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Autore: LaylaParamour    10/09/2020    0 recensioni
[Najwa Nimri/Maggie Civantos]
Oneshot basata sugli eventi recentemente accaduti, dove troviamo Najwa e Maggie in Italia.
Ovviamente non potevo non dare sfogo a tutta la mia immaginazione, sperando in un incontro tra le due ahahah.
Detto ciò, buona lettura!!
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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GIGLIO BIANCO
Najwa era appena entrata nella sua camera di hotel a Milano. Il viaggio era stato piacevole e non molto lungo, infondo la distanza tra Madrid e Milano non era troppa in aereo.
Appena atterrata andò subito a vedere il Duomo, postando una foto nelle storie di Instagram, con su scritto "Ciao" con cui faceva ben capire che era a Milano. Ad ogni passo che faceva incontrava persone che volevano fare foto con lei o semplicemente parlarle e lei, con grande gentilezza e disponibilità, rimaneva a disposizione di tutti quanti.
Abbandonò i bagagli in un angolo della stanza e poi si lasciò cadere sul letto, a pancia in giù. Era stata una giornata davvero piena, ma lei era incredibilmente contenta di essere in Italia. Era un paese che adorava e le persone che lo abitavano erano calorose e piene di amore per lei.
Si voltò a pancia in su e decise di postare anche su Twitter un breve post che sapeva avrebbe fatto impazzire la maggior parte dei fan italiani.
Digitò sulla tastiera del telefono con le sue dita sottili e con il sorriso sulla faccia: ITALIA T'AMO.
Bloccò il telefono e lo abbandonò sul letto e non appena lo fece, cominciò a sentire il suono delle notifiche dei social che la avvisavano che diverse persone la stavano taggando in vari post, commentando ciò che aveva appena scritto su Twitter.
Prese nuovamente il telefono e diede un'occhiata alle notifiche. Mentre scorreva le foto di una fanpage notò una foto che non raffigurava lei, ma una persona che conosceva e anche fin troppo bene.
Aprì quel video brevissimo e vide quella bionda che ormai non vedeva da mesi dal vivo. Gli occhiali da sole. I capelli al vento. Il sorriso a trentadue denti sulle labbra. Le braccia che stringevano il suo piccolo cane e una descrizione che fece saltare un battito a Najwa: "Ciao! Venice!"
La bruna, di scatto, si mise a sedere sul letto con gli occhi sbarrati e il cuore che, suo malgrado, per quanto cercasse di tenerlo a bada, batteva più forte del normale.
Najwa cliccò con il dito sulla lente di ingrandimento di Instagram e non dovette nemmeno digitare il nome che le serviva, infondo era sempre il primo in lista. Spinse quel primo nome e subito il profilo di Maggie si aprì davanti ai suoi occhi. Notò che aveva postato una nuova foto a Venezia e notò anche che c'erano delle nuove storie sul suo profilo. Ma Najwa evitava sempre di aprirle per evitare che Maggie notasse il suo nome nell'elenco delle persone che le avevano visualizzate.
Dopo aver visto la nuova foto postata decise di tornare indietro.
Si avvicinò con il pollice alla freccia in alto a sinistra dello schermo per tornare alla pagina precedente.
Probabilmente la fortuna, quella sera, non era proprio dalla sua parte.
Involontariamente cliccò sulla storia di Maggie che aveva precedentemente visto sulla fanpage.
"MERDA!!" esclamò Najwa chiudendo prontamente tutto quanto, sperando che la sua velocità potesse averla aiutata in qualche modo. Ma lei sapeva benissimo che il suo nome era ormai nella lista di Maggie.
Abbandonò il telefono sul letto per un attimo, cominciando a fare su e giù per la stanza, dandosi dell'idiota per ciò che aveva appena fatto.
"Come cazzo è potuto succedere?" Si chiese Najwa, incredibilmente arrabbiata con se stessa. Se avesse potuto avrebbe cominciato a sbattere la testa al muro per dimenticare tutto e sperare che Maggie, in qualche modo, evitasse di controllare i nomi che avevano visualizzato la sua storia.
