ringrazio.- Esordisce la bionda dopo aver annuito, sto per replicare, ma il rumore di uno sponsor arriva dritto verso di noi, precisamente l'aereo di passaggio arriva nella mia direzione. Odette non sembra colpita particolarmente, questo significa che sarà stata già sponsorizzata. Dai fascicoli ricordo che ha un problema al cuore, devo ringraziare la mia buona memoria. Ora che controllo meglio la caverna, accanto ad una roccia ci sono delle medicine ed una borraccia d'acqua mezza piena.
Cerco di ignorare il suo bottino per concentrarmi sul mio, apro velocemente la mia sorpresa ed esordisco un "porca puttana" appena noto il contenuto. A quelle parole Odette arrossisce, probabilmente non abituata a questo linguaggio.
-Scusa!- Esclamo imbarazzato, accovacciandomi per afferrare l'arco forte che mi è appena arrivato. E' davvero pesante, ma non è nulla di cui io non possa sorreggere. Assieme ad esso c'è anche una fodera con dieci frecce, accanto invece c'è cibo ed acqua, in abbondanza per due persone. Infatti mi hanno mandato due panini con del prosciutto e una bottiglia di coca cola. Sembra di essere ad un picnic.
-E' la tua prima volta?- Mi chiede ingenua la bionda, mentre io riesco solamente ad annuire. Questo conferma la mia precedente ipotesi. -Puoi dormire qui stanotte, ma vorrei che mi facesti un favore.- Continua la ragazza, mentre io apro attentamente le mie orecchie e le pongo ogni attenzione. La bionda guarda i fiori davanti a lei, indicando poi un prato verde privo di essi. -Domani vorrei che mi aiutassi a cospargere quel punto di fiori.-
-A quale scopo?- Chiedo incredulo, ma la ragazza scuote il capo ed accetta il panino che le ho donato.
Questa ragazza è davvero misteriosa...


