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Autore: K ANTHOS    18/09/2020    0 recensioni
Come poteva Sara essere a conoscenza addirittura di due omicidi?
Un fremito di terrore lo colse: ora sarebbe toccato a lui?
Rimase esangue al solo pensiero, era quasi in stato di choc, i suoni della campagna gli giungevano ora ovattati e lontani.
Perché non lo aveva ancora denunciato? Cosa la tratteneva?
Genere: Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Non-con
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Ogni riferimento a persone esistenti o a fatti realmente accaduti è puramente casuale.

Una volante della polizia giunse sul posto quasi subito, la notizia del rapimento aveva allertato immediatamente le forze dell’ordine di tutta l’area.                    

L’ispettore Salieri entrò nell’ufficio di Riccardo con fare nervoso.

-Brutte notizie Riccardo… E’ arrivata la denuncia del rapimento di una ragazza… è Sara, Sara Morelli…-

-Sara Morelli cosa…?-

-Un uomo questa mattina l’ha rapita sul posto di lavoro, non ci sono testimoni oculari… abbiamo unicamente le immagini di una telecamera provvisoria…-

Riccardo rimase per qualche secondo pietrificato, come se faticasse a metabolizzare la notizia.

Si alzò di scatto e mentre Salieri lo seguiva mettendolo al corrente dei dettagli, salì sulla volante in direzione dell’azienda di Monterazzano.

 

Visionarono le immagini e Riccardo rimase senza parole nell’osservare Sara subire quell’aggressione: un forte senso di rabbia e di indignazione verso quell’individuo lo colse.

Alcuni agenti erano impegnati ad individuare ed isolare le tracce lasciate dal battistrada in prossimità dell’ufficio, altri procedevano invece all’ascolto di tutti i presenti sul posto quella mattina.

-Troppe auto sono passate qui vicino e sul piazzale… è quasi impossibile separare quelle che cerchiamo… e non sappiamo assolutamente nulla riguardo al mezzo che ha usato per allontanarsi da qui con Sara…- osservò Riccardo alterato.

Era la prima volta che Salieri lo vedeva così coinvolto da perdere il suo proverbiale sangue freddo e la sua lucidità e cercò di dare inizio alle indagini inducendolo ad analizzare i pochi indizi che avevano il più razionalmente possibile.

-Comunque le dobbiamo cercare, forse riusciamo ad isolarle e a risalire ad una categoria di auto… non può aver parcheggiato molto distante dall’ufficio con il rischio di essere visto… e dobbiamo provare a fare un identikit di quell’uomo sulla base di quei pochi secondi in cui compare nel video, dobbiamo cercare di scoprire il prima possibile chi è, è l’unica strada da percorrere per il momento…- cercò di rincuorarlo Salieri.

-Finite di ascoltate i presenti e acquisiamo tutto il materiale della videosorveglianza privata presente lungo la strada che porta all’azienda e lungo la Strada Provinciale Tuscanese… voglio visionare subito quello che abbiamo sul rapimento in commissariato, non c’è un istante da perdere, quell’uomo ha un vantaggio enorme di tempo…- Riccardo organizzò l’operato degli agenti con una profonda sensazione di disagio.

-Perché, perché proprio Sara?- si chiedeva incredulo.

 

Rientrarono in commissariato e si misero in contatto telefonico con il padre invitandolo a presentarsi quanto prima.

Era presente quasi tutta la squadra per l’analisi del video che mostrò purtroppo tutti i suoi limiti: la telecamera aveva ripreso l’incontro sulla porta ma il riflesso della luce del sole sul vetro del box dell’ufficio non permetteva una visione completa e chiara del volto di quell’uomo.

Si vedeva Sara di spalle irrigidirsi ed un attimo dopo tentare di scappare, lui che la raggiungeva e la scaraventava contro il muro con una spallata, infine il video dava testimonianza del suo trascinamento verso l’esterno.  

Nell’agire il rapitore aveva purtroppo rivolto le spalle alla telecamera impedendo così l’ultima possibilità di una inquadratura pulita del suo volto.

Da quel momento erano tutte supposizioni visto che non c’erano riprese della zona dell’ingresso.

-Dall’irrigidimento della ragazza sembra che lo abbia riconosciuto…- fece Salieri.

-Sì, lo saluta ma si arresta sulla porta, come folgorata dalla sua apparizione…- notò Riccardo.

-Non deve essere stato un bell’incontro… sembra atterrita, si è bloccata nel vederlo, è chiaro- confermò Manuzzi.