Si passò una mano sulla faccia, continuando a darsi dell'idiota.
Tirò un lungo sospiro e poi si diresse in bagno, dove aprì l'acqua della vasca, per riempirla. Era proprio ciò di cui aveva bisogno, un bel bagno. In cui magari sarebbe potuta affogare in tutta la sua vergogna.
Ma infondo cosa le interessava? Anche se Maggie avesse visto il suo nome non c'era nulla di cui preoccuparsi. Era semplicemente capitato, Najwa non era certo andata appositamente sul profilo di Maggie per accertarsi che fosse effettivamente a Venezia.
Najwa prese il telefono dal proprio letto e poi si diresse verso la vasca, dove il suo bagno la aspettava.
Si tolse i vestiti ed entrò, con sua incredibile gioia, in quella vasca.
Cominciò a girare sui vari social per notare, con sua immensa felicità, quante persone l'avessi taggata, avessero postato foto con lei.
Decise di regalare un'altra chicca ai propri fan e, grazie al suo fedele amico Instagram, fece un video in cui immergeva tutta la testa in acqua. Poggiò il telefono su un posto asciutto e poi chiuse gli occhi per immergersi di nuovo. Pensò a Maggie, come faceva in realtà quasi in tutte le ore dei suoi giorni e sapere di averla a due ore e mezza di treno di certo non aiutava. Tirò fuori l'aria, riempiendo di bolle il proprio viso e poi emerse.
Si tirò i capelli indietro con le mani, facendoli aderire alla propria testa. Erano mesi che non parlavano, non si sentivano. Maggie aveva deciso di lasciarla andare, proprio poco prima della quarantena. Najwa aveva visto il video di una diretta di Maggie su una fanpage dove, durante la quarantena, leggeva delle poesie che l'avevano molto colpita. In particolare ne lesse una il cui titolo era "Amore spezzato" e proprio per introdurla la bionda aveva fatto allusione alla loro separazione. Najwa aveva visto quel video tante e tante volte e quelle stesse volte aveva notato che Maggie ne parlava con rammarico. A Najwa le si stringeva il cuore a vederla così, la sua voce che esitava e che tremava mentre leggeva la poesia e quel momento in cui leggeva la frase "Ovunque tu sia, spero che tu sia fiera di me per averti dimenticata. Ti ho dimenticata" Najwa quasi non riusciva a trattenersi. Sentiva quel groppo in gola che era troppo difficile da ingoiare, da una parte voleva credere che non fosse così, che in qualche modo il suo segno fosse rimasto nell'altra donna. Dall'altra invece la sentiva fin troppo sicura di come leggeva, nonostante quelle piccole esitazioni.
Najwa sbuffò, Maggie aveva ancora effetto su di lei, nonostante fosse arrabbiata con lei per aver deciso di finire la loro storia. Avrebbe voluto essere meno orgogliosa, tante volte avrebbe voluto scriverle. Il suo numero ancora lo aveva e a volte le capitava di rileggere i loro messaggi che archiviava ogni volta.
La bruna uscì dalla vasca, cercando di smettere di pensare e si asciugò al meglio per poi decidere di indossare il proprio pigiama. Si mise sotto il lenzuolo lasciando il telefono sul comodino. Fissò il soffitto, chiuse gli occhi e subito l'immagine di Maggie si fece presente nei suoi pensieri.
Sbarrò gli occhi e si girò sul fianco, innervosita da quanto la sua mente giocasse con lei. Avrebbe voluto avere il completo controllo sul proprio corpo, sul proprio cuore e sulla propria mente e riuscire a dimenticare tutto, come aveva fatto Maggie o come forse avrebbe voluto far vedere.
Il telefono di Najwa si illuminò improvvisamente accompagnato da un piccolo *bip*.
Afferrò il telefono e vide che suo figlio Teo le aveva scritto per chiederle se fosse andato tutto bene e dopo qualche messaggio Najwa bloccò di nuovo il telefono, pronta per abbandonarlo nuovamente sul comodino.
Ma sentì nuovamente il suono di un messaggio. Solo che sta volta non era da parte di suo figlio.

