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Autore: Spensieratezza    20/09/2020    3 recensioni
Cosa sarebbe successo se Sam non avesse mai perso l'anima?
Dean e Sam insieme ai loro amici, non faranno altro che attraversare salti quantici per tutta la storia e impareranno un sacco di cose su loro stessi e gli altri.
Scusate, nell'ultimo capitolo ho confuso i nomi, come al solito. Castiel non ha cambiato partner ovviamente. Sta sempre con la stessa persona, ho solo sbagliato a scrivere.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Castiel, Crowley, Dean Winchester, Lisa Breaden, Sam Winchester
Note: What if? | Avvertimenti: Incest | Contesto: Sesta stagione
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Il salto quantico'
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Castiel e Gabriel si stavano baciando con passione.
L’angelo aveva spinto Gabriel contro un muro, al riparo da occhi indiscreti, facendo gemere l’arcangelo e producendogli versi di soddisfazione molto intensi.

“Quant’è bello baciarti..non pensavo davvero..altrimenti ti avrei attaccato al muro..secoli fa..”
“Ma non avresti avuto a disposizione un tramite così bello.”
“Tu sei tutto bello.”

Castiel lo guardò imbarazzato.
“Anche se ammetto che…questo sedere tonico..mi piace un sacco. Vieni qui.” disse attirandolo a sé e baciandolo con passione.

"A-anche tu s-sei..b..BELLO." disse Castiel imbarazzato, facendolo ridacchiare.

“Non pensavo..” disse Castiel.
“Che fossi un amante così focoso?”
“No..non pensavo che dopo il male che ho fatto..ci fosse per me ancora qualcosa di così BELLO..” disse l’angelo, nascondendo poi la faccia contro il collo dell’arcangelo, per nascondere l’imbarazzo.
Gabriel sorrise imbarazzato e felice.

“E io non pensavo che sarei mai stato così…FELICE.” Disse allacciandogli le braccia al collo e continuando a baciarlo, sul viso un’espressione di pura estasi e felicità.
“Non pensavo…che quest’espressione così bella, sarebbe stata merito mio.” disse Castiel accarezzandogli con dolcezza un ciuffo di capelli.
“Smettila di parlare.” Disse l’arcangelo riprendendo a baciarlo.
“Baciami! Per tutto il tempo che avresti voluto e non l’hai fatto.”

“Se mi dici così..potrei prosciugare la mia grazia!!”
Gabe rise.
“Si può prosciugare per TROPPA passione?” gli chiese Gabe.
“Io..so solo che tu mi manderai al manicomio. Ecco perché avevo così paura di..finire sotto le grinfie..tu mi..”
disse accarezzandogli il petto.
“Io cosa?” lo provocò Gabe.

“Lascia perdere!” e lo baciò di nuovo.
 
Sam nel frattempo guardava in lontananza e non visto, i due baciarsi e sorrise.
Era così felice per loro. Almeno una coppia aveva trovato la felicità.

Andò sopra in camera e poggiò la lettera per loro e per Dean sul comodino, dopodiché si calò in giardino con una corda fatta con il lenzuolo.
Si sentì un ladro e un ingrato, a scappare come un codardo dopo tutto quello che avevano fatto per loro.
Ma era giusto. Non meritava il privilegio di salutarli.
Lui era un mostro e doveva pagare.
 
 
“Cas..aspetta..Cas..CAS!”
“Mmmmm..”
“Sam, è scomparso.”
“È solamente andato in camera.”

“Non mi fido a lasciarlo da solo. “ disse andando subito su.
“Aspetta, vuoi ledere la sua privacy??”
“Sam!! Va tutto bene??? Ti abbiamo messo in imbarazzo?? Sam!”
Aprì la porta e cacciò un grido.

“Quel..piccolo bastardo figlio di buona donna!!” disse vedendo la finestra aperta e la fune calata.
“Posso ancora raggiungerlo. Lascia che mi concentri sulla sua energia e..” disse Castiel.
“Castiel, no! Lascialo andare!” disse Gabe, mostrandogli la lettera. “Non sarebbe giusto impedirlo.”

“Cosa?? Perché??”
Gabe gli diede la lettera in mano.
“Gabriel, Dean non lo accetterà mai!”
“Lo so.”
 
 
 



*

Dean ci aveva messo due ore per tornare alla pasticceria di Gabriel, quando finalmente arrivò, era una furia.
“Gabriel!! Dov’è Sam? Devo assolutamente parlargli.”
“Non è possibile, Dean.”
Ti prego!! Devo assolutamente chiedergli perdono, io..farò qualsiasi cosa!!”
“Sam non è qui, Dean.” Disse Castiel.

“C-cosa?? No..mi state prendendo in giro. è venuto con noi..cosa..?”
Castiel gli mostrò la lettera.
Dean lesse febbrilmente, divenendo quasi cianotico a ogni riga.
 
 
 
 
Dean, Castiel, Gabriel, sì, parlo anche a te, Dean, perché contrariamente a quante volte io e te possiamo litigare, sappiamo benissimo tutti e due quanto il nostro amore alla fine sia più forte delle nostre divergenze. Parlo di quell’amore fraterno, disinteressato e di cui tu mi hai insegnato, Dean.
Sì, tu mi hai insegnato cosa significhi amare, e prendersi cura delle persone, volerle salvare e preoccuparsi di qualcun altro che non sia te stesso.