-Sara lo ha riconosciuto… forse un familiare può aiutarci… che sia un amico di famiglia? Ma quanto ci mettono il padre ed il fratello ad arrivare?- fece Riccardo colpendo con un pugno la scrivania.

Aveva reagito in modo scomposto: Salieri era quello che prima di tutti si era accorto del coinvolgimento emotivo di Riccardo, lavorava gomito a gomito con lui da circa due anni e ormai lo conosceva bene, vedeva che non era perfettamente in lui in quel momento.

-Sono passate molte ore, potrebbero essere ovunque, dobbiamo identificarlo quanto prima. È l’unica possibilità per ritrovarla- confermò Salieri.

-Fai circolare la loro descrizione a tutte le volanti e a tutti i posti di blocco… non perdiamo tempo- aggiunse Riccardo ritrovando la sua lucidità.

 

Agostino arrivò poco dopo, lo sguardo sgomento per quello che aveva saputo a telefono dalla polizia.

-Sono Agostino Morelli… Cos’è successo a mia figlia? Dov’è Sara?-

-Signor Morelli, sono il commissario Riccardo Valenti. Si sieda per favore… questa mattina, subito dopo l’orario di apertura dell’azienda, Sara è stata aggredita e poi rapita da un uomo…- spiegò Riccardo molto teso.

Agostino ascoltava attonito, faticava a capire cosa stesse dicendo.

-Perché lo ha fatto? Cosa vuole da Sara?-

-Stiamo mettendo insieme tutte le informazioni per capirlo e abbiamo bisogno anche del suo aiuto… le dovrei far vedere un filmato… posso immaginare cosa stia provando ma è fondamentale in questo momento la sua collaborazione, la più lucida possibile… nel filmato Sara sembra riconoscerlo, sembra che sappia chi sia e forse anche lei potrebbe conoscerlo allora-

-Fatemi vedere questo video…- gli disse cercando di controllarsi.

La visione di Sara scaraventata violentemente contro il muro e trascinata via gettò nello sconforto il padre.

-Sara…- le lacrime cominciarono a rigargli il viso.

-Lo so che non si vede bene il viso… ma dalla fisionomia, da come si muove… lo riconosce?- gli chiese Riccardo.

-Non l’ho mai visto in vita mia…- la disperazione di Agostino prese il sopravvento.

Nel frattempo due agenti erano andati a prelevare Filippo a casa di un amico: si affrettarono a tranquillizzarlo ma non lo misero al corrente di cosa dovesse fare in questura.

Nonostante le loro rassicurazioni il ragazzo si era invece spaventato e rimase sorpreso nel vedere in commissariato anche il padre:

-Papà… cosa è successo? Perché mio padre è qui?-

-Calmati ragazzo…- fece Salieri.

-Filippo… hanno rapito Sara…- Agostino in lacrime si alzò e lo abbracciò.

-Sara… non è possibile… perché?- fece lui incredulo.

-Devi vedere un filmato, a dopo le domande, non c’è un minuto da perdere…- gli fece Riccardo.

-Dio mio no… non Sara…-  Filippo non credeva ai suoi occhi, faticò a trattenersi dal piangere.

Neanche lui lo riconobbe e non rimase che far arrivare in commissariato anche Nicola:

-E’ il suo amico d’infanzia, forse lui è molto meglio a conoscenza delle frequentazioni della ragazza… Fatevi dare dal fratello il suo numero di cellulare…- fece Riccardo all’agente Nucci.

-Subito commissario… lo rintraccio immediatamente-

Riccardo venne assalito per un attimo dallo sconforto: Sara era sparita nel nulla da ore, si sentiva molto coinvolto e doveva cercare di calmarsi.

Pensò che presto avrebbe incontrato Nicola e questa volta nella veste di commissario: poteva immaginare come il ragazzo avrebbe reagito alla notizia della scomparsa della sua migliore amica ma non all’assurda novità di incontrarsi con lui in un posto tanto diverso da quello in cui lo aveva fino a quel momento immaginato.

-Riccardo… c’è come una piccola macchia nera alla base del collo, si vede bene quando abbassa il colletto della maglietta… in questo momento… vedi?- disse Lotti ingrandendo l’immagine.

Riccardo si avvicinò al video e notò anche lui quel piccolo tatuaggio.

-Trovate immediatamente l’agente Donati… deve ingrandire e migliorare la leggibilità dell’immagine, presto-

   
 
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