"Screenshot"
"Non so se essere più stupita di leggere il tuo nome tra le visualizzazioni o di me stessa per questo messaggio che ti sto scrivendo..."

Najwa sgranò gli occhi, li strizzò e li riaprì, incredula nel leggere chi le aveva scritto: Maggie le aveva appena mandato un messaggio da Instagram.
La bruna aprì lo screenshot che mostrava il proprio nell'elenco di coloro che avevano visualizzato le storie di Maggie.
"Merda, lo ha visto" pensò a voce alta Najwa. Rimase a fissa il messaggio per qualche attimo prima di rispondere.

 
"Direi che qualcuno sperava di trovare il mio nome nell'elenco. Devi esserti impegnata tanto per trovarmi tra tutti quei nomi che hanno visualizzato la tua storia"
Rispose Najwa, con il suo solito fare ironico.

Dall'altra parte del telefono Maggie, non poteva credere di aver preso coraggio e di aver scritto alla sua Najwa e non poteva credere alla risposta che le aveva dato. Effettivamente aveva sempre sperato di trovare il suo nome da qualche parte, nelle sue storie, ma in tutti quei mesi non era mai successo. E, proprio come aveva detto Najwa, si era impegnata tanto per riuscire a trovare il suo nome ma di certo non lo avrebbe ammesso.

"A dire il vero no. Eri una delle ultime ad averlo visualizzato"

 
"E tu ti aspetti che io ti creda?"

Maggie alzò gli occhi al cielo, doveva sempre stuzzicarla, nonostante il tempo passato, quell'abitudine non l'aveva persa. Decise di non risponderle, probabilmente aveva già sbagliato a contattarla.
Dopo qualche minuti il telefono vibrò.

 
"Quindi sei a Venezia"

"Già, domani sera riceverò un premio"
 
"Facciamo passi da gigante, bionda! Per cosa lo ricevi?"

"Indovina un po'. Una programma a caso"
 
"Vis a Vis?"

"Si"
 
"Tutto ciò che c'è nella tua vita ha a che fare con me, rassegnati bionda. Sono sempre alle tue spalle😂"

Maggie non poté fare a meno di sorridere. Era proprio vero quello che aveva detto Najwa, ovunque si trovasse, in qualche modo lei era presente. Soprattutto negli eventi più importanti la bruna era sempre con lei.

"Suona tanto come una minaccia😲" decise di rispondere Maggie per poi continuare.

"Tu sei a Madrid?"

Maggie cercava di mentire a se stessa. Tra tutti i tag dei fan che aveva ricevuto, c'erano anche delle foto di Najwa che la raffiguravano a Milano. Sapeva benissimo che era a poche ore di treno da lei, ma quest Najwa non lo avrebbe saputo.

 
"No, sono a Milano bionda. Ho una collaborazione con Armani. Infatti alloggio nel suo hotel"

Najwa inviò il messaggio, maledicendosi subito per aver rivelato il suo alloggio. Sembrava quasi che lo avesse fatto apposta.

"Vuoi che ti venga a trovare?" Chiese Maggie stuzziacandola.

 
"Merda, non riuscirei minimamente a sopportare la tua faccia, bionda"

Maggie scosse la testa leggendo la risposta, non avrebbe mai esternato i suoi sentimenti.

"Sai com'è, mi hai praticamente detto dove sei😂"

Najwa non sapeva come uscire da quella situazione, di solito non si trovava mai con le spalle al muro... o meglio quasi mai, visto che Maggie, a quanto pare, era l'unica a riuscirci.
Per questo decise di optare per un diversivo.

 
"Tito è con te?"

Chiese sapendo già la risposta.

"Si, dovresti averlo visto nella storia"

 
"Scusa, ma mi è sfuggito. Quel cane è troppo piccolo per i miei standard😂"

"Giusto, tu sei abituata ai lupi. A proposito, Bala come sta?"
 
"Bene. Purtroppo non è con me, ma mi ha detto che mangerebbe volentieri Tito"

Maggie scosse la testa ridendo. Le era mancata. Questa sua ironia, il suo cinismo, il suo nascondere le cose più ovvie per non farsi vedere vulnerabile. La scelta che aveva fatto prima della quarantena, di chiudere definitivamente con lei era dettata dalla paura. La paura di non vedere un vero futuro con lei, la paura di non riuscire a fare un foro nel cemento armato in cui era chiuso il suo cuore, la paura del suo essere fredda.
 
"Bionda? Sei svenuta?"

Najwa risvegliò Maggie dai propri pensieri.