Oscar "Oz" Gray, Tributo del Distretto 8


L'ha uccisa, l'ha uccisa, l'ha uccisa, io l'ho vista! L'hai vista anche tu Costance, vero? L'hai visto con i miei stessi occhi, hai sorriso quando la ragazza del 12 ha lasciato la presa su Brooklyn, e pensare che l'avevo anche difesa quella maledetta strega! Costance, perché sei felice? Non essere gelosa, io amo solo te, dovresti saperlo, Brooklyn e Daisy sono semplicemente delle amiche, hai visto? Brooklyn è morta, non può intralciarci in nessun modo, ma non meritava di morire, perché mi stai guardando con quell'espressione diabolica sul volto? Non ti riconosco più! Se fossi al mio posto non ti avrei mai trattata così, supporterei qualsiasi dei tuoi alleati e pregherei giorno e notte che potresti ritornare da me, sei cambiata Costance, eri così docile e delicata, ti ricordi quando avevi cominciato ad evitarmi? Sembravi così indifesa, avevi paura della persona che ti avrebbe protetto per tutta la tua intera vita, i tuoi occhi urlavano aiuto, ma non dovevi! Sei arrabbiata con me perché non sono riuscito a salvarti? Hai ragione, sono un uomo del cazzo, non ho avuto la preoccupazione di basarmi su un avvenimento dove tu potresti essere morta, pensavo semplicemente di iniziare una vita insieme a te al Distretto 8, io, tu ed il nostro piccolo pargolo, ma a che pro arrivati a questo punto?
Quel vecchiaccio del presidente aveva detto che siamo stati tutti selezionati fin dalla nostra nascita, quindi ha veramente beccato dei neonati a caso? Non posso crederci, e se riproporranno un edizione del genere? Harry non deve in alcun modo esserne presente! Tornerò al Distretto e farò di tutto pur di diminuire i suoi biglietti, lavorerò sodo affinché non debba osare avvicinarsi all'angolo dei pacificatori. Non lo accetterò mai e poi mai!
Perché adesso sei arrabbiata, Costance? Vieni qui, dammi la tua mano... così... è così fredda e leggera, sembra inverosimile, ma sei l'unica cosa che attualmente riesce a farmi mantenere la calma... mi sei mancata, Costance. Io ti sono mancato? Non pensavo che l'arena potesse resuscitare i morti, dici che da qualche altra parte dell'arena ci sarà Brooklyn? Come lei tutti gli altri tributi caduti? Dovrei chiedere scusa al ragazzo del 12 dopo avergli sferrato quel pugno, aveva ragione, doveva uccidere la sua compagna, Brooklyn è morta a causa sua, soltanto per colpa sua, lei si fidava, era una ragazza che non avrebbe mai e poi mai tradito un compagno, come si sarà sentita in quel momento?! Distrutta, ovvio! Come persone buone simili alla mia Costance, esistono anche gli errori che Dio ha compiuto e quella tipa era uno di loro. Non doveva permettersi!
Sento nuovamente la rabbia montare su di me ed il cuore accelerare come se fosse un treno in pieno a tutta la sua velocità, credo che in questo momento la mia faccia si stia riempendo di un colorito rossastro, sto per alzarmi ricordando ancora la faccia di quella feccia che ha ucciso la mia povera compagna, ma Costance mi si avvicina e mi dona un piccolo bacio a stampo sulle labbra, carezzandomi il volto. Tutto ritorna alla normalità, sento le sensazioni negative abbandonare il mio corpo e il sorriso spuntarmi nuovamente sul volto.
-Va meglio?- Ha ricominciato a parlare, questa volta non è arrabbiata, mi sta pronunciando finalmente la parola dopo averla persa in quello strano incubo. Forse non era un incubo, ma la pura realtà, prima di Brooklyn anche Daisy aveva già perso la vita, quindi è troppo tardi per andare ai soccorsi? Pazienza, significa che dovrà aspettarmi quando morirò nel letto di casa mia, da anziano, assieme ad Harry che mi stringerà la mano, mentre Costance sarà ancora accanto a me. Mi amerà ancora? E' sempre la stessa, sia esteticamente ed anche caratterialmente, amerà un anziano signore o sarà troppo? Spero di riacquisire questo corpo quando finirò nell'oltretomba, non voglio provocarle disagio... Costance...
Le annuisco mentre una lacrima malinconica mi scivola velocemente sul volto, la mia amata la scosta con il proprio indice, baciandomi questa volta la fronte: le sue labbra sottili e delicate, le ricordo ancora. Vorrei afferrarla e darle uno di quei baci che al Distretto sognavano di avere, uno di quelli appassionati che racchiudeva il vero amore tra due persone, ma questo non sembra nè il luogo e neanche il momento adatto. Aspetta un altro po', Costance, sarò tutto tuo, te lo prometto.
-Sì, ci sei tu qui con me.- Sussurro malinconico, chiudendo gli occhi ed afferrarle una mano, portandola sulla mia guancia. Cerco di riscaldarla in ogni modo, ma è fredda come se fosse ghiaccio, da quanto tempo sei andata via, amore?
-Io ci sono sempre stata Oscar.- Sibilia la mia amata, racchiudendomi in un grosso e caldo abbraccio che soltanto lei riusciva a donarmi. Mi stringe così forte che per vari attimi di secondi sento il respiro mancare, ma è soltanto un attimo, ha ammorbidito la presa e sta cominciando a baciarmi il collo, a quel gesto riesco a smuovere una risatina divertita a causa del solletico, ma quando noto che il bacio diventa molto più focoso mi scappa qualche sospiro di piacere. Cosa vuole fare? Non possiamo qui dentro, è impazzita..? Non dovrebbe essere qui, non è lei la ragazza del Distretto 8, gli Hunger Games non sono adatti per lei, a quest'ora mi avrebbe già lasciato al primo ostacolo.
La scosto gentilmente, ma la sua espressione cambia notevolmente: è nuovamente arrabbiata, come se quello che le ho appena fatto le sia stato d'intralcio, dovrebbe capire, non possiamo fare nulla dentro l'arena, tutti potrebbero vederci e sarebbe fin troppo imbarazzante, potrebbero guardarci anche dei bambini dai distretti più ricchi!