Una cosa di cui io ultimamente, mi sono dimenticato.
Sono stato egoista, sono stato incosciente, sono stato fuori di me, sono stato irriconoscibile, tanto che a volte è stato come se a camminare sulla Terra, fosse un altro ME, uno di cui a stento potrei ancora riconoscermi.
Ma non mi importava perché ero con te, Dean.
Ma ho sbagliato.

Ho annullato tutto e ho perso me stesso, così ho perso anche te.
Ti chiedo perdono per averti costretto ad accettare qualcosa che è sbagliato e io ne sono consapevole. Ti ho ferito e non potrei mai perdonarmi abbastanza.
Sono un fratello orrendo e non solo nei tuoi confronti.
Sarebbe dovuto uscire Adam al posto mio, almeno non avrei fatto così tanti danni.

Ancora ripenso al dolore e alla sofferenza nei suoi occhi, non sarebbe dovuto rimanere li e io sono stato un fratello orribile, ho promesso che l’avrei portato fuori e non l’ho fatto!
Ma voglio credere di essere ancora in tempo per rimediare. Ho bisogno di purificarmi da quanto sbagliato c’è in me, da quanto la gabbia mi abbia corroso dentro.

Ti chiedo, di accettare questo e di non cercarmi. Io tirerò fuori nostro fratello o morirò provandoci.

Ma non voglio morire, Dean.

Credimi. Io voglio vivere e voglio che la mia vita abbia uno scopo. Voglio darti la possibilità di avere un fratello migliore di me.
Castiel, Gabriel e anche tu, Dean, tutte le parole che potrò dire non potranno mai bastare per esprimere quanto vi sia grato per tutto quello che avete fatto per me.

Mi chiedo sinceramente a questo punto, se io ne valgo la pena.
Ma ne sono profondamente grato.
E Cas, Gabe, vi auguro tanta felicità insieme.
Vi amo tutti e tre.
Vostro,

Sam.


Dean lesse la lettera con le lacrime agli occhi, neanche la sorprendente novità che ora Cas e Gabe stessero insieme, lo sconvolse più di tanto, quella novità era arrivata mentre il cuore gli doleva e quindi non riuscì ad amalgamarla e assorbirla del tutto.
“No. Noooooo. È una bugia.”prese la lettera e ne fece pezzettini.
Poi corse a chiamare Sam dalle scale.

“SAM, SAAAAAAAAAAAAAAAAAAM!”

Gabriel e Castiel chiusero gli occhi, poi Gabe provò a chiamarlo.
“Dean…”
“SAAAAAAM!!”

Entrò nella stanza di Sam e mise a soqquadro il letto, poi guardò sotto.

“DEAN!!” lo richiamò Castiel con voce dura. Dean volse lo sguardo e l’angelo gli indicò il lenzuolo che lui e Gabe avevano tirato via perché non volevano che Dean lo vedesse come fosse una scena del crimine.
“Sam..è andato via, usando questa.”

“No..” e non provò vergogna Dean quando si gettò tra le braccia di Castiel singhiozzando come un bambino.
 
 
*

Quando gli animi si furono calmati, Gabriel stappò delle birre per tutti e tre e poi cominciò a illustrare a Dean i suoi dubbi.
“Prima che chiudessimo il locale, riuscii a strappare un nome a Sam. Il dottor Robert.
Dean fece mente locale.
“Conosceva nostro padre. L’abbiamo visto quand’eravamo ragazzini.”

“Disse che era l’unico che poteva aiutarlo, ma si rifiutò di dirci COME.” Disse Gabe.
Dean aveva il viso stravolto.

“Dean, tu hai idea del perché Sam pensi che un dottore, per quanto aperto di mente, e consapevole dell’esistenza di mostri e demoni, acconsentirebbe volontariamente ad aprire la porta dell’inferno per liberare un essere umano??” chiese Castiel che non riusciva a capacitarsi di come esistessero in fondo umani tanto coraggiosi.

“Infatti è strano. Ma il dottore non scenderebbe in campo in prima persona, vuole solo che lo aiuti.”
“Per quale cavolo di motivo UN DOTTORE potrebbe aiutare Sam ad aprire la gabbia??” chiese Gabriel.
“Perché Sam non vuole aprire la gabbia, ma parlare con l’unica entità tanto potente da poterlo fare. Morte!!” disse lentamente.

Gabriel e Castiel si guardarono.
“Dean, ma come fai a esserne sicuro..” disse Castiel.
“L’unica cosa che potrebbe volere Sam da un dottore..è un caso di morte apparente!! È l’unico che può farlo. Conosciamo i suoi metodi!! E l’unico motivo per cui potrebbe volere una cosa del genere è per parlare o con un mietitore o con Morte! Ma tra i due, è di sicuro Morte quella che può andare dappertutto, non un mietitore, e quindi..vuole contattare Morte!!”
“Dean, ma sei sicuro?” chiese Gabe.