"Perdonami, ero andata a chiudere Tito nella cassaforte, sai, non si sa mai conoscendo l'irruenza di Bala... e a tua" ironizzò la donna, riprendendo il discorso di Najwa.

 
"Nulla potrà contro Bala🐺"

"Sei proprio scema😂"
 
"Ti sono mancata, lo so bionda. A me puoi dirlo, prometto di non riferirlo a Najwa😎"

"Ti piacerebbe bionda" la canzonò Maggie, usando lo stesso nomignolo che Najwa usava con lei.
 
"Ah, quindi hai visto che mi sono fatta i capelli biondi?😏"

Maggie si portò un mano alla faccia. Praticamente le aveva appena confessato che aveva visto delle sue foto recenti. Fortunatamente riuscì a trovare una via d'uscita.

"Beh, sarei cieca se non lo avessi notato dalla tua immagine del profilo"

 
"Sì, l'ho cambiata proprio prima della quarantena"

"Ah si?"

Maggie lo sapeva benissimo. Nonostante non si seguissero più su Instagram Maggie viaggiava spesso e volentieri nel profilo di Najwa e, proprio dopo che decise di porre fine a tutto, Najwa cambiò look: dalla rossa dai capelli lunghi, diventò la bionda dai capelli corti.

 
"Si, volevo cambiare completamente"

"Un gran bel cambiamento direi"
 
"Tu, invece, non cambi mai"

"Dici?"
 
"Sei sempre la solita biondina e rompipalle😂"

Najwa avrebbe voluto dirle ben altro. Che non la trovava cambiata nel suo carattere, riusciva sempre a tenerle testa, riusciva sempre a farle sentire il cuore leggero nonostante non si sentissero da mesi e che avrebbe preso il primo treno per raggiungerla se non fosse stata orgogliosa e se solo Maggie glielo avesse chiesto.

"Senti chi parla! Najwa Nimri Urrutikoetxea, la persona più simpatica del mondo!"

 
"Dimmi che non lo hai fatto davvero..."

"Cosa?😲"
 
"Hai imparato davvero il mio cognome a memoria?"

"Secondo te? L'ho ovviamente cercato su internet per rendere meglio il concetto!"

Maggie mentiva spudoratamente, si ricordava il suo vero cognome per una sfida che avevano fatto molto tempo prima. In un momento di noia sul set Najwa l'aveva sfidata ad imparare il suo vero cognome, convinta che non ce l'avrebbe mai fatta. Invece Maggie lo aveva davvero fatto, l'aveva davvero imparato.

 
"In effetti mi sembrava proprio impossibile che ci potessi riuscire"

"Hai sempre molta fiducia nelle persone"
 
"Lo sai che Zulema è molto più simile a me di quanto la gente possa pensare"

"Lo so molto bene Najwa. Credimi, fin troppo"
 
"Sei l'unica a saperlo davvero. Peccato che sei scappata. Forse ero troppo per te😂"

"Si, troppo chiusa"

Najwa sbuffò, sapeva dove sarebbe finita questa conversazione e si era già fatto tardi a parlare con Maggie. Nonostante tutto decise di non mostrarsi restia a parlare dell'argomento.

 
"A posteriori posso dire che è stata una fortuna non aprirmi completamente con te"

"Avrei preferito il contrario, avrei preferito vedere più di te, anche a piccole dosi, avrei resistito per tutto il tempo che ti era necessario per aprirti ma ogni volta che ti stavi per aprire facevi dieci passi indietro"
 
"Mi dispiace, ma non sono la donna dei tuoi sogni"

Maggie avrebbe voluto lanciare il telefono dalla finestra e continuare a far finta di aver dimenticato davvero tutto. Si chiedeva per quale motivo l'avesse contattata, perchè fosse ancora così debole quando si trattava di Najwa. Era bastato leggere il suo nome tra le storie per buttare nel cesso mesi di lavoro per cercare di dimenticarla.

"Lo saresti stata"

Decise di rispondere, schietta, ormai stanca di vivere nell'ombra e di scherzare sui propri sentimenti con Najwa.

 
"Non ci sono speranze?"

Scrisse Najwa, aspettando una risposta che non arrivò mai.
Entrambe erano nel proprio letto, a fissare il soffitto, con l'insonnia che le accompagnava in quella notte che lasciò Najwa e Maggie con tanti interrogativi e tanta voglia di capire. Probabilmente nessuna delle due si sarebbe fatta avanti per dire davvero ciò che il cuore provava.
... O forse una delle due avrebbe ceduto?