-Quindi avevo ragione.- Il tono di Costance è feroce, lei indietreggia e i suoi occhi si dipingono di rosso come una fiamma ardente. In cosa sta andando a parare..? -"Non è lei la ragazza del Distretto 8", significa che non posso coccolare il mio fidanzato perché non sono andata a morire in modo sciocco, abbandonando mio figlio? Certo, Oscar! Sei proprio un pessimo ragazzo ed un padre terribile!- Quella che non riesco più a riconoscere sputa queste parole velenose come se stesse affrontando un litigio con qualche suo compagno di classe, ma Costance è sempre stata la ragazza più apprezzata dell'istituto, anche nel nostro quartiere tutti la trovavano adorabile e carina, la reputavano un angelo che non conosceva la parola "male", Costance non ha mai visto il volto di quel terribile diavolo, allora perché sta facendo così? Perché mi dice queste brutte cose..? Non è lei! Non è la Costance che ho sempre amato, lei non si permetterebbe mai di proclamare certi affronti!
-Ti sbagli, il tuo status mentale è troppo malridotto se non riesci a comprendere un pensiero simile.- Ribatto con un aggressione passiva, colei che pensavo fosse la mia vera donna comincia ad arrabbiarsi ulteriormente, fin quando una terza voce che riesco a ricollegare non richiama la nostra attenzione.
Guardo per un attimo Costance, la quale sgrana gli occhi e mi si getta letteralmente addosso, stringendomi la felpa ed inumidirmela con le sue lacrime.
-Non andare da lei, ti prego! Io ti amo! Abbiamo passato tanti di quei momenti insieme! Non puoi abbandonarmi, per favore, resta con me!- Non riesco più a capire nulla, la mia testa sta letteralmente scoppiando e sono in preda alla confusione più totale.
Emetto un grido infastidito e spintono malamente Costance, la quale giuro che per un momento, appena sono corso via, l'ho vista scomparire un attimo dopo.
Non mi interessa, sto seguendo la voce che mi sta richiamando e sono per certo che sia lei, Brooklyn allora non è morta! Devo salvarla a qualsiasi costo, mi sta gridando aiuto, sta urlando il mio nome e questa volta non c'è nessun tono malvagio nell'aria, non ho titubanze come ho avuto con Costance, la donna che ho conosciuto per tutta la mia vita, ma riesco a riconoscere in modo vivido la sua voce. Sto arrivando, un altro po', sto correndo più veloce che posso.
Mi appoggio ad un albero per prendere fiato e noto di essere arrivato alla zona boschiva, mi giro freneticamente attorno, rintracciando poi Brooklyn che mi aspetta a braccia aperte: il mio cervello scatta in automatico e comincio a correre più che posso, correndo verso di lei. Mi dispiace, mi dispiace Brooklyn! Non dovevo abbandonarti, ho capito soltanto adesso quanto tu sia stata così gentile con me, ho dato spazio al mio cervello e non ho ascoltato i sentimenti del mio cuore, quelli di un'amicizia che potrebbe essere paragonato al rapporto tra due fratelli.
Compio un balzo e mi butto a capofitto sulla mia compagna di Distretto, ma appena do il via al lancio, Brooklyn scompare e al posto suo appare un masso gigante che blocca istantaneamente quell'atterraggio morbido.
Mi piego in due per il dolore e sento male ovunque, dalla testa allo stomaco, ho preso una botta incredibile. Avvicino le mie braccia alla pancia e mi stringo a me stesso, fin quando non sento un comato di vomito salirmi su per la gola e, non so con quali forze, riesco a mettermi in ginocchio e cacciare fuori tutto il cibo che sono riuscito ad ingerire in quell'arena. Cazzo, ho lo stomaco sottospora.
-Te l'avevo detto io.- La voce di Costance ritorna a sopprimere la mia mente, basta, devi andare via! Basta! Non ce la faccio più, devi scomparire! -Quella tipa ti avrebbe portato solo guai, Oz. Io... sono speciale. Io sono stata il tuo primo amore, la tua prima cotta, la tua prima ragazza, con me hai avuto la tua prima volta, il tuo primo figlio... io... ero tutto... lo capisci, Oscar?!- Costance comincia a piangere come se fosse una bambina, non mi sono mai reso conto del peso che anche lei ha nel cuore, sono stato egoista, forse? Cerco di alzarmi per un attimo, ma lei guarda dritta verso di sé ed assume un espressione maligna, scomparendo successivamente.
Cosa sta succedendo..?
Non capisco quello che accade dopo che mi ritrovo con la faccia per terra ed un piede che mi calpesta la tempia, non riconosco il volto del mio assassino, ma con una mano riesce ad afferrarmi i capelli e avvolgermi il collo con una corda con delle spine. Non riesco ad urlare che i pungiglioni entrano dentro la pelle del mio collo mentre il misterioso tributo stringe ancora di più la presa, chi sarà mai? Un favorito? Il ragazzo del 7? Cerco di intercettarlo stringendogli il braccio, ma l'avversario molla la presa fin quando non mi stende con un ennesimo calcio: ho ancora il dolore del masso e lui non aiuta!
Faccio in tempo ad alzare gli occhi per riconoscere colui che darà fine alle mie sofferenze: il ragazzo del Distretto 10 alza la sua arma per poi calarla velocemente su di me, i pungiglioni attraversano il mio collo e del sangue comincia a scorgere da lì.
Non faccio nulla, non muovo un dito, sento solamente freddo e rimango immobile con la bocca spalancata e gli occhi sgranati, ma il sorriso mi ritorna sul volto quando intravedo Brooklyn prendermi per mano.
In lontananza, Costance mi guarda con timidezza, è... lei?
La castana si avvicina e prima che il colpo di cannone possa suonare, riesco a capire le sue ultime parole.
-Bentornato a casa, Oscar.-