“Sì, io e Sam ragioniamo allo stesso modo, anche se ha rinnegato questa nostra alchimia e per colpa mia. Io..non posso permetterglielo. Chissà cosa Morte, se anche accettasse, potrebbe chiedergli .Devo ASSOLUTAMENTE raggiungerlo e fermarlo. Se Adam deve essere liberato da qualcuno, non permetterò che si sacrifichi e rischi lui!”
“Dean, ascolta..” disse Gabe.

“No! Non mi farò fermare, senti, ti ringrazio per quello che hai fatto per Sam ma...”
“Non volevo fermarti, solo..augurarti buona fortuna.” Disse Gabe sorridendo.
Dean sorrise.
“Ti ringrazio. E Cas..scusami per il pugno.”

“Non c’è di che. A dire il vero, avrei dubitato che fossi UMANO se non ti fossi accanito così con la mia faccia.”
Dean sorrise.
“Dean, io..sai provo RIMORSO per averti ucciso. Per tutte quelle volte.”
“Lascia stare. Non è questo il momento per parlarne.”

“So che Sam ti ha raccontato della volta definitiva. E che tu non ricordi nulla.”
“Sì, e so anche che lui ha cercato di chiederti spesso cosa è davvero successo e se fosse stato solo un sogno, e che tu non hai voluto rispondere.” Disse Dean ironico.

Ma anche se è troppo tardi..vuoi che te la dica adesso..la verità? Cosa è successo davvero? So che vi è sempre rimasto il dubbio. Io posso soddisfare la tua voglia di sapere, se vuoi.”
Dean lo guardò. Uno sguardo profondo, che illuminò lo sguardo dei presenti.
“Forse, io…no, preferisco di no.”
“Ma cos..”

Dean! “ si intromise Castiel. “Hai davanti mio fratello qui. Questo potrebbe essere la tua unica occasione di conoscere finalmente la verità. Non vuoi che te la dica?”

“Lo so, Cas..ma..sai, io credo che esistano cose al mondo..ed alcune sono fatte per essere scoperte.. mentre alcune che è giusto che non si sappiano mai..credo che questa sia una di queste.Grazie, Gabriel.”

Ma Castiel lo fermò di nuovo.

“Dean, vuoi che venga con te? Con i miei poteri possiamo raggiungere il dottore prima di Sam.”

Per qualche attimo, Dean fu tentato, ma poi, scosse la testa.

“No, Cas..non sarebbe giusto nei confronti di Sam e non voglio che si senta tradito anche da te. Non sarebbe giusto questo vantaggio per me. Devo cominciare a pagare per i miei errori, è tempo di crescere. Grazie amico.” Disse abbracciandolo.
Castiel si lasciò abbracciare e poi fece qualcosa che sopraffece Dean. Un gesto di un affetto estremo, che colmò il cuore di Dean perché era abituato a associarlo a Bobby.

Gli prese il mento tra le mani, stringendolo un po' e gli disse:
“Dean, la tua anima è nobile, quindi non dovresti sorprenderti che Sam ti ami..”
Già questo fece commuovere il cuore di Dean, sentendo le lacrime lottare per uscire, ma poi Castiel continuò.
“E non puoi di sicuro condannarlo per averlo capito. O condannare te stesso.”

Gabriel era anch'esso immobilizzato dalla dolcezza che gli era inondato dal cuore. In quel momento si sentì grato all'universo, alle sue decisioni e anche a Castiel, perché tutte queste cose e probabilmente anche altre di cui lui non era a conoscenza, gli avevano permesso di conoscere i Winchester, il loro amore invidiato da tutti, e la devozione di Castiel per loro. Cosa che lo fece innamorare ancora di più di lui, ma non solo. Era anche grato per aver conosciuto questi ragazzi così straordinari che ora aveva capito, gli avevano insegnato forse che amare così forte da perdere la ragione, non è per forza senza senso o inutile.  
 
Poi Castiel lo lasciò andare e Dean si sentì un attimo traballante sulle gambe, poi si incamminò.
Gabriel lo guardò allontanarsi verso la sua macchina, con le braccia abbandonate lungo i fianchi.
 
 
Quando Dean arrivò finalmente dal dottore però, purtroppo gli fu detto dal medico, che Sam era già andato in premorte ed era già tornato indietro, dopodiché andò via, senza lasciare a lui ulteriori dettagli.
Fu così che Dean decise di prendere DUE decisioni e se la prima fosse andata in porto, la seconda sarebbe stata anche più pericolosa della prima. Forse la più pericolosa di tutta la sua vita.






















Note dell'autrice: ciaooooo. Questo capitolo mi ha molto emozionato. Non ho voglia di spiegare proprio tutto, tranne una cosa, se ci avete fatto caso, ho preso spunto dalla puntata Appuntamento a Samarra 6 x 11 ^^
Non so se qualcuno di voi aveva già intuito che saremmo andati a finire li ^^
so che in questo momento starete pensando "ufff che noia, qualcosa di già visto" e INVECE NO xd
ho in mente qualcosa di già visto ma anche di totalmente nuovo xd 
   
 
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