*Toc Toc Toc*
Najwa sentì bussare in lontananza e, credendo di stare ancora sognando, non si preoccupò troppo di quei rumori.
*Toc Toc Toc*
"Cazzo" disse, capendo finalmente che stavano bussando proprio alla porta della sua camera.
Si alzò dal letto e andò vicino alla porta "Chi è?" Chiese.
"Signorina Nimri, le chiedo scusa se la disturbo, ma c'è una consegna per lei"
Najwa corrugò la fronte e poi sganciò il chiavistello per aprire leggermente la porta, facendo sbucare solo la testa.
Vide il ragazzo delle consegne porgerle un mazzo di fiori.
"G-grazie, ma sai da parte di chi sono?"
"No, mi dispiace, ma c'è un bigliettino, forse può trovare lì la risposta che cerca"
"Ti ringrazio, ciao!" Esclamò Najwa prima di chiudere la porta.
Camminò verso il letto, poggiò i fiori e si sedette accanto a loro. Li fissò e poi si riempì le narici del loro odore.
Era quasi sicura che fossero dei gigli, dei gigli così bianchi da sembrare di velluto.
Prese il bigliettino e lo aprì.

"Sai cosa significa il giglio?
Ti sfido ad amarmi.
Tua B."

"Bionda" disse fra sé e sè Najwa sorridendo. Il suo cuore quasi non riusciva più a rimanere nel suo petto, se avesse potuto avrebbe preso il primo volo e sarebbe andato a Venezia in tutta autonomia, ma purtroppo non poteva, perchè era il cervello che controllava il corpo umano.
Prese i fiori in braccio e li strinse a sè. La verità è che era Najwa a non meritare Maggie. Con i suoi gesti, la sua gentilezza, la sua premura era entrata nel cuore di Najwa e non ne era mai uscita. Najwa sapeva che il suo comportamento era da autentica merda con Maggie, ma cosa poteva farci se era così? La vita l'aveva plasmata e lei si era adattata per cercare di affrontare tutto al meglio e di uscire dalle difficoltà senza provare dolore.
Sapeva che era tutta una farsa, che per quanto cercasse di alzare dei muri, mattone su mattone per non soffrire, alla fine il suo cuore provava sempre qualcosa, anche se lei non avrebbe voluto.
In quel momento continuava a provare ancora qualcosa per Maggie. Nonostante le avesse spezzato il cuore dicendole che non avrebbe più voluto stare con lei. Ma Najwa era pronta già a perdonarla, perchè sapeva che qualsiasi cosa avrebbe fatto nei suoi confronti avrebbe curato il suo cuore.
Sentì il suono del suo telefono e subito gli si avvicinò, con i fiori in mani.

"Qualcuno ha bussato alla tua porta stamattina?" Chiese Maggie, che era stata informata dal fioraio che la consegna era andata a buon fine.

 
"Si, mi hanno svegliato in realtà😴"

"Ti sono piaciuti?"
Chiese, sapendo che, se non avesse parlato chiaro, Najwa non avrebbe mai parlato dei fiori ricevuti.

 
"Moltissimo"
"Grazie"

Maggie sorrise per quei messaggi e sorrise anche pensando a quale faccia avesse fatto Najwa appena ricevuti i fiori.

"È stato un piccolo gesto, per risponderti al messaggio di ieri"

 
"Direi che il messaggio è arrivato forte e chiaro"

"Ne sono felice😎. Ora perdonami, ma Venezia mi aspetta, devo fare interviste e devo prepararmi per la premiazione di stasera... ci sentiamo più tardi?"
 
"Per forza?"

Rispose Najwa ridendo, immaginando già la faccia di Maggie leggendo quel messaggio.
Maggie si portò una mano alla fronte e poi disse tra sé e sè "Come devo fare con te?"

"Idiota😒"

 
"😂😂 A dopo bionda"

Dopo aver terminato la conversazione con Maggie, Najwa andò nella sua rubrica per cercare il numero del suo agente.