Giorno 5.
Tributi in vita: 10

Daisy "Isy" Jones, Tributo del Distretto 10


Quindi non ce l'hai fatta, vero Oscar? Sembravi strano dopo quell'incubo, non pensavo che ci saremmo separati a causa dell'arena, sono stata troppo lenta, non sono riuscita a raggiungerti in tempo. Quanto avrai sofferto in quel momento? Mi chiedo cosa tu stessi pensando, sei forse scoppiato quando il cielo ha proiettato l'immagine della tua compagna? Il mio è ancora in vita, ma non sono poi così fortunata, mi ha praticamente augurato la morte ad un nostro prossimo incontro ed io non sarò da meno, però sono disarmata, non ho nessun'arma con me e non ho visto l'ombra di qualche animale selvatico che potrei mangiare, in più non ho ricevuto un briciolo di sponsor. Se continuerò così credo che la fame riuscirà ad avere la meglio su di me, non vorrei mangiare qualche altro tributo, sarebbe... disgustoso.
Non voglio fare la stessa fine di Oscar, non posso rischiare di impazzire, non ora che siamo rimasti in dieci. Nove tributi da affrontare, ho le capacità di poter raggiungere la vittoria, sto agendo un po' come la ragazza del 5 della precedente edizione: silenziosa e scaltra, forse sono stata più fortunata, il mio alleato mi ha donato completa fiducia e il mio compagno di Distretto ha avuto pietà di me, ha davvero intenzione di uccidermi? Sa che per i Distretti sarebbe imperdonabile? Capitol urlerebbe soltanto di gioia, ma un atto del genere farebbe soltanto pena per il proprio luogo di provenienza. Spero non faccia delle assurdità, a quel punto dovrò stringere denti ed unghie per sconfiggerlo, si è allenato in palestra con l'uso della frusta ed anche con quello dei pugnali, io mi sono basata alle tecniche di sopravvivenza, ma indovinate chi è la fortunata che attualmente è riuscita a trovare soltanto bacche o funghi che non sono commestibili? Esatto, proprio io signori.
In più Nylan ha sempre lavorato al ranch della sua fattoria, ma al contrario di me che mi sono sempre limitata a badare alle capre, lui doveva organizzarsi con tutto e credo che questo gli abbia dato già più forza di quanto ne abbia. Ricordo ancora quando il suo amico ci provò palesemente con me, detesto i don giovanni e quel tipo lo rispecchiava. Peccato che appena si arrese si lanciò su una ragazza che lo stava palesemente prendendo in giro... forse era proprio quella tipa che era assieme a loro al giorno della mietitura, sembravano simili, ma non mi interessa granché: non conosco quasi nessuno al distretto e mi va bene così, sono ripudiata da tutti ormai, avere anche Nylan come nemico non mi farà finire in una situazione sentimentalmente tragica.
Contro chi potrei prevalere? Fai un conto mentale, Isy.
A parte Nylan sono rimasti i due tributi del 4 e del 7: i primi due dubito di riuscire ad uscirne come una vincitrice in battaglia, ma forse con un po' di furbezza potrei raggirarli. Il ragazzo del 7 mi ha sempre dato l'aria di uno che ci è nato per partecipare agli Hunger Games, mentre la piccola... a stento riesco a credere che sia ancora viva, con quel deficent. Sono motivata, mi sono ripromessa di ritornare a casa e far vedere alla mia "famiglia" di capre chi comanda davvero, soltanto quelle in questo momento mi staranno tifando!
Il favorito del Distretto 1 è ancora vivo, ma non l'ho ancora visto. Non so se possa essere in gruppo con i suoi compagni oppure no, probabilmente si saranno divisi in questo punto dei giochi, spesso lo fanno. Per quanto riguarda il ragazzo del 6... potrei cavarmela, non ha dimostrato chissà quante doti e agli allenamenti abbiamo preso lo stesso punteggio, forse potrei ricordare male, ma sono sicura che abbia preso tra il sei o un cinque. Qualcosa a cui posso benissimo gestire.
Infine ci sono le due ragazze del Distretto 3 e del Distretto 5, anche la prima è un miracolo che sia ancora viva dopo tutti questi giorni in arena, sicuramente l'avranno sponsorizzata, ma sono sicura che sia accompagnata da qualcuno. Cosa può fare da sola? Il tributo del Distretto 5 invece ricordo che aveva ottenuto addirittura un sette alle prove individuali, ma non mi è mai sembrata una tipa che accettasse la violenza, Oscar mi aveva informato che prima di scappare dal bagno di sangue l'aveva vista prendere uno zaino, quindi avrà sicuramente qualcosa con sè. Cosa fai, ti privi di uno zaino vuoto? Magari quest'arena può regalarti delle armi gratuitamente.
Lo stomaco comincia nuovamente a brontolarmi ed io cerco di massaggiarlo all'altezza dell'ombelico, mi guardo attorno in cerca di un cespuglio, fin quando non intravedo uno ricolmo di mirtilli, decido quindi di avvicinarmi lentamente e soprattutto cerco di essere silenziosa, potrei calpestare accidentalmente un ramo e morire così sarebbe da idioti.
Mi avvicino con cautela e porto una mano verso le foglie, questo qui è decisamente il falso mirtillo. Le foglie sono scure, tondeggiande e c'è un bordo regolare, ma queste invece sono diversissime, queste foglie si trovano soltanto con dei veri mirtilli. Non posso confondermi: prendo entrambi i mirtilli e con due dita li spremo un poco, fin quando non rintraccio quello positivo: il falso mirtillo fa fuoriuscire il suo solito liquido bianco, mentre quello vero è rossastro. Bene, significa che la zona di destra è completamente pura, quindi ignorerò la sinistra.
Afferro qualche mirtillo di cui ho la certezza che non mi farà avere un bel mal di pancia, almeno sono fortunata: se ne beccassi uno accidentalmente non rischierei la morte, il mio sedere può sopportare delle uscite in caso ne mangiassi uno falso.
