AKAKURO
La guerra del vento: senza scopo né vittoria.
PROLOGO
Anno interstellare 2124. Satellite 27z4 del pianeta #56 di grado 5C soprannominato “Ranīn”.
La battaglia continuava senza sosta da settimane ormai. I vinti aumentavano mentre chi rimaneva in piedi era visto come maestro di vita per non essere ancora morto sotto gli attacchi nemici. I corpi delle vittime di guerra venivano calpestati e, sanguinanti, venivano abbandonati dove capitava. Nell'aria secca e arida aleggiava l'odore di polvere da sparo e morte. I “risanatori “addetti ai corpi si lanciavano in battaglia per identificare caduti e dare alle fiamme le membra inutili.
Il territorio circostante, inusuale per una battaglia, adagiava i corpi dei natii contro gli occupatori.
Quella guerra andava avanti da secoli e nessuna delle due parti voleva cedere: né umani né demoni. Tutto iniziò quando nel 2056 gli umani entrarono in contatto con forme di vita estranee, dominandole ed espandendosi in altre galassie. Dopo qualche anno, gli umani avevano conquistato buona parte dell'universo e minacciavano di proseguire nei propri intenti. A quel punto, l'altra stirpe che possedeva quasi il doppio dei territori cercò di invadere quelli terrestri, ma invano. I terrestri avevano acquisito troppo potere e tecnologie per distruggerli in una sola volta perciò la guerra tra umani e demoni, così li chiamarono, iniziò.
Si videro subito le prime conseguenze: milioni di morti da ambe le parti, calo dell'efficienza militare dovuta allo sforzo, caduta vertiginosa della valuta, criminalità avanzata ….
Dopo quasi tre secoli di continue lotte, tra popolazione di entrambi si sussurrava una leggenda, una profezia, di quelle che si raccontano ai bambini prima di addormentarsi.
Recitava così:
“Quando il settimo sole del plenilunio tramonterà
e la luna bianca scomparirà dalla vista dei presenti,
nascerà la luce
che porterà fino alla guerra
e che giudicherà le vittime
da entrambe le parti “.
e la luna bianca scomparirà dalla vista dei presenti,
nascerà la luce
che porterà fino alla guerra
e che giudicherà le vittime
da entrambe le parti “.
Sia i demoni che gli umani lo chiamarono “Amael, l'ombra che giudica “.
CAPITOLO UNO
Sospirando, il tenente si rassegnò all’evidenza. Non avrebbe mai creduto che il suo capo potesse essere così severo. Il tenente si diresse a passo svelto verso l'ufficio del suo superiore, questa volta non poteva affidargli un compito così arduo.
Bussò un paio di volte prima di ricevere il permesso di entrare.