"Pronto?" Disse lei. "Si, ciao. Volevo chiederti se potessi prenotarmi un volo per stasera... Venezia" "Treno? Ok qualsiasi cosa andrà bene. Grazie, ciao"

Una volta chiusa la chiamata osservò di nuovo i fiori e decise di fare una foto, che subito postò nelle sue storie di Instagram, senza nessuna descrizione, né canzone di sottofondo.

QUELLA STESSA SERA...
Najwa scese dal treno, dopo ben 2 ore e mezza di viaggio. I fans l'avevano aspettata lì, dandole l'ultimo saluto prima di partire. Najwa era davvero felice di aver ricevuto tutto quell'amore e quasi non voleva andare via da lì, ma c'erano delle cose che doveva sistemare, a tutti i costi.
Prese un taxi e si fece accompagnare all'hotel Metropole di Venezia, dove alloggiava Maggie, per poter lasciare lì, temporaneamente, il suo bagaglio.
Sapeva che non l'avrebbe incontrata. Sempre grazie ai fans che postavano le sue foto sui social sapeva che era già sul red carpet, da dove di sarebbe allontanata per ricevere il premio.
Najwa doveva sbrigarsi. Lasciò i bagagli in una stanza custodita e prese nuovamente il taxi.

Arrivata a destinazione chiese dove si svolgevano le premiazioni, in particolare quella di Maggie Civantos.
"Sì, Maggie Civantos" disse Najwa, impaziente.
"Forse intende Maggie Cervantos signora" disse il ragazzo dell'ufficio informazioni.
"Mi creda, so benissimo come si chiama quella donna, è Civantos, non Cervantos"
"Qui non c'è nessuna Civantos, signora"
Najwa alzò gli occhi al cielo e con uno scatto felino prese il foglio dalle mani del ragazzo, scorrendo con il dito tutti i nomi. Effettivamente non c'era nessuna Civantos, evidentemente avevano sbagliato a scrivere il suo nome. Controllo la stanza adibita alla premiazione e poi lascio il foglio al ragazzo.
"Grazie" disse Najwa facendogli l'occhiolino per poi allontanarsi subito, sperando che il ragazzo non chiamasse la sicurezza.
Arrivata nella sala di premiazione si affacciò, scrutando la gente che era lì dentro. Ad occhi stretti guardò tutti attentamente. Fino a quando non la trovò.
"Bingo!" Esclamò tra sé e sè. Era di spalle quindi non sarebbe riuscita a vederla, se non nel momento in cui fosse salita sul palco. Decise di sedersi in fondo, in attesa della premiazione.
"Maggie Civantos!" Esclamò la donna sul palco e Najwa pensò che era arrivata proprio appena in tempo.
Maggie si alzò e Najwa non poté fare a meno di notare quanto quel vestito nero che indossava le fasciasse tutte le forme, senza lasciare niente all'immaginazione. La bionda camminò a passo sicuro verso il palco e, una volta salita si girò e cominciò a parlare.
"Sono molto felice di essere qui, molto grata per questo premio, questo personaggio è stato molto importante per me, mi ha permesso di essere qui. Grazie mille, perchè ho sentito molto amore dall'Italia. Non lo so, sono molto eccitata per questo, quindi grazie mille!!" Concluse.
Poi un applauso si alzò dalla platea e Najwa non poteva smettere di sorridere per quanto fosse stata tenera nel parlare viaggiando tra l'italiano, l'inglese e lo spagnolo.
Maggie attendeva il premio, e in quel breve lasso di tempo fece viaggiare i propri occhi tra la gente che c'era sotto il palco. Questo finché i suoi occhi non si incatenarono con un altro paio di occhi marroni che la guardavano sorridenti. Maggie quasi non ricordava più dov'era, cosa stesse facendo lì. Voleva solo prendere il suo premio il prima possibile per scendere da quel maledetto palco e andare da Najwa.
L'uomo le consegnò finalmente il premio, lei si inchinò leggermente per ringraziare e solo qualche scatto da parte dei fotografi poté finalmente scendere.
Najwa si alzò e, con la testa, le fece segno di uscire, mentre lei si stava già dirigendo fuori.
Maggie posò il premio sulla propria sedia e corse, per quanto i tacchi glielo permettessero, fuori dalla sala.
"Najwa!" Esclamò Maggie, buttando le braccia al collo di Najwa, in un impeto di felicità che colse di sorpresa la donna. "Che ci fai qui?!"
Najwa ricambiò l'abbraccio inspirando quel buonissimo profumo inebriante di Maggie che non aveva mai dimenticato.
"Potevo perdermi la tua premiazione?"
Maggie si allontanò sorridendole "Non pensavo ti avrei più rivista"
"Non fare la drammatica ora bionda" le sorrise Najwa.
Maggie le diede un buffetto sulla spalla "Sempre la solita" disse incrociando le braccia.
Najwa le prese le mani "Andiamo in albergo? Vorrei passare del tempo con te"
Maggie capì che era il suo modo per dire 'mi sei mancata'. Maggie le sorrise e annuì "Lasciami prendere il premio e possiamo andare".
Najwa annuì e la attese fuori. Una volta che Maggie uscì, prese la mano di Najwa e la trascinò nel taxi che le avrebbe portate nel suo hotel.