Rimango lì seduta per un po' mentre assaggio uno dopo uno i mirtilli che ho raccolto, questa mattina il cielo è davvero sereno, credo sia una buona stagione per la crescita di questi frutti. Mi lecco le dita ormai tinte di rosso, il mio stomaco è ancora vuoto, ma comunque è sempre meglio di niente. Credo di essermi sporcata anche un po' la faccia, sarei buffissima.
Mi rialzo per spostarmi e cercare un'altra zona, se rimango ferma a lungo gli strateghi potrebbero mandare qualche ibrido ad attaccarmi e ne uscirei completamente morta.
Il suono di una tromba invade l'aria attorno a me, qualche animale esce finalmente dal proprio nascondiglio e comincia ad agitarsi, addirittura un cerbiatto è saltato da una zona all'altra!
-Cari tributi, alla vista del festino che si terrà domani, abbiamo deciso di lasciare in giro per l'arena delle armi e del cibo affinché siate pronti per la battaglia a venire. Vi ricordo che oggi è il vostro ultimo giorno di sponsorizzazioni! Buona fortuna, tributi.- La voce del capo stratega rimbomba dentro le mie orecchie come se fossi in una sala vuota, appena termina di annunciare questa notizia dei paracadute cominciano a cadere in zone completamente a caso attorno all'arena: avvisto in lontananza uno zaino che cade proprio a pochi chilometri da me.
Devo essere veloce, non devo lasciare che qualche altro tributo possa rubare il mio bottino!
Comincio a correre come una pazza verso il paracadute che pian piano sta cadendo verso il suolo, non so che espressione in questo momento io abbia, ma deve essere mia! Ho fame e mi serve un'arma, se ci sarà qualche coltello o un pugnale sarò comunque felice di averne uno!
Sto per raggiungere la zona del bottino, guarda caso è una piccola area completamente priva di alberi o cespugli, ma è fin troppo stretta affinchè possano essere notate più persone.
Una freccia fibra nell'aria e il paracadute con un solo tonfo cade sul terreno con esso lo zaino: c'è qualcuno?! Deve essere il ragazzo del Distretto 1, sono finita!
Mi nascondo dietro un albero e mi accovaccio, ma le mie convinzioni si sbagliano appena intravedo la ragazza del Distretto 5: ha un arco forte tra le mani e i suoi capelli sono spettinati, la sua espressione è seria e severa, non sembra gioire quando afferra lo zaino. Posso rubarglielo, ha abbassato la guardia, ha posato velocemente il proprio arco e in questo momento mi sta dando le spalle.
Come se fossi una killer professionista mi lancio all'istante sulla schiena della ragazza e le mordo violentemente l'orecchio. Il tributo che dovrebbe chiamarsi Darlene comincia ad urlare dal dolore e molla velocemente lo zaino: ritorno con i piedi per terra e le sferro un pugno sul volto, afferrando velocemente lo zaino e scappare, ma la castana non si arrende e mi afferra per una gamba facendomi cadere con il mento sul terreno. Che dolore!
Il tributo del 5 sale sopra di me e comincia ad afferrarmi i capelli in preda alla rabbia e al completo terrore, non mi interessa, devo liberarmi in qualche modo!
Di rimando inizio a tirarle i capelli e le do una violenta testata sulla fronte, la quale fa indietreggiare la ragazza. Mi alzo velocemente soltanto con l'obbiettivo di aprire lo zaino e sperare in un'arma, ma non ho il tempo di realizzare neanche dove sia lo zaino che Darlene si carica come un toro contro di me, spingendomi violentemente via: cado al suolo con il sedere per terra, ma riesco ad alzarmi velocemente ed afferrarle la testa appena cerca di ritentare con l'ennesima mossa. Comincio di nuovo a tirarle i capelli e bloccarle la testa in mezzo alle mie gambe, riempendola poi di pugni. Continuo così fin quando la ragazza non riesce a mordermi la gamba, la morde così forte che del sangue comincia ad uscire da lì: a causa del dolore Darlene riesce a spintonarmi via e distanziarsi per preparare un suo arco, ma appena in tempo un lupo sbuca fuori dal nulla e tenta di colpire la mia avversaria; la castana però se ne accorge in tempo e riesce a colpire con la freccia dritta sul volto del lupo. Ne approfitto di questa distrazione per rubare lo zaino e scappare senza fare alcun rumore, tento di voltarmi indietro e con un terrore allucinante dei lupi stanno cominciando ad inseguire sia me e probabilmente anche Darlene.
Con le poche forze rimaste mi lancio verso un albero e tento di arrampicarmi al ramo più alto, il sangue però comincia a sgocciolare verso il terreno, attirando l'attenzione dei lupi. Il cuore mi batte forte per l'esaurimento e riesco soltanto a respirare tramite affanni, perfetto, pensavo di passare un'altra giornata tranquilla, ma credo di aver sottovalutato quella ragazzina. Non pensavo sarebbe stata capace di potermi fare del male, pensare che tra un po' sarebbe riuscita anche ad uccidermi!
Mi sfioro la ferita provocata dal morso di Darlene, fa male, spero con tutto il cuore che non faccia infezione, devo sperare in uno sponsor o...
apro lo zaino che ho guadagnato e a malincuore riesco solamente a ricevere del tonno in scatola, precisamente due, e una caramella al limone. Ho combattuto per questo? Che palle!
Mi faccio piccola sul ramo, avvicinando le gambe al mio petto, in attesa che questi lupi possano arrendersi e decidere un'altra vittima. Non è un caso che loro siano apparsi proprio in quel momento, non sono veri, credo che io e quella tipa abbiamo beccato la zona di un evento dell'arena. Tutto qui dentro è una pura illusione, nulla è reale.
Sospiro stanca: già, ne mancano ancora nove... posso farcela.


Cedric Skylers, Tributo del Distretto 7


Un sonoro sbadiglio fugge furtivo dalla mia bocca, sono così indecente che non mi preoccupo neanche di coprirla. Vi piacciono i miei denti? La mia gola? Bene, immortalatemi e piazzatemi su qualche spot pubblicitario, almeno posso dire che ne sarà valsa la pena essere finiti in questo postaccio.
Credo di essermi addormentato ieri, ero così stanco da aver dormito tutto il giorno? Non ho cenato quindi... aspetta, significa che Lydia non ha mangiato nulla! Cosa mi salta in mente? Perché mi faccio prendere dalla stanchezza, devo prendermi cura di lei, l'ultima cosa che vorrei è farla morire di fame, Johanna mi starà sicuramente ridendo in faccia questo momento.
Lydia è sveglia e porta istintivamente lo sguardo verso di me, dal mio movimento avrà capito che mi sono svegliato? Dal suo piccolo volto sfugge un debole sorriso.
-F-Finalmente sei qui, C-Cedric...- La biondina esala queste parole con un tremore ancora più notabile di quanto lei non lo stesse facendo: istintivamente la abbraccio e la stringo a me, cercando di coccolarla in ogni modo. Cavolo, avrà fame, devo fare qualcosa e non rimanere con le mani in mano.
Riapro gli occhi e come per magia noto che Lydia ha accanto a sè uno sponsor, dal contenuto sembra essere proprio un pasto, come quelli fatti per i lavoratori.
Appena ci butto l'occhio, la bionda riesce a riprendere proprio lo sponsor e lo porge verso di me.
-Cosa ho tra le mani, C-Cedric?- Mi chiede titubante la piccoletta, io di tutta risposta le accarezzo i capelli e le mostro un sorriso che sfortunatamente non può vedere. Già, molti non hanno avuto il privilegio di vedermi così, è forse ironico che proprio una persona cieca sarebbe stata la prima? Perché ho la sensazione che desiderassi il contrario...
-E' del cibo, Lydia! Su, mangiamolo!- Esclamo allegro per consolarla, aprendo poi il nostro bel regalino e deliziarmi soltanto dal contenuto: ci sono un primo ed un secondo, forse questo era predestinato per me visto che in questo bigliettino c'è scritto il mio nome, ma comunque lo condividerò con Lydia. Cercherò di darle la parte più grande, lei ha più bisogno di nutrimento al contrario mio.
Mi fisso per un momento le mani: sono orribili, le ferite stanno guarendo pian piano da sole, ma questi segni sono terribili da vedere. Spero che passi in fretta così che non possa rischiare qualche tipo di infezione proprio all'ultimo, pensare che qui c'è praticamente il mondo che vuole attaccarci, sia dall'esterno ed anche all'interno.
-Davvero?- Lydia sembra incredula, ma dal tono della voce riesco a capire benissimo che voglia sapere cosa ci sia qui dentro. Bhe, l'accontenterò.
-Ci sono due piatti, un primo ed un secondo.- Le afferro delicatamente la mano dopo averle detto ciò, facendole sfiorare le dita con il primo piatto. -Questo è un piatto di spaghetti con le cozze. Sono sicuro che provenga dal Distretto 4.- Ipotizzo interrogatorio, proprio per mancanza di un oceano negli altri distretti credo che questo piatto possa provenire proprio da lì, magari un capitolino ci avrà sponsorizzato, non ha inserito la firma quindi non lo sapremo mai, ma meglio per noi: l'importante è che il nostro stomaco possa riempirsi.
-Spaghetti con le cozze?- Ripete ingenua la dodicenne guardando poi verso la mia direzione. -Non è un cibo per ricchi?- Anche Lydia nota che il nostro sponsor sia stato davvero generoso, mi chiedo però come possa funzionare, magari spendono semplicemente soldi e gli strateghi hanno il dovere di preparare il cibo richiesto, così come ordinare l'arma o qualunque cosa qualcuno voglia sponsorizzare. Divertente come possano salvarti la vita, ma al tempo stesso possano terminarla con un pulsante sotto il proprio indice.
-Visto? Significa che abbiamo catturato l'attenzione di una persona ricca!- Ribatto con un tono fintamente ingenuo, ne andrà della mia reputazione, ma Lydia ha bisogno di passare un momento di felicità e tranquillità. Mi chiedo se abbia mai visto da piccola i cani che adesso sto curando al distretto, mi chiedo cosa stiano facendo, mi mancano un po' quei canini, loro e le leccate che mi regalavano con il loro alito disgustoso. Preferivo baciarmi uno di loro anziché essere qui! Questo vorrà dire che Lydia avrebbe affrontato tutto questo da sola, mi chiedo se un suo compagno sarebbe stato valoroso quanto me. Non che io mi metta a proteggere tutti, sia chiaro! Mi sono semplicemente affezzionato a questa piccoletta...
-Sono contenta! Qualcuno tifa per noi!- Ribatte allegra la ragazzina, vorrei annuire ma sarebbe completamente inutile in sua presenza, quindi le rispondo con una semplice affermazione prima di farle posare le dita sul prossimo piatto, questo è quello più invitante.
-Un altro piatto da ricchi: qui c'è una bistecca con l'insalata!- All'udire di quelle parole vedo letteralmente la mia compagna di Distretto sbavare per la fame, a quella visione è inevitabile che una risata divertita mi parta velocemente. Lydia arrossisce imbarazzata appena si tocca le labbra e come se io non potessi notarla, cerca di nascondere il suo volto con le sue piccole manine.
-Tranquilla, anche io sto per sbavare.- Le rispondo dicendole però una piccola menzogna, così non si sentirà l'unica in imbarazzo, però le parole funzionano visto che la piccola ripone le mani sulle proprie ginocchia e le riporta in direzione del cibo, è incredibile come ricordi la posizione tramite il semplice tatto.
-Cosa vuoi mangiare piccola?- Le chiedo successivamente, mentre la bionda indica in maniera precisa la carne che si trova davanti ad entrambi. Peccato, la volevo io, sarà per un'altra sponsorizzazione.
Afferro forchetta e coltello e comincio a tagliare per bene la bistecca, è fatta davvero bene, non c'è un angolo di grasso e le ossa sono letteralmente inesistenti. Devo tagliarla in piccoli pezzettini, credo che debba imboccarla io o, al massimo, affondare la forchetta sul pezzo di carne e passarglielo. sono sicuro che appena afferrerà il manico saprà come procedere, rischio che la mia pasta possa seccarsi, non mi aiuterà del cibo rinsecchito...
Appena termino di tagliare in piccoli pezzi la bistecca di Lydia prontamente riesco ad imboccarla, ogni tanto le sbuca qualche sorrisone a causa del buon gusto del cibo. A sua insaputa ne approfitto per afferarne un pezzo con la mano e gustarlo, ha proprio ragione! E' così tenera e succosa, mi dispiace quasi di darla tutta a lei, ma questo è stato un incarico che io e soltanto io ho deciso di portare a termine, quindi sarà uno dei sacrifici che dovrò affrontare. Addio piccolo pezzo di carne...