Una volta arrivate Maggie aprì la porta della sua stanza ed entrarono entrambe in camera.
Maggie si sedette sul letto e si tolse subito le scarpe "Dio mio, che tortura"
Najwa sorrise "Però ci sai camminare proprio bene su quei cosi"
"Si, bene come un t-rex spastico"
Najwa cominciò a ridere immaginando Maggie con il corpo da t-rex "È l'immagine più bella di te che io mi sia mai immaginata"
"Ah si?" Chiese Maggie sorridendo. "Pensavo che avessi altre immagini di me in testa, invece che me con il corpo da t-rex" disse Maggie avvicinandosi a Najwa.
Najwa sorrise "Questa, fra le altre"
Maggie si trovò con il viso che guardava in alto. Era più bassa di Najwa, ma in quel momento lo era in particolar modo, perchè la donna aveva ancora le scarpe alte ai piedi.
Prese una ciocca dei capelli di Najwa tra le mani e la accarezzò. I suoi capelli erano morbidi e quel taglio le ricordava tanto Zulema.
"Sei diventata Zule, bionda" le sorrise Maggie.
"Non ti piace?" Chiese Najwa.
"Mi piaci tu. In ogni tua singola sfaccettatura..." disse Maggie, accarezzando il viso di Najwa, centimetro per centimetro. "In ogni cellula del tuo corpo, in ogni piccola cosa che ti compone. In ogni tuo strato, da quello più duro a quello più morbido al tuo interno"
Maggie sfiorò le labbra di Najwa con il proprio dito e poi si morse il labbro guardandola negli occhi.
Najwa socchiuse le labbra e poi decise che tutto quello che voleva dirle, poteva farlo con un piccolo e semplice gesto.
Prese la mano di Maggie, che era ancora appoggiata sul suo viso e la tirò a sè.
Con la mano destra prese il mento di Maggie tra le dita e l'avvicinò alle sue labbra.
Najwa la guardò negli occhi, forse cercando di capire se anche Maggie voleva ciò che voleva lei e quello che vide in quegli occhi verdi era proprio quello che desiderava: tanta attesa e desiderio.
Najwa annullò la distanza tra loro due e posò le proprie labbra su quelle di Maggie la quale posizionò le braccia dietro il collo di Najwa, cercando di tenerla ancora più vicina a sè.
Najwa, nonostante la sua corporatura mingherlina, sollevò Maggie, che prontamente la cinse con le sue gambe.
Sembrava quasi che a loro non importasse prendere fiato, sarebbero potute morire lì, in quell'istante, eppure sarebbero state felici di quel loro ultimo momento, perchè, per quanto la testa volesse tenerle separate, guidata dalla razionalità, due anime e due cuori che si vogliono, si cercano fino a quando non si trovano. E una volta trovatisi continuano la loro vita, finalmente completi.

ANGOLO DELL'AUTRICE!
Ciao a tutti!
Innanzitutto frazie per essere arrivati alla fine e che dirvi, questi ultimi eventi hanno sconvolto un po' tutti e un po' tutti speravamo in un incontro tra le due (che purtroppo non è avvenuto T_T).
A parte questo volevo informarvi che ho cercato di rispettare al meglio le tempistiche dei post e delle sotire di Instagram e ho cercato di adattarli alla storia.
Spero vi sia piaciuta e grazie ancora per aver letto!

LaylaParamour
 
 
  
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