Dopo una manciata di minuti il piatto della mia compagna è vuoto e lei si massaggia il pancino, per un po' sembra quasi che sia ingrassata, ma sarà solamente una mia impressione. Siamo quasi tutti dimagriti, Lydia per giunta, credo che è questo il primo cibo che tocca dopo aver perso le provviste alla zona cittadina. Afferro il piatto di spaghetti e comincio a mangiare, chiedendomi come se la stia passando Eden, dovremo cercarlo il prima possibile, spero che anche lui avrà qualcosa da mangiare... sarà in pericolo in questo momento? A detta di Lydia ieri notte un tributo è morto e sicuramente avranno proiettato il suo annuncio nel cielo, ma lei non sa chi possa essere, spero davvero non sia il nostro compagno, dobbiamo assolutamente ritrovarci ad ogni costo!
-Ah, C-Cedric... ho dimenticato di dirti una cosa...- Lydia ricomincia a parlare mentre gli spaghetti scivolano lisci come l'olio dentro la mia gola per riempire il mio bel pancino. Istintivamente scuoto il capo a causa della bocca occupata, okay che non amo seguire le regole dei perfettini, ma comunque non ci tengo a strozzarmi davanti a tutti a causa di una pasta.
-Cosa devi dirmi?- Le chiedo poi appena ingoio l'ennesimo boccone, preparando il prossimo pezzo avvolgendolo attorno alla forchetta. Come presupponevo è diventato un po' più secco, ma comunque in fondo è ancora caldo.
-C'è stato un annuncio e non parlo dei caduti.- Avvicino la forchetta alle mie labbra e ascolto la mia compagna mentre continuo a masticare come se nulla fosse. -Hanno detto che lanceranno dei paracadute con degli zainetti che contengono armi o cibo... m-m chiedo se che ne sia qualcuno qui attorno.- Ingoio velocemente l'ennesimo pezzo di spaghetti e sgrano gli occhi dalla sorpresa: ci serve assolutamente un'arma per fronteggiare qualche tributo!
Continuo a mangiare alla velocità della luce, anche se so che mi verrà un colpo appena finirò tutto: poso velocemente il piatto al proprio posto appena noto che è vuoto, mi alzo e afferro delicatamente la mano di Lydia, guardandomi attorno.
-Dobbiamo trovare un'arma e fare attenzione. Rischiamo che qualche tributo possa essere nei paraggi.- Analizzo tutta la zona circostante fin quando non intravedo un cespuglio gigante: con ancora la mia compagna di Distretto mano per la mano mi avvicino ad esso, è così grande che può nasconderla benissimo, fortunatamente non ci sono rovi o spine, quindi il massimo che potrà ricevere sarà il terreno sulla pelle e sui capelli, ma è un prezzo da pagare se vogliamo continuare in questa maniera.
Prendo in braccio la mia alleata e la affondo direttamente lì dentro, la bionda si accovaccia e si stringe a sè stessa, sta ricominciando a tremare, ma le accarezzo nuovamente i capelli.
-Tornerò presto, qui non ti troverà nessuno!- Esclamo sicuro, mentre Lydia mi congeda velocemente dopo un "buona fortuna". A quelle parole annuisco e mi allontano, per ricordarmi dove si trovasse ho reso visibile la forchetta con cui abbiamo mangiato, spero di ritrovare Eden in qualche modo, o magari un tributo debole che non voglia uccidermi, altrimenti spero con tutto me stesso di farcela.
Mi domando come abbia reagito allo sponsor, sicuramente avrà fatto qualche tipo di rumore e lei, non vedendoci, ne sarebbe stata sicuramente terrorizzata. E' stata coraggiosa almeno nel toccare la provenienza, poteva chessò, essere un ibrido minuscolo che poteva morderle e staccarle l'intera mano, non ha esitato neanche un secondo. Credo che questa sia fin troppa sicurezza... o semplice ingenuità. Bhe, tutti i bambini sono ingenui.
Per un momento inciampo soltanto perché mi stavo distraendo, cazzo, finalmente che sono partito prevenuto.
Ai miei piedi noto un bel tubo di ferro spesso, con accanto uno zaino già aperto. Qualcuno sarà sicuramente passato di qui e non avrà preferito quest'armuccia, oppure ce n'erano troppe e ha scelto la più bella esteticamente, bhe, meglio per me, è paragonabile ad una mazza.
Afferro velocemente il tubo e appena ne compio il gesto la testa comincia a girarmi come se fossi appena sceso da una giostra, simile a quella dei maggiorenni, dove solo loro possono averne l'accesso. Cosa mi succede? Non ho nausea, il mio stomaco è okay, quindi cosa sta succedendo..?
Do le spalle al tronco e mi siedo per un attimo, cercando di riposare, forse è la stanchezza? Può darsi, però ho dormito così tanto, sono nel pieno di tutte le mie energie. Fottuto corpo umano, non puoi essere meno capriccioso? Diamine.
Mi rialzo e nonostante la testa continui a farmi un po' male, credo di essere comunque in grado di camminare, è già tanto che io non stia sbandando.
Ritorno al punto definitivo, riesco a riconoscere la forchetta, sicuramente con quest'espressione ricorderò uno zombie di merda: gli occhi sono stanchi e sento che debba dormire, saranno gli ultimi residui del mio piccolo pisolino, alla fin dei conti mi sono svegliato proprio poco fa...
Un rumore nel cespuglio di Lydia attira la mia attenzione, è lei o..?
Accorro velocemente verso di esso e con terrore noto che al posto di Lydia c'è un lupo che ha la bocca insanguinata e gli occhi intrisi di sangue: a quella visione non ci vedo più, sferro un colpo così potente che il lupo non riesce neanche a notare il mio attacco, egli sussulta, ma non sembra un suono animalesco, ma molto più familiare...
Il suo cadavere è uscito dal cespuglio e smette di muoversi, fin quando un colpo di cannone non risuona nell'arena. Chi è morto? Ma cosa mi interessa! Devo trovare Lydia, mi sa che ho sbagliato cespuglio, la forchetta non c'è più.
Un gemito di dolore esce dalla mia bocca mentre la tempia per un attimo comincia a farmi male, ma subito dopo accade l'incredibile: il dolore alla testa passa velocemente così come le tempie che sembrano stiano ragionando.
Il lupo davanti a me scompare e al suo posto una fitta al cuore mi colpisce tremendamente, ho aperto così tanto gli occhi che sono sicuro che tra un po' possano uscire da lì.
Un urlo disumano che non riesco ad associare al mio prende il controllo di tutta l'area attorno a me, mentre le lacrime cominciano a rigarmi sul volto.
Lì davanti a me, Lydia è distesa con un colpo alla testa che sta perdendo sangue, mentre realizzo soltanto adesso che anche la mia arma è imbrattata dallo stesso liquido.
Mi avvicino piangente al corpo della mia alleata, sono distrutto! Come è potuto succedere!? Quello era un fottuto lupo, io l'ho visto!
I miei occhi sono così stanchi... Lydia... mi dispiace... io dovevo proteggerti, invece ti ho uccisa! C-Credo di sentirmi male...
Il buio comincia ad accecarmi la vista.


Angolo Autore

Eccomi qui finalmente! Come vi avvisai al capitolo precedente, la scorsa settimana non ho proprio avuto tempo per scrivere: oggi invece ho terminato gli ultimi due POV. L'ultimo sembrava stranamente corto, invece mi è uscito super lungo, ben 2170 parole! Finalmente che mi sono fermato in tempo XD.
Siamo alla Top 9! Oscar e Lydia ci lasciano a pochi passi dalla fine, mi dispiace moltissimo per questi due personaggi, ma la loro fine era segnata da un bel po'. Anzi, credo che Lydia sia stata davvero fortunata! Nelle mie idee iniziali, doveva morire per prima, invece è riuscita ad arrivare decima. Complimenti a lei!
Come avrete letto, questo capitolo è l'ultimo in cui potrete sponsorizzare i vostri tributi, quindi affrettatevi che al Giorno 6 il festino ci aspetterà!
Spero che l'attesa sia valsa davvero la pena! Ho cambiato le morti delle due vittime mentre scrivevo il capitolo: Oscar si sarebbe dovuto suicidare involontariamente lanciandosi da un dirupio, credendo di afferrare Costance; Lydia si sarebbe sacrificata a causa delle nubi che avrebbero seguito lei e Cedric, ma alla fine ho pensato "basta arena, a cuccia!" Quindi anche i tributi iniziano più o meno a darsi da fare, ma comunque l'arena stessa ha dimostrato il peggio di sé in questo capitolo.
Bhe che dire, siete felici di aver raggiunto questo traguardo? Mi dispiace invece per coloro che hanno perso un OC! Ma ci sono alcuni che li hanno persi già da un bel po', quindi...
Piccolo ed ultimo avviso: sono ispirato e credo che dopo questa fanfiction porterò ben altre due interattive su Hunger Games! Una è su un AU, l'altro è una sorta di "sequel" di questa. Deciderò poi cosa fare, adesso mi concentrerò su questa qui!
E nulla, grazie ancora per la pazienza e per il supporto che mi state dando. Ci leggiamo al prossimo capitolo che, vi assicuro, non sarà poi così tranquillo ^^
PS: Tutti hanno raggiunto i 4 POV, evviva!



Classifica:

24°David Wilson, Tributo del Distretto 9, ucciso da Konnor.

23°Sophie Clarson, Tributo del Distretto 6, uccisa da Hubert.

22°Konnor Holland, Tributo del Distretto 11, ucciso da Gerald.

21°Karma Nakemare, Tributo del Distretto 12, ucciso da Jack (2 POV).

20°Chanel Diaming, Tributo del Distretto 1, uccisa da Hubert.

19°Achille Pelide, Tributo del Distretto 2, ucciso da Sheena (3 POV).

18°Vivian Roberts, Tributo del Distretto 9, morta avvelenata.

17°Killian Verdian, Tributo del Distretto 3, ucciso da una trappola dell'arena (3 POV).

16°Caitlin Rollim, Tributo del Distretto 2, uccisa da Hubert (3 POV).

15°Rose Green, Tributo del Distretto 11, uccisa da una farfalla ibrido (4 POV).

14°Brooklyn Okafor, Tributo del Distretto 8, uccisa da una trappola dell'arena (4 POV).

13°Maya Nelson, Tributo del Distretto 12, uccisa da Oscar (4 POV).

12°Jack Swade, Tributo del Distretto 5, ucciso da Hubert (4 POV).

11°Oscar "Oz" Gray, Tributo del Distretto 8, ucciso da Nylan (4 POV).

10°Lydia Harnlod, Tributo del Distretto 7, uccisa da Cedric (4 POV).


MasterKiller:
Altro: 4 uccisioni.
Hubert: 4 uccisioni.
Jack: 1 uccisione.
Gerald: 1 uccisione.
Sheena: 1 uccisione.
Konnor: 1 uccisione.
Oscar: 1 uccisione.
Nylan: 1 uccisione.
Cedric: 1 uccisione.


Stato dei Tributi.
Cedric: Depresso, svenuto, forti sensi di colpa.
Gerald: Febbre.
Hubert: Braccio rotto.
Daisy: Fame, sete, ferita alla gamba, graffi.
Darlene: graffi, lividi, sete.



I Favoriti: Gerald, Sheena (Distretto 4).
Il Patto: Odette (Distretto 3), Eden (Distretto 6)
Soli: Hubert (Distretto 1), Darlene (Distretto 5 ), Cedric (Distretto 7) Nylan, Daisy (Distretto 10).


   